frankenstein (1931) regia di James Whale USA 1931
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frankenstein (1931)

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locandina del film FRANKENSTEIN (1931)

Titolo Originale: FRANKENSTEIN

RegiaJames Whale

InterpretiBoris Karloff, Colin Clive, Mae Clarke

Durata: h 1.11
NazionalitàUSA 1931
Generehorror
Tratto dal libro "Frankenstein" di Mary Shelley
Al cinema nell'Agosto 1931

•  Altri film di James Whale

Trama del film Frankenstein (1931)

Uno scienziato, Henry Frankenstein, cerca il modo di sconfiggere la morte e creare la vita. Per fare ciò, forma assemblando parti di cadaveri una creatura. Sconvolto e pentito della sua opera, scaccia la creatura, che, disperata, viene colta da una furia omicida. Gli abitanti dei dintorni della dimora Frankenstein allora danno la caccia al mostro.

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Voti e commenti su Frankenstein (1931), 56 opinioni inserite

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Godbluff2  @  18/05/2022 19:58:14
   7 / 10
Ci sono film che nonostante il centinaio di anni circa sulle spalle non sembrano invecchiati di un'ora ("Metropolis" o "M" di Lang "Nosferatu" di Murnau, ad esempio), altri invece si portano dietro tutto il peso dei loro anni. Il "Frankenstein" di James Whale, non la prima ma la più iconica e celebre delle trasposizioni cinematografiche del romanzo di Mary Shelley, è uno di questi; "Frankenstein" sente pesantemente il peso dei suoi anni, anche se soltanto (ma non è poco) da un punto di vista di sviluppo narrativo e sceneggiatura, oltre a qualche perdonabile ingenuità di messa in scena; visto oggi, svuotato da qualsiasi senso di paura, inquietudine e orrore che possa aver provocato nel 1931, purtroppo svela le sue carte di "film di serie B". Con 70 minuti a disposizione si ritrova spesso ad essere frettoloso nel ritmo e negli sviluppi narrativi e alla fine succede che si lascia dietro dei canyon di sceneggiatura, altro che buchi.
Quando il padre della bambina torna al villaggio con il corpo della figlia in braccio (scena di splendida intensità emotiva e visiva, bellissima) sa già che è stata assassinata e parte immediatamente la caccia al mostro... Peccato che nessuno abbia mai visto né dovrebbe nemmeno sospettare l'esistenza di un qualsiasi "mostro"; nessuno sa che esiste, e il padre non può nemmeno asserire logicamente che ci sia un assassino, perché non ha visto niente e nessuno assalire la figlia. La caccia al mostro con torce e forconi del film è costruita sul nulla, in modo completamente aleatorio e gratuito. E questo è il buco più grosso.
C'è poi da fare delle considerazioni sull'iconicità delle soluzioni visive e di alcune idee narrative sviluppate dal "Frankenstein" dell'inglese Giacomo Balena e sul confronto tra l'impatto odierno e quello "originale" del film sugli spettatori delle rispettive epoche: non è affatto difficile, con un poco di immedesimazione, comprendere perché il film possa essere stato considerato spaventoso o disturbante, per immagini e tematiche trattate, in quel 1931; ma è anche indiscutibile come ad oggi "Frankenstein" abbia del tutto perso il pur minimo fascino orrorifico. Arma a doppio taglio la forza iconica della Creatura di Boris Karloff il quale trucco e aspetto fu modellato da Jack Pierce, che diede alla Creatura di Mary Shelley quello che resta tutt'oggi il suo aspetto più classico, riconosciuto, definitivo. Impressionante, nel 1931; abusata e sfruttata a tal punto, oggi e da ormai molti anni, da far risultare la creazione di Frankenstein un vecchio amico simpatico e sfortunato al quale si vuol bene. Complicato recuperare la sensazione di terrore grottesco che il mostro doveva provocare quando apparve sullo schermo le prime volte oggi che, oltre alla calcolata pietà, si prova anche sincera simpatia per questo personaggio.
Tra l'altro essere cresciuti con le ripetute visioni di "Frankenstein Jr." non è esattamente d'aiuto nel cercare di guardare seriamente questo film e i suoi primi due sequels. La gag dei cervelli, ad esempio, esiste anche qui ed è veramente una gag, anche nell'originale. Wow.
Però, le idee sviluppate per questo film ne fanno effettivamente una pietra miliare del genere horror. Lo scienziato pazzo e i suoi esperimenti, l'assistente gobbo, il laboratorio nel cupo castello, sono topoi che da qui in poi diventeranno ricorrenti nel cinema horror per anni e anni a seguire. E il make-up della Creatura è tutt'oggi strepitoso nell'effetto. La Creatura è bella a vedersi (si fa per dire) ancora oggi ed è ben evidente il motivo della sua forza iconica e del suo successo, per quanto paradossalmente quel successo le abbia tolto la sua parte orrorifica.
