fast color (2018)

Film lento e ridondante, piuttosto anonimo nella sceneggiatura e nella caratterizzazione dei personaggi.
Storia che si mantiene sullo stesso livello per tutta la durata, senza mai mostrare quelche picco degno di nota, raccontando delle dinamiche che stentano ad appassionare.

Film al femminile per i miei gusti troppo sentimenntale.
La protagonista sembra sempre sull'orlo della crisi di pianto.
Ritmo non troppo avvincente.

Racconto molto colorato e non molto veloce che vorrebbe raggiungere la trascendenz'aquariana d'una "Good Vibration" per eredità matriarcale. Carino, ma inoltre cad'anche nella trappola di credere ch'i problemi possano essere risolti con una maggiore quantità di potere e non con qualcosa di qualitativamente diverso. Superoismo, superomismo, oltreomismo, transumanesimo: basta.

Mauro Lanari