Guy (Ryan Reynolds), un impiegato di banca, scopre di essere un personaggio all'interno di un videogame. Dopo aver realizzato che non è una persona reale, l'uomo intraprende una crociata contro i creatori del gioco, intenzionati a chiudere baracca.
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Delizioso e divertente mix tra Ralph spaccatutto, ready player one, the Lego movie e anche the Truman show che non si prende MAI sul serio ma riuscendo a non essere sciocco. Levy e soprattutto Reynolds sono incredibilmente bravi nel mantenere questo tono leggero e divertente riempendo il film di strizzatine d'occhio e trovate assurde, come i riferimenti a Marvel e Star Wars, Deadpool, perfino Miley Cyrus. Se la Disney si impegnasse di più in progetti simili e meno in polverosi reboot live action ne guadagneremmo un po' tutti.
Quando erano più piccoli i miei nipoti dicevano che lo zio era un maestro nei videogiochi e li aiutavo a sconfiggere i boss più difficili. Nel tempo sono arrivati i social game dove per il gamer è più divertente giocare online che altro, vedi "Fortnite" e "GTA" su tutti. Missioni principali e secondarie contro o alleandosi con altri giocatori virtuali. Grazie ai nipoti ho imparato a conoscere il linguaggio moderno, parole come "nabbo", "killare" e le "skin" non mi erano sconosciute, forse anche per questo reputo "Free Guy" un film carino e divertente che ti immerge a capofitto in quel mondo tanto amato dai ragazzi di oggi. Ryan Reynolds nel genere action-comedy è sempre una garanzia. Taika Waititi da personaggio satirico ed istrionico quale è, impersona bene il cattivo Antwan. Omaggi e citazioni sparse qua e là per un prodotto che con effetti speciali al top farè divertire un pò tutti.
"Free Guy" è complessivamente un film godibile, con buone interpretazioni da parte degli attori. su tutti a mio parere Ryan Reynolds e Taika Waititi, quest'ultimo fra l'altro interpreta un ruolo che è praticamente identico a quello di Jeff Goldblum in "Thor: Ragnarok". La regia di Shawn Levy è tutto sommato funzionale al film, esattamente come la sceneggiatura pur non essendo eccellente riesce comunque ad essere efficace. Insomma, nel complesso piacevole da guardare.
È l'esempio di come un banalissimo epilogo non coincida con la sua realizzazione; creativo, leggero e moderno, posso aggiungere anche ludico? Io sto dalla parte di Guy.
Mondo virtuale e realtà si fondono in un film divertente che gli appassionati del medium videoludico potrebbero apprezzare in particolar modo. Storia semplice e spensierata anche se nel finale si perde un po' arrivando a diventare un pizzico demenziale.
Un pò Truman Show, un pò Ready Player One, un pò The Lego Movie, rimane sicuramente un'idea **** con uno sviluppo troppo leggibile. L'azione è ben girata ma sono le gag e i momenti in cui Ryan Reynolds gioca a fare Ryan Reynolds che il film acquisisce valore. Free Guy è pieno di citazioni per i nerd che si divertiranno a coglierle tutte. E poi c'è una moralina semplice ed efficace. Però la rapidità in cui siamo proiettati verso la storia senza alcun approfondimento un pò stride. E soprattutto visto il bilanciamento con le scene di azione nel finale.
Questo film è in parte un mix tra Ready Player One (che si prende meno sul serio), un derivato di Matrix o del Mondo dei Replicanti, ed in parte una stravista storia d'amore tra finti nerd, tenuto in piedi dal divertente Ryan Reynolds, che più di una volta sembra volerci ricordare che sotto sotto resta Deadpool. Waikiki l'ho trovato pessimo a fare il cattivo, ma pure i 2 presunti informatici sono davvero scarsi. Stupefacente invece il livello degli effetti speciali (e, grazie all'ormai inarrestabile potere Disney, varie idee e citazioni inaspettate rendono il film mai noioso). Guardabile ma tenendo le aspettative davvero basse.