Quello che, seppur con una narrazione frettolosa e zoppicante, il film di Whale racconta bene e che resta saldo ancora oggi, è la parte incentrata sulla compassione per la figura del "mostro".
La caccia al mostro, il terrore istantaneo e immutabile che la Creatura provoca, per le implicazioni portate dalla sua stessa nascita e per il suo aspetto, in tutti coloro che lo vedono (e a quanto pare anche in coloro che non lo vedono, vedi l'intero villaggio) e che lo bollano come mostro assassino senza possibilità d'appello, vengono tutte dal terrore del diverso e ancora di più dell'ignoto. Si tratta di tematiche fondamentali nel romanzo della signora Shelley e che Whale tenta di rendere al meglio delle sue possibilità. Questo aspetto, visionando il film al giorno d'oggi, diventa predominante e centralizzante in questo "Frankenstein".
La paura è scomparsa, ciò che resta è la pietà e l'empatia verso una Creatura che con gli occhi di oggi appare chiaramente solo e soltanto come una vittima: vittima di un pazzo che aspira ad essere un dio, vittima del terrore degli uomini, vittima degli eventi, vittima persino di se stesso e, infine, pure vittima della sfìga (vedi gag dei cervelli e, in quest'ultimo punto e non solo, non è affatto ironico dire che il film di Brooks, più un omaggio che una parodia, abbia analizzato la questione più approfonditamente, ma se ne riparlerà).
La Creatura evidentemente non agisce mai, nemmeno per un secondo, per malvagità. Può reagire violentemente al bullismo e alla ottusa crudeltà dell'assistente gobbo Fritz, agisce con violenza solo spinto dalla paura o, addirittura, dalla totale inconsapevolezza (vedi sequenza della bambina). Non trasmette che solidarietà e tristezza. Un aspetto presente molto chiaramente nel film ma che, negli anni, ha preso il sopravvento totale sul resto. I mostri, qui, sono tutti gli altri, non il povero cadavere rianimato.
Altri aspetti irritanti del film: lo scambio di nomi. Henry Frankenstein ? E chi càzzo sarebbe Henry Frankenstein ? E perché è l'altro tizio a chiamarsi Victor ? Quale diavolo di motivo avrà mai spinto produttore, regista, sceneggiatore a non chiamare Frankenstein con il suo nome ? Quanto mi ha dato fastidio 'sta cosa non è quantificabile. Naturalmente ha poco a che vedere con la qualità effettiva del film, però, davvero, fastidioso.
C'è però un aspetto nel quale "Frankenstein" non soffre affatto il peso del tempo. L'aspetto visivo, scenografico, estetico. Figlio devoto dell'Espressionismo tedesco del decennio precedente, freschissimo nella memoria, ne richiama appassionatamente influenze di messa in scena scenografica e atmosferica, di costruzione delle inquadrature e di uso degli ambienti attorno agli attori/personaggi, oltre che nell'uso dell'illuminazione e delle ombre. E qui "Frankenstein" rivela il suo volto migliore, conservando immutato il suo fascino estetico da "espressionismo americano", oscuro e degno delle atmosfere orrorifiche tanto in voga nella letteratura del secolo precedente. Tanto è oggi ingenuo per certi aspetti (tenerissima l'introduzione "d'avvertimento") quanto resta visivamente di splendida efficacia. Paura no, fascino estetico si, sotto questi aspetti. Il lavoro di Whale nella costruzione di queste scene e di queste ambientazioni (Whale ebbe grande controllo sulla realizzazione del film) è assolutamente encomiabile.
Inoltre il suo "Frankenstein", pur invecchiato male da certo punto di vista, è più godibile e risulta meno ridicolo del "Dracula" di Browning uscito nello stesso anno, in parte grazie a una prova di Karloff che si è mantenuta più efficace nel tempo, così come la figura stessa della Creatura è rimasta più granitica e immutabile rispetto a quella ormai stereotipata e del tutto superata del Dracula di Lugosi, in parte anche grazie alla splendida messa in scena e al lavoro scenografico e fotografico.
Invecchiato faticosamente, privato della sua capacità di far provare paura e sgomento e con aspetti evidentemente "di serie B", questo film non ha comunque cessato di essere nel complesso godibile e per certi aspetti molto ben realizzato (per altri, l'ho detto, proprio no), né è privo di quel certo fascino da vecchia pietra miliare di un intero genere.
Il lieto fine, pur molto forzato, era necessario per lasciare la porta aperta ad eventuali seguiti, arrivati puntualmente visto il successo del film che diventò un titolo di punta della Universal.

