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Capolavoro indiscusso della produzione teatrale edoardiana, portato sul grande schermo, soffre un tantino per la trasposizione, purtuttavia è un grande film. Rammentare la storia è superfluo, in quanto credo che la conoscano tutti. Quello che invece mi preme sottolineare è l'estrema intensità che da al personaggio l'indimenticabile Titina, che pur non possedendo doti estetiche,lo rende comunque credibile, per il suo grande carisma e la sua magnetica e magnifica presenza scenica. La sua interpretazione della Filumena Marturano è di grande impatto emotivo, di forte pathos, regalandoci forse uno dei più commoventi e sorprendenti personaggi mai visti nel panorama cinematografico italiano.
La (forse) più famosa commedia di Eduardo portata al cinema. Il risultato è ottimo, divertente e intelligente è un'opera che si gusta ancora con gran piacere. Bravissima Titina De Filippo.
La commedia di Eduardo è come sempre prodiga di ironia, sagacia e umanità. FILUMENA MARTURANO esprime tutte queste caratteristiche in una storia intensa, coinvolgente e godibilissima, da gustare fino alla fine senza alcuna distrazione.
Insieme a Natale in casa Cupiello e Napoli milionaria è la migliore opera di De Filippo. Cast d'attori (ovviamente) eccezionale per una rappresentazione dello spaccato napoletano del dopo guerra.
uno spaccato di napoletanità. storia di un amore controverso, ma anche rappresentazione delle dinamiche che si instaurano nel momento in cui vengono ad interrelarsi strati sociali cosi' diversi, quando la ricca borghesia sfrutta la povertà a proprio piacimento, in una napoli mai cosi divisa in due come secondo dopoguerra o si è molto ricchi o si è molto poveri..... la legge degli uomini non contempla i sentimenti di una persona e il fine non giustifica i mezzi. ma oltre alla legge terrena c'è anche una giustizia divina.
trovo semplicemente da brividi il monologo di filumena. la descrizione dei "bassi napoletani" , e la carezza del padre è un pugno nello stomaco che senti anche se sei dietro ad uno schermo. un opera neorealistica di raro spessore.
Un classico della tragi-commedia napoletana. Il soggetto scritto e diretto da Edoardo De Filippo, rappresenta un classico della commedia teatrale napoletana con risvolti drammatici ..l’originalità della sceneggiatura, la bravura degli attori (con la loro espressività) rendono questa pellicola intrisa di emotività, di capacità introspettive. Da un lato si pone il personaggio di Filumena Maturano, una donna che non ha avuto nulla dalla vita se non sofferenze e drammi sin dalla propria infanzia, vissuta in un vicolo buio in assoluta povertà, che però crede e lotta fermamente per l’amore dei propri figli, un sentimento assoluto e puro che non conosce confini ..dall’altro si pone il personaggio di Domenico Soriano, un signore ricco e distinto, dedito ai viaggi, al lusso e al divertimento, che è chiuso nel proprio egoismo, incapace di amare se non se stesso. La drammaticità dei dialoghi, soprattutto quando la protagonista racconta la propria infanzia, sono assolutamente toccanti, intrisi di dolore ma anche di speranza ..e poi quella frase semplice, che racchiude in se tutto il significato della commedia e dell’amore di una madre “I figli sono figli è sono tutti uguali” (“E figlie so’ figlie e so’tutt’eguale”). Una tecnica di ripresa chiaramente teatrale, con scene e dialoghi che si svolgono in un unico ambiente, l’intensità del bianco e nero e tutto quanto detto già in precedenza, rendono questa pellicola un vero piccolo capolavoro. Una grande opera di Edoardo De Filippo, che poi verrà ripresa da Vittorio De Sica nel film “Matrimonio All’Italiana” ..un classico.