giovane e innocente regia di Alfred Hitchcock Gran Bretagna 1937
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giovane e innocente (1937)

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locandina del film GIOVANE E INNOCENTE

Titolo Originale: YOUNG AND INNOCENT

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiDerrick De Marney, Nova Pilbeam, Percy Marmont, Edward Rigby

Durata: h 1.20
NazionalitàGran Bretagna 1937
Generethriller
Al cinema nel Maggio 1937

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Trama del film Giovane e innocente

Il mare restituisce il corpo di una donna e Robert è accusato d'omicidio. Sfugge alla cattura e si reca in Cornovaglia alla ricerca del vero assassino, aiutato da una ragazza. L'assassino ha un tic all'occhio, fa il batterista in un orchestra ed è truccato da nero. Robert tenta di smascherarlo.

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Voto Visitatori:   7,59 / 10 (22 voti)7,59Grafico
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Voti e commenti su Giovane e innocente, 22 opinioni inserite

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pak7  @  05/10/2023 11:08:15
   7 / 10
Come nella maggior parte dei film di Hitch, soprattutto del primo periodo, il regista ci fa entrare direttamente nella vicenda. Un corpo trovato su una spiaggia, un giovane visto scappar via e un'accusa senza via d'uscita.
Un thriller che thriller non è, che si trasforma presto in un sentimentale e quasi in una commedia.
Siamo nel 1937 e a pensarci bene, il lavoro è notevole.

Godbluff2  @  05/05/2022 19:09:22
   7½ / 10
Dopo due film decisamente più cupi rispetto ai suoi tipici standard quali erano stati "Secret Agent" e soprattutto "Sabotaggio", Hitchcock torna ad atmosfere più leggere; molto più leggere. Quasi a liberarsi dalle scorie (delle critiche ricevute per troppa "cattiveria") dei titoli precedenti qui il maestro inglese mette in piedi un film di una brillante e assoluta leggerezza, di una semplicità narrativa che può essere anche considerata banale ma girata con tale classe da risultare gustosamente piacevole dall'inizio fino a 20 secondi prima della fine (escludendo il classico frettoloso lieto fine forzato allo zucchero, preceduto però da momenti di così grande cinema che tutto è comunque perdonato).
"Young and Innocent" punta sul classico tema dell'innocente ingiustamente accusato, sulla cecità degli accusatori (e sulla grossolana e frettolosa semplicità di giudizio delle forze dell'ordine) e i pregiudizi, mantenendo un ritmo vivace, con tanta ironia gustosa e leggerezza nei dialoghi e nelle scene, concentrandosi poi in particolare sul rapporto romantico che nasce presto tra i due giovani protagonisti, mantenendosi brillante e disimpegnato senza diventare sdolcinato; la leggerezza del film sembra dipendere del tutto proprio dalla gioventù dei due protagonisti (Nova Pilbeam, che tre anni prima interpretò la bambina di "The Man Who Knew Too Much" qui aveva appena 17 anni), e sono loro, i ragazzi, quelli che si rimboccheranno le maniche per risolvere le cose, contro l'ottusità degli adulti borghesi (specifico perché l'unico personaggio adulto che è loro alleato è un senzatetto, personaggio più puro e in qualche modo più libero) e delle forze dell'ordine. Certi scambi di battuta tra i due durante le classiche scene in macchina di Hitchcock, riprese ferme e frontali che sono un momento di gran sfogo per dialoghi di gustosissima ironia, sono davvero riusciti.
Il film poteva restare così, ma nel finale, grazie ai maggiori mezzi tecnici dei nuovi studios nei quali furono portate a termine le riprese, ecco la zampata del Genio: quel lungo, complesso carrello con gru che parte dal campo lungo della sala da ballo e lentamente, inesorabilmente, stringe fino al particolare degli occhi del vero colpevole, segnato dal tic, in un piano sequenza di straordinaria potenza espressiva; il gioco intimo di Hitchcock con lo spettatore (una rivelazione solo per noi, non per i personaggi del film, questo è il maestro della suspense) qui raggiunge una delle sue vette sia formali che narrative, laddove il virtuosismo della forma è completamente al servizio del meccanismo narrativo del film, ricollegando il tutto a quel tic già sapientemente mostrato allo spettatore fin dal prologo. Tutto perfetto. E dopo aver giocato con lo spettatore, Hitchcock gioca con il colpevole, perché nella scena successiva è la sua soggettiva ad essere determinante, con la cinepresa che stringe sulle persone che capisce potrebbero incastrarlo. Giochi di sguardi, sguardi della macchina da presa. E poi, giunti al climax finale, il movimento del carrello precedente al contrario, dal primissimo piano dell'uomo fino a tornare ad un campo lungo, inquadrando dalla distanza la disfatta del colpevole. Questa parte di "Young and Innocent" nobilita straordinariamente un film che sarebbe stato solo "molto piacevole" e lo trasforma in un bel film con tutti i crismi. Un saggio di bravura tecnico-narrativa, la stessa che verrà messa in scena 9 anni dopo con lo stesso schema in "Notorious" in una delle sequenze più celebri del film.
La band jazz nella quale suona il colpevole comunque vince il premio per "band più razzista dell'anno" grazie, bravi tutti, applausi.
Da ricordare anche la scena dello sprofondamento della macchina nella miniera e, nella parte più brillante e leggera del film, la riuscitissima sequenza della festa di compleanno. Bel film che conferma l'ispirazione florida di Hitchcock negli ultimi anni del suo periodo inglese.

