fearless - senza paura regia di Peter Weir USA 1993
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fearless - senza paura (1993)

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locandina del film FEARLESS - SENZA PAURA

Titolo Originale: FEARLESS

RegiaPeter Weir

InterpretiJeff Bridges, Isabella Rossellini, Rosie Perez, Tom Hulce, John Turturro, Benicio Del Toro, Deirdre O'Connell, John de Lancie

Durata: h 2.02
NazionalitàUSA 1993
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1993

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Trama del film Fearless - senza paura

Sopravvissuto a un incidente aereo in cui ha perso il migliore amico, un architetto di San Francisco ha una complessa reazione psicologica che lo allontana dalla moglie e dal lavoro. Frequenta una giovane donna, sopravvissuta come lui, che nell'incidente ha perso il bambino e la aiuta a riprendersi.

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Voto Visitatori:   7,13 / 10 (15 voti)7,13Grafico
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Voti e commenti su Fearless - senza paura, 15 opinioni inserite

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Elfo Scuro  @  11/02/2023 03:38:09
   8 / 10
Peter Weir dirige un validissimo film, forse "minore" nella sua filmografia, struggente ed evocativo. Una pellicola drammatica ma anche un disaster movie atipico, dai toni religiosi e sovrannaturali, viene messa in ballo tutta la dinamica di un lutto e le reazioni da stress post-traumatico, ma si gioca anche sulla simbologia della vita e della morte. Jeff Bridges incastona un altro significativo ruolo nella sua carriera, nei panni di un uomo che sopravvive e diventa un invincibile, a tratti messianico, uomo senza paura ma incapace di salvare la sua vita. Poi abbiamo anche il contraltare di scrittura del personaggio di Bridges, interpretato da una grandissima Rosie Perez, che è incapace di superare la propria colpa. Un scontro di chiari e scuri usciti da un incidente catastrofico che tentano di salvarsi a vicenda. Diretto con cura alla telecamera, ma anche molteplice nelle possibili chiavi di lettura che fornisce. Cast notevole che accompagna la storia dei suoi protagonisti: Isabella Rossellini, Tom Hulce, Benicio Del Toro e John Turturro. Fotografia azzeccata e simbolismi artistici interessanti che prendono spunto da Bosch e Gustave Doré.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Zazzauser  @  15/10/2022 23:13:47
   8 / 10
Comincio a pensare che Weir non ne abbia sbagliato uno di film durante la sua carriera; Fearless e' veramente un gioiellino, sicuramente un "minore" nella sua filmografia ("strozzato" fra L'attimo fuggente e The Truman Show, oserei dire) ma altrettanto potente e significativo. Un dramma esistenziale, fantasioso, che si interroga sull'elaborazione del lutto e sui meccanismi di coping dello stress post-traumatico (l'incidente aereo), ma in ultima analisi sul significato stesso della vita e della morte e sul potere dell'individuo nel controllare il "destino ultimo" di sé stesso e degli altri.
Jeff Bridges, sicuramente ai suoi massimi storici, interpreta un personaggio che, dopo essere sopravvissuto ad un disastro aereo, viene affetto da un delirio di onnipotenza, di invulnerabilitá; caricato di una valenza quasi cristologica, messianica, la sua missione é salvare gli altri. Un angelo? No, nient'altro che un uomo, si scoprirá, intrappolato in un purgatorio, in un limbo in cui non e' né vivo né morto. E da questo purgatorio dovrá essere salvato, poiché nessuno si salva da solo.
Un film scritto in maniera intelligente, inusuale, che si apre a molteplici chiavi di lettura e che non manca di emozionare nonostante la lunghezza.
Interpretazioni eccezionali, da un Jeff Bridges gia' citato, a Rosie Perez, a una bravissima Isabella Rossellini fino ad un buon John Turturro

Filman  @  21/07/2021 16:03:46
   9 / 10
Granitico, profondo ed umanisticamente naturale, questa pellicola ha le stesse sembianze di un film biografico se non fosse che, eccezionalmente, non si tratta di un biopic e che, altrettanto eccezionalmente, questo stesso genere apparirà come lo conosciamo tutti solo anni più tardi.
FEARLESS è introspettivo, parla del trauma, della scoperta e dell'evoluzione di sé stessi. Non racconta una grande storia ma una storia "comune" che, nel suo poter parlare a tutti noi di tutti noi, diventa grande. Parla della psicologia e della fragilità mentale dell'uomo contemporaneo prima di tutti gli altri, quasi.
La cura e la fermezza di Peter Weir nel parlare di un uomo e del suo oblio interiore, dovendo immortalare solo l'esperienze più fisiche ed esteriori, sono encomiabili così come la sceneggiatura cristallina di questo capolavoro.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  10/04/2014 19:04:09
   7 / 10
Un'ottima interpretazione di Bridges (che regge un po'tutto sulle sue spalle) ed un interessante visione di un sopravvissuto ad un disastro aereo. Tutto il film è, come il personaggio di Bridges, abbastanza allucinato. Di scene emozionanti ce ne sono, ma il finale banale e scontato è deludente.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  10/03/2014 13:04:16
   6 / 10
Jeff Bridges è molto bravo, la tematica è di quelle importanti, solo che non mi ha coinvolto più di tanto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  28/03/2013 01:19:35
   7 / 10
Il protagonista (Il solito perfetto Bridges) sopravvive per miracolo ad un incidente aereo e comincia ad avere degli strani comportamenti sociali...da una parte si sente onnipotente e dall'altra ha il desiderio di aiutare gli altri sopravvissuti, in particolare una giovane Donna che ha perso il figlio.
Strano film di Weir, psicologico e con varie interpretazioni...forse un po' troppo eccentrico ma se volete vedere qualcosa di originale e con varie possibili chiavi di lettura questo è il film giusto!

