giorni e nuvole regia di Silvio Soldini Italia, Svizzera 2007
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giorni e nuvole (2007)

 Trailer Trailer GIORNI E NUVOLE

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locandina del film GIORNI E NUVOLE

Titolo Originale: GIORNI E NUVOLE

RegiaSilvio Soldini

InterpretiMargherita Buy, Antonio Albanese, Giuseppe Battiston, Alba Rohrwacher, Carla Signoris, Fabio Troiano, Paolo Sassanelli, Arnaldo Ninchi

Durata: h 1.56
NazionalitàItalia, Svizzera 2007
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2007

•  Altri film di Silvio Soldini

Trama del film Giorni e nuvole

La storia di Elsa e Michele, una coppia colta e benestante. Hanno una figlia ventenne, Alice, e una serenità che ha permesso a Elsa di lasciare il lavoro e coronare un antico sogno: laurearsi in storia dell'arte. Ma è subito dopo questo evento che la loro vita cambia. Michele confessa di non lavorare da due mesi e di essere stato estromesso dalla società che lui stesso aveva creato anni prima. E non è tutto: la casa in cui abitano è in vendita, i soldi in banca sempre meno...

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Voto Visitatori:   6,81 / 10 (57 voti)6,81Grafico
Migliore attrice protagonista (Margherita Buy)Migliore attrice non protagonista (Alba Rohrwacher)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Migliore attrice protagonista (Margherita Buy), Migliore attrice non protagonista (Alba Rohrwacher)
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Voti e commenti su Giorni e nuvole, 57 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  07/03/2023 19:08:17
   7 / 10
A me è piaciuto , l'averlo rivisto dopo anni e non ne pregiudica il senso , anzi resta sempre un tema attuale e ricorrente .
Bene gli attori , sceneggiatura minimale ma d'altronde le reazioni sincere sembrano l'aspetto trainante del film . Bellissima Genova .. Peccato solo per il finale un pò sbrigativo.

daniele64  @  16/12/2019 15:39:02
   8 / 10
Film difficile ma bello , con una grande coppia di protagonisti ...
Un gran bel dramma sulle problematiche della vita più sentite al giorno d' oggi : il precariato e le difficoltà a trovare un lavoro , specialmente in età avanzata , con tutti i riflessi pesantemente negativi che ne conseguono a livello familiare . Una tranquilla coppia alto borghese vede la sua vita andare in pezzi quando il marito perde prima il lavoro e poi la speranza di trovarne uno nuovo all' altezza . Per fortuna la moglie risulterà meno negativa di quello che poteva sembrare ... Il regista Silvio Soldini è molto bravo a rappresentare in maniera credibile la crisi coniugale in cui la famiglia precipita quando crollano gli equilibri consolidati e tutto diventa incerto , precario appunto . Da genovese non posso che sottolineare lo spettacolare sottofondo fornito al film dalla mia città , con immagini non da cartolina ma da vita reale , che vengono esaltate da una fotografia livida come la storia narrata nella pellicola . Antonio Albanese è molto bravo , con il suo sguardo attonito e sperduto , a sfogare nella rabbia il suo crollo morale , da uomo che prima perde il lavoro e poi la dignità . Ma Margherita Buy è davvero sontuosa nel trattegiare una moglie prima sconvolta ma poi razionale , solida e determinata nel rimboccarsi le maniche . Tra gli altri interpreti , una giovane ma già brava Alba Rohrwacher e l' immancabile Giuseppe Battiston , apprezzabile anche perchè è l' unico del cast a provare ad imitare ( con esiti discreti ) l' accento genovese . Come detto , Soldini dirige molto bene , con delicatezza , quasi con timidezza , una storia difficile ma molto realistica , sino ad arrivare ad un finale che non è esplicitamente buonista , ma almeno contiene una speranza . Un film dolente e doloroso , ma mai patetico . Un film che parla direttamente al cuore , un film da 8 .