topsecret  @  12/04/2019 22:27:11
   7 / 10
Forse uno dei meno conosciuti nella filmografia di Hitchcock, GIOVANE E INNOCENTE predilige più la parte sentimentale a quella thrilling, dove la ricerca e l'investigazione hanno quasi un ruolo di contorno nell'autonomia della storia che sboccia tra i due giovani protagonisti.
Un film piacevole, coinvolge in maniera discreta e senza cali di ritmo fino alla fine, agevolata, inoltre, da una efficace regia che regala dei virtuosismi ben definiti.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  08/04/2019 00:55:35
   7 / 10
Un hitch minore, dalla trama banale e molto naïf, che si impenna all'improvviso nella magnifica scena finale, con un piano sequenza semplicemente irreale nel 1937. Le basi del genio che verrà.

Filman  @  15/03/2017 23:44:08
   7½ / 10
Il dominio delle apparenze e dei pregiudizi, la fuga e l'investigazione di un innocente o il sentimento d'amore bipolare ed umoristico presenti in YOUNG AND INNOCENT sono i medesimi pilastri narrativi strutturanti il trittico di pellicole mistery a tema complottista e spionistico dirette dal regista Alfred Hitchcock, diventati ormai uno schema affidabile e perfetto, da imitare per raggiungere nuove vette o rimanere fedeli al compiacimento del pubblico, come questo caso, esempio perfetto di come il maestro della suspance fosse in grado di sperimentare il mezzo cinematografico, innovandolo con inquadrature, scelte di montaggio o movimenti di macchina, per stupire e appassionare lo spettatore con grandi storie e grande destrezza nel raccontarle tramite il semplice scorrimento di immagini e suoni.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  02/11/2016 17:29:00
   7 / 10
Buon film, trama abbastanza banale ma avvincente. Un Hitchcock già maturo.

