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Debutto ufficiale di uno dei più interessanti esponenti del cinema underground americano(secondo alcuni addirittura il precursore dello stile "Mtv"!).Un film di fattura indubbiamente modesta,ma per i tempi incredibilmente provocatorio e audace nel mescolare ironia e violenza.E originale nel mettere in scena non solo l'omosessualità del protagonista/regista(in pratica è un pò il suo coming out su pellicola),ma anche il rovesciamento dei valori americani tipici del dopoguerra e non solo(il marinaio come simbolo di virilità,il natale,i fuochi d'artifcio del 4 Luglio,ossia il giorno dell'indipendenza).Ammirevoli gli omaggi al montaggio di Ejzenstejn,al mediometraggio "Le Sang d'un poete" di Jean Cocteau(che avrebbe invitato Anger in Francia perchè entusiasta di questo film),e al cinema hollywoodiano.Elemento ricorrente nei futuri lavori del regista,assieme ovviamente ai riferimenti alle dottrine di Aleister Crowley,qui appena accennati.Lodevole anche l'utilizzo della musica("La trilogia romana" di Ottorino Respighi,molto ben riarrangiata)come contrappunto alle immagini.Ultimo e non importante,il fatto che Anger fosse poco più che adolescente quando lo girò.Secondo alcune fonti in realtà aveva 20 anni e non 17,cosa che avrebbe raccontato lui stesso in seguito....Pare che molte delle cose che lo riguardino siano di dubbia veridicità,inclusa la sua sedicente partecipazione al film "Sogno di una notte di mezza estate" quand'era bambino....Comunque,uno dei film underground più intriganti da uno dei registi underground più intriganti,che però richiede molta pazienza,svariate visioni e un amore per il cinema ampio e incondizionato.Se avete questo requisito,allora i film di Anger dovrebbero regalarvi molte sorsprese piacevoli.
Culturalmente imprescindibile (è forse la prima volta, al cinema, che l'erotismo omosessuale viene rappresentato in modo così esplicito) e ben diretto, ma non graffia come dovrebbe (almeno, al sottoscritto non ha lasciato molto... ho preferito altri corti di Kenneth) e il suo interesse è puramente culturale.
Ottimo corto di un giovane Anger, ispirato a drammatici fatti realmente accaduti al regista (lui esce in speranza di trovare un ragazzo con cui passare la serata, ma invece un gruppo di marinai lo picchieranno; lieto fine ad ogni modo presente, almeno dal punto di vista omosessuale) che lui, come ha poi fatto sapere, ha trasformato in parte ed in certe sequenze in risvolti ironici.
Provocatorio, originale, simbolico, con montaggio Ejsensteiano, è una tra le basi del cinema underground, con tanto di dovuta presenza su ottimi grandi libri che ne trattano le tematiche.
Io credo che quando la sperimentazione resta fine a se stessa e non si concluda con l'aver trovato qualcosa di interessante, sia tra le cose più irritanti della terra. In ciò aveva ragione Picasso, quando irritato con un giornalista che gli chiedeva riguardo la sua sperimentazione, rispose seccato: "Io non cerco, trovo!" Il succo è: si sperimenta quanto si vuole, ma nel momento in cui si produce l'opera questa deve essere il risultato della sperimentazione e non l'esperimento stesso. Perciò considero gran parte del cinema underground pura spazzatura, perchè non è cinema. E' qualcosa che non è nè carne nè pesce. E' una via di mezzo tiepida che mi risulta indigesta e che viene apprezzata spesso da boriosi critici che cercano sempre il pelo nell'uovo. Purtroppo dopo Warhol l'arte ha perso il suo significato diventando puro commercio e la spazzatura della sperimentazione è stata elevata ad arte da un gruppo di pseudoartistucoli tesi più a controllare il proprio look che le opere (pietose) che producono. In questa pellicola del 1947 (purtroppo per il regista, molto prima di Wharrol) si possono trovare cose interessanti e altre meno proprio per i motivi citati sopra.
Kenneth Anger, o della sperimentazione. Uomo per tutte le stagioni, prima attore (anche bambino-prodigio), poi regista, fotografo, produttore e infine scrittore di successo ("hollywood babilonia"). I "maledetti" esistono ancora, si direbbe (è stato anche amico intimo di certi oscuri e ambigui personaggi vissuti nell'ombra di Charles Manson e complici dei suoi delitti). L'Anger regista è un must per tutti gli amanti del cinema d'avanguardia (sempre che ne esistano ancora), e questo cortometraggio lo realizzo' alla giovanissima età di 17 anni... Il Modello ovviamente non puo' che essere il "querelle du brest" di Jean Genet, decine di anni prima di Fassbinder, rielaborato in un'ottica futurista-espressionista tipica delle ricerche artistiche dell'epoca. Il risultato è ora affascinante (sconcertante per un ragazzino, cfr. lo stesso Anger interpreta il marinaio) ora sfacciatamente hardcore-splatter, e in questo senso il film puo' dirsi davvero innovativo, avendo a suo modo influenzato autori come Scorsese ("the big shave") o tsukamoto.
La forma "estrema" dell'autore, controversa e rigorosamente in b/n, è interessante solo come ottica visionaria, altrimenti rischia di essere piu' dadaista (quindi gratuita) che moderna.
Documento interessante, tuttavia, per chi cerca codici espressivi "alti" e apparentemente antitetici al significato di "cinema"