evilenko, il comunista che mangiava i bambini regia di David Grieco Italia 2004
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evilenko, il comunista che mangiava i bambini (2004)

 Trailer Trailer EVILENKO, IL COMUNISTA CHE MANGIAVA I BAMBINI

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locandina del film EVILENKO, IL COMUNISTA CHE MANGIAVA I BAMBINI

Titolo Originale: EVILENKO, IL COMUNISTA CHE MANGIAVA I BAMBINI

RegiaDavid Grieco

InterpretiMalcolm McDowell, Marton Csokas, Frances Barber, Ronald Pickup, Vernon Dobcheff, John Benfield

Durata: h 1.46
NazionalitàItalia 2004
Generedrammatico
Tratto dal libro "Il comunista che mangiava i bambini" di David Grieco
Al cinema nell'Aprile 2004

•  Altri film di David Grieco

•  Link al sito di EVILENKO, IL COMUNISTA CHE MANGIAVA I BAMBINI

Trama del film Evilenko, il comunista che mangiava i bambini

Sul finire degli anni '80, il detective Vadim Timurovic Lesiev, giovane magistrato, padre di famiglia e comunista modello, si ritrova ad investigare sul 'Mostro della Striscia di bosco'. Sotto questo nome si cela un uomo che ha divorato e ucciso più di 50 bambini e adolescenti senza lasciare traccia attraverso lo sconfinato territorio del paese che un tempo si chiamava Unione Sovietica.

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Voto Visitatori:   6,94 / 10 (93 voti)6,94Grafico
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Voti e commenti su Evilenko, il comunista che mangiava i bambini, 93 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

C.Spaulding  @  13/06/2012 15:35:05
   8½ / 10
La storia di Andrej Romanovic Cikatilo anche detto il mostro di Rostov uno dei più feroci serial killer della storia. Cannibale e pervertito sessuale Cikatilo ha ucciso più di 50 bambini. Il film è un ritratto agghiacciante di questo mostro. Ottima regia e magnifica interpretazione di Malcom McDowel che qui supera se stesso. Una pellicola disturbante che cattura lo spettatore e lascia con il fiato sospeso. IMPERDIBILE!!!

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DarkRareMirko  @  24/02/2012 22:30:04
   8 / 10
Buona incursione di David Grieco (autore anche dell'omonimo libro su cui è basata la storia, il cui nome è riproposto come alternativa al titolo italiano del film: Il comunista che mangiava i bambini), nella mente del più prolifico serial killer del Novecento, quell'Andreij Romanovic Chikatilo, macchiatosi di ben cinquantacinque omicidi (perlopiù riferibili a donne e bambini), che qui viene ribattezzato Evilenko. Le sue vittime venivano stuprate, uccise e, in casi estremi, anche mangiate. Il lungometraggio, una volta tanto e per vari comprensibili motivi, non mostra nulla di disturbante nonostante la tematica sia tra le più inquietanti e perverse in assoluto (leggasi: cannibalismo e pedofilia). Nel 1994, dopo vari anni privi di indizi e sospetti, grazie al lavoro di uno psichiatra e di un poliziotto il processo si conclude con una a dir poco ovvia condanna a morte, dopo una dichiarazione di sanità mentale. E' possibile che la malattia del mostro derivi da una perdita di identità e da un'infanzia difficoltosa, collegata via via anche alla progressiva frantumazione del comunismo.
Opera pluripremiata al Fantafestival del 2004; insolita e curiosa la produzione unicamente italiana, nonostante i vari nomi coinvolti, tra i quali anche il mitico Malcolm McDowell, l'Alex di Arancia meccanica ed il protagonista principale di Io, Caligola di Tinto Brass. Ottime le musiche di Badalamenti, afecionado di David Lynch.
Sullo stesso tema, anche Cittadino X di Chris Gerolmo, anch'esso un film di buon livello.

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Ultima risposta 24/02/2012 22.35.11
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luketh81  @  14/02/2010 19:46:10
   1 / 10
Beh devo dire che è proprio una storia che fa raccaponare la pelle..ho visto questo film e mi ha fatto schifo..