Ci si lamentava sul fatto che "Ready Player One", (forse la pellicola più "controparte" a questa) fosse troppo nostalgia effect senza ritegno: beh, ecco arrivare la risposta per i gamer più moderni a ciel sereno, ma bando alle ciance. Questo "Free Guy" è sicuramente migliore, sfrutta in maniera più efficace il contrasto tra mondo reale e virtuale senza troppi fronzoli, costruendo una storia che non cade nel banale (come invece il trailer faceva presupporre), avendo inoltre dalla sua parecchie freccie nel suo arco: un'atmosfera leggera e davvero simpatica, personaggi ben scritti, tante citazioni ma inserite in maniera intelligente (non come.. ehm.. coff coff l'altro film coff coff) strizzando l'occhio finalmente ai gggiovani, un buon lato musicale.. insomma, la sostanza c'è. Tuttavia, avrei preferito evitassero quella love story. Consigliato per una serata in compagnia di qualcosa di fresco
Sinteticamente: un giocattolone per adolescenti gamer. Dalla fotografia e cgi: coloratissima, plasticosa e giocattolosa ai personaggi, caratterizzati giusto per sommi capi. Per l'impatto visivo, comunque notevole, si ha appunto l'impressione di stare dentro un gioco, per mezz'ora va anche bene come intrattenimento puro, ma per 2 ore annoia un po' e non basta il ritmo a trattenere qualche sbadiglio. Si riciclano i vari clichè di genere (vabbè che ormai gran parte del cinema è un recuperare e riciclare), Matrix su tutti.
l'idea degli occhiali in realtà aumentata per "accedere" al mondo nascosto/gioco, fondendo le idee di Matrix e Essi vivono era geniale 20 anni fa... ora no, può incuriosire giusto chi non conosce il cinema anni '80 e '90, per l'appunto, gli adolescenti.
Free guy è un film che gioca molto sull'immaginario cinematografico dello spettatore. Prendiamo la storia, nella sua struttura principale un incrocio tra Truman show ed Essi vivono, applicato alla realtà virtuale. Un personaggio non giocante che prende una via propria, acquisisce consapevolezza e progredisce. L'intelligenza artificiale che entra in contatto con i propri creatori. La qualità migliore di questo film è che racconta la storia di un gioco, facendolo in maniera giocosa, strizzando l'occhio allo spettatore nella maniera giusta, cioè facendolo divertire. Ben equilibrato nella sua struttura che scorre narrativamente fra il reale ed il mondo virtuale di Free City, il film non ha una attimo di pausa ed i personaggi magari non sono approfonditi, ma funzionano alla grande, perchè in fondo è un gioco e non servono sottili psicologismi. Un film brillante che mi ha sorpreso in positivo, godibilissimo dal primo all'ultimo minuto.
Sulla scia dei vari Ready Player One, Pixel e simili, una commedia spensierata e divertente che strizza l'occhio ai più giovani in un mondo e un gergo che i ragazzi hanno imparato a conoscere da giochi come GTA e Fortnite, ma che non manca di ammiccare anche a giocatori più navigati con piccole chicche e citazioni azzeccate
Vedere lo scudo di Captain America sentendo partire la colonna sonora e allo stesso tempo Chris Evans nel cameo è stato bellissimo
, rendendo più che piacevole questa commedia e non la solita accozzaglia di citazioni giusto per far contenti i fan...la simpatia di Ryan Reynolds e Taika Waititi completano l'opera.