topsecret  @  10/09/2021 21:52:53
   7 / 10
Un film di grande importanza storica per il genere horror-fantascientifico, quasi seminale se si considera l'iconicità del mostro di Frankenstein. Ma è un film che poteva impressionare solo un certo pubblico dell'epoca e, visto oggi, gli anni che si porta addosso si sentono tutti, nonostante l'importanza storica e il successo che ottenne.
La prova di Karloff rimane negli annali del cinema, il make up, la violenza di certe scene e la regia risultano davvero apprezzabili anche oggi, invece la narrazione difetta un po', soprattutto nelle fasi concitate della parte conclusiva, gli "effetti speciali" e anche alcuni personaggi non sembrano caratterizzati in maniera impeccabile.
A parte tutto, pregi e difetti riscontrabili, rimane un'esperienza ludica da fare, apprezzandone sforzi e intenti.

DankoCardi  @  11/05/2020 16:36:43
   8½ / 10
La sequenza iniziale nel cimitero, con lapidi storte ed asimmetriche, ricorda molto l'espressionismo tedesco che andava in voga un decennio prima. Whale si rivela un maestro per questi dettagli; la storia si prende ampie libertà rispetto al romanzo di Mary Shelley non sono nell'attualizzazione e dovrebbe essere (il condizionale è d'obbligo visto che dei tre film precedenti due sono purtroppo andati perduti) il primo film su Frankenstein con la trovata che la creatura sia composta da diversi pezzi di cadaveri. Oggi una cosa del genera fa sorridere ma all'epoca, per un pubblico ovviamente non abituato, questo contribuì non poco a rendere il film "maledetto" agli occhi della censura...che addirittura tagliò il particolare in cui il dottor Waldman pianta una siringa nella schiena della creatura (ebbene si: negli anni '30 quella era considerata una scena splatter!). Per fortuna che poi le scene sono state reintegrate. Ciò non toglie che non manchi di colpire per la cupezza delle ambientazioni e l'atmosfera tenebrosa: il castello-laboratorio pur nella sua spoglia semplicità fa venire i brividi. E che dire del volto di Karloff? Triste, più drammatico che mostruoso, alquanto umano e per questo più inquietante; Whale è un genio nel fargli fare la prima apparizione facendo entrare di schiena, montando così la suspance. Gli attori Van Sloan e Frye il medesimo anno avevano già preso parte al Dracula di Browning e lo stesso Bela Lugosi era stato contattato per interpretare la creatura. Certo fa un pò rabbia vedere che lo scienziato pazzo Frankenstein, il vero responsabile di tutto, qui sia visto come il "buono" che alla fine vince contro il mostro e si salva, ma ricordiamoci che siamo nell'America buonista e perbenista degli anni '30, per un più realistico capovolgimento di fronte dovremmo aspettare gli anni '50 e la Hammer! Ah quasi dimenticavo...questo film è una imprescindibile pietra miliare del cinema.

Dom Cobb  @  10/04/2018 00:27:58
   6½ / 10
L'ossessionato scienziato Victor Frankenstein è ansioso di portare a termine il suo esperimento più ambizioso, ossia creare la vita stessa. Il prodotto delle sue fatiche, però, non si rivelerà esattamente quello che si immaginava...
Archiviato il Dracula di Browning, la Universal distribuisce il secondo tassello di ciò che in seguito diventerà nota come una delle più iconiche serie filmiche di questa prima epoca del cinema sonoro. Stavolta, le attenzioni sono rivolte al libro omonimo di Mary Shelley, che in quanto a popolarità non ha niente da invidiare al romanzo di Stoker; e per certi versi si può dire che questo adattamento di James Whale è diventato col tempo iconico quanto il materiale di partenza, se non ancora di più. Ma, proprio come era per Dracula, la popolarità del film non basta a renderlo un vero capolavoro, sebbene nel complesso risulti leggermente più riuscito.
Del suo non troppo illustre predecessore, questo Frankenstein condivide, bene o male, tutti i pregi: lo stile visivo rimane intrigante con ovvie influssi gotici che calzano a pennello, e il design del mostro titolare è ancora una volta l'elemento più memorabile, con l'interpretazione di Boris Karloff a rafforzarlo nel modo migliore. Non è una recitazione esagerata o patetica, ma sorprendentemente contenuta, piena di sottigliezze che rendono la figura del mostro più tragica che spaventosa; in questo aiuta anche la regia di Whale, che si concede qualche tocco personale qui e là che impreziosiscono il tutto.


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E la recitazione del cast in generale è un netto passo avanti, più naturale e meno forzata, anche se in alcuni punti gli attori si concedono qualche istrionismo di troppo che, al giorno d'oggi, fa sorridere più che altro.
A controbilanciare il tutto ci sono però dei difetti, che per lo più sono imputabili ai limiti del cinema di allora: per la maggior parte del tempo si ha la sensazione che il film ripercorra col pilota automatico i punti salienti del libro, con dei salti e dei tagli improvvisi che tolgono fluidità al racconto.


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A causa di ciò, i temi salienti tanto cari alla Shelley vengono a malapena accennati, e il finale avviene in maniera quanto mai sbrigativa, un marchio di fabbrica del cinema di quegli anni a quanto sembra. Inoltre, per quanto riguarda la tensione o l'orrore del racconto, si sente il peso degli anni: ciò che negli anni '30 veniva considerato così spaventoso da necessitare di un prologo in cui si avvertiva il pubblico, al giorno d'oggi fa a malapena battere ciglio.
In definitiva, però, si tratta comunque di un prodotto migliore del precedente adattamento horror di Browning, e un'esperienza leggermente più completa. I problemi permangono, ma in questo caso non offuscano del tutto ciò che di buono il film ha da offrire. Si capisce bene il motivo di tanto successo, anche senza essere un amante del genere.


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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  06/10/2017 17:23:07
   8 / 10
Ispirato al classico di Mary Shelley, da cui si discosta non poco, questa pellicola di James Whale con Boris Karloff è un classico della cinematografia mondiale, una pietra miliare del cinema horror.
Rivisto oggi non può certo suscitare lo sconcerto dell'epoca, ma mantiene inalterato un fascino assoluto.

DitaAppiccicose  @  07/05/2017 20:57:10
   7 / 10
Si può ben capire perché, ai tempi, si dovette ricorrere ad una presentazione che fungesse da avvertimento allo spettatore prima di proiettare questo film. Oggi ovviamente non spaventa nessuno ma allora doveva essere alquanto inquietante, soprattutto il trucco operato sul volto di Boris Karloff, interprete del mostro. Rimane, questo, il Frankenstein più classico, anche se personalmente non riesco a non sorridere vedendo quelle scenografie che sono le stesse che quaranta tre anni dopo verranno utilizzate per "Frankenstein Jr"…

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  25/02/2016 17:44:02
   7½ / 10
L'opera di James Whale ha il grandissimo merito di regalare al cinema l'iconica figura del mostro di Frankenstein, interpretato da un magistrale Boris Karloff.
L'opera -superfluo dirlo- ha accusato un pò i segni del tempo, palesando una sceneggiatura "facilona" e più atta a creare un'atmosfera horror, sacrificando l'intenso messaggio della scrittrice Mary Shelley.
I personaggi e le loro sfaccettature vengono incredibilmente appiattiti, semplificando anche troppo una storia dalle ambizioni più profonde e drammatiche.
Discorso differente se andassimo ad analizzare l'opera in maniera autonoma: il messaggio arriva dritto alle spettatore, aiutato dalla poderosa performance di Karloff, nonchè dall'ottima regia di Whale, attenta nell'esaltare scenografie ed ambientazioni di carattere parecchio espressionista.
Voto 6 per la fedeltà al romanzo, 9 all'impatto cinematografico del film.


