fuori orario regia di Martin Scorsese USA 1985
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fuori orario (1985)

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locandina del film FUORI ORARIO

Titolo Originale: AFTER HOURS

RegiaMartin Scorsese

InterpretiGriffin Dunne, Rosanna Arquette, Verna Bloom, Tommy Chong, Linda Fiorentino, Teri Garr, John Heard, Cheech Marin, Catherine O'Hara, Will Patton, Robert Plunket, Bronson Pinchot, Rocco Sisto, Larry Block, Dick Miller, Victor Argo, Murray Moston, John P. Codiglia, Clarke Evans, Victor Bumbalo, Bill Elverman, Joel Jason, Rand Carr, Clarence Felder, Henry Judd Baker, Margo Winkler, Victor Magnotta, Robin Johnson, Stephen Lim, Frank Aquilino, Maree Catalano, Paula Raflo, Rockets Redglare

Durata: h 1.36
NazionalitàUSA 1985
Generecommedia
Al cinema nell'Agosto 1985

•  Altri film di Martin Scorsese

Trama del film Fuori orario

Un timido impiegato, Paul Hackett, trascorre una notte di terrore e mistero tra le strade più malfamate del quartiere newyorkese Soho, passando attraverso omicidi, suicidi e personaggi grotteschi…

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Voto Visitatori:   8,11 / 10 (164 voti)8,11Grafico
Miglior regia (Martin Scorsese)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior regia (Martin Scorsese)
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Voti e commenti su Fuori orario, 164 opinioni inserite

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Boromir  @  27/10/2023 16:48:03
   8 / 10
Uno dei film più divertenti di Martin Scorsese, una commedia a tinte noir che segue il mite impiegato Paul (Griffin Dunne) mentre si avventura tra i quartieri al neon di Manhattan per un appuntamento con una giovane donna misteriosa (Rosanna Arquette). Dall'appuntamento si passa a continui equivoci, incontri con individui progressivamente più strani e inseguimenti da parte di folle inferocite, in una disperata odissea per tornare a casa.
La lettura estatica di Il tropico del cancro di Henry Miller (un romanzo picaresco pieno di squallidi incontri sessuali e scappatelle etiliche) si scontra con i risvolti più surreali e pericolosi della vita: per quanto divertente e paradossale, l'avventura notturna di Paul rispecchia in toto le ansie e le alienazioni della letteratura di Kafka.
Il finale è un memorabile colpo di coda, circolare, vivo di virtuosismi cinetici e pieno di immagini religiose, che rivela quanto, forse, sia impossibile scappare dal proprio inferno personale (la noiosa routine burocratica) in una città che tutto fagocita rende alienato.

Filman  @  28/10/2019 13:26:22
   10 / 10
Il neonoir si basa su due aspetti correlati e fondamentali: l'impossibilità di domare gli eventi e l'impossibilità di domare sé stessi. Il primo aspetto pone radici narrative su questioni filosofiche ed umanistiche secolari e oggi, cinematograficamente, è messo in luce da questo sottogenere che quasi sempre indossa la maschera del gangster movie, in un filo logico con il cinema classico. Prima ancora di assistere a questa trasformazione però viene sintetizzato un concentrato puro di questa formula di incubo kafkiano contemporaneo: AFTER HOURS è un esempio straordinario, eccellente per quanto semplice, di surreale fuga dal nulla, un labirinto pieno di vicoli ciechi e percorsi che complicano l'arrivo a destinazione, sbarrato da imprevisti che portano a coincidenze che portano ad un numero sempre crescente di problematiche da affrontare. Il tono noir è l'unico che poteva coinvolgere una serie di fatti e stranezze che esistono contro ogni pronostico, grottesche realtà che la notte indica nelle ultime luci rimaste accese. Martin Scorsese era l'unico che poteva raccontarci tutto questo attraverso una storia che sembra non fermarsi mai e che vorrebbe essere vista all'infinito. Martin Scorsese era l'unico che poteva dirigere questa pellicola, uno dei capolavori del neonoir e del cinema contemporaneo, perché primo inventore del neonoir e principale co-fondatore del cinema contemporaneo.

Attila 2  @  23/03/2019 19:44:11
   6½ / 10
Trentacinque minuti di noia per "introdurre" una storia che poi sale di tono diventando un'Odissea dell'era moderna dove il protagonista fa di tutto per tornare a casa ma una serie di eventi e di personaggi incredibili e strampalati glielo impediscono.Scorsese costruisce un "puzzle" dove i personaggi e le storie che si susseguono sono in realta' tutti pezzi di questo rompicapo,che si incastrano alla perfezione fino a creare quest'opera dell'assurdo con la trama che si "arrotola" su se stessa fino a tornare al punto di partenza.Un'esercizio d'arte cinematografica notevole,ma che mi sembra un po' troppo sopravvalutato perche',come ho detto,l'inizio e' davvero noioso e poi la storia diventa interessante ma siamo lontani dall'essere un capolavoro,e sicuramente Scorsese ha fatto molto di meglio di questo

ragefast  @  25/09/2018 12:12:17
   7 / 10
Non lo considero un capolavoro, ma un qualcosa di unico e originale. La trama molto sui generis cattura l'attenzione sin da subito e si viene catapultati nelle strambe disavventure del protagonista, suo malgrado finito tra realtà grottesche, bellissimi scenari metropolitani anni '80 e personaggi stravaganti tipici di quel decennio. Certo, contribuiscono a tutto ciò anche delle scelte poco razionali, ma non è il film in cui cercare nel dettaglio azioni sensate.

Nel complesso un valido film di intrattenimento, che vanta una grande originalità, ma che allo stesso tempo non lascia chissà cosa alla fine della visione (a parte un leggero senso di disorientamento). Nella filmografia di Scorsese è comunque sovrastato da altre produzioni ben più note e talvolta anche più lineari.

E comunque...


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PS:...

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kafka62  @  13/05/2018 15:54:30
   8 / 10
JOSEF K. A SOHO