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Ultima risposta 21/03/2010 11.53.58
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  03/09/2009 15:14:03
   7 / 10
Quasi un orribile favola del mostro mangiabambini. Solo che il mostro è esistito veramente.Buon film di Grieco tratto dal suo libro e dalla storia vera di Andrej Chikatilo,uno dei più spietati serial killer della storia. Film che si lascia guardare e che non lesina in scene "forti"anche se molto non ci viene giustamente mostrato. I punti deboli del film sono una storia a tratti troppo "romanzata" e di fatto si assiste all'entrata in scena di personaggi non credibili come quello dello psichiatra omosessuale affascinato dal mostro o della dote di ipnotizzatore di Evilenko,che in realtà abbordava le prostitute e i disperati dietro l'offerta di soldi. Nella realtà lo psichiatra non è mai esistito e nemmeno questo "potere"del killer. Altro punto debole è una regia buona ma che a tratti dimostra momenti di immaturità. Le musiche sono di Badalamenti,una garanzia dati i suoi trascorsi con Lynch,ma qui non è al suo meglio anche se imprime la giusta atmosfera al film. L'ultimo grande difetto è il nome dato al protagonista,Evilenko,manco fosse un cattivo dei fumetti. Il mio voto effettivo sarebbe dunque sei e mezzo ma mezzo voto in più deve essere dato per la magnifica interpretazione di McDowell,camaleontico e straordinario Evilenko. Un peccato che a volte venga ricordato solamente per la sua (certo insuperata)prova in Arancia meccanica,dato che è lui a dare a questo film una marcia in più dandoci un personaggio da incubo. Come nella vita vera è effettivamente stato Chikatilo.

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Ultima risposta 17/07/2012 11.14.19
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corvo4791  @  16/12/2008 02:39:40
   3½ / 10
Vorrei sapere chi ha creduto in questo David Greco tanto da fargli fare questo film.
Di nuovo mi sono lasciato ingannare dagli inspiegabili, almeno per me, voti alti.
Devo dire che già il titolo prometteva malissimo con quel doppio, stupido e banale gioco di parole dove EVIL (termine inglese infilato in un cognome russo... mah) si accoppia a IL COMUNISTA CHE MANGIAVA I BAMBINI... doppio mah...
Mai prima d'ora si era visto un esempio così palese di titolo che nasce prima del libro... o meglio di libro che viene scritto perché all'autore è venuto in mente un bel titolo ( a suo vedere ).
Il film non comincia malissimo, anzi, sembra interessante. Malcolm McDowell dimostra sempre di essere un grande attore e ha l'abilità di mettercela veramente tutta anche in un aborto simile. Lì si vede il professionista. Infatti il 3 e mezzo del voto è solo per lui. Tutto il resto è un'accozzaglia ignobile di eventi mal recitati e mal strutturati dove tutto è di una idiozia irreale e senza nessun senso.
La polizia russa cerca da mesi l'assassino fino a quando non si affida ad uno psicoanalista gay e pedofilo che arriva ad Evilenko subito... come se tra pedofili ci si riconoscesse da uno sguardo. Totalmente ridicola la parte in cui lo stesso personaggio cerca di salvare una bambina fingendosi il padre di Evilenko ( e probabilmente l'attore che lo interpreta è più giovane di McDowell ) sfoderando un' analisi da scuola elementare in cui cerca di far capire allo spettatore che Evilenko è così a causa del fatto che non ha mai conosciuto il padre. L'apoteosi dell' analisi freudiana.
Alla fine non ho resistito... ho dovuto spegnere quando Evilenko ipnotizza il magistrato che ritorna bambino e comincia a spogliarsi. Chi ha visto il film sa... ho optato per i Simpson. Molto più realistici.

E adesso dite pure che posso guardare solo i Simpson, tanto lo prendo come un complimento.