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3 risposte al commento
Ultima risposta 25/02/2016 22.06.33
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alex94  @  13/06/2015 11:14:19
   8 / 10
Uno dei tanti classici del cinema horror degli anni 30,che nonostante al giorno d'oggi non riesca più a spaventare mantiene comunque intatto il suo fascino.
A rendere il film pienamente riuscito ed ancora interessante (oltre alla buona trama) è la regia di James Whale,uno dei più dotati registi della Universal,che realizza inquadrature notevoli e crea efficaci e abili giochi di luci ed ombre che riescono a colpire positivamente lo spettatore.
Eccezionale anche la recitazione,semplicemente magnifico ed immortale Boris Karloff nei panni del mostro.
Un film da vedere almeno una volta nella vita,un pezzo di storia del cinema horror.

JOKER1926  @  22/05/2015 20:22:43
   7 / 10
Fa parte dei classici, il "Frankenstein" del 1931 di James Whale, anche a distanza di anni, anzi di decenni, merita, senza dubbio alcuno, una riscoperta.
La riscoperta cinematografica non per forza è sinonimo di piacere assoluto; cioè "Frankenstein" come quasi tutti i film degli anni 20 e 30 mostra una serie di cose temporalmente oltrepassate ma i pregi contenuti in queste grandi pellicole remote spingono il pubblico (quello non convenzionale) a nuove scoperte.
La marcia trainante del film di Whale risiede anzitutto nelle atmosfere notturne sigillate da un bianco e nero inconfondibile e dunque prezioso. Le situazioni inquietanti poi non sembrano mancare; il Frankenstein della regia americana è abbastanza pauroso, le sue movenze sicuramente macabre; ovviamente questo può sembrare (e lo è) un discorso alquanto relativo ma è importante accettare le regole del gioco, parliamo di film che risiedono in forme arcaiche.
A venire meno, ahimè, qui con "Frankenstein" sono le situazioni legate alla trama e quindi allo sviluppo della stessa. Troppe situazioni risultano essere fin troppo semplici ma la durata ridotta , in effetti , non aiuta. Lo stesso epilogo non convince, dannatamente fuori contesto.

Per i ricercatori e gli amanti della cinematografia, per chi cerca di crescere culturalmente attraverso la visione di film originali e dunque non banali questo di James Whale è un altro interessante tassello, forse non fondamentale ma apprezzabile sotto tanti aspetti.

Neurotico  @  05/03/2015 09:54:46
   9 / 10
Frankenstein è un classico dell'horror che non invecchierà mai, tale è la grandezza e il fascino delle tematiche proposte (i limiti etici dell'opera dello scienziato e il bisogno del popolo di trovare un capro espiatorio, il mostro, per crimini brutali). E' straordinario il mostro di Karloff (truccato meravigliosamente da Jack Pierce è un'icona del cinema, non solo di quello horror), che conferisce al suo personaggio un'immagine struggente di straziante sofferenza, oltrechè grottesca, e dall'innocenza quasi commovente. Straordinariamente cupe sono le scenografie espressioniste di Charles D. Hall.
E' ancor oggi inquietante la bellissima scena dove il mostro lancia nel fiume la bambina dopo che la stessa, per nulla impaurita, lo invita a giocare con lei. Inizialmente tagliata, è una sequenza che venne ripristinata nella versione del film in DVD offerta da Universal.

GianniArshavin  @  09/07/2014 20:49:04
   7½ / 10
Tratto dall'omonimo romanzo di Mary Shelley , di cui ripropone il fulcro della storia e qualche tematica senza però ricalcarlo passo per passo , questo film di James Whale è ormai considerato a ragione un classico della cinematografia mondiale.
Malgrado non approfondisca totalmente i vari contenuti proposti e sotto certi aspetti possa apparire superato , "FRANKENSTEIN" rimane una pellicola di assoluto valore , un caposaldo del genere che tutt'ora continua ad ispirare registi e sceneggiatori.
La regia , il make up , le scenografie sono sicuramente all'avanguardia ed anche alcuni concetti risultano per il periodo innovativi ed atipici. L'opera inoltre ha aperto le danze ad una serie di cliché ancora utilizzati e rielaborati in produzioni moderne come lo scienziato pazzo o la creatura mostruosa , senza dimenticare la location isolata e il custode/aiutante inquietante.
Inoltre nella storia sono entrati momenti come il famoso urlo ed il tragico finale , una scena molto forte e in piena sintonia col messaggio del romanzo.
Quindi sebbene il film in questione abbia ormai i suoi anni non ci troviamo di fronte ad un prodotto superato o datato , ma anzi ad un'opera piacevole e da vedere ad ogni costo.

ferzbox  @  26/04/2014 12:29:04
   7 / 10
Seconda trasposizione cinematografica del celebre mostro del dottor Frankenstein diretta da James Whale(il regista ne realizzò anche un'altro intitolato "La moglie di Frankenstein" qualche anno più tardi).
Si tratta della versione più popolare del Frankenstein di Mary Shelley,con la creatura interpretata da Boris Karloff entrata nell'immaginario collettivo.
Considerando l'anno di produzione è senza dubbio un film dalle notevoli potenzialità; all'epoca non c'era ancora una grossa predisposizione per il genere orrorifico(se non per alcuni casi sporadici) e determinate pellicole colpivano notevolmente.
Tuttavia,anche se ne riconosco l'importanza storica e cinematografica,non mi ha mai deliziato particolarmente.
Troppo sbrigativo nel raccontare la storia e gli avvenimenti..e decisamente arrangiato e adattato.
Comunque alcune scene sono molto suggestive e ben realizzate(la parte finale al mulino è ormai immortalata).
Imperdibile per i cultori dell'horror.