Nel secondo tempo di "Fuori orario" c'è una sequenza molto significativa: il protagonista del film, Paul Hackett, si presenta davanti alla solitaria entrata di una discoteca e viene fermato da un muscoloso guardiano dall'irridente aria di superiorità. Negatogli l'ingresso, il buttafuori dapprima sfida Paul a entrare con la forza, quindi accetta i suoi soldi, ma solo perché egli possa credere di aver fatto del proprio meglio. E' – lo abbiamo ormai capito – una esplicita citazione del racconto di Kafka "Davanti alla legge", ma una citazione ironica, quasi grottesca, perché anziché davanti al sacro tempio della Giustizia, Paul si trova di fronte a un chiassoso ed alienante ritrovo notturno, popolato da una fauna umana irregolare ed equivoca, in cui rischia per giunta di perdere la propria capigliatura. Nonostante la sapida parodia di Kafka operata da Scorsese, il quale rovescia qui l'originale in burla, Paul è un personaggio profondamente, autenticamente kafkiano. Quando, dopo inenarrabili peripezie, lo vediamo inginocchiato in mezzo alla strada con la macchina da presa che lo riprende dall'alto, e lo sentiamo gridare al cielo "Che cosa vuoi da me? che cosa ti ho fatto? sono solo un povero programmatore di computer!", non possono non venire in mente il piccolo funzionario de "Il processo" e l'agrimensore de "Il castello". Come loro, Paul è perseguitato da un destino tanto cinico e feroce, quanto insondabile ed enigmatico, ed è per questo insistente e non casuale parallelismo che "Fuori orario" non può essere riduttivamente considerato come una semplice rivisitazione in chiave dark e metropolitana della screwball comedy, ma gli si deve riconoscere una innegabile valenza simbolica, non molto dissimile da quella di un film come "Duel".
La struttura del film appare perfettamente circolare: esso inizia e finisce in un moderno ufficio della City, tra impersonali scrivanie, freddi computer e anonimi colletti bianchi. Questo è il mondo di Paul, e il regista non impiega molto tempo per far intuire allo spettatore il profondo disagio che attanaglia il suo personaggio. Mentre il giovane neo assunto gli sta parlando animatamente, Paul infatti si distrae, fissa una impiegata che passa con una cartella sottobraccio, poi dei colleghi che sfogliano dei tabulati meccanografici, quindi una macchina da scrivere e gli oggetti che si sforzano invano di personalizzare una vicina scrivania: con poche ma efficaci inquadrature, Scorsese riesce a descrivere l'irreversibile distacco di Paul da quell'ambiente asetticamente efficiente. Questa scena afasica è il preludio alla trasgressiva avventura di Paul: come lo specchio di Lewis Carroll al di là del quale c'è il sogno di Alice, anche in "Fuori orario" un sottile diaframma (il cancello che si chiude simbolicamente alle sue spalle) divide il reale dall'immaginario e dal sogno.
L'universo messo in scena da Scorsese è fatto di immaginazione ragionata, allucinato sì ma mai soprannaturale o irreale. Tutto quel che succede in "Fuori orario" possiede infatti una logica interna irrefutabile, anche se poi gli avvenimenti si succedono con una cadenza tale da ricordare quella propria dei sogni. Per fare un esempio, noi vediamo Paul sdraiato sul divano di casa intento a un annoiato zapping, mentre nella scena successiva egli è seduto in un bar assorto nella lettura di un romanzo di Henry Miller. Avendo una discreta memoria cinefilica, non ci stupiremmo affatto se ci trovassimo di fronte a un vero e proprio racconto onirico, sulla falsariga, tanto per intenderci, de "La donna del ritratto". Del resto, sogno o non sogno, risulta pacifico che ormai Paul è entrato in una dimensione parallela dove non vigono più le stesse regole del mondo che conosciamo. Più avanti il proprietario del drugstore dirà non a caso: "Cambiano le regole a quest'ora!". La mezzanotte è la linea di demarcazione tra realtà e incubo, come Scorsese, grande appassionato di cinema dell'orrore (dove demoni, vampiri e licantropi imperversano solo dopo il calar delle tenebre), ben sa. Superata questa fatidica soglia, disatteso il tabù borghese secondo cui la notte deve essere consacrata al sonno, Paul si addentra nel territorio dell'ignoto. Una innocente avventuretta sentimentale si trasforma così in una angosciosa spirale da cui non è più possibile uscire. Una volta entrati nel quartiere proibito (una volta tanto non il Bronx, ma la Soho degli artisti maledetti e bohemien) il ritorno a casa è negato: Paul perde i suoi soldi, scopre che i biglietti della metropolitana sono rincarati proprio da mezzanotte (ancora una sarcastica conferma che "cambiano le regole a quest'ora"), non riesce più a rientrare in possesso della sua chiave di casa, e per colmo di sfortuna un sospetto assurdo lo costringe a sfuggire come un delinquente e a temere per la sua stessa vita.
Azzardiamo un'ipotesi suggestiva. Conoscendo le origini cattoliche di Scorsese (che del resto egli non ha mai voluto negare, facendone anzi il motivo ispiratore di alcuni suoi film, tra cui "Mean streets"), "Fuori orario" potrebbe avere una neppur troppo nascosta valenza morale. Paul ha trasgredito la sua vita routinaria di yuppie, tutta casa e lavoro, per inseguire la fascinosa sconosciuta incontrata al bar (e se vi sembra una trasgressione da poco, leggetevi allora "America" o un racconto come "Il colpo contro il portone", di Kafka naturalmente), e Scorsese, da sardonico moralista qual è, lo punisce facendolo protagonista di un'esperienza agghiacciante, al termine della quale il rientro a casa assume il valore di un sospirato "ritorno ad Itaca". Fuori del mondo ovattato e rassicurante di tutti i giorni – sembra essere la morale proposta, tra il serio e il faceto, dal regista – ci sono solo violenza, droga, sesso sadomasochistico e devianza, di fronte ai quali risulta di gran lunga preferibile rimanere chiusi in casa a guardare la televisione.
Psicologi meno improvvisati di me non faticherebbero inoltre a interpretare "Fuori orario" come una metafora dell'inconscio, e più in particolare come la materializzazione di un gigantesco ed arcano senso di colpa. Se ci si fa caso, Paul si sente in continuazione colpevole, o quanto meno indirettamente responsabile, delle disgrazie altrui, e quando non è così sono gli altri a considerarlo tale. Fin dall'iniziale colloquio telefonico con Marcy, egli è chiamato a condividere le sofferenze della ragazza, e la solita frase di circostanza ("non sono affari miei") non riesce questa volta a salvarlo. Dopo che Marcy si è suicidata, Paul si trova poi nell'imbarazzante situazione di dover assistere alla scena di disperazione del barista, che – guarda caso – è proprio il suo ragazzo; egli è a un passo dal riottenere le sue chiavi, ma, immedesimandosi nel dramma dell'uomo, non se la sente di chiedergliele, e questa delicatezza gli costerà cara. Un eccesso di sensibilità gli impedisce anche di liberarsi della soffocante Julie, e persino nei confronti dei due ladruncoli Neil e Pepe ha un senso di rimorso, per averli ingiustamente creduti dei ladri (si tratta di un'eccellente trovata: Neil e Pepe sono veramente dei ladri, ma in quell'occasione, forse l'unica della loro vita, essi erano in perfetta regola, avendo acquistato in contanti la statua di Kiki). Insomma, nella sua interminabile "notte brava" Paul sembra dare sfogo ai suoi più reconditi sensi di colpa ("la colpa è sempre fuori discussione" scriveva non a caso Kafka ne "La colonia penale"), oggettivandoli alla fine in una caccia all'uomo feroce ed ossessiva.
Il girovagare notturno di Paul è anche costellato di sfortunatissimi incontri femminili, al punto che "Fuori orario" può essere a buon diritto considerato – anche se probabilmente solo in termini scherzosi – un film profondamente misogino. Marcy, Kiki, Julie e Gail sono a prima vista allettanti sirene, ma si rivelano ben presto donne nevrotiche, ossessive, volta a volta sessuofobiche o infoiate, e afflitte da mille problemi psichici. Nel momento in cui riescono ad attirare il maschio, subito lo atterriscono parandogli davanti dei simulacri castranti e inibitori (il libro sulle ustioni di Marcy, le trappole per topi che circondano il letto di Julie). Di fronte a loro, Paul appare del tutto inadeguato e simboleggia in un certo senso l'altra faccia della medaglia della liberazione sessuale, ossia quella paralizzante confusione che pervade l'uomo moderno quando cerca di approcciarsi, senza più le sicurezze virili di un tempo, all'altro sesso. Non riuscendo più a far coincidere l'immagine idealizzata e romantica dell'eterno femminino con la sua deludente e prosaica realtà, Paul si ritrae spaventato, ma le donne, offese nel loro amor proprio, si vendicano diventando le sue più accanite e feroci inseguitrici (Gail guida la caccia con il camioncino dei gelati, Julie dissemina il quartiere di volantini con il suo identikit). Scorsese mette così in scena, senza darlo troppo a vedere, una simbolica rappresentazione della guerra tra i sessi, in cui ogni sogno muliebre è infranto, l'amore è appannaggio degli omosessuali e delle coppie sado-maso, e l'unica donna che alla fine si prende cura di Paul (vale a dire June) ha – Freud docet – più della madre che dell'amante.
"Fuori orario" è, come si può vedere, un film genialmente polisenso, di una ricchezza tematica inusitata se si pensa alle sue tutto sommato modeste ambizioni e velleità intellettuali. In esso è avvertibile, con un'evidenza attenuata soltanto dal simbolismo e dalla subliminalità del messaggio, tutta l'angoscia del mondo contemporaneo. Una statua in cartapesta raffigurante la versione tridimensionale del famoso "Urlo" di Munch, un mazzo di chiavi che cade dalla finestra con una violenza insospettata, immagini orripilanti di ustioni e bruciature, un trafiletto di giornale riportante la notizia di un linciaggio di inaudita ferocia, sono tutte manifestazioni che, in modo più o meno diretto, assurgono a simbolo del disagio esistenziale dell'uomo moderno, costretto a vivere in un mondo non più fatto a sua immagine e somiglianza, in mezzo ad esseri incomunicanti tra i quali domina l'afasia (vedi ad esempio la spenta Kiki) o al contrario una bestiale legge di sopravvivenza.
Quanto sinora detto non deve farci dimenticare la dimensione prevalentemente onirica ed astratta della pellicola. Anzi, "Fuori orario" potrebbe essere addirittura annoverato, senza peccare affatto di arbitrarietà, come un ottimo esempio di cinema fantastico. Scorsese sa infatti percorrere come pochi altri il confine sottilissimo che divide la realtà dall'irrealtà, e ricavare proprio da questa programmatica ambiguità la profonda originalità del suo cinema. Da una parte il particolarissimo stile del regista (macchina da presa quasi sempre in movimento, curiosa e indagatrice, tesa ad avvolgere con le sue volute i personaggi fino al definitivo ribaltamento del proprio punto di vista) crea un senso di disorientamento, un'impressione di labirintica caoticità, una perdita di punti di riferimento temporali e spaziali, una sconcertante oscillazione tra oggettivo e soggettivo. Il montaggio, poi, elimina totalmente i tempi morti, quelli che normalmente all'interno di una azione forniscono una connotazione di maggior realismo. Ho già citato il passaggio arditamente ellittico dalla sequenza in cui Paul è a casa propria, davanti al televisore, a quella dell'incontro fatale con Marcy, ma ve ne sono molti altri (quello, ad esempio, che trasporta in un sol colpo il protagonista dall'interno del suo ufficio al cancello di uscita della ditta) che provocano accelerazioni del tutto antinaturalistiche, quando addirittura non generano, tramite vertiginose successioni di immagini, veri e propri sentimenti di paura (il mazzo di chiavi lanciato dalla finestra, le fotografie che si accavallano davanti agli occhi di Paul).
Dall'altra parte, Scorsese introduce gradualmente nella normalità piccoli elementi dissonanti, impercettibili discrepanze del senso, destinate via via ad ampliarsi e a rivelare un retroterra decisamente inquietante. Il taxi si lancia a folle velocità nel traffico cittadino, ad un normale complimento di Paul ("Hai un bel corpo") Kiki risponde che sì, è vero, lei non ha le orrende cicatrici di tante altre donne, Marcy alterna atteggiamenti affabili e incoraggianti a reazioni brusche ed isteriche, e così via. Di fronte a ciò, Paul si sente sempre più a disagio, sempre più invischiato nella invisibile pania di premure e rimorsi che trasformeranno in men che non si dica le poche ore di desiderato divertimento in una notte da tregenda. L'atmosfera si fa sempre più claustrofobica, le strade invitanti che sembrano aprirsi davanti a lui si rivelano in realtà vicoli ciechi, la pioggia affoga amaramente le poche illusioni rimaste e la trappola si chiude infine concentricamente sul povero protagonista. Una serie incredibile di coincidenze e di contrattempi (la perdita dei soldi, la consegna delle chiavi di casa al barista e la successiva scomparsa di quest'ultimo, il suicidio di Marcy) precipita Paul in una situazione tale da rendere il suo ritorno a casa un'utopia irrealizzabile. Questa è forse la parte migliore del film: la sceneggiatura è un meccanismo incalzante e diabolico che non concede un attimo di tregua. Come la pallina impazzita di un flipper, il protagonista gira a vuoto per Soho, ritrovandosi alla fine sempre negli stessi posti (la casa di Kiki, il bar, l'appartamento del barista, quello di Julie, il drugstore), che diventano i luoghi topici della disintegrazione della sua personalità.
L'ultima parte del film appare maggiormente lineare (ma vale la pena di rammentare che per Borges proprio la linea retta era l'espressione più infida ed estrema del labirinto), in quanto assume la forma di una fuga continua ed affannosa, con il protagonista sempre più solo a cercare di eludere una organizzatissima e spietata pattuglia di vigilantes di quartiere. Per fortuna Scorsese non dimentica mai completamente la sua vena umoristica: egli contrappunta ad esempio il film di musiche ironicamente eterogenee (dalle composizioni classiche dell'inizio alla musica chicana nella sequenza del taxi, dai motivi anni '50 suonati dal juke-box nel bar alla ritmica ossessiva che scandisce l'inseguimento), inventa le due macchiette di Neil e Pepe (che con i loro divertenti e anticlimatici siparietti alleggeriscono la tensione narrativa), e soprattutto escogita quel gustosissimo finale in cui Paul, per sfuggire alla perquisizione nell'appartamento di June, viene trasformato in una buffa statua di cartapesta (questo tipo di scultura, a quanto pare, dev'essere molto in voga tra gli esponenti dell'avanguardia newyorkese), viene cioè "reificato" (fase terminale di una degradazione sempre più umiliante: da uomo ad animale braccato, e da animale a cosa), prima di essere paradossalmente rubato dai due ladruncoli che lo scambiano per un'opera d'arte, e infine "smarrito" proprio davanti al luogo da cui alcune ore prima aveva preso avvio l'azione. Qui Scorsese si dimostra perfetto padrone dei meccanismi della commedia, da quella degli equivoci alla slapstick sennettiana, giungendo ad ordinare il caso (o il caos) che freneticamente agisce il protagonista in un finale di limpida simmetria e di perfetto equilibrio logico e formale. E' l'alba: Paul è tornato dietro alla sua scrivania, ma l'impressione è che l'incubo, sotto una nuova veste, sia destinato a perseguitarlo ancora, senza neppure la possibilità di quella rigenerazione che Scorsese in passato non aveva voluto negare neppure ad eroi "malati" come il Trevis Bickle di "Taxi driver" o il Rupert Pupkin di "Re per una notte".