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Ultima risposta 17/07/2012 04.18.39
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KAFKA  @  27/01/2008 11:35:13
   7½ / 10
Solo pensando al fatto che è una storia vera già mette i brividi...perfetta ricostruzione della vita di uno dei serial killer piu famosi della storia: Andrej CHIKATILO(il macellaio di rostov)...un film che riesce a farti rabbrividire senza spiattellarti in faccia scene disgustose e perverse, ma lasciandoti solamente l'immaginazione( e questo è da apprezzare!! perchè è facile mostrare scene disgustose e far schifare lo spettatore) qui invece il regista nn ci fa vedere quasi nulla ma ti schifi lo stesso immaginando ciò che potrebbe succedere.
Eccellente,perfetta, interpretazione di McDowell calatissimo nella parte!!! DA OSCAR!!!!!

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Ultima risposta 17/07/2012 05.03.27
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Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  14/05/2007 14:30:32
   7 / 10
Ricostruzione con luci ed ombre del più spietato serial-killer del secolo passato.
La storia cerca di ripercorre la spaventosa serie di efferati omicidi commessi dal “Mostro di Rostov” tra la metà degli anni ’80 fino all’inizio del ’90, con un taglio che rileva interessantissimi spunti di riflessione ma al contempo evitabili cadute di stile ..la volontà di dare un respiro più ampio alla narrazione, comprendendovi la grande crisi di identità politico-sociale durante il periodo della Perestroika, risulta allo stesso tempo negativa e positiva, in quanto viene eccessivamente legata alla personalità e alle azioni del serial-killer (con una leggera parvenza giustificatrice) ..più apprezzabile invece la sottolineatura (direi anche critica) della sua frettolosa eliminazione fisica e di un regime che, pur nell’evidente follia dell’imputato, lo giudica sano di mente e ne ordina rapidamente la condanna a morte, della quale peraltro non vi sono ancora prove certe (alimentando così fatalmente l’alone di mistero sul personaggio).
Il racconto è intenso, scandito bene nella ricostruzione dei fatti e con un ritmo sincopato capace di accrescerne la tensione ..qualche forzatura la si rileva nella scelta fantasiosa di attribuire al protagonista doti “ipnotiche”, così come le fasi dell’interrogatorio finale ..invece perfette risultano le ambientazioni, la pressante ed inquietante colonna sonora (del nostro bravissimo Angelo Badalamenti) che accompagna la narrazione e l’interpretazione di un ispiratissimo Malcom McDowell (ben doppiato da G. Giannini), calatosi con sorprendente veridicità nel difficile personaggio (la sua postura, le movenze scomposte, lo sguardo fisso) ..non eccelsa la regia dello stesso sceneggiatore-autore David Grieco.
Pellicola che, se pur con alcune evidenti pecche, rappresenta un documento storico importante che ci mostra fino a quanto possa spingersi la follia di un uomo ..da vedere soprattutto per gli amanti del genere.

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Ultima risposta 17/07/2012 04.20.57
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baghiero  @  14/05/2007 10:24:57
   9 / 10
Penso che la storia di questo serial killer non poteva essere raccontata meglio.Grandissimo attore (lo stesso di Arancia Meccanica). Da vedere fino alla fine!

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Ultima risposta 17/07/2012 04.23.00
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Invia una mail all'autore del commento King Of Pop  @  27/02/2007 21:47:28
   7 / 10
Buon film,una fantastica riproduzione realistica della vita di uno dei piu grandi criminali di tutti i tempi.