N.B. Non ho mai visto il Frankenstein del 1910 diretto da J.Searle Dawley e sono curioso di visionarlo al più presto(solo 16 minuti....pensa te...).

gianni1969  @  05/09/2013 22:22:42
   9½ / 10
Straordinario questo film, pieno di tensione con venature drammatiche, grandi momenti cult, tipo l'incontro col cieco e con la bambina, fantastiche atmosfere gotiche e magnifico finale. Insuperabile Boris karloff

Tambo90  @  23/03/2013 19:47:15
   7½ / 10
Grande film, mantiene una certa impostazione teatrale specialmente nelle scene in laboratorio, non mancano le sequenze memorabili, l'incontro con la bambina ed il mulino a vento finale, grande interpretazione di Karloff.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  06/11/2012 18:39:56
   7½ / 10
Un film che colpisce soprattutto per la pregevole e modernissima fattura, si illumina improvvisamente nella meravigliosa sequenza con la bambina sul bordo del lago. Straziante e immortale.
Il resto è alto mestiere cinematografico, molto moderno nel linguaggio (con adesione stilistica all'espressionismo), che va giudicato in misura proporzionale alla sua anzianità...anagrafica.

Nel genere horror (cui rimane confinato, a differenza del successivo, e superiore, "La moglie di Frankenstein") ho l'impressione che "Frankenstein" sia una/la pietra miliare: quella che ha fissato il canone.

Crazymo  @  03/09/2012 20:52:42
   8 / 10
Un cult assoluto, a partire dal suo valore storico per l'horror ma anche per il suo valore visivo in rapporto all'epoca, scenografie e regia veramente d'avanguardia, fantastica l'interpretazione di Karloff. Da vedere se si è veri appassionati di cinema, una pietra miliare!

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/09/2012 20.53.49
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Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  11/10/2011 19:43:20
   9½ / 10
Cosa sarebbe l'horror oggi se non fosse esistito questo film?

Le risposte sono a dir poco infinite, ma una cosa é certa: questo film é il più rilevante del genere che sia mai stato fatto.
A parte le interpretazioni di Dwight Frye e Colin Clive, la scenografia che ti prende nelle viscere, le scene indimenticabili come il finale assolutamente infernale, bisogna ringraziare il duro lavoro di Pratt, Pierce e Whale. L'attore William H. Pratt, mirabile nel ruolo del mostro, lo cambia caratterialmente dall'estremo di quello che era nel libro a quello che é ora nel film. Jack Pierce, genio intramontabile del trucco made in Hollywood, calca e inventa nuovi tratti somatici del mostro. Infine, il regista James Whale, mette al mostro vestiti sghengheri, formando un costume che segnerà il nuovo stile del mostro. Il grande lavoro che sta dietro alla costituzione di quello che diverrà uno dei mostri più imitati, parodiati, "splatterati",..al mondo nasce qui, in quello che é un capolavoro che ha segnato come primissimo punto la storia del cinema horror.

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/10/2011 04.11.27
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bulldog  @  09/08/2011 19:56:17
   8 / 10
Classicissimo del cinema horror tratto dal famoso romanzo di Mary Shelley.

Del romanzo vi è poco e nulla, memorabile e strepitoso Boris Karloff.
Immortale.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  14/06/2011 18:26:05
   7 / 10
Ha poco a che fare col romanzo e, infatti, è pieno di personaggi e situazioni discutibili, per lo meno viste col gusto di oggi (difetto che, del resto, avrà anche il seguito La Moglie di Frankenstein). Anche qui bellissime scenografie e luci ed alcune scene molto suggestive.

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/06/2011 18.27.55
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BraineaterS  @  20/02/2011 23:24:52
   8½ / 10
Tolta la classicità di questa pellicola, il film è indubbiamente bello, e pensiamo non ci sia altro da aggiungere.

Mothbat  @  17/11/2010 09:06:47
   9 / 10
Caposaldo del cinema horror.
Affascinante e dal taglio espressionista.

Someone  @  05/05/2010 11:02:26
   9 / 10
Lo valuto con lo stesso entusiasmo di quando lo vidi la prima volta, da bambino. Sicuramente una pietra miliare del genere horror, anche se quello che viene messo in scena è piuttosto un dramma, la tragedia di un mostro che non può essere accettato dal suo stesso creatore e dalla società e, in quanto diverso, costretto a vagare nella profonda solitudine, nello scherno e nell'umiliazione.
La nascita, o meglio l'affermazione, di un'icona maledetta del cinema di genere.