Goldust  @  17/11/2015 09:54:12
   7½ / 10
Questo film di Hitchcock è un gioiellino che avevo quasi dimenticato, ripetitivo se vogliamo nel tema di fondo ( l'innocente ingiustamente accusato ) e quasi stupido nei suoi fondamenti di sceneggiatura ( per riuscire a discolparsi lo sfortunato protagonista deve ritrovare un cappotto da lui stesso smarrito ) tuttavia ricco d'inventiva, di ritmo e di humor. In alcuni frangenti la pellicola assume le sembianze di una vera e propria commedia in cui i due giovani protagonisti si muovono a meraviglia scarrozzati da un'auto mezza scassata; c'è però tempo anche per un paio di scene d'azione e per l'immancabile suspense, segno distintivo del regista. La magnifica scena finale alla sala da ballo ne è l'esempio lampante e suggella altresì le capacità tecniche di un cineasta ormai maturo: la carrellata in avanti dall'alto al basso, dal grande al piccolo ( che verrà ripresa più avanti anche in Notorius ) per individuare l'assassino all'interno del locale affollato è un pezzo di inestimabile valore, magnificato da critici e colleghi e giustamente passato alla storia del Cinema.

ferzbox  @  10/12/2014 16:55:55
   7½ / 10
Per quanto mi riguarda questo è il primo film che vedo del "periodo inglese",vale a dire l'arco di tempo che comprende tutte le pellicole dalla fine degli anni 20 fino al 1939,dopodichè sarebbe iniziato il "periodo americano" che comprendeva tutte le opere successive realizzate fino al 1976.

"Giovane e innocente" è una pellicola deliziosa che comincia a far intravedere le puculiarità del famigerato maestro negli anni a venire.
Non si tratta di un vero e proprio Thriller; la sceneggiatura si diverte a miscelare elementi drammatici ad altri più ironici e romantici,creando di fatto un'opera davvero singolare; pensate che la parte che mi ha ipnotizzato di più è stata una scena d'amore notturna che si svolgeva tra i vagoni abbandonati di una stazione ferroviaria;c'è un momento dove la giovane figlia del capo della polizia si rende conto definitivamente di essere innamorata del protagonista; ebbene,non so spiegarvi perchè,ma sono stati 5 minuti magici....Hitchcock era riuscito a creare una situazione tenera e romantica in una location sporca e trasandata....incredibile....senza far dire nulla alla fanciulla si capiva che si era infatuata definitivamente.
Comunque la parte investigativa trovava sempre spazio nelle storie del regista inglese e il morto ci scappava sempre; quindi per chi ama certe determinate cose di Hitchcock non rimarrà deluso,anzi si divertirà a vedere "gli embrioni" di uno stile destinato ad evolvere e sorprendere.
Peccato per il finale un pò sbrigativo; sembra quasi che il film decida di chiudere il sipario senza troppi preamboli e con qualche ingenuità,però nel complesso parliamo di una pellicola piacevole e nostalgica; di nicchia ma sempre valido.

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/12/2014 20.45.41
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ZanoDenis  @  21/04/2013 14:09:34
   8 / 10
Grandissimo Alfred come al solito, la sequenza finale da sola meriterebbe 10, il resto del film è godibile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  19/09/2012 21:44:07
   8 / 10
Per me è un film assolutamente superbo, uno dei migliori Hitch inglesi, sorretto dal volto puro e "innocente" (davvero) del misconosciuto attore protagonista. La trama è così semplice da risultare banale, ma il tema è fra i prediletti di Hitch (v. Il ladro, decenni dopo). Momenti clou non ce ne sono molti, ma l'epilogo è troppo affascinante, uno dei migliori finali da film di Hitch

pinhead88  @  13/03/2011 16:43:11
   6½ / 10
Un Hitchcock medio che non mi ha preso più di tanto.