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Ultima risposta 17/07/2012 04.24.56
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desi  @  11/07/2005 14:26:34
   7 / 10
Solamente la maschera di Malcolm McDowell poteva assorbire le gesta di Andrej Romanovic Chicatilo, il più feroce serial killer della storia (stando alle confessioni di tutti i serial killer della storia, lui ne ha consegnati ben 55!).
Molto coraggioso e scabroso nelle scene di sessualità ma d'altronde, per richiedere accesso dentro alla mente dell'assassino, bisogna pure narrare ogni suo piccolo comportamento psicologico.
Memorabile la scena che vede Chicatilo dentro il cellulare degli uficiali sovietici, mangiare con estrema pacatezza una mela, mentre dall'esterno centinaia di persone e familiari delle vittime cercano invano di piombargli addosso...
Solo non capisco perchè sostituire al nome di Chicatilo quello di Evilenko utilizzato nel romanzo di Greco.
Luce

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Ultima risposta 06/08/2005 21.49.05
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Skorpio  @  22/05/2005 05:33:40
   1 / 10
Ci vuole molto coraggio per presentare un film di questo calibro. David Grieco evidentemente ne ha da vendere. La storia di Andrei Chikatilo, prolifico e terrificante omicida seriale russo, era stata già raccontata con precisione, accuratezza e sobria maestria da Chris Gerolmo nel 1995, con il suo eccellente e ingiustamente sconosciuto “Cittadino X”. Precisione, sobrietà e maestria che più che scarseggiare proprio non compaiono in “Evilenko” di David Gireco.

Cittadino X mostrava la storia di Andrei Chikatilo nei suoi tratti essenziali, offrendo allo spettatore il panorama desolato e desolante di un alienato che uccide per compensare la sua incapacità di comunicare, all’interno dell’altrettanto desolato e desolante contesto della Russia sovietica. Una immagine ed un contesto che il film di Grieco deformano in modo grottesco e persino delirante. Chikatilo, l’assassino che sceglieva le sue vittime tra bambini e ritardati orfani e sbandati, che li cercava nelle stazioni ferroviarie dove si riparavano dal freddo o si prostituivano, che li adescava offrendo gomme da masticare, dolciumi o sorsi di vodka diviene in questo film Evilenko, un abile manipolatore addirittura in grado di ammaliare fino all’ipnosi vittime e eventuali testimoni dei suoi crimini, inducendo regressione, obbedienza e cancellando il ricordo del suo passaggio in chi gli sopravviveva. La appartenenza al partito comunista, che valse all’omicida la salvezza da ulteriori indagini in diverse occasioni, viene qui esagerata al punto da immaginare una sua effettiva collaborazione con il KGB. Le vicende relative alle indagini ostacolate dalla opprimente resistenza della burocrazia sovietica ad accettare di avere a che fare con un omicida seriale, diventano in Evilenko una specie di barzelletta alla Groucho.

Riassumo qui di seguito alcuni momenti di delirio massimo:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Non posso, in tutta sincerità, calare la scure anche sulla recitazione, per il semplice motivo che basandosi le scene su un soggetto a tal punto sconnesso e improbabile da render comiche scene di una tragicità esemplare non è proprio possibile esprimere un giudizio su come esse siano state recitate: certamente con coraggio.

Povero McDowell, aveva già dato prova del suo fascino cattivo guidando i Drughi in Arancia meccanica nel pieno della sua gioventù, proprio non c’era bisogno che, incanutito e appesantito, prendesse parte a questa imbarazzante pagliacciata. Quanto a David Grieco, doveva continuare a collaborare con Nuti e fare film comici. Speriamo che qualcuno gli spieghi la differenza tra un soggetto che tratta di Chikatilo e quello di “Mortacci”.


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Ultima risposta 06/08/2005 21.23.03
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR PAOLUCCIA  @  10/04/2005 20:04:20
   8 / 10
Sono passati 30 anni e gli occhi di Malcolm non sono cambiati affatto.Come un magnete t'incolla al suo sguardo,precisando che,se in Arancia meccanica aveva una carica sessuale fortissima,adesso in evilenko mi provoca solo disgusto.Ma e' comunque un disgusto che ti affascina,tanto e' vero che all'interno del film usano l'elemento dell'ipnosi,che cn un altro attore sarebbe di certo andato sprecato.Apparte lui,il film si presenta comunque molto bene.Impossibile non lasciarsi toccare dalla colonna sonora...PECCATO LA SCENA DEL COLLOQUIO UN PO' "PARTICOLARE" DICIAMO,quella non m e' proprio piaciuta.Avrei dato per questo un 7 e mezzo,ma preferisco arrotondare x eccesso.