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/01/2018 18:40:06
   8½ / 10
Ottimo lavoro di Scorsese. Il protagonista è un odierno Ulisse che non riesce a tornare a casa e viene sballottato in giro per le strade di New York in cui le storie dei bizzarri personaggi che incontra si incrociano, dando vita a una sorta di tragicommedia kafkiana.

VincVega  @  14/11/2017 18:13:37
   9 / 10
Odissea grottesca di un uomo medio, in una New York notturna affascinante e spettrale e allo stesso tempo piena di personaggi assurdi. Una sorta di "Alice nel Paese delle Meraviglie" post-moderno, attanagliato da un'atmosfera ansiogena e folle. Griffin Dunne perfetto nel ruolo del protagonista Paul Hackett.
"Fuori Orario" è un film cult che rivedo e rivedo negli anni senza mai stancarmi. Personalmente nella top 3 di Scorsese.
E' un peccato che Scorsese raramente abbia diretto film così piccoli e particolari, soprattutto negli ultimi anni. Affiancare progetti indipendenti, avrebbe ringiovanito una carriera, grande si, ma forse stantia in alcuni momenti.

yeah1980  @  04/07/2017 11:52:10
   6 / 10
Un po' pesantuccio... Forse perde molto fuori dai suoi anni.

76mm  @  16/03/2017 14:52:53
   7½ / 10
Grande commedia nera di uno Scorsese del periodo d'oro.
Se si sta al gioco c'è da divertirsi molto (non da ridere, da divertirsi…non ci si aspetti una commedia da spanciarsi dalle risate)
La storia delle ustioni è geniale, ma di trovate brillanti tutto il film è pieno zeppo.
Funziona tutto come un orologio, e così come un orologio alla fine del giro tutto torna al punto di partenza, chiudendo perfettamente il cerchio.


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Se proprio devo trovargli un difetto, ed è il motivo per il quale non mi sbilancio troppo con il voto, è che il protagonista, con i suoi comportamenti assurdi, sembra quasi che le rogne se le vada a cercare...se l'intento era di creare un'atmosfera kafkiana, nella quale un comune cittadino si trova catapultato suo malgrado in un mondo impazzito dove tutte le cose gli girano storte suo malgrado, direi che l'obiettivo è centrato solo a metà…Griffin Dunne fa troppe cog***nate per non pensare che in realtà tutte le sfi*** che gli capitano non siano anche un po' colpa sua, a cominciare dal modo assolutamente demenziale nel quale perde la sua unica banconota (che fra l'altro ti prepari ad uscire per un appuntamento galante con soli 20 dollari in tasca? Alla faccia del braccino corto…)
Gran film comunque, anche se non all'altezza dei capolavori precedenti (e di alcuni dei capolavori futuri) di uno dei più grandi registi viventi.

lukef  @  31/05/2016 11:42:59
   9 / 10
Unico nel suo genere ed estremamente innovativo.
Non si parla di uno Scorsese alle prime armi visto che aveva già firmato capolavori come Taxi Driver e Toro Scatenato, eppure, per certi versi, questo "fuori orario" sembra più giovane dei due filmoni citati, più defilato, per così dire.
Forse perché i contenuti sono leggeri e tutto si gioca in uno sperimentalismo ..tematico.. supportato da soluzioni visive fuori dal comune e da una struttura narrativa comunque regolare.
Non è insomma uno di quei film che ti fanno riflettere, come potrebbe essere "the elephant man" di Lynch, ma piuttosto uno di quelli che ti fa amare l'arte del cinema in sé, come può essere Pulp fiction, per esempio.