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  26/03/2012 23:05:25
   8 / 10
Meraviglioso e angosciante film di Weir. L'unico difetto è forse la lunghezza, la quale finisce con l'annacquare la potenza emotiva e la portata sconvolgente di questa storia.
Io credo ci sia poco da dire: antesignano illustre di un altro capolavoro del cinema contemporaneo, ossia "Hereafter", Fearless è un film sincero e glaciale, ma furioso come gli splendidi e terribili occhi blu del suo monumentale protagonista: Jeff Bridges (senza dubbio uno dei più grandi attori della storia del cinema). Fearless è un film serio, intimo, potente, sofferente, engimatico. È un canto di vita e di morte contemporaneamente. Reputo la prima scena di questo film tra le cose più belle che Weir ci abbia mai regalato. Ho terminato la sua filmografia e credo che forse sia uno degli ultimi grandi autori che questa arte abbia mai partorito (o sono gli autori ad aver partorito essa?).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/01/2012 21:44:11
   8 / 10
Fearless è la storia di un fantasma in carne ed ossa, la storia di chi ha visto in faccia la morte ed è sopravissuto miracolosamente ad un disastro aereo solo con un piccolo graffietto sul costato. L'esperienza innesca uno stato mentale di onnipotenza e invulnerabilità, ha salvato molte persone ma ancora non ha trovato chi può salvare lui stesso da una situazione di limbo cui è prigioniero. Una morte mentale e una morte sociale. Molto originale questo film di Weir, mai banale e scontato con Bridges in una delle sue migliori intepretazione. Può sembrare eccessivo, ma è il racconto di un'esperienza estrema e dolorosa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  23/09/2010 13:38:00
   6 / 10
Dramma psicologico ben girato ma che, nonostante affronti una tematica importante, non riesce a coinvolgere a sufficienza. Comunque molto bravi gli attori, credibilissimi come vittime traumatizzate da un'incidente devastante. Weir ha fatto decisamente di meglio.

BlackNight90  @  29/11/2009 02:56:49
   7½ / 10
E' possibile vivere veramente la propria vita solo dopo aver visto in faccia la morte?
Weir si interroga sulla vita, sul dolore e sulla perdita, e lo fa con un film insolito per i suoi standard, un film che punta più sulla spettacolarità e sull'effetto, non trascurando comunque la psicologia del protagonista, elemento portante del film ma sviluppato in maniera non perfetta. Un protagonista (un buon Jeff Bridges) che deve affrontare le conseguenze del contatto con la morte, un'esperienza che rende tragicamente speciali, comprensibile solo da pochi eletti dal destino, la consapevolezza di poter finalmente afferrare l'attimo fuggente (un tema caro a Weir); di contro, la difficoltà a tornare a vivere nella quotidianità, un senso di vuoto da colmare con la compassione (nel senso proprio di cum patere: soffrire insieme), o con un sentimento diverso dall'amore, speciale ed insolito come il gesto di fare regali ai morti.
Tuttavia il film fila piuttosto lentamente, e certi personaggi (soprattutto lo psicologo Turturro) compaiono e spariscono senza aggiungere nulla, segno di una sceneggiatura rivedibile. Però è un film sottovalutato è poco citato, come molti di quel grande regista che è Peter Weir.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  13/04/2009 15:57:32
   6½ / 10
Trauma psicologico esaminato molto accuratamente da Peter Weir, che non è nuovo a questo tipo di tematiche. Tutti bravi gli interpreti che sanno valorizzare la bella sceneggiatura ( Tratta da un romanzo ) recitando intensamente con il corpo, purtroppo meno con i discorsi che a volte risultano sporchi e poveri.

Invia una mail all'autore del commento franx  @  17/07/2006 12:12:53
   6 / 10
Un'altra interpretazione da 'spostato' per Jeff, che si conferma il miglior ruolo che possa interpretare e quello in cui rende di più.
L'idea non è male e abbastanza originale, almeno per me, della serie, quando la vita ti cambia con cambiamento il più traumatico possibile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  23/02/2005 14:52:17
   8 / 10
A me è piaciuto molto.
Non è tra i migliori di Weir sicuramente , ma secondo me è tra i migliori del periodo americano.
E' vero è eccessivo, ma è anche originalissimo, nel raccontare una morte scampata e il conseguente sentimento di onnipotenza del protagonista. Un film sicuramente particolare, e psicologico, con un bravissimo attore protagonista.

marco86  @  06/02/2005 17:39:19
   6 / 10
Voto:6,5
Non è tra i migliori film di Weir,perchè il tema della morte non sempre è affrontato in maniera lucida e originale.In compenso,però,vanno sottolineate almeno due cose positive:l'interpretazione di jeff Bridges e la sequenza dell'incidente d'auto.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  08/12/2004 15:51:20
   6 / 10
Curioso ed eccessivo film di Weir

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