Capolavoro!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  29/04/2010 12:54:58
   8 / 10
Una sceneggiatura tutt’altro che esemplare,collegamenti e passaggi poco coerenti,un’ amalgama narrativa indotta più volte,eppure il film del britannico James Whale si guadagnò un posto d’onore nella hall of fame cinematografica del terrore.Non solo per l’evoluto stile di regia,ma soprattutto per averci consegnato la tradizionale iconografia della creatura di Frankenstein,complice un mirabile lavoro di make-up ed uno studio funzionale sulla fisionomia e sui movimenti del mostro,resi immortali dall’interpretazione dell’icona horror Boris Karloff.
Il film ricalca lo scritto di Mary Shelley pur rivedendone alcune parti,ma è la sostanza a rimanere immutata,il Frankenstein di Whale,praticamente un antesignano degli scienziati pazzi, con la sua ambizione sfrenata e inopportuna,persino offensiva per l’epoca,consegna al mondo un essere immediatamente oggetto di angherie che lo indurranno alla violenza e alla follia.Inconsapevole assassino,incompreso,osteggiato perché diverso, diverrà oggetto di una giustizia sommaria,quella che si scatena quando al raziocinio si sostituiscono ferocia ed ignoranza.La creatura è quindi vittima di una scienza amorale,aborto vivente creato per via dei deliri scientifici di un padre che non esiterà a rinnegare il proprio figlio.
Sicuramente la figura più malinconica e perseguitata dell'horror classico.

chem84  @  10/02/2010 14:56:50
   8 / 10
Che piaccia o no, "Frankenstein" ha fatto la storia, ponendo le basi per il genere horror e lanciando definitivamente la figura dello strepitoso Boris Karloff.
Un cult da far vedere e rivedere a molti registi o presunti tali dell'era moderna...

Matis  @  19/01/2010 23:52:00
   10 / 10
Nutless  @  10/11/2009 17:22:22
   9 / 10
Più che un adattamento una vera e propria riscrittura del romanzo della Shelley, di cui mantiene soprattutto l'atmosfera gotica...
Ottimo il climax ascendente della sceneggiatura, spezzato dagli intermezzi semiseri del Barone; splendide fotografia, trucco e scenografie con un incipit e un explicit sontuosi, che mettono in mostra le doti registiche di Whale.
Un film che non si perde in preamboli e che non concede tempi vuoti, ma che scorre dritto come le cicatrici della creatura: un Karloff ormai entrato nell'immaginario collettivo.
Curiosa la presentazione metatestuale e la mancanza dell'attore che impersona il mostro nei titoli di testa.
Grande film.

GodzillaZ  @  28/09/2009 15:08:12
   7 / 10
Ho trovato lo svolgersi della storia un pò troppo frettoloso.
Mi aspettavo uno di quei gotici lenti (che a me piacciono tanto) e invece in poco più di un' oretta finisce tutto.
Bella regia, alcuni attori non mi sono piaciuti (il barone, e Fritz).
Purtroppo ho visto la versione restaurata, con un doppiaggio davvero osceno!
Forse a causa del doppiaggio non ho apprezzato a pieno questo classico.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  22/05/2009 23:12:32
   7½ / 10
Bello, Frankenstein e certamente un bel film, e James Whel riesce a realizzare un bellissimo film horror che restera per sempre nella storia del cinema, e se devo essere sincero mi è piaciuto un pò di più di Dracula. Il film affascina grazie alle sue atmosfere tetre e gotiche e con i suoi paessagi spettrali, secondo me la parte iniziale del film e molto più affascinate della seconda: quel castello dove viene creato il mostro e di certo molto impressionate e quell'atmosfera affascina in maniera superba.
Bè con questo film e inutile dirlo, ma e nata una piccola parte del cinema, non solo horror, ma generale, infine: grandissima prova del mitico Boris Karloff nei panni del mostro.


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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  20/02/2009 23:46:58
   8 / 10
Il Frankenstein per eccellenza, con un Boris Karloff entrato nell'immaginario collettivo.La trama per motivi di tempo è un po frettolosa, ma alcune scene come quella finale del mulino e della bimba gettata nel lago sono entrate nella storia del cinema

pinhead88  @  16/02/2009 20:13:48
   9 / 10
una pietra miliare del cinema horror.Boris Karloff perfetto nella parte del mostro.si possono notare nella fotografia anche alcune immagini che riportano all'espressionismo anni '20.capolavoro.

gasy  @  20/12/2008 23:32:28
   9 / 10
Mi sono innamorato di questo film che per molto tempo è stato il mio horror preferito. Karloff è straordinario!!!!!! LA scena con la bambina è commoventissima. Un capolavoro.

marfsime  @  14/10/2008 19:42:45
   9 / 10
Grandissima trasposizione di Frankenstein con un Karloff da oscar nel ruolo del mostro..bellissime alcune sequenze e l'epilogo finale sul mulino che viene incendiato. Piccola nota: all'inizio nei titoli di testa il ruolo del protagonista del mostro Frankenstein non viene mostrato ma viene messo un punto di domanda..mentre nei titoli riepilogativi di coda il "mistero" viene svelato inserendo il nome di Boris Karloff.

Tony Ciccione90  @  20/07/2008 13:46:07
   8 / 10
Ben fatto e ben curato in tutti i particolari per essere un film del 1931 (anche se, nelle scene esterne, si vede che il paesaggio è finto e lo sfondo dipinto). Peccato che il finale sia troppo sbrigativo.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/03/2013 19.05.32
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  21/05/2008 16:38:08
   8½ / 10
Uno dei classici assoluti dell'horror tratto dall'omonimo romanzo di Mary Shelley. Film molto vecchio ma capace di suscitare un intenso fascino per le tematiche trattate: l'ambizione sfrenata dell'uomo che vuole ergersi a D.io, la mostruosità esteriore e quella interiore. Bellissima la scena finale del mulino e memorabile l'interpretazione di Karloff.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  01/04/2008 22:02:32
   8 / 10
Sul fatto che non sia invecchiato, potrei anche obiettare: "Frankenstein" è stato "surclassato" da altri capolavori dell'epoca, forse meno conosciuti, ma decisamente molto più attuali. Nonostante ciò, almeno una sequenza è davvero di gran classe:

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La succitata scena è struggente, dura, terribile: degli istanti di grande Cinema. Buona la regia di Whale (ben inseriti gli sketch distensivi, che vedono protagonista il barone Frankenstein) e ormai entrata nell'immaginario collettivo l'interpretazione di Boris Karloff.

walkabout  @  07/03/2008 20:17:38
   8 / 10
Molto riuscito, per nulla invecchiato né dal punto di vista del ritmo né da quello tecnico.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  04/01/2008 20:27:12
   8 / 10
Non mi era mai passato per la testa il concetto che se il Dott. Frank. era capace di dare la vita dal nulla, può essere considerato in un certo senso una sorta di Dio?
Detto questo ho sperato fino all'ultimo in una variazione cinematografica dove il delinquente si redime, ma niente da fare, bastardo fino alla fine, quì chi nasce con una indole al delinquere ci muore, cosa che nella realtà invece non sempre si verifica. Un film sicuramente dal stampo espressionista, le scenografie, le ombre proiettate sulle pareti, in particolare, la più generosa, quella dello scheletro di plastica all'università. Quì c'è un errore di continuità al montaggio, Fritz urtando lo scheletro appeso ad un'elastico inizia a farlo oscillare in senso verticale, nel campo lungo invece lo scheletro è fermo per poi ritornare all'oscillamento nel piano americano, peccato perchè l'effetto dell'ombra sulla parete,notevolmente igrandita per la distanza dalla fonte della luce, in questo caso sarebbe stato piuttosto forte.
Sarà un capolavoro, ma non mi ha entusiasmato più di tanto, forse dipende dal fatto che il film è invecchiato enormemente, non posso però nemmeno in questo caso tralasciare il principio del rispetto per uno dei primi horror della storia.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  26/12/2007 14:11:49
   8 / 10
Insieme al serial killer di M, ecco che fa la sua comparsa nelle sale anche il Mostro inventato da Mary Shelley, sicuramente un film molto più scenografico del primo e, proprio perchè impregnato di elementi fantastici, meno scottante.
Un trucco magnifico per l'uomo ricucito, belle ambientazioni (anche se alle volte lo sfondo tenebroso è visibilmente disegnato su parete) e un lavoro nel complesso davvero ottimo per quei tempi.
L'horror più classico, imperdibile, lo guarda persino Hugh Grant a natale in About a boy e questa è una garanzia...

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Ultima risposta 26/12/2007 21.02.53
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  12/11/2007 21:16:28
   8 / 10
Ottimo adattamento del classico di Mary Shelley e uno degli horror Vittoriani più celebri della storia del cinema.
Il "Mostro" aderisce a una paura ignota, e conserva un senso alienante e doloroso di emarginazione, segno che fa di Frankenstein e di tutti i suoi successori un personaggio che suscita più tenerezza che paura.
Magnifica la sequenza espressionista della caccia nel bosco: la purezza dei bambini sancisce l'orrore atavico di un mondo adulto incapace di amare "l'altro"

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  12/02/2007 22:53:25
   7½ / 10
Adattamento del romanzo gotico-fantascientifico di Mary Shelley, il film fa muovere i primi passi a Boris Karloff con le sembianze del mostro che, con la sua andatura, fissa una volta per tutte la disumanità del personaggio.
Duro apologo sulla giustizia e sulla solidarietà, è un cult per tutti gli appassionati del genere, nonostante io abbia una leggera preferenza verso il successivo "Il figlio di Frankenstein" di Rowland V. Lee con la bellissima interpretazione di Basil Rathbone.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/02/2007 13:29:06
   7 / 10
l'unica pecca è il fatto che a mio avviso il film visto oggi appare un po datato!
alcuni personaggi di contorno hanno strane reazioni(soprattutto il padre che perde la bambina)...detto questo penso che rimane un buon film che vive anche di alcune scene di vera paura!ben diretto anche!

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Ultima risposta 20/07/2007 10.59.08
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Dick  @  16/11/2006 13:05:47
   8½ / 10
Horror anni 30 ben caratterizzato da atmosfere che riesce a portare con se e trasmettere allo spettatore un senso d' inquietudine.

The Monia 84  @  14/11/2006 18:36:43
   8½ / 10
Inventiva e raffinata opera di James Whale, che diede la parte del mostro al suo compatriota Boris.