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/05/2016 19.18.57
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Thorondir  @  28/02/2016 17:31:26
   8½ / 10
Scorsese indipendente che firma una delle sue opere più schizzoidi e fuori dai canoni. "Fuori orario" è una sorta di "Intrigo internazionale" su piccola scala e ben presto si familiarizza con il protagonista, sconfitto da una moltitudine di eventi avversi. Il ritmo è serratissimo e il film diventa corale inglobando una serie di personaggi tra i più atipici dell'universo scorsesiano. Un po' in bilico tra la commedia, il noir e il grottesco, questo film è non solo l'ennesimo episodio di una carriera sfolgorante, non solo un film che dimostra la versatilità registica di Scorsese, ma anche una metafora sull'alienazione dell'individuo, sull'incapacità di provare emozioni, sul voler fuggire dal proprio luogo di lavoro che già alla metà degli anni '80 era visto come una gabbia (da notare cosa gli dice il collega nella primissima scena del film). Un piccolo gioiello, uno dei film più particolari di Scorsese, divertente, ma anche amaro.

teozaffo  @  23/12/2015 01:54:18
   8 / 10
Film davvero inverosimile.......il finale poi è stupendo!

demarch  @  23/08/2015 20:18:04
   8½ / 10
Visto per puro caso, non capisco come mi sia potuto sfuggire fino ad ora. Scorzese fa un piccolo capolavoro noir incentrato su assurdi personaggi incontrati casualmente dal protagonista. la sceneggiatura e'molto originale e la regia perfetta per il tipo di film.
Un percorso quasi insensato quello di paul hakett che alla fine e'una metafora sullo stile di vita umano.
Beh che dire, un film che sicuramente consiglio a tutti.

_Hollow_  @  23/05/2015 02:59:58
   9½ / 10
"Arrenditi, Dorothy."

L'unica cosa che forse non mi piace di Fuori Orario è una sorta di strana fretta verso la parte finale, in particolare l'incontro con l'uomo e il seguente riassunto. E la scoperta del volantino affisso, quando ormai s'era già capito tutto dalla tizia del camioncino dei gelati.
Per il resto è un fottutissimo capolavoro e tra i miei preferiti di Scorsese. La scelta di Ghezzi di chiamar così il suo programma è stata decisamente azzeccata.

kingofdarkness  @  18/05/2015 11:12:56
   8 / 10
Divertente quanto insolita commedia dai toni drammatici/grotteschi per il regista italo-americano, che con questo riuscitissimo esperimento dimostra tutta la sua versatilità dietro la macchina da presa.
Tutto ruota attorno al personaggio di Paul Hackett, magistralmente interpretato da Griffin Dunne, e alla serie di sfortunati eventi, tutti concatenati fra di loro, nella quale si ritrova a suo insaputa a giocare un ruolo chiave.
La trama è senza dubbio intrigante, e nonostante ci sia parecchia carne al fuoco e qualche esagerazione di troppo (ma capitano proprio tutte e lui?), grazie ad un ritmo serrato e all'ilarità dei vari personaggi coinvolti, il film scorre via liscio come l'olio e in men che non si dica è già tutto finito.
Ho apprezzato molto regia e fotografia, estremamente caratteristiche nel rappresentare il lato più oscuro di New York…d'altronde, Scorsese è proprio in questo che è un maestro.
Nel complesso, Fuori Orario è un film originale, affascinante e teso….sicuramente da vedere almeno una volta.

ZanoDenis  @  29/04/2015 16:03:55
   9 / 10
Ed eccomi a commentare quest'ennesima perla di Scorsese.
Possiamo parlare di un film ibrido, abbastanza ibrido nella filmografia del regista newyorkese, infatti se da un lato il film è molto diverso dai suoi soliti standard stilistici, e anche come temi trattati, sul lato delle ambientazioni è molto simile a parecchi suoi film.
Probabilmente è un dei film più verso il grottesco che Scorsese abbia mai diretto, è tutto molto bizzarro, la sceneggiatura, a mio parere perfetta, presenta parecchi momenti sopra le righe, esaltando lo spirito grottesco e autoironico del film, anche se successivamente vedremo parecchie opere di Scorsese a sfondo ironico, questo probabilmente è un dei suoi esperimenti più rischiosi, e allo stesso tempo meglio riusciti della sua carriera.
Sul versante della ambientazioni invece rimane molto fedele al suo stile, probabilmente punto forte del film, e di buona parte della carriera del regista è questa rappresentazione della New York notturna, come gia era avvenuto in "Taxi Driver", qui la mostra da un punto di vista abbastanza simile, forse meno malfamata, forse non intende fare una critica seria come accadeva nel film del 76, ma più ironizzare verso parecchi soggetti grotteschi che appaiono nel film, ma comunque sia non si può negare che l'ambientazione qui sia uno dei maggiori punti di forza del film, suggestiva al massimo, quelle luci al neon, quella sensazione di metropoli malfamata, quella capacità del regista di farti immergere direttamente in quella stupenda o orrenda realtà, dipende di punti di vista.
Il nostro protagonista (che per la prima volta dopo molto tempo non è De Niro) si troverà tentato da due ragazze che lo invitano a casa loro, da li in poi, già partendo dal viaggio di andata, inizieranno le peripezie del giovane.
La sceneggiatura un intreccio perfetto, certo non si può dire che sia realistica, anzi è proprio quello il punto forte del racconto, è tutto affidato al caso, sarà il caso a cacciare nei guai più volte il protagonista e sarà il caso a riportarlo nella sua normalità, tuttavia è incredibile come in fin dei conti tutto coincida, durante lo scorrere della vicenda si vedono parecchi personaggi, tutti con una funzione fondamentale, tutti che avranno uno scopo ben preciso, tutti collegati incredibilmente tra loro, il protagonista, ma anche loro stessi, saranno inconsapevoli di questo, tutto sembra dominato da una forza superiore, il caso, e anche il suo anagramma caos, regneranno, regneranno sovrani per tutto il film, enigmatico e significativo quando ad un certo punto il protagonista si rivolge a Dio, dopo diverse peripezie e chiederà: "Cosa vuoi da me? Che ti ho fatto? Sono solo un programmatore di computer!".
Tutto il film è basato su questi semplici elementi, tutti efficaci, tutti che creano un atmosfera incredibile, sarebbe quasi impossibile assegnare un genere a questo film, dato che li passa tutti, riesce ad essere un dramma, ma anche una commedia, nera, parecchio nera, riesce ad avere un intreccio da thriller e delle situazioni da grottesco, riesce a svolgere tutti i compiti prefissati in maniera perfetta.
Personalmente è uno dei miei preferiti di Scorsese. Una perla, da vedere.

william sczrbia  @  05/03/2015 10:45:41
   8½ / 10
Nic90  @  27/07/2014 12:30:51
   6½ / 10
Interessante e innovativa,tuttavia alla lunga stanca.

BrundleFly  @  13/06/2014 11:43:46
   8 / 10
Un gioiello firmato Scorsese, che mischia egregiamente grottesco e un briciolo di tensione.
Avrei voluto non finisse mai tanto ero preso dalle vicende.

Lucignolo90  @  09/06/2014 17:55:33
   8 / 10
Affascinante grottesco di Scorsese, dinamicissimo e molto divertente. Sicuramente uno dei pochi esperimenti che abbia tentato in carriera uscendo dai suoi canoni (mettiamoci pure King of Comedy e Kundun va) e senza dubbio il più riuscito. Naturalmente quando fai qualcosa che il pubblico non si aspetta andrai sempre e comunque incontro a un flop al botteghino.

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Ultima risposta 09/06/2014 17.59.26
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GianniArshavin  @  04/04/2014 16:59:10
   8 / 10
Atipico film del 1985 diretto da Martin Scorsese che nonostante non sia fra i più citati rimane uno degli esperimenti più interessanti e riusciti del regista.
Ci troviamo in una New York notturna e oscura,popolata da personaggi "della notte" ambigui e misteriosi. Il protagonista è un impiegato che passa le sue giornate fra lavoro,monotonia e una vita privata abbastanza avara di soddisfazioni. Una sera,l'incontro casuale con una donna sembrerebbe l'occasione giusta per vivere l'avventura tanto bramata da una vita,ma purtroppo per il nostro Paul la notte ha altri progetti in mente...
L'opera è del tutto ambientata in notturna,peculiarità che dona alla pellicola fascino e atmosfera; il protagonista si muove per le strade di NY passandone di tutte i colori,non riuscendo ad integrarsi in una realtà tanto agognata quanto diversa dal suo modo di essere e di vivere. Proprio il contrasto fra la vita linda,ripetitiva e giornaliera di Paul e quella sbandata,imprevedibile e notturna degli altri personaggi è uno dei punti focali del film.
Il tanto famoso carpe diem,quindi,sarà l'occasione per evidenziare le differenze fra due mondi diversi,che si attirano ma che difficilmente riescono a toccarsi.
In più di un'occasione le avventure del nostro impiegato toccano il grottesco (spesso mi è venuto in mente Polanski),senza però scatenare ilarità nel pubblico ma anzi sottolineando (proprio come col regista polacco) la drammaticità e la serietà della situazione.
Tecnicamente con Scorsese si va sul sicuro,con fotografia e regia sempre di livello eccelso. Il ritmo è abbastanza alto,non ci si annoia,e il prodotto può vantare anche un alto grado di longevità. La sceneggiatura è curata e sono molte le trovate che spiccano,tuttavia alcuni potrebbero trovare troppo ripetitive certe scene e forzate altre.
Il finale è assurdo,ansiogeno,ironico e rappresenta il modo migliore per concludere degnamente questa assurda e pazzesca nottata.