" Io sono nella ***** , ma tu SEI una ***** !! "

topsecret  @  24/10/2018 14:12:20
   6½ / 10
Discreto film diretto da Soldini che fotografa un momento di crisi lavorativa in una famiglia agiata che di colpo si ritrova a dover fare i conti con la dura realtà del disagio, dell'emergenza finanziaria e con i tanti piccoli e grandi problemi che ne conseguono.
Antonio Albanese e Margherita Buy non se la cavano male, nonostante un soggetto poco originale, e anche il resto del cast, dotato di interpreti abili e apprezzati, riesce a dare il giusto contributo affinchè la storia non perda di interesse e si mantenga discretamente scorrevole e interessante.
Forse si percepisce poco la drammaticità degli eventi, se non nella parte finale, ma GIORNI E NUVOLE mi è sembrato un prodotto realizzao in maniera credibile e merita, secondo me, un buon voto.

kafka62  @  02/02/2018 13:48:42
   6½ / 10
Con un soggetto quanto mai comune e ordinario, quasi a rischio di banalità per la sua lineare semplicità, Silvio Soldini, che raramente nella sua carriera ha rinunciato alla sua predilezione per il cinema realistico (anche se il suo più grande successo, Pane e tulipani, era piuttosto una favola elegiaca), ha raccontato un tema di scottante attualità: le conseguenze della perdita del posto di lavoro su una coppia alto-borghese, seguita passo dopo passo lungo una china discendente fatta di riduzione del tenore di vita, di difficoltà di arrivare alla fine del mese, di frustrazione, di ore vuote da riempire, giù giù fino alla pericolosa soglia della depressione. Albanese e la Buy sono perfetti nella parte di Michele ed Elsa, questi "nuovi poveri" del 2000 che si trovano costretti a rimboccarsi le maniche adattandosi a lavori precari e non propriamente gratificanti, e oltretutto in mezzo a una umanità che, a parte qualche raro sprazzo di cameratismo (i due ex dipendenti di Michele), si rivela ostile, indifferente ed egoista (come non pensare a tutti quegli amici che riempiono la casa all'inizio del film, e che poi – complice anche la vergogna che rende Elsa e Michele reticenti a comunicare agli altri, figlia compresa, la loro nuova situazione – scompaiono nel nulla?). Soldini non ci risparmia nulla delle difficoltà dei protagonisti ad accettare la loro nuova situazione (tra smarrimento, sconforto, umiliazione e paura), allestendo un film che ci prende alla gola con un'angoscia via via più diffusa e penetrante, e solo nel finale – per fortuna – riesce a far scorgere uno spiraglio di speranza (Elsa e Michele si ritrovano insieme dopo il litigio del giorno prima, sdraiati a fissare l'antico affresco portato alla luce in un vecchio palazzo del centro storico genovese), quasi a compensare l'eccessiva (e probabilmente non necessaria) deriva pessimistica intrapresa dalla storia con il tradimento della moglie col capo per cui lavora e l'abbrutimento del marito chiuso in casa a schiacciare maniacalmente bottiglie vuote di plastica. La pellicola comunque funziona, è intensa e commovente pur senza fare mai ricorso a espedienti melodrammatici, e tutto ciò grazie alla resa realistica del contesto narrato, merito non ultimo della fotogenia di una città – Genova – dalla raffinata e un po' decadente bellezza.

galileo  @  08/04/2015 10:59:34
   4 / 10
non chiediamoci perché il cinema italiano è in crisi. Dialoghi mediocri, recitazione scarsa, soggetto banale. Sembra un prodotto amatoriale per una televisione locale degli anni '70 e invece è il risultato del lavoro di uno che viene considerato tra i migliori registi in Italia. Siamo messi male...

Burdie  @  30/08/2014 01:20:35
   6½ / 10
...peccato per la scarsa recitazione

fabri70  @  30/11/2012 10:18:57
   7 / 10
ottimo albanese in un ruolo drammatico,fatto che può essere molto reale.consigliato un pò a tutti

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  03/06/2012 10:52:16
   5 / 10
Film che parte bene ma alla fine ti lascia deluso, anche a causa del brutto e anonimo finale.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  11/05/2012 01:02:50
   6½ / 10
Carino, ha un punto di forza nel fatto che è ancora più attuale di 5 anni fa. Bravissime la Buy e la Rohrwacher, giustamente premiate con il Donatello. Finale scontato.

jackfolla79  @  04/11/2011 10:44:43
   5 / 10
il film parte bene, bravissima la Buy, Albanese lo vedo meglio a fare il comico.
le disgrazie nella famiglia arrivano una dopo l'altra, paperino al confronto è fortunato!
alcune situazioni ti fanno dire "ma vai a lavorare e prendi ciò che viene!"
il finale poi è decisamente pessimo