Siamo da sempre abituati a vedere film sui videogiochi tratti da qualche videogioco.La lista è ormai molto lunga,e se possiamo mettere da parte Pixel con A.Sandler che non era in maniera diretta un videogioco,ma comunque si ispirava a diverse vecchie glorie da sala; Free guy credo sia un enorme boccata di ossigeno in un periodo di film poco originali e poco interessanti. Mettiamo subito le mani avanti,che qui il target per comprendere questo film è di essere almeno un poco videogiocatore,perchè diverse terminologie impediscono allo spettatore di capirlo a pieno. Qui il film è piu un omaggio al videogioco in generale,con tante citazioni e easter eggs nascosti,tutto imbastito in un film di azione leggero e scanzonato. Reynolds probabilmente è riuscito a tirar fuori un personaggio memorabile che sta ottenendo il giusto successo e il villain interpretato da una Taika Waititi, il programmatore fuori dalle righe è divertente. La regia si comporta in maniera piu che buona e gli effetti qui a pacchettoni sono di buona fattura. Una pellicola che negli anni dirà la sua
Credo il migliore film sui videogiochi, adatto a chi ha videogiocato o ne conosce le dinamiche dei piu grandi successi(GTA e Fortnite per esempio). Qui il mix che vivono i giovani e non tra la vita reale e la vita nel videogioco è mixata benissimo e l'ingrasso di una IA artificiale evoluta crea anche riflessioni filosofiche non banali per chi riesce a coglierle. Il tutto contornato da storie d'amore, filosofie lavorative e molte scene comiche e citazionistiche. Promosso. non arriva all'8 per alcune forzature nelle scene finali che ho trovato un po fuori contesto nella realizzazione.
Meno stiloso di READY PLAYER ONE (tanto per citare un titolo che si avvicina all'idea di base) ma ugualmente coinvolgente e dinamico, grazie a scene action di buona fattura, effetti speciali apprezzabili e dialoghi ironici, con tanto di personaggi simpatici. Visione che scivola liscia, senza impedimenti, nonostante non sia il massimo in originalità e imprevedibilità.
"Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale? Dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, e contenti. Fu un disastro. Nessuno si adattò a quel programma, andarono perduti interi raccolti. Tra noi ci fu chi pensò a... ad errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale, ma io ritengo che, in quanto specie, il genere umano riconosca come propria una realtà di miseria e di sofferenza. Quello del mondo ideale era un sogno dal quale il vostro primitivo cervello cercava, si sforzava, di liberarsi. Ecco perché poi Matrix è stata riprogettata così." Una volta enunciato questo discorso dall'agente Smith, viene meno il senso dell'eroismo di Neo e dell'intera saga, però non è facile accorgersene, anche dopo anni: il problema non risiederebbe nei vincoli esterni a noi, bensì in quell'interni. La filmografia sullo sviluppo dell'IA patisce una contraddizione analoga: divenuta indistinguibile dalla nostr'esistenza, cos'avrebbe di meglio? "Free" guy: davvero? "Ma questo... Tutto questo è accademia" (cit.).
Un film per videogiocatori, totalmente rispettoso nei confronti di una platea che il cinema ha spesso dimostrato di non sapere intercettare. Puntuale la scrittura, estremamente divertente l'esecuzione.
Ryan Reynolds guida con leggerezza un film che vuole divertire, ma che dispensa un paio di riflessioni non banali sul nostro rapporto con il mondo dei videogiochi e delle intelligenze artificiali.
Il film ci porta in un mondo tutto da scoprire, in cui realtà e finzione lavorano insieme perché tutto finisca nel migliore dei modi. Nonostante la trama perda di originalità (mi ha ricordato Jumanji, Ready player one e The Truman show), i personaggi e le ambientazioni sono costruiti molto bene: il punto di forza di Free Guy è sicuramente la perfetta miscela tra i due mondi, quello del gioco in sé e quello dei giocatori da casa, che si intersecano perfettamente l'uno con l'altro, dando vita a situazioni nel complesso davvero esilaranti e leggere. Da vedere!
Sicuramente più adatto ad un pubblico giovane,dati i riferimenti ai videogiochi e il linguaggio. Il film non è da buttare,mi aspettavo di peggio dopo aver visto i primi minuti. Intrattiene con leggerezza e non annoia.
Mi viene in mente "il ragioniere" e la sua leggendaria corazzata nel giudicare questo film... Veramente sciocco, dialoghi da navigatori del web e videogiocatori super esperti, soggetto poco originale... rimandi agli Anni 80 per accaparrarsi qualche attenzione in più e qualche effetto spettacolare per far colpo sugli spettatori. Indecente!!