Spotify  @  04/03/2014 19:59:56
   7 / 10
Un buon film del maestro Scorsese anche se penso che molti utenti lo sopravvalutino. Può non sembrare, ma è una classica pellicola scorsesiana, somiglia moltissimo a mean streets e in parte a taxi driver. La serie di situazioni surreali e in parte tragicomiche che succedono al protagonista (un bravissimo Griffin Dunne), sono esilaranti. L'oscar a Scorsese per la miglior regia è strameritato, e infatti essa davvero straordinaria. Ottima anche la fotografia. Poi il punto forte del film è che riesce a mischiare alla perfezione umorismo nero e la suspance tipica del miglior film thriller. Musiche originali e belle. Poi la pellicola, come in taxi driver e mean streets, fa vedere new york cosa è di notte, piena di gente senza scrupoli e localetti aperti fino a tardi dove si ritrovano le persone sole. Altro punto forte, è la bravura del regista a far accadere il tutto in poche ore di una sola ma lunghissima notte. Invece, secondo me, la pecca c'è nella sceneggiatura, perchè a mio avviso ci sono troppe scene ripetitive, e poi essa sembra girare in tondo a se stessa. Poi l'altro difetto è il finale che mi è sembrato un po' sbrigativo ma comunque simpatico. Buon film e unico nel suo genere ma Scorsese ha fatto pellicole molto più belle. ORIGINALE.

alepr0  @  06/02/2014 01:42:58
   5 / 10
Non capisco come faccia ad avere una media così alta. A mio avviso non mi è parso una gran commedia e a tratti è stato noioso.

Horrorfan1  @  27/01/2014 13:02:01
   10 / 10
Unico nel suo genere!

Potrei discutere con me stesso all'infinito se merita nove, nove e mezzo oppure dieci... :-)

paride_86  @  27/01/2014 04:29:59
   8 / 10
Grottesco e intrigante film di Martin Scorsese che mostra le assurde peripezie di Paul, tutte vissute in una sola, torbida notte.
Sicuramente è una delle pellicole più riuscite del Maestro.

pak7  @  03/01/2014 07:24:23
   10 / 10
A volte fatico a trovare parole che possano descrivere un determinato film. Con "Fuori Orario" succede l'opposto: un film magnetico, strano, particolare, una pellicola assolutamente da gustare di notte perchè è nell'oscurità di New York che è concepita: le luci, la gente della notte coi suoi problemi, i locali aperti fino alla mattina..
Afterhours non è un capolavoro ma merita di essere ricordato tra i migliori di Scorsese, magari non lo si potrà paragonare a Casinò o a Taxi Driver perchè quelli si, sono capolavori, ma io col cuore al dieci posso anche arrivarci, in fondo sono solo numeri e nessuno me lo vieta.
Un film da amare.

Invia una mail all'autore del commento nightmare95  @  19/07/2013 15:46:50
   10 / 10
Dire che adoro questo film è riduttivo, secondo me è un vero e proprio capolavoro!!!
Scene uniche come quella del taxi o la chiacchierata iniziale al bar, per finire in un finale semplicemente geniale e grottesco.
Le vicende che accadono al povero informatico Paul Hackett sono incredibilmente divertenti e sempre con una sorta di filo logico che lega ognuna.
L'atmosfera è quella di una metropoli degradata, violenta e cupa, assomiglia molto a quella dei "guerrieri della notte" e "taxi driver".
A pare mio nonostante tutto è il miglior film di Scorsese, è quel genere di film che riuscirei tranquillamente a vedermi una grande quantità di volte senza che mi annoi mai.
Ottima anche la prova degli attori, molto simpatici e bizzarri i personaggi secondari che si susseguono nella pellicola.
In sostanza non posso non dare il massimo dei voti per questo film che è semplicemente geniale, grottesco, folle, divertente, unico, semplice, bizzarro e a tratti suggestivo. STUPENDO!

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Ultima risposta 05/08/2013 01.36.00
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Charlie Firpo  @  02/07/2013 10:27:14
   6 / 10
Film assolutamente dimenticabile e con una media esagerata, non succede mai nulla di veramente interessante in tutto il film, sono buone le atmosfere che tendono agli horror tipici della metà degli anni ottanta ma la trama è un' accozzaglia di eventi slegati fra loro, tutti i personaggi sono privi di spessore e tutti sembrano nascondere qualcosa però nessuno viene approfondito e la sufficienza è raggiunta solo grazie al buon ritmo del film. Sicuramente definibile come un lavoro minore di Scorsese.

Più volte durante la visione della rocambolesca nottata del protagonista si attende ad una svolta a sorpresa... che alla fine però non arriva mai e questo lascia un bel pò di amaro in bocca.

Vedetevi "Tutto in una notte" di John Landis, dello stesso anno e con una trama simile a questo ma nettamente superiore.

Sufficienza solo per i dettagli tecnici per il resto il film sarebbe da 5.

MonkeyIsland  @  23/06/2013 20:37:03
   9½ / 10
Il mio film di Scorsese preferito.
Nonostante sia una commedia mette addosso un inquietudine che raramente ho provato vedendo un film.
Grottesto, divertente e assolutamente geniale.
Un cult.

DogDayAfternoon  @  04/06/2013 21:22:31
   7½ / 10
Graditissima sorpresa questa commedia noir di Scorsese che parte un po' in sordina con il classico abboccamento al ristorante con la bionda di turno (classico per il cinema, utopia nella vita reale!) ma che diventa sempre più intrigante e divertente mano a mano che la storia prosegue...peggio di così non poteva andare al nostro protagonista perseguitato dalla s**** e dalle bionde!
Film davvero spassoso, con un grandissimo Griffin Dunne che nel look e nei movimenti mi ha ricordato molto l'Al Pacino degli anni '70 (anche nella locandina sembra Sonny di Quel pomeriggio di un giorno da cani), ottime anche le musiche. Una chicca da recuperare.

ferzbox  @  03/05/2013 12:18:02
   8½ / 10
Ci troviamo di fronte ad uno dei film più bizzarri e originali di Martin Scorsese,una stravolgente catena di eventi che si svolgono in unica notte..la vita di un uomo stravolta in poche ore a causa di innumerevoli coincidenze,equivoci ed incontri con personaggi ambigui che sfiorano il surreale.
Bellissima regia ed ottimo esempio dell'incredibile maestria di questo grande regista.
Lo consiglio vivamente,il ritmo e la regia di questo film sono strepitosi...meravigliosa pellicola dalla sceneggiatura ammirevole...

Lory_noir  @  03/05/2013 11:23:21
   7½ / 10
Veramente delirante, devo dire che mi ha divertito quanto non avrei sospettato. Strano ma ben accolto lavoro di Scorsese.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  02/04/2013 13:12:22
   8 / 10
Meglio non rimanere senza un soldi di notte a New York...lo sa bene il protagonista di questa storia allucinante girata quasi in tempo reale.
Divertente, grottesco, misterioso e soprattutto avvincente.
Un mix perfetto per un cult della filmografia di Scorsese.
Imperdibile.

maitton  @  13/02/2013 11:24:07
   6½ / 10
paul hackett voleva solo tornare a casa.
sicuramente uno dei migliori grotteschi che ho mai visto, mi ha divertito molto ma mi ha lasciato poco.

sbracalone  @  23/11/2012 02:38:44
   3 / 10
un voto in più dell 1 per l'atmosfera coinvolgente, in stile film horror.
un voto in più anche per il fatto che dopo un oretta tutto passa, l'angoscia stempera e il film non lo si ricorda più. Davvero mediocre.
come si fa a sprecare un idea discreta in questa maniera... pessimo, privo di emozioni, non lascia niente.
a volte cade nel ridicolo, altre volte nell'assurdità.
La media alta è per il regista famoso che evidentemente influenza la solita gente che non osa pensare con la sua testa. se l'avesse fatto mister arlecchino la media sarebbe del 3, come il mio voto

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Ultima risposta 23/11/2012 14.45.40
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marco86  @  04/11/2012 00:08:49
   8 / 10
gioiellino, ingiustamente annoverato tra i minori del grande Scorsese.
Fuori Orario oscilla tra Kafka (il protagonista sconta una sorta di condanna senza motivazione) e Lynch.
il film riesce a conciliare un'ironia grottesca con una tensione ai limiti del claustrofobico.

molto bene.

