Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale travolge Roma. L'anno è il 1943 e, nel pieno del conflitto, la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti loro oltre oceano. I quattro giovani sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto, senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, "a piede libero" in una città in guerra.
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Un film sui supereroi, con un budget altissimo per una produzione italiana ma davvero risibile per la media di produzioni di questo tipo. Eppure, a livello tecnico, ogni euro speso si vede sullo schermo, anche negli effetti speciali.
Peccato per Aurora Giovinazzo che regala un'interpretazione mediocre che pregiudica il coinvolgimento emotivo della pellicola. Mainetti non inventa nulla, ma con grande gusto, usa tutti i clichè estetici e topoi classici del cinema di genere e crea un film interessante ma non entusiasmante. In fin dei conti non c'è nulla di nuova, tutto sa di già visto e forse, quello che manca è l'umanità, la vera protagonista de "Lo chiamavano Jeeg Robot".
Film gradevole ma poco più poi a livello commerciale ci sarebbe da capire chi sono i nostri produttori e quanti effettivamente ne capiscano di mercato: vedere spoiler
Fare un film sui supereroi significa puntare ad un pubblico di adolescenti e di certo , Freaks out , tutto è meno che un film adolescenziale. Il manicheismo Nazista è una semplificazione molto usata che ha anche rotto un pò, ma c'è davvero un problema di cast.
Per quanto Mainetti voglia fare un film d'autore, in realtà non sposa nessuna strada, nè autoriale piena, tantomeno commerciale. Se vuoi gli adolescenti devi proporre anche qualche volto che questi amano e fare anche concessioni sulla colonna sonora
Credere di rientrare di incassare circa 30 milioni di euro per le spese non puoi farlo puntando al pubblico da cinefestival, cinemorenti o quelli da cineforum. Da un punto di vista commerciale è stato un flop sebbene sarebbe dovuto uscire a Natale e causa pandemia è slittato tutto