Troppe le sequenze da citare, ma la mia preferita rimane quella in cui nella camera dove Frankenstein ha rinchiuso la sua creatura penetra un raggio di sole, accolto da un mostro con un timido e delicato sorriso. Immediatamente il padre gli toglie la luce, come a ribadire quanto lui ne sia il padrone assoluto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  20/10/2006 16:48:22
   6½ / 10
Ho voluto guardarlo due volte x confermare il voto. Diciamo pure che non ha particolari difetti e che è un cult di tutto rispetto…ma forse…in certi aspetti un po’ sopravvalutato…no?
Partiamo dalla location. Posti e paesaggi così strani, quasi surreali, sono certamente voluti dal regista. Ma non mi hanno affatto trasmesso un senso di inquietudine o fantastico o quello che Whale voleva. Il paesaggio e soprattutto il cielo sono scenografia, sicuramente finta, perciò del tutto datata. La storia si scioglie in una oretta e sette minuti, perciò c’è ben poco di approfondito. Già dura poco, e in + tutta la prima mezz’ora risulta un po’ pesante e alcune scene potevano essere eliminate. Dopo che il mostro scappa dallo studio ci sono pure dei colpi di scena, come l’incontro del mostro di Frankenstein e della piccola Maria, il mostro nella stanza della sposa (ma che kakk ci faceva lì??) fino all’incendio al mulino, ma sono tutte prive di credibilità. La conclusione poi è del tutto affrettata, con un minuto di brindisi alla famiglia Frankenstein e morta lì. Sembra quasi che il regista non vedeva l’ora che le riprese finissero, e perciò una scena da eliminare. Dai Whale, potevi fare di meglio.
A mio parere, Dracula di Browing dello stesso anno, è del tutto superiore…con quelle ottime scenografie, quelle musiche, quelle scene indimenticabili fino alla fine, quei dialoghi raffinati… Ma allora perché Frankenstein è considerato da molti un cult? Forse perché il Mostro di Frankenstein è un’icona dell’horror, forse proprio x l’attore Boris Karloff che sicuramente ha fatto una eccellente prova, davvero bravissimo…e poi del trucco. Ecco, penso che il trucco sia la cosa +sbalorditiva del film, del tutto efficace, e sono riusciti a creare uno spaventoso mostro capace di far paura.
Un buon film, ma non un capolavoro.

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Ultima risposta 24/03/2013 19.30.51
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Sig. Chisciano  @  13/10/2006 17:58:48
   8½ / 10
Bello come tutti quelli di James Whale anche se dei suoi non è il mio preferito..
Sempre scorrevole, chiaro, lineare e fascinoso. Bello!

BobRobertson  @  21/08/2006 14:00:51
   8½ / 10
un film ke ha fatto scuola!!!!!!!!!!!!!!!!!
nonostante l'eta' questa pellikola non perde neanke minimamente il suo grandissimo fascino...
un film assolutamente indimentikabile.
tutti i fans di un certo tipo di cinema non possono ignorare un capolavoro di questo tipo.

davidplanet  @  20/08/2006 19:14:39
   8½ / 10
Nonostante l'anno in cui è stato girato, questo film è all'altezza della situazione anche al cospetto del cinema attuale. Decisamente migliore del 95% degli horror recenti, Frankenstein è imperdibile per gli amanti del genere: grande trama, sviluppo del film impeccabile (anche se la durata supera appena l'ora) e finale più che soddisfacente. In conclusione direi che se fosse stato girato ieri, sarebbe stata una pellicola da 6 abbondante, quasi 7. Trattandosi di anni '30 l'over 8 è più che giustificato.

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Ultima risposta 19/07/2007 21.59.25
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Hugolino  @  04/08/2006 17:23:18
   9 / 10
Bello, ero un po' diffidente per l'eta del film ma è davvero ben fatto e mai noioso... La presentazione iniziale è stupenda... E il finale davvero inquietante...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  03/08/2006 15:07:10
   8 / 10
Molto bello, ma secondo me ingiustamente nella top di imdb.com... è girato molto bene e bravi anche gli attori, specialmente Boris Karloff e Dwight Frye (Fritz) che ha recitato anche in Dracula di Tod Browning dello stesso anno.
Non mi so spiegare perchè non si attenga al libro. Carina la presentazione d'inizio. Ovviamente si rifà ad un romanzo della Shelley veramente eccezionale pregno di tematiche interessanti e scomode.
Non mi sono piaciuti i doppiaggi ma probablmente è il problema minore... sarà uno dei soliti doppiaggi dell'ultim'ora che usano per rifare i film vecchissimi.

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Ultima risposta 19/07/2007 22.04.59
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Ch.Chaplin  @  28/03/2006 18:46:02
   8 / 10
nn sn un grande amante dei primi talkies e qst frankenstein nn si discosta troppo dalla norma..riconosco tuttavia l'eccezionalità della pellicola al tempo, ma nn ho apprezzato affatto il pressoké totale non-adattamento al libro.a parte il finale, che è il contrario, proprio nn c'entra una sega!!
x il resto è da consigliare xkè boris karloff ha lanciato l'icona del mostro ke è rimasta x sempre nell'immaginario collettivo fino ad oggi.lui e clive sn fantastici nell'interpretazione.unica vera pecca in realtà è la ridotta durata..scorre cm un bikkier d'acqua e manko c si accroge ke è già arrivata la fine!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  12/10/2005 12:36:46
   10 / 10
Geniale la presentazione all'inizio. Veramente molto originale. Whale girige un cult che farà storia.
Molto inglese. Il seguito forse è ancora migliore.

Babi_89  @  04/02/2005 13:25:06
   7 / 10
Non male anche se in molti punti non segue il libro...

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  28/12/2004 05:54:02
   9 / 10
Un voto in più anche perchè molto probabilmente senza questo film oggi il cinema horror sarebbe diverso.

Invia una mail all'autore del commento pastapasta  @  28/10/2004 15:50:02
   7 / 10
dire ke sia un capolavoro m sembra un tantino esagerato xo considertando l anno, be nn è niente male , e molto meglio d molti film idioti ke c sn oggi

Gruppo STAFF, Moderatore stefano76  @  27/08/2004 00:00:04
   9 / 10
Un capolavoro nel suo genere e considerando che si tratta di un film del '31. Boris Karloff è diventato un'icona dell'horror e Frankenstein un personaggio entrato nell'immaginario collettivo, assieme a Dracula e al lupo mannaro.

Singolare la presentazione iniziale, in cui si avvisava gli spettatori che il film avrebbe potuto terrorizzarli e inorridirli!

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