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  15/10/2012 15:52:10
   8 / 10
Allucinato, allucinante, grottesco, assurdo, movimentato, nero, kafkiano, strambo, sbilenco, disperato. Scorsese traspone l'onirico nella vita reale. Il risultato è questa perla.

Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  14/10/2012 22:06:40
   8½ / 10
Goldust  @  15/09/2012 19:11:54
   5 / 10
Una nottata da incubo per un povero impiegato con situazioni al limite del paradosso. Anzi oltre. La regia di Scorsese è spigliata, gli attori sufficienti ma la casualità, per non sconfinare nell'assurdo, deve pur sempre avere un limite. Senza contare che i personaggi che affollano questa bizzarra notte newyorkese e con cui il tapino del protagonista ha a che fare di continuo sono appena una manciata e manco uno degno di nota ( forse quello dell'Arquette è giusto sopra la media ).
Il fatto che non faccia ridere di per sè non è un problema, visto che il film è più riconducibile al filone del grottesco che a quello della commedia.

Invia una mail all'autore del commento Larry King  @  22/08/2012 10:43:21
   9 / 10
Non si dovrebbe commentare mai un film o una canzone iniziando con "non ne fanno più di cose così". Troppo patetico, sa di persona compassata che guarda indietro e mai avanti. In questo caso però sono costretto a dirlo, in quanto lo stile, sia nella scrittura, che nella messa in scena, costituisce la qualità principale di questo film e non può essere giudicato, se non messo in correllazione con il periodo nel quale è ststo girato. Pensiamo allo stesso soggetto svillupato oggi con gli stilemi odierni, e tutto diverebbe banale, facendo precipitare il giudizio (es: Notte folle a Manhattan, innocuo filmetto di un paio d'anni orsono, che deve molto a quest'opera). Constestualizzato il tutto, che dire di un film che parte lentissimo, ma con una serie di dialoghi pervasi da un sense of humour eccelente, raffinato e sopra le righe, che consente di immedesimarsi nel goffo protagonista, e cadere insieme a lui in un'incubo, quasi, senza fine?Troppe le situazioni che si susseguono ed impossibile citarle senza cadere nel pericolo spoiler.
Geniale il finale, dove l'uomo qualunque, che qui Scorsese tortura ed illude per tutto il film, torna ad essere tale ed anche noi come lui ci chiediamo "tutto troppo bello per essere vero". Capolavoro assoluto, ma lo spettatore under 30 difficilmente lo riterrà tale.

Crazymo  @  04/08/2012 01:15:44
   8½ / 10
Grandissimo film da Scorsese assolutamente da rivalutare. Una commedia grottesca con "influenze nere" veramente spassosissima, nel quale la prima cosa che salta all'occhio è la regia: si vede da subito che è di Scorsese e non di uno qualsiasi, il quale non si è mai dato alle commedie ma in questo caso realizza un capolavoro mancato, scendendo in strada e col pretesto degli intrecci, degli equivoci, crea un piccolo capolavoro non solo "spassoso" ma anche di riflessione . Se amate le commedie alla John Landis non potrà che piacervi, anche se in generale penso che possa piacere un pò a tutti. Bellissimo!

BlueBlaster  @  26/07/2012 15:57:22
   7 / 10
Film molto particolare e grottesco...interessante prodotto di Scorsese che per una volta si lancia in un film fuori dai soliti canoni...avrebbe potuto essere anche migliore.

TheLegend  @  04/03/2012 06:08:07
   8 / 10
Allucinato viaggio notturno,originale e ottimamente diretto.

Larry Filmaiolo  @  12/01/2012 22:38:47
   6 / 10
da una sceneggiatura nevrotica inizialmente assegnata a Tim Burton, Scorsese trae un filmetto abbastanza idiota dove non si nota minimamente la sua mano. Per forza, il tutto è asservito al delirio della trama. Dopo mezz'ora ho cominciato a chiedermi perchè stavo continuando a vederlo. Ma l'ho finito, e ho concluso che le uniche due cose veramente degne di nota sono il corpo della Arquette e il monociglio di Dunne (mai più rivisto, tra l'altro). Senz'anima.

franky83  @  30/12/2011 11:17:03
   8 / 10
goodwolf  @  01/12/2011 11:55:17
   7 / 10
Assolutamente meraviglioso nelle intenzioni, un po' meno nella pratica.
Il film parte benissimo, poi il protagonista si lascia andare ad una serie di azioni stupide

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e il tutto assume un contesto troppo pittoresco e surreale per essere vero.
Da ragazzino ho letto "dopo mezzanotte", un fumetto di Dylan dog, che è evidentemente ispirato a questo film.
Senz'altro buono, ma poteva essere decisamente di più ai miei occhi.

TonyMontana  @  10/07/2011 15:01:05
   9 / 10
Altissimi livelli di cinema

PignaSystem  @  19/06/2011 21:45:01
   9 / 10
Uno dei migliori di Scorsese, surreale e kafkiano una commedia nera eccellente!

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/08/2011 23.13.40
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edmond90  @  07/03/2011 16:37:34
   9½ / 10
Lo sò,sono ripetitivo ma non ce la faccio proprio a non spellarmi le mai dagli applausi per questo ennesimo travolgente gioiello cinematografico di Martin.
Probabilmente la piu bella Black Comedy degli anni'80,con un ritmo sempre elevato,una sceneggiatura circolare a prova di atomica e interpreti come Dunne e la Arquette alla interpretazione della vita.
Dopo Taxi driver e prima di Bringing Out The Dead,un altro caleidoscopico ritratto della New York nascosta,quella straniante e kafkianamente assurda,quella popolata da gli esseri piu impensabili.Il calvario tragi-comico di un modesto programmatore di computer che si impelaga volente o nolente in un avventura piu grande di lui,pilotato da uno Scorsese al top della forma(bellissima la scena in cui dirige le luci della disco),dalla sua regia impeccabile,che trasuda vitalita' da ogni inquadratura.
Un esperimento decisamente riuscito,l'ennesimo di uno dei piu eclettici autori cinematografici viventi.

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Ultima risposta 07/03/2011 16.40.40
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/03/2011 00:23:44
   9½ / 10
"Che cosa vuoi da me? ma che t'ho fatto? sono solo un programmatore di computer!"

In fondo qual'è la colpa di Paul Hackett se non quella, si fa per dire, di provenire da un diverso contesto rispetto a quello in cui è catapultato, precipitandolo in un vero e proprio incubo kafkiano (con tanto di citazione nel suo primo ingresso alla discoteca Berlin). La sua fuga da una vita piuttosto monotona, la ricerca di evasione nasconde un rovescio della medaglia imprevisto. Non riesce a comunicare, non viene mai ascoltato dagli interlocutori. La figura femminile in quasi tutte le occasioni subisce un'evoluzione da preda a cacciatrice spietata, un angelo della vendetta di colpe da lui non commesse. Sarà l'ultima donna, June, l'unica ad avere forti tratti materni e rassicuranti, che riuscirà a salvarlo e permettergli di tornare in quel contesto grigio da cui era fuggito per un'avventura fuori del normale. Di tornare a vivere.
Fuori orario è uno dei migliori film di Scorsese, una commedia nera dalla sceneggiatura pressochè perfetta, ricca di dialoghi brillanti e caratterizzata da una galleria di personaggi variegati che rimangono ben impressi nella mente.

Jumpy  @  04/01/2011 14:56:43
   7½ / 10
Non raggiunge le vette di Taxi Driver ma a mio parere può essere visto come un suo fratellino minore.
Il regista è bravissimo nel far dapprima immedesimare lo spettatore nel protagonista, e poi trascinarlo nella folle notte che vive, soffermandosi su dettagli apparentemente banali (ad esempio: l'orologio, presente in tantissime scene, che da' un'idea estremamente reale del tempo che scorre), giocando di inquadrature e di superbo lavoro di telecamera.
L'inizio è davvero strepitoso ...

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Poi procede un po' ad alti e bassi, fino al finale

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il genio  @  04/01/2011 02:21:05
   8½ / 10
Guardato dopo aver letto i commenti qui e non mi ha deluso per niente. Stupendo!