outsider  @  14/05/2011 02:36:43
   9 / 10
Ottima pellicola questa di Soldini.
Incredibilmente curata nei più piccoli aspetti e con una visione a 360° sul tema trattato. Realistica, psicologica, studiata, ha il pregio della sapienza, della conoscenza delle dinamiche di coppia, dell'interazione fra umani, del "possibile sentire" dell'essere umano che può perdere l'equilibrio, cadere, rialzarsi. E' questa la grandezza del film.
Bello, toccante, serio!
Bravo Albanese, ottima Buy e bravi gli altri!
Fa effetto pensare che sia stato pensato nel 2006, 3 anni prima della tremenda crisi del 2009 e siglato 2007.
Grandezza di Albanese, interpretare lavori del genere. E' un istrione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  25/03/2011 12:40:41
   7½ / 10
Mi è piaciuto. Ottimo film che analizza profondamente i problemi di famiglia, il dolore individuale e la difficoltà nel trovare un lavoro tipico di questo periodo. Oltre che essere diretto e fotografato benissimo, la forza sta anche nei personaggi brillanti e credibili: ottime la Buy e la Rohrwacher, grande Albanese. Da cogliere tutti i simbolismi: l’affresco, l’acquario, la posizione fetale… finale azzeccato.

ValeGo  @  21/11/2010 15:15:23
   6 / 10
Mi è piaciuto molto il film..l'ho trovato realistico e interessante..però il finale mi ha fatto abbassare il voto..è inconcludente!

John Carpenter  @  19/07/2010 17:37:46
   6 / 10
Secondo me invece è un film parecchio pesantuccio e ansioso, però nel complesso si lascia vedere (non) tranquillamente. Stranamente Margherita Buy in questo film non è una cornuta, anzi le mette lei le corna al marito stavolta.

John.

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/07/2010 22.45.52
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  14/07/2010 11:40:03
   7 / 10
Soldini firma un buon film sulla attuale realtà italiana. La storia è interessante e non cade mai nel troppo pesante o nella assoluta banalità.
Molto buona la prova dei due protagonisti che recitano in maniera convincente senza mai esagerare.
Un film italiano che merita di essere visto.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  14/07/2010 00:04:23
   7 / 10
Ritratto-incubo decisamente realistico di come vanno le cose nella nostra cara Italia. Al di là dell'orrore sociale descritto, rimane un film asciutto e doloroso, che Soldini riesce a mantenere lontano dalla sindrome del carino che affliggeva i suoi ultimi lavori. Purtroppo la sceneggiatura nella seconda parte calca troppo sullo stereotipo e gira un po a vuoto, ma la denuncia arriva lo stesso forte e chiara. Interpreti ottimi.
Passato in tv in pieno luglio su canale 5 in prima visione, martorizzato dalla pubblicità: ecco come promuoviamo il nostro cinema (identica sorte per "Tutta la vita davanti" di Virzì e "La ragazza del lago" di Malaioli), che schifo!

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  13/07/2010 16:56:47
   7 / 10
Buono davvero questo film. Trama che toccherà da vicino molti italiani.
Brava la Buy e molto bravo Albanese che si conferma un buonissimo attore in ruoli drammatici, lui che è un apprezzato comico.
Ben oltre le mie aspettative, vale una visione.

forzalube  @  13/07/2010 06:04:08
   7 / 10
Buon film con una trama realistica ed un ottimo cast.

crimal9436  @  30/04/2010 17:34:30
   7 / 10
Buon film.
Credo sia verosimile il modo diverso di approcciare un problema come quello trattato che hanno l'uomo e la donna.

satko  @  23/08/2009 10:38:33
   9 / 10
Un grande film con una bravissima Margherita Buy,e un ottimo Albanese in un ruolo insolitamente serio.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  16/05/2009 20:22:59
   7½ / 10
Uno spaccato sui problemi economici di una famiglia dopo il licenziamento di uno dei coniugi. Problemi economici che finiscono col minare anche la struttura portante della coppia. Bello e triste... Da vedere!

everyray  @  15/01/2009 15:14:21
   7½ / 10
Disamina sulla vita difficile,la disoccupazione dopo una vita agiata e i vari problemi che questo comporta via via ad una coppia di coniugi (Albanese,Buy) costretta a tirare le somme dei fallimenti lavorativi di lui..Un film umano,melodrammatico e riflessivo con un finale che lascia molto all'interpretazione??

nwo pozz  @  30/12/2008 14:18:45
   7 / 10
Non male, ma non è il mio genere di film.

