fireproof (2008)

Storia esemplificativa di molte vicende reali, il declino del matrimonio tra Caleb e Catherine non è legato ad un preciso evento eclatante: è casomai il frutto amaro di un disamoramento lento ed inesorabile. Al culmine della crisi, Caleb riceve da suo padre uno strumento che, favorendo un avvicinamento alla fede, gli fornirà l'ultima chance di restare con sua moglie.

"Fireproof" è un titolo emblematico. Caleb, che non esita a buttarsi in salvataggi disperati nella sua attività di pompiere, si trova a dover affrontare l'effettiva "prova del fuoco" del suo matrimonio.
La storia è un pretesto per esprimere una decisa presa di posizione religiosa nei confronti del matrimonio in quanto sacramento. Non potrebbe essere altrimenti, vista la "militanza" del regista Alex Kendrick e del protagonista Kirk Cameron, entrambi pastori battisti.
Ne viene un film romantico ed estremamente catechistico sull'importanza della fede nel matrimonio, dipinta come un dolce innaffiamento della quotidianità di marito e moglie, necessario per tenere in vita la pianta dell'amore coniugale. Sul tema si può essere più o meno d'accordo, non è questo il criterio di giudizio: sono casomai gli eccessi di artificiosità e pathos, la banalizzazione degli eventi e la poco convincente caratterizzazione dei personaggi (demerito pure di attori scarsi) a togliere credibilità ad un film iperbolico e oltremodo didascalico.

Apprezzabile la coerenza d'intenti; ma banale, tremendamente banale.