MARMELlata  @  29/12/2010 22:28:24
   4 / 10
ok , ok ... scorsese è uno che sa il fatto suo, ma mi dispiace ma a questo film non riesco a dargli più del 4 !! ho trovato il personaggio protagonista estremamente irritante e fastidioso ... e se son riuscito ad arrivare fino alla fine è stato esclusivamente perchè ho sperato fino all'ultimo che il regista mi sorprendesse con un finale fantozziano stile fustigazione da parte della folla inferocita del povero impiegato !!

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  28/12/2010 19:59:54
   6 / 10
Non lo ricordo come un film che mi ha particolarmente colpito, nonostante la trama un pò particolare.

guidox  @  18/12/2010 16:05:12
   8 / 10
rivisto recentemente, mi ha confermato la bella impressione della prima visione di tenti anni fa.
le vicende al limite del surreale di un giovanotto che incontrerà una fauna umana comprensiva di un po' di tutto in un'ambientazione desolata di un quartiere malfamato di New York, in un sussegirsi di vicende grottesche e molto divertenti.
da vedere.

rapture  @  03/12/2010 12:34:20
   8½ / 10
Personaggi intrigantissimi in questa commedia grottesca di Scorsese, ottima ambientazione, ma soprattutto determinante è il fatto che si svolge in una sola notte, dando un enfasi incredibile a ogni singolo incontro. Da non perdere.

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  02/12/2010 14:01:03
   8 / 10
Fuori Orario, per quanto diverso nello stile (all'epoca) dai precedenti film di Scorsese, è un film scorseiano al cento per cento.
Il regista ci prende per mano e ci porta nella Manhattan più pittoresca, casa di artisti e personaggi strani, che dopo la mezzanotte sembrano prendere possesso della città.
Con stile surreale ci permette di vivere una notte alienante assieme al suo protagonista, di sprofondare nella metropoli, di viverla in situazioni violente ma anche ironiche e grottesche. Vera propria poesia metropolitana.
Ad un certo punto sembra quasi di assistere ad un pezzo jazz su pellicola, con cambi di velocità e scale su scale che alla fine portano esattamente dove il viaggio era cominciato.
Un film disturbande ma che non rinuncia a regalarci qualche sorriso.
Ah, il logorio della società moderna...

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  01/12/2010 13:55:29
   7½ / 10
Viaggio alquanto allucinante quello del protagonista di "Fuori Orario". Scorsese mette in scena una realtà grottesca, popolata di personaggi quanto meno singolari, attraverso scelte registiche e di fotografia assolutamente indovinate, in grado di rendere in maniera perfetta il fascino irreale di questa sua notturna parentesi metropolitana.

donfabios  @  01/12/2010 08:27:45
   9 / 10
bello, disturbante e spiazzante. Mi ha fatto sorridere e mi ha emozionato. Pieno stile grottesco.

7219415  @  19/11/2010 13:31:27
   5 / 10
Non mi ha divertito proprio per niente...anzi l'ho trovato davvero insopportabile...sono arrivato alla fine a fatica...

sandrone65  @  06/11/2010 20:51:35
   5½ / 10
Mah, sarà che il film è vecchiotto (1985) e uindi bisognerebbe valutarlo con occhi differenti... ma io l'ho trovato abbastanza confuso e farraginoso... sembra che ilr egista non sappia che fare per mandare avanti il film e rilancia in continuazione proponendo situazioni gratuitamente surreali...
Non riesco a dargli la sufficienza.

Pierre Bezuchov  @  05/11/2010 15:39:05
   8 / 10
Tutto in una notte, o in una vita, un'esistenza casuale, beffarda e tiranna.
Avventura underground ai limiti della realtà di un povero impiegato che si ritrova in balia di una pazza catena di eventi, un paese delle meraviglie grottesco e comico, operaio e punk.

Una pellicola che è una specie di cavia da laboratorio per l'emergente Scorsese, il nostro caro Martin si diverte con la macchina da presa e comunica splendidamente il senso di inquietudine e smarrimento del protagonista, uscito per una volta da una società di ingranaggi che a volte ci può giocare degli strani scherzi. La routine quotidiana a quel punto può rappresentare una salvezza insospettata e inquietante.

Se un film suscita risate, esasperazione, sorpresa, malinconia tutto allo stesso tempo, allora è un gran film.

david briar  @  29/10/2010 17:20:24
   7 / 10
Primo prodotto indipendente di Scorsese , è ironico , divertente , surreale e simpatico .
Non ha nessuna pretesa , è esattamente ciò che vorrebbe essere : un film minore del regista .
La sua regia è realistica , maestosa e piuttosto originale , così come la rappresentazione del quartiere dove è ambientata la vicenda , ottimamente riuscita .
La fotografia bene si intona con tutto il resto , e svolge un lavoro competente .
Geniale e grandioso il montaggio sonoro , per esempio all'inizio si sente Aria sulla quarta corda di Bach , idea veramente buona .
Lo svolgimento della trama è semplicissimo e facile da seguire , soprattutto perchè la trama stessa in se è volontariamente molto superficiale , ma l'intreccio , che pare lasciato al caso , è magistrale e coinvolgente , anche se improbabile , ma la storia non vuole essere realistica.
Nonostante l'improbabilità del susseguirsi degli eventi , "Fuori orario" cerca comunque di lasciarci qualcosa : è una riflessione sull'ambiguità e sui pregiudizi della massa in genere , della loro volontà di essere delle pecore e di seguire la maggioranza . Riguardo a questo argomento emblematiche sono le scene dove il protagonista fugge da una folla inferocita , nella quale vi sono persone che un attimo prima l'avevano aiutato .
E' anche una simpatica rappresentazione dell'ironia della sorte , che porta il personaggio a situazioni molto divertenti per la loro stranezza .
Questa pellicola a mio parere somiglia ad un capolavoro come "Brazil" , fra l'altro uscito nello stesso anno , con cui vi sono diverse analogie .
Geniale la trovata finale , che conclude magnificamente la vicenda .
"After hours" ha molti pregi , ma anche qualche difetto : l'interpretazione del protagonista è discreta , ma il suo personaggio e tutti gli altri sono senz'anima , superficiali e caratterizzati male . Inoltre la recitazione degli altri attori lascia parecchio a desiderare , ed è presente qualche incongruenza nella sceneggiatura .
Nonostante sia un bel film , non riesco ad andare oltre al 7 , forse perchè ho messo 7.5 a "Taxi driver" , che è oggettivamente migliore , quindi per essere coerente lo voto 7 .
Consigliato ai fan del regista , ma se questo fosse stato nella mani di Tim Burton , com'era stato deciso all'inizio dalla produzione , sarebbe diventato un capolavoro , mentre con Scorsese ho l'impressione che gli manchi qualcosa.

zeta  @  12/10/2010 15:37:45
   8 / 10
Sincopato, claustrofobico, paranoico. Fa male pensare allo Scorsese imbolsito di oggi se ci si imbatte in questo filmone in cui le strade di Soho diventano una trappola infermale. Per atmosfera e sensazioni, trovo anche un parallelo con alcuni film di Kubrik, sia precedenti che successivi a Fuori Orario (come Eyes wide shut)

Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  @  11/10/2010 12:56:34
   8 / 10
Ancora una volta Scorsese ci narra le avventure di un uomo che, per puro caso, conosce una ragazza che lo trascinerà indirettamente in una serie di imprevisti dai risvolti grotteschi e quasi surreali, che si svolgono tutti nel giro di una notte.
Si notano le analogie col capolavoro del '76, ma qui si crea un clima più divertente e spassoso, contrariamente ai toni drammatici di"taxi driver".
90 minuti simpatici, vi sono molte situazioni ai limiti del grottesco("il morto è qui", la scena della metropolitana) come piace a me.
Consigliato, fino ad ora questo film mi era sconosciuto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  01/10/2010 16:05:11
   8 / 10
Avventura dal sapore delirante per Paul,programmatore di computer che attirato nel quartiere di Soho da una nuova e sensuale conoscenza si troverà a passare una notte da incubo.
Scorsese insinua immediatamente dubbi e incertezze permeando l'incontro casuale, origine di ogni tribolazione ,con palesi eccentricità.
Ancora New York per il regista,questa volta trasformata in un surreale paese dei balocchi o in tunnel degli orrori,dipende da quale parte della barricata ci si trovi.Di certo quella meno opportuna per il protagonista,corpo estraneo imprigionato in un mondo all'interno del quale ogni movimento appropriato gli è sconosciuto,quindi facile vittima di meccanismi incomprensibili per l'uomo medio.
La fuga dalla consuetudine scatta per necessità ,il desiderio di dare una scossa ad un'esistenza abitudinaria per crogiolarsi in eversive esperienze costituisce il sogno di un distacco da molti agognato.L'omologazione in vite appiattite da un ciclico replicare è fonte di malessere da placare, in questo caso con un imprevisto romantico,beffardamente tramutatosi in un' odissea notturna a causa di un'incomunicabilità tra realtà solo in apparenza contigue e interscambiabili.
Paul è un simbolo di sofferenza taciuta,il suo tentativo di dare luce al suo campare apatico precipita nella frantumazione di un confine che divide due mondi scanditi da alternanza eterna,giorno e notte, come a divedere ragione e insensatezza in un affresco urbano dal ritmo serrato in cui i toni drammatici vengono smorzati da sublimi inclinazioni grottesche.