Invia una mail all'autore del commento franx  @  16/11/2008 11:19:11
   7 / 10
Senza infamia e senza lode: un documentario moderno senza buoni e cattivi, con un Albanese adatto e una Buy meno nevrastenica del solito.
Scorre via molto bene, la vicenda è a tinte molto reali più che drammatiche, non molto innovativo, ma senza dubbio un film importante in un quadro cinematografico che prende sotto gamba certe tematiche più per convenienza che per altro.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/12/2008 23.42.06
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Nergal85  @  03/11/2008 09:18:31
   7½ / 10
film di profonda riflessione e soprattutto disperazione. la tematica trattata coinvolge lo spettatore e lo immedesima in una situazione ke potrebbe capitare a tutti. bravi gli attori, ma la regia nn mi è sembrata eccelsa. qualke piccola parte si poteva anke saltare. cmq a fine film una strizzatina agli zebedei me la sn data.... nn si sa mai!!

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Chemako  @  21/06/2008 08:09:32
   7 / 10
Bel film. Bravi gli attori e storia al limite del suicidio...
Da vedere.

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maxco  @  20/05/2008 21:49:49
   8 / 10
Secondo me il film italiano + bello dello scorso anno: grandi gli attori, splendida regia, la storia era ben sviluppata... tutto perfetto!

Jambo  @  14/04/2008 19:10:33
   7½ / 10
Bel film che parla di aspetti sempre più presenti nella nostra società...attori molto bravi..da vedere!

werther  @  08/04/2008 18:37:35
   6½ / 10
Film amaro e malinconico che parte dall'alto fino a cadere in fondo.Non troppo impegnativo ma che ritrae fedelmente uno spaccato della società.Non di facile svolgimento trattare tematiche come,dignità,gratificazione personale,bisogno d'amore, di lavoro e di comprensione.In questo apparente grigiore il regista è bravo a mettere in risalto quei pochi ma significativi sprazzi di luce.

giumig  @  14/03/2008 13:24:47
   6½ / 10
Film troppo pessimista, anche nella situazione attuale. Rimane cmq una giusta denuncia al precariato e al mondo del lavoro in italia. Bravissimo Albanese in un ruolo drammatico

Brumax  @  13/03/2008 19:41:39
   7 / 10
Buon film, con due attori che interpretano benissimo i ruoli con un grande Albanese. Non capisco cosa ci sia di troppo pesante ed estremo se una storia parla della perdita di lavoro di una persona che ha superato gli ...anta e il difficile compito di rimboccarsi le maniche senza avere piu' nessuna certezza, mi sembra molto attuale, un fenomeno sociale che qualcuno non vuole vedere, ma il paese è messo maluccio, fate la conta di quanti perdono il lavoro o con un lavoro di m..... non arrivano a fine mese. Nsomma il contesto mi sembrava ottimo ed il tutto molto molto realistico.

Invia una mail all'autore del commento actorar  @  13/03/2008 10:49:44
   9 / 10
Margherita Buy come al solito magnifica che io considero come la piu grande attrice italiana e un grande Albanese che ha dimostrato grande professionalità in un ruolo molto complicato e comunque anche il resto del cast è di altissimo livello.Come ritrovarsi da un giorno all'altro senza avere una lira e cambiare totalmente stile di vita. Suggestivi gli spaccati di una Genova cupa ma che allo stesso tempo ti regala fortissime emozioni e un ruolo determinante è la fotografia. Da questo film esce un immagine un po triste di coloro che abituati a fare una vita al di sopra della media non riescono a capire che bisogna adattarsi alle nuove esigenze e buttare via i vecchi stereotipi.Bella e giusta la colonna sonora mai ingombrante e molto delicata come del resto lo è il film. Da questo film viene fuori la grandissima potenza delle donne e della loro voglia di reagire e di lottare mentre la figura maschile esce un po rotta che si abbatte e non ha le palle per affrontare la nuova vita che gli si presenta. Si rifugia in una specie di esaurimento e vittimismo per scacciare la realta. Film da vedere assolutamente.

bartlisa  @  14/02/2008 20:18:48
   6 / 10
niente di che. gli attori sono molto bravi, ma la storia non presenta niente di nuovo ed è eccessivamente triste. si può fare decisamente a meno di guardarlo. la sufficienza solo per le interpretazioni dei protagonisti.