guidox  @  20/12/2010 20:44:05
   7 / 10
non all'altezza dei classici del Maestro, ma comunque piacevolissimo da guardare.
alcuni momenti di stanca, comunque rimediati da un'ottima parte finale al Grand Hotel.
una buona storia che coniuga sentimento e giallo in maniera piuttosto standard e semplice, ma che ha il solito fascino che alle pellicole di Hitch non mancano mai.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  06/12/2010 14:52:41
   7 / 10
E' quasi incredibile come film di così vecchia data riescano comunque ad intrattenere, senza troppi artifici tecnici e con un bilancio limitato.
Uno dei migliori del periodo inglese del regista, "Giovane ed innocente" presenta una trama semplice, ma ben congegnata e realizzata. L'attenzione nello spettatore è sempre alta, il ritmo non cala mai. Ottima la coppia di protagonisti; simpatico lui, graziosa lei.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  18/01/2010 11:41:50
   9 / 10
Uno dei pochi film del Maestro che mi mancavano. Molto bello, sono presenti già tutti quegli elementi che riproporrà nei suoi capolavori seguenti, compreso il finale "alla Hitch".

godfa982  @  14/01/2009 22:23:19
   8 / 10
gia si vede..il marchio hitchcock, nei temi trattati e come vengono trattati...qualità indiscussa.
tema della fuga di un innocente che troverà in una donna l'unica ancora di salvezza e proprio grazie all' aiuto di questa infatti che riuscirà a dimostrare la sua estraneità al crimine commesso.
(come non pensare a il club dei 39 o io ti salverò).
il piano sequenza nella sala da ballo del grand hotel che si chiude con il dettaglio degli occhi dell'assassino è qualcosa di sublime....puro genio!!!
e da qui tema del suspense a gogò...di cui alfreduccio ne farà un marchio di fabbrica...buon per noi!

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  14/09/2008 14:12:56
   7½ / 10
Altro piccolo gioiello del periodo inglese di Hitchcock. Qui il grande regista dimostra di avere ormai la completa padronanza delle tecniche di creazione di suspence e di sapere anche come gestirle, senza prendersi troppo sul serio. Riesce a inventare un misto di giallo, emozione amorosa e comicità che è una specie di marchio di fabbrica inimitabile, supportato da una tecnica cinematografica di prim’ordine.
Come suo solito punta tutto sull’identificazione dello spettatore con un personaggio principale e fa in modo che ci si appassioni intensamente alle sue vicissitudini. La vicenda quindi è orchestrata per “mettere alla prova” il protagonista e far palpitare il pubblico; chissefrega se le vicende rappresentate sono a volte inverosimili o piene di coincidenze, tanto più che Hitchcock è il primo a prendersi in giro, visto che riempie la scena con personaggi al limite della satira e con situazioni di tipico humor britannico. L’importante è quindi divertire, appassionare, preoccupare e poi soddisfare lo spettatore. In quest’ottica possono rientrare legittimamente tutti gli stereotipi e le mode dell’epoca: personaggi belli, di pudiche e oneste maniere, dotati di savoir fair e sangue freddo; donne emancipate e d’iniziativa (di moda negli anni ’30); lieto fine. L’unico aspetto che non riesce bene a Hitchcock è quello sentimentale: gli attori recitano benissimo nelle scene di movimento, ma non riescono a esprimersi al meglio quando devono dimostrare emotività sentimentale, almeno in questo film.
Comunque, anche in questo caso Hitchcock non rinuncia al suo impegno a favore della presunta innocenza di qualsiasi persona venga accusata, lottando quindi contro la pigrizia mentale e l’esigenza dell’opinione pubblica di aver subito il colpevole a tutti i costi. Fin dall’inizio si sa che il protagonista è innocente e quindi tifiamo per lui e ce la prendiamo con la polizia, con tutti che lo credono per forza colpevole! Meno male che è una persona scaltra, abile, fortunata nonché di belle maniere. Riesce a farla franca e a guadagnare la fiducia nientepopodimeno che della figlia del capo della polizia. Non c’è che dire, più ruffiana e inverosimile non potrebbe essere la storia. Le loro peripezie avventurose e emozionanti sono inframezzate da scenette satiriche dove si prendono in giro i poliziotti, i rozzi inglesi di campagna, i modi forbiti della middle class. Naturalmente sboccia l’amore fra i bei e bravi protagonisti, mentre la fortuna gli assiste portandoli proprio nelle braccia del vero assassino, esattamente in extremis e quasi per caso.
Ma si sa, l’importante è divertire e Hitchcock ci riesce in pieno. Le tecniche di ripresa fanno ancora scuola tutt’oggi. Famosissima è la scena in cui un piano sequenza degno di Orson Welles parte in panoramica su di una sala di ballo per poi scendere in direzione dell’orchestra e finire per zoomare sugli occhi dell’assassino: tutto in una ripresa. Fu fatto grazie a una grossa gru, ma tutto è così liscio e naturale che non ce ne accorgiamo per niente. Comincia così il duello a distanza fra i due grandi registi, con Hitchcock che dimostra di avere già acquisito le tecniche che Welles diffonderà in tutto il mondo.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  11/01/2008 23:22:57
   7½ / 10
Buon thriller di Alfred Hitchicock, eh sì siamo pur sempre nel 1937 ed un regista giovane e ancora in rodaggio.
I classici elementi dell'innocente che cerca tirarsi fuori dai guoi da solo. Credo uno dei più lunghi camei di Hitch delle sue personali apparizzioni, in questa pellicola, più delle altre sue successive si diverte a giocare e prendersi gioco delle forse dell'ordine, ma si sa, quando si è giovani si hanno più grilli per la testa.
Particolarmente menzionabile il lunghissimo piano sequenza tra la hall e la sala da ballo a finire su un primissimo piano dell'assassino.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  25/09/2007 19:53:37
   8½ / 10
Classico film hitchcockiano del periodo inglese: un uomo ingiustamente accusato fugge e cerca di beccare il vero colpevole. Trama classica per il regista, con quel pizzico di humor inglese che caratterizzava i suoi primi film. "Giovane e innocente" è uno dei migliori del periodo.

