La vita di padre Stuart Long, un pugile diventato sacerdote che ha ispirato innumerevoli persone durante il suo viaggio dall'autodistruzione alla redenzione.
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Avere una seconda possibilità attraverso l'acquisizione della fede. Un uomo ruvido, incattivito dalla vita che cominciando a frequentare con lo scopo di flirtare con l'insegnante di catechismo comincia gradualmente ad intraprendere un certo percorso che sarà repentino dopo l'incidente stradale. Francamente è un momento abbastanza imbarazzante con l'apparizione della *******. L'ultima parte poco interessante perchè è un continuo sermone per ultras cattolici ed il rapporto padre/figlio appare forzato nelle fasi finali. Da parte mia passo la mano.
In Italia si è passati dal Castellitto che nel 2000 interpreta "Padre Pio" e due anni dopo partecip'alla bestemmia del fratello ne "L'ora di religione" di Bellocchio all'Odifreddi che, dopo la morte della madre, scriv'e pubblica nel suo ultimo libro il carteggio/colloquio avuto con Benedetto XI, mentre negli States non si recita quand'i film sono predicozzi sulle proprie convinzioni spirituali. Questo biopic l'avrebbe potuto dirigere direttamente Gibson o Caviezel, invece è stato scritto e girato dalla debuttante 31enne fidanzata di Mel, e a loro s'aggiunge Wahlberg che produce pure. Completamente fuori ruolo, ora temo per Malcolm McDowell.