Beppefree  @  03/01/2008 11:11:55
   6½ / 10
Pellicola un po sottotono ma salvabile soprattutto per gli ottimi Albanese e Buy.

cescoxx  @  18/12/2007 16:33:10
   5½ / 10
Credo che il voto descriva bene il film. Noioso ma allo stesso tempo poteva essere fatto meglio, specie considerando gli attori bravi a disposizione. Ne viene fuori un film che non è nè di denuncia, nè d'autore, nè commerciale...peccato

zeta  @  12/12/2007 18:23:42
   5½ / 10
I film italiani non utilizzano grandi artifici tecnici. Quindi per impressionare e non cadere nel monotono devono cercare di raccontare le sotrie da punti di vista particolari. Questo non riesce a farlo, a mio avviso, Soldini. Il film è a tratti noioso e non prende l'argomento da angolazioni originali. In alcuni momento il personaggio di albanese è troppo calcato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  03/12/2007 11:19:36
   6½ / 10
Interessante pellicola sui problemi causati dalla perdita del lavoro in un’Italia sempre piu’ allo sbando,dove il benessere è effimero,dove anche le classi piu’ abbienti rischiano di soccombere ad un sistema inceppatosi ormai da tempo.
Soldini,regista spesso sottovalutato ma dal tocco intelligente e delicato,cala con efficacia lo spettatore in una Genova perennemente grigia all’interno della quale si muovono Elsa e Michele,coppia agiata costretta a rivedere la propria vita in maniera radicale causa la perdita del lavoro da parte di lui.
Soldini punta il suo sguardo su persone benestanti proprio per acuire la forza del suo messaggio,facendo intuire quanto in Italia ormai a rischiare non siano solo le classi medie o povere ,ma anche quelle piu’ facoltose,messe alle strette da una situazione sociale,politica ed economica a dir poco drammatica.Albanese e la Buy sono perfetti nel tratteggiare i due protagonisti,equilibrati nella recitazione portata a rappresentare in maniera graduale il cambiamento,la presa di coscienza della loro nuova condizione.
Il film pero’ non è riuscitissimo come potrebbe far pensare questa prima analisi,infatti dopo un incipit di notevole impatto,la pellicola mostra qualche difetto dovuto soprattutto alla ripetivita’ di alcune situazioni ed alla eccessiva lunghezza che contribuisce a smorzare la drammaticita’ di alcune scene importanti.
Altre sequenze invece appaiono troppo forzate,grottesche o enfaticamente buoniste con il risultato di scollegarsi troppo da una realta’ solo a tratti ben riportata.L’analisi del microcosmo Elsa/Michele non appare sempre efficacemente approfondita e le figure di contorno sono confinate sullo sfondo e impossibilitate a donare un contributo concreto alla causa.
In definitiva "Giorni e nuvole" è un amaro spaccato dell’Italia dei giorni nostri,magari imperfetto,ma da vedere in quanto delatore di una preoccupante situazione che riguarda il nostro paese.

Kanix84  @  28/11/2007 11:56:29
   6½ / 10
Bravi gli attori, belli gli scorci di genova, interessante la tematica ma... a volte è lento e annoia. Il personaggio di Albanese poi è insopportabile!!
Non è di sicuro un film da guardare per una serata leggera e spensierata!

bussisotto  @  26/11/2007 08:46:40
   5½ / 10
Silvio Soldini si conferma un regista sensibile ed attento ad ogni sfumatura narrativa.
Margherita Buy offre al suo personaggio momenti di sofferta partecipazione.
Eppure, il film non decolla.
Molto (troppo) lungo, non riesce ad evitate dei momenti di noia eccessivi.
Si ha quasi l'impressione che, nella mente del regista e degli sceneggiatori, ci sia la tendenza al "Se riprendiamo un paesaggio ad una velocità dimezzata, siamo tutti più introspettivi" e questa filosofia distrugge fortemente la dinamica narrativa.
Il tema trattato è piuttosto interessante, ma senza alcuna originalità di base.
Antonio Albanese si impegna molto, ma (a mio giudizio) non è ancora maturo per le parti drammatiche.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/11/2007 15.24.55
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Invia una mail all'autore del commento Adriano Lotito  @  23/11/2007 18:35:30
   6 / 10
Perdere il lavoro, per una persona di sesso maschile è una cosa molto drammatica. Si sa e fare un film su questa questione tanto complessa quanto risaputa è molto difficile e il regista a cui viene questa idea deve sapere il fatto suo. L’autore in questione lo sa bene tanto è vero che è uno dei maggiori rappresentanti del nuovo cinema italiano in grado di passare dalla commedia sorridente alla drammaticità più dura. Si tratta di Silvio Soldini che già con “Pani e tulipani” si era fatto apprezzare in tutta Europa e che con questo nuovo film riesce a parlare di un argomento spinoso realizzando una storia molto drammatica e molto attuale riuscendo a splendere nella marea di filmetti che denunciano i morbi del nostro sistema. La precarietà del lavoro è messa a nudo in questo lungometraggio con serietà, semplicità e onestà. La sceneggiatura di Doriana Leondeff è perfetta ma è soprattutto grazie alle magistrali interpretazioni degli attori che questo film diventa degno di nota. Antonio Albanese meraviglia tutti interpretando una parte complicata con misura e mai sopra le righe; accanto a lui Margherita Buy che si dimostra ancora una volta come la più brava attrice italiana del momento. Ma è ottimo anche il cast dei comprimari dalla simpaticissima e bravissima Alba Rorhwacher al cornuto Paolo Sassanelli fino all’onnipresente Giuseppe Battiston accompagnato dal fedele Antonio Carlo Francini. Terzo importante protagonista del film è sicuramente la città, Genova, adattissima a questa storia per il suo carattere multiforme. Una posto a cui si possono attribuire tutte le qualità e i difetti possibili e immaginabili resa benissimo grazie alla straordinaria fotografia di Ramiro Civita. Nel complesso si può dire che è un bel film, superiore alla media dei nostri normali film nostrani. La prima parte è un po’ troppo lenta e prolissa ma nella seconda si vede il meglio del regista e degli attori che culmina nel geniale scioglimento della vicenda. Il finale infatti è azzeccato alla perfezione e Soldini lascia per un momento il realismo e la credibilità per dare spazio alla poesia e all’ottimismo che culmina con la scena dei due “eroi” ricongiunti ad ammirare un affresco appena restaurato. Lo vedesse chi ha sempre il fucile puntato sulla produzione cinematografica italiana.