wallace'89  @  26/09/2010 16:48:53
   8½ / 10
Geniale e inquietante commedia nera firmata Martin Scorsese.
Le situazioni assurde, il ritmo infallibile e la tecnica cinematografica del regista ne fanno un cult movie, giustamente attualmente molto considerato nella filmografia dell' italoamericano.
Comunque un film originale e di notevole coraggio per uno Scorsese che non ti aspetti, ma che non può che far aumentare l'ammirazione per quello che probabilmente è uno dei più grandi registi di tutti i tempi. Perfetto tutto il cast.

topsecret  @  06/07/2010 18:10:39
   7½ / 10
Surreale, simpaticamente inquietante ed a tratti caotico. Questo FUORI ORARIO è la pellicola che ha riconciliato Martin Scorsese con il cinema, dopo la delusione dovuta alle interruzioni delle riprese de L'ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO, portato a compimento dal regista qualche anno dopo.
Il ritmo all'inizio non è dei più entusiasmanti ma ben presto le vicissitudini ed i patimenti del protagonista, ci trasportano in un crescendo di emozioni che portano lo spettatore ad una visione attenta ed interessata.
Il cast è composto da attori di buona intensità e bravura, che riescono a convincere e coinvolgere senza fatica.
Buon film.

Invia una mail all'autore del commento astropippa  @  21/05/2010 03:46:02
   7½ / 10
film grottesco noir non per tutti... per gli amanti del genere è chiaramente un capolavoro, per chi invece nn ama questo genere è da considerarsi un film appena sopra la sufficienza. Io mi pongo nel mezzo.

Lunatico  @  30/04/2010 20:36:31
   9 / 10
grandiosooooooooooooooo

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  17/04/2010 02:34:43
   9 / 10
L'incubo metropolitano per eccellenza in un capolavoro firmato Scorsese.
Un film inimitabile, angosciante e irresistibile, pieno di sana causticità e di sublime senso dell'umorismo. La fotografia di notte di Ballhaus fa miracoli e consente allo spettatore di tuffarsi nell'odissea kafkiana di un mediocre qualunque, interpretato da un Dunne in stato di grazia. Indimenticabile caleidoscopio di personaggi weird per una splendida galleria di caratteristi.
Incompreso e bisfrattato all'epoca, oggi è giustamente ritenuto un classico del grande regista e una delle opere fondamentali degli anni '80. Un film clamoroso.

brasy22  @  21/03/2010 01:16:18
   7 / 10
che dire?l'ambientazione è ovviamente quella di taxi driver(è un pleonasmo scriverlo),i personaggi che vivono di notte nella grande mela sono come anime in cerca di un porto sicuro,tra vicoli bui e fumosi.Il film scorre via piacevolmente,nonostante alcuni incontri del protagonista siano quantomeno surreali,e alcune disavventure troppo ''artificiose''.Tutto sommato lo consiglio.Non un capolavoro ma un buon prodotto.

popoviasproni  @  11/03/2010 18:12:27
   7 / 10
Thriller-comedy metropolitano, notturno e mordace.
Preferisco lo Scorsese più drammatico e serioso: le circostanze e il campionario di personaggi sono funzionali ma poco credibili e troppo stralunati.

BlackNight90  @  20/02/2010 16:41:43
   9 / 10
A Scorsese piace(va) rappresentare l'oscurità: il lato oscuro dell'uomo, peccatore e alienato, e poi quello della sua città, New York.
In 'Fuori orario' ci sono le stesse atmosfere notturne di Taxi driver, di nuovo un viaggio infernale tra reietti e anime perdute: stavolta entra in scena il grottesco puro delle situazioni e dei dialoghi, e ne viene fuori una commedia tragicomica e beffarda.
Grottesco che sta più che altro nell'impossibilità di chiedere e ricevere aiuto, conforto, una mano da qualcuno: al protagonista (bravissimo Dunne) non rimane che farsi sballottolare qua e là dagli eventi e dal caso. La vera via di fuga, la giusta alternativa S. l'aveva già indicata in Mean streets.
Altro che film minore, questo è un vero incubo su pellicola, attenti che non succeda anche a voi: del resto, serate storte possono sempre capitare no?

benzo24  @  09/02/2010 13:10:48
   10 / 10
uno dei miei preferiti di scorsese.

Suskis  @  08/02/2010 22:01:33
   6½ / 10
Film di personaggi tutti da antologia in una New York aliena (forse soprattutto per un italiano). Forse non l'ho apprezzato proprio per questo: storia assurda, personaggi assurdi, tutto improbabile e tirato all'estremo fino all'epilogo. grottesco all'ennesima potenza. belle musiche però.

The BluBus  @  07/02/2010 23:34:08
   8 / 10
Notte, New York e un po di Scorsese. Originalissimo

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  03/01/2010 23:08:24
   7 / 10
Film particolare di Scorsese che assume toni da commedia ma si ride poco e anzi c'è tanta tensione e cattiveria,se vogliamo. Non do un mezzo voto in più perché mi aspettavo qualcosa di più ma personalmente ho preferito il precedente Re per una notte anche se fu un flop al botteghino.
Ciò non toglie che è impossibile dire che questo non sia un bel film,ansioso e che tratta dell'incomunicabilità come una delle prime commedie di Polanski.
La New York del film è piena di personaggi strani,mezzo esauriti e pieni di tic o problemi,eppure tutti con dei legami e tutti legati in qualche modo. Per il povero protagonista scappare sarà un impresa non da poco per poi ricominciare un'altra giornata...
Dopo aver visto De Niro in quasi tutti i suoi lavori precedenti fa un pò male non vederlo ma non sempre i può contare solo su di un attore. Alcune sequenze sono incredibilmente sul limite della comicità più folle e del realismo più esasperante (il cartello che indica dove si trova il morto). Questo rende il film un qualcosa che non è commedia ma non è drammatico. Toni leggeri per questioni pesanti,mi verrebbe da dire.
Scorsese sa quel che fa,ad ogni modo.
Splendide Linda Fiorentino (la voce italiana non le rende giustizia come l'arrapante voce originale) e Rosanna Arquette (si intravede un pensiero necrofilo ad un certo punto?).
Non do più di 7 appunto perché ho preferito Re pe una notte e mi aspettavo di più. Ma può darsi che con il tempo il mio pensiero cambi. Comunque non si può bocciare un film cosi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/05/2014 11.01.36
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Mic Hey  @  02/12/2009 02:20:37
   9 / 10
Sono iscritto da poco e queste sono le mie prime recensioni.. tengo a precisare il mio criterio di valutazione:
9-10 = ottimo film e in qualche modo anche originale
8 = film perfetto nel suo genere
6-7 = discreto
sotto il 6 = più o meno scarso

Embè? direte voi..
Ho fatto questa premessa perchè non si possono dare voti campati in aria (10, 1, 0?!?) dettati magari da stati d'animo personali.

FUORI ORARIO: accidenti.. questo film mi ha messo certi strani brividi addosso.. si ecco una certa angoscia e tensione superiore a molti stupidi horror ! film fuori dagli schemi, un noir surreale..
Benvenuti nell'incubo della civiltà moderna (beh il film è vecchio ormai), dell'incomunicabilità, dell'egoismo e della solitudine..
si perkè i vari personaggi sono tutti alla ricerca di "compagnia" di calore umano , merce rara in questa metropoli notturna e inquietante.

Peccato solo per il finale consolatorio (cmq ci sta).. se finiva 10 minuti prima quando al protagonista capita una certa cosa avrei dato forse 10 !!

Sestri Potente  @  17/11/2009 23:15:40
   8½ / 10
Il classico film che piace a me: commedia dai toni grotteschi, divertente ma allo stesso tempo inquietante... Il vero punto di forza sono i personaggi misteriosi e bizzarri, ma è la situazione in sé che piace e che si lascia guardare con interesse.
Non sembra nemmeno un film di Scorsese!

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