Pink Floyd  @  17/04/2007 20:19:20
   8 / 10
Bel film in perfetto stile hitchcockiano.
Racconta la storia di un giovane che viene accusato di omicidio; al suo fianco si troverà la figlia del capo della polizia, combattuta fino all'ultimo sulla decisione di spalleggiarlo o meno.
Si fa gradire molto come personaggio il restauratore, colui che darà la svolta alla storia.
Molto originale la scena dello smascheramento finale.

Dick  @  20/07/2006 14:19:23
   8 / 10
Uno dei primi film del regista in cui un innocente si ritrova coinvolto involontariamente in una situazione pericolosa. Un pochino sotto i successivi, ma godibile e ben recitato.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  23/06/2006 14:27:47
   8 / 10
Altro film di Hitchcock da vedere; oltre che un bel thriller, ci sono alcune situazioni simpatiche e che fanno sorridere. Ottimamente realizzata la tematica dell'innocente che in tutti i modi cerca di professare la sua innocenza, che è stata ripresa poi in "Sabotatori", anche se con una diversa prospettiva.

Crimson  @  14/03/2006 18:07:39
   8 / 10
Bellissimo, uno dei migliori del periodo inglese del regista, anche se gli preferisco di pochissimo altri due film. Il titolo si riferisce al protagonista della vicenda, un giovane accusato ingiustamente di omicidio. L'assassino si conosce sin dalla prima scena, e tutto il film è incentrato sulla fuga del giovane dalla polizia che lo bracca e al tempo stesso per cercare di scovare l'assassino. Viene aiutato dalla figlia del capo della polizia. Tra i due nasce un legame tenero e con risvolti spesso divertenti; la componente umoristica comunque è presente grazie soprattutto al personaggio del vecchio restauratore che spunta nel finale e contribuisce in modo determinante per la soluzione del giallo.
La mia personale valutazione lievita per via della scena finale nel salone del grand'hotel, davvero bellissima. La camera che da lontano stringe sempre più sul volto dell'assassino, e quest'ultimo che in tutti i modi cerca di nascondere ciò che lo smaschererebbe: il suo inconfondibile tic.
Da vedere.

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