giamu75  @  22/11/2007 12:29:27
   5 / 10
vado controcorrente rispetto alla media dei voti, ma io sinceramente l'ho trovato noioso, veramente troppo triste, una noia mortale insomma.

margherita  @  20/11/2007 11:09:41
   10 / 10
Meraviglioso il film, denso di significato, trattato ad arte da tutti...due ore che ossigenano mente e cuore!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  14/11/2007 01:48:16
   6½ / 10
Come si reagisce al dolore? Il dolore, causato da motivazioni esterne irreparabili o eventi luttuosi... il nuovo Soldini mi ricorda "La stanza del figlio", per certi versi... ma non è una presenza a far scendere il vuoto nel processo familiare, bensì l'insicurezza economica, la precarietà del lavoro, la sensazione agghiacciante che tutto ciò che avevi potrebbe andare perso...
un tema molto attuale per il nostro Paese, e ben diverso dal retrivo fatalismo di un Kaurismaki nelle fredde lande del nord-europa ("Nuvole in viaggio" su tutti).
E' un Soldini che si riconosce ancora, e ben diverso per tutti coloro che lo conoscono soltanto per "Pane e tulipani", in verità non il suo film migliore.

La vicenda di Michele non offre vie di fuga, come nei film precedenti, e il tutto è ancorato nel porto sfuggente e suggestivo della mia amata Genova, nella quotidianità di una città tanto suggestiva quanto monolitica e un pò chiusa nel suo climax urbano.

Tuttavia, se siamo di fronte a un'altro buon film italiano (meno artigianale di opere recenti come l'ultimo Mazzacurati, o anche di Faenza che tenta di riscoprire il cinema storico) i dubbi permangono: ci sono cadute di tono nella fiction, diciamo all'inizio e alla fine del film, oltre a quei personaggi comprimari (es. il padre di Michele che guarda come un babbeo la vita in un acquario) che piacciono tanto al nostro cinema perchè formano il bisogno di patetico che c'è in noi (italiani).
Oltretutto, diciamolo francamente, la menata dell'affresco di Boniforte è davvero pesante da digerire, anche da chi come me ama l'arte...

In realtà il film non ha particolari demeriti: Albanese convince in pieno anche nei suoi eccessi, ed è facile comprendere come ci si possa sentire davanti a un licenziamento e con la sensazione di essere inutile per se stesso e dannoso per gli altri: invita a riflettere

Ma nel suo tentativo di essere realista, Soldini calca la mano su una serie di situazioni grottesche (es. Michele che fa il pony express in moto) che rischiano di far perdere credibilità alla storia.

Per essere uno specchio dell'arretratezza economica del nostro paese, il film è bello, ma senza essere sconvolgente.

Si veda l'irritante monologo finale e il qualunquismo di una coppia che ripensa ai vecchi viaggi (come a dire "adesso tutto cambia, non potremo più farli"), quasi un'invito a soprassedere su affetti e affinità di coppia rispetto alla superficialità delle "cose che uno con i soldi si poteva permettere".

In questo frangente, un uomo è costretto ad ammettere che la figlia, senza le le sue alte aspettative, ha sorpassato la falsa sicurezza dei mutui e delle proprietà private dei genitori.

Ottima prestazione degli attori (una Buy più controllata e spontanea del solito) e (a dirla tutta) un bellissimo film, ma retrivamente ancorato alla dimensione di un'identità italiana non del tutto plausibile (anche se purtroppo diffusa)

3 risposte al commento
Ultima risposta 16/11/2007 13.39.23
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CinemAlex  @  10/11/2007 10:51:39
   5 / 10
Nonostante la strabordante ondata di giudizi positivi non mi è piaciuto. Pur analizzando una tematica cosi’ importante, quella del precariato, il film resta su binari banalotti. Mi spiace disallinearmi dal coro entusiata, ma è quello che penso. Piu’ che Cinema, sembrava maggiormente una pellicola da tv, a tratti avevo l’impressione di assistere a telefilms del calibro ” Del maresciallo Rocca”. In modo piatto prosegue verso una meta che non viene raggiunta, regalando poche e stereotipate emozioni. Nel mezzo abbastanza soporifero. Uno pensa ” Bene hanno sacrificato l’azione a discapito della riflessione!”. Neanche per idea. Anche da un punto di vista “documentaristico” sviscera e scandaglia troppo poco la sordida realtà del precariato. La caratterizzazione psicologica dei personaggi è grossolana, questi si limitano ogni tanto ad urlare ed ”uscire fuori di melone” per i gravosi nuovi problemi ma finisce li’; non esiste profondità. La recitazione di Albanese un po’ impacciata e farraginosa, Margherita Buy brava quasi teatrale, anche se ci propina il solito personaggio che troppe volte abbiamo visto in films come Le Fate ignoranti, Saturno Contro… Concludendo Non lo consiglio.

ps andando fuori tema: Possibile che li prezzo del biglietto del cinema si aggira sui 6 euro?!?? Se poi ti compri anche i pop corns un altro po’ bisogna accendere un mutuo…

shiatsuka  @  09/11/2007 13:07:39
   7 / 10
Mi ha convinto. L'interpretazione della Buy e di Albanese sono magistrali. La trama si può facilmente riscontrare nella realtà quotidiana e nella solitudine che ci si può trovare quando si hanno dei problemi reali. Mi ha convinto in special modo Albanese, calato in questo ruolo drammatico, non suo, ma che con questa prova ha dimostrato tutta la sua bravura.

lezrael  @  09/11/2007 01:38:58
   7½ / 10
Poesia nella tragedia: storia dei nostri giorni e storia di noi.
Eccellenti Margherita Buy e Antonio Albanese

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  08/11/2007 14:31:34
   7½ / 10
Film buono nel complesso, il mezzo punto in più è per l'ottima interpretazione di Albanese e Margherita BUY. La storia è una storia un pò dei giorni nostri che potrebbero raccontare milioni di italiani che hanno affrontato e stanno affrontando ancora la crisi economica del nostro paese ma non risulta banale e neanche tanto scontata. Film che suggerisco comunque di vedere

Questa è la mia scheda:

Regia: 6
Scenografia: 5 e mezzo
Sceneggiatura: 8
Interpreti: 9
Montaggio: 2 (era veramente pessimo)
Colonna Sonora: 6 e mezzo

tooglife  @  08/11/2007 00:12:56
   7 / 10
Forse prolisso nella parte centrale,con alcuni picchi di noia,ma comunque necessari per esplicare la piattezza dello stato d'animo di chi sente scorrere la propria vita sotto i propri piedi in silenzio e in piena impotenza.Il film però in ciò ritrova il suo punto forte proprio in queste cadenza,piccoli gesti quotidiani come il rito del caffè,le fasi di stasi nel letto in preda a depressione ipoattiva e così via,che in uno stile realista senza fronzoli immerge lo spettatore in quelle stanze,in quelle vie,in quella bellissima città che è Genova,ripresa con maestria dal bravo Soldini,che diventa prò la trappola delle speranze dei protagonisti.Punti negativi quindi necessari,ma comunque tutto è perfettibile.Mezzo voto in più per l'interpretazione del bravissimo Albanese,uno degli attori più sottovalutati del Bel Paese.
Luciano Nigro,Napoli

uecanaia  @  07/11/2007 23:04:40
   7½ / 10
una verosimile evoluzione dei rapporti fra due persone che si amano e che sono costrette da un destino severo a scoprire nuovi aspetti della vita, fra i quali comprendere se l'amore che provavano era autentico oppure era rivolto ad "una professione o uno status"
ritmo lento ma intenso.
A mio parere un film da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/11/2007 17:34:57
   7½ / 10
Il precariato è come una malattia che può colpire chiunque, anche una coppia medio-alto borghese. Saranno costretti, come molti qui in Italia, a preoccuparsi di tirare avanti fino alla fine di ogni mese, di ricollocarsi sul mercato del lavoro scendendo a compromessi umilianti.
Il film di Soldini colpisce proprio nel modo repentino in cui la vita può cambiare improvvisamente ed altrettanto rapidamente bisogna avere la capacità di essere "flessibili" e riadattarsi a nuovi standard.
Soldini analizza in maniera realistica l'inferno personale dei due protagonisti seguendoli passo passo nella ricerca della loro identità perduta e nel tentativo di riconquistarla. Ottima l'ambientazione della storia in una Genova grigia ed indifferente ed eccellente la prova degli attori, protagonisti e non. Finale solo in apparenza consolatorio.

Supergiaf  @  04/11/2007 20:15:44
   7 / 10
Un film tristissimo, splendidamente recitato da Margherita Buy e Albanese.L'immagine di una società italiana che non ha certezza specie dopo 2 anni di Malgoverno Prodi.Questa vicenda puo' capitare a chiunque.L'euro vluto dall'Ulivo e la globalizzazione hanno precipitato la società italiana in una crisi che solo il ritorno al potere del centro destra puo' invertire.

3 risposte al commento
Ultima risposta 11/11/2007 00.56.56
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caravaggio  @  04/11/2007 02:33:27
   9 / 10
Ottima la regia (come poteva essere diversamente con Soldini, uno che dopo Pane e Tulipani propone un film impegnato e non di cassetta come il profondissimo Brucio nel vento) e la fotografia. Straordinaria l'interpretazione di Albanese e della Buy. Attuale la storia. Un film da non perdere assolutamente!

stef32  @  02/11/2007 23:05:13
   4½ / 10
Il tema del precariato ci sta bene. Sulla bravura degli attori (Albanese e Buy) nulla da ridire. La regia è ben curata.
La trama? Si poteva evolvere un tantino meglio. Scorre lenta e si presta a conclusioni scontate: tiriamo a campa', domani è un altro giorno!
Mi spiace, ma è moscio! Terribilmente...

elsuenopasado  @  01/11/2007 15:00:44
   7½ / 10
Molto bello, bravo Soldini, realistico e attuale, grande Margherita come sempre, ottimo Albanese giusto in questo ruolo, spezza la drammaticita' del tema trattato nel film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  31/10/2007 15:42:48
   7 / 10
Ritorno agli esordi per silvio soldini,complici le ottime prove attoriali di Antonio Albanese e Margerita Buy oltre che di Battiston,la pellicola è a tratti molto intensa,penetra nell'animo dello spettatore e fa vivere in prima persona il dramma della disoccupazione e del precariato.....vere e proprie flagellazioni moderne...RISVEGLI per il cinema italiano insieme a "La giusta distanza" di Carlo Mazzacurati
www.politicallyscorrect.it .....blog di cinema,musica,politica e altro

Invia una mail all'autore del commento Maria Lucia  @  31/10/2007 11:58:06
   6 / 10
Sodlini sa fare di meglio vero....in questo film poteva risparmiare i costi vari solo riducendolo di almeno di mezz'ora la quale non fa altro che allungare il brodo su questa crisi matrimoniale e le sue varie conseguenze...molto bravi gli attori Margherita Buy su tutti (ritrovo il sempre bravo BATTISTON); interessanti e belle le immagini di una Genova che non conoscevo a da scoprire.

Invia una mail all'autore del commento abacab  @  29/10/2007 08:02:31
   6 / 10
Il film dal punto di vista tecnico e della sceneggiatura è praticamente perfetto.Curatissimo e attendibile.Gli attori,tutti molto bravi sui quali spicca Margherita Buy sono sempre attenti e misurati.Però....però...il film non cattura, non emoziona,non decolla mai.La storia, purtroppo molto realistica e attuale, si dipana piatta, senza scarti e cambi di ritmo.quasi prevedibile fino all'epilogo aperto ad ogni possibile soluzione.Non un brutto film ma solo un "compitino" ben svolto da Soldini,quasi documentaristico,che però non aggiunge niente al nostro cinema.
Belle alcune vedute panoramiche di Genova.Voto 6 solo perchè Soldini sa fare e ha fatto di meglio, diciamo così...sulla fiducia.

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