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Ultima risposta 25/06/2005 22.57.33
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  18/11/2004 11:35:04
   7 / 10
Premessa: Evilenko non è proprio un capolavoro, ma come direbbe il Carletto Ancelotti: "non lo scopro certo io".
Detto questo, va ricordato che il film, girato da David Grieco, voleva forse avere un taglio fiabesco (vedi la tanto discussa trovata dell'ipnosi) e al contempo documentaristico* (vedi l'abominevole lista dei morti nella scena conclusiva), combinazione alquanto azzardata da cui avrebbe potuto derivare una vaccata tremenda (cosa che per fortuna non è avvenuta).

*Non dimentichiamo infatti che prima di dirigere questa pellicola, il regista (per altro alla sua prima esperienza), ha per anni raccolto documenti su Chikatilo, pubblicando anche un libro ('Il comunista che mangiava i bambini' appunto).

Premesso questo andiamo a concentrarci sul polverone a sfondo politico ideologico sollevato dal commento di gerardo, procedendo per punti:

- innanzitutto è inevitabile che la pellicola abbia una consistente matrice psicologica (STIAMO PARLANDO DI UNO DEI PIU' FEROCI SERIAL KILLER CHE LA STORIA ABBIA MAI CONOSCIUTO!).

- Punto secondo, quando l'essere umano non trova spiegazioni razionali a determinati misteri (in questo casola la ferocia e la perversione) tende a ipotizzare.

- l'ipotesi formulata da Grieco è la perdita di idntità subita dal personaggio a causa della caduta del comunisco (se permettete non proprio un cambio di governo ).

Quindi il comunismo, visto come puro e semplice ideale politico, resta di per sè inviolato, e per tanto non vedo proprio i motivi alla base di tutta questa agitazione.
Se lo scopo era quello di aprire un dibattito etico hai cannato in pieno!!!
Ciò che invece sbagliata non lo è di certo resta la superlativa interpretazione dell'ex Drugo Malcolm McDowell.

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Ultima risposta 23/10/2006 02.13.45
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  04/05/2004 21:29:38
   6 / 10
Finalmente ce l’hanno fatta! Lo spauracchio dei comunisti che mangiano i bambini si è materializzato. Sembra quasi lo sfogo a una lungamente repressa frustrazione, questo Evilenko.
Di “mostri” cannibali la storia del cinema ne ha partorito vari esempi, ma mai legati ad una precisa ideologia politica, semmai rimandanti ad ancestrali pratiche tribali e primitive. Evilenko/Cikhatilo dovrebbe essere come i suoi compari letterari/cinematografici Hannibal Lecter di Demme/Scott, come i vari “collezionisti” con Morgan Freeman; più semplicemente come i veri “mostri” di Marcinelle o di Gloucester. O di Firenze, tanto per non andare lontano. Dico “dovrebbe essere”, ma di fatto non lo è, secondo David Grieco. Tutti occidentali i mostri suoi predecessori, provenienti – tanto quelli veri che quelli di fantasia – da paesi capitalisti. L’assunto, quindi, della perdità d’identità sovietica, cioè la morte del comunismo, in Evilenko, mi sembra più che altro un’ardita e strumentale interpretazione di una schizofrenia e di un disturbo psichico che ha la sua origine - forse! - nei retaggi occulti e inconsci di tribalismo che potrebbero annidarsi ancora persino nelle società e nelle culture più avanzate come quelle occidentali, capitaliste o comuniste che siano.
Il film ha qualcosa d’interessante sotto l’aspetto estetico, come ad esempio la fotografia e la non malvagia regia, ma i dialoghi sono più o meno ridicoli e certe situazioni – la vicenda familiare del magistrato, ad esempio – sono messe lì senza un’idea e una soluzione precisa. Appare il tutto piuttosto come scimmiottamento dei thriller più famosi hollywoodiani.
Ciò che mi lascia più sconcertato, in realtà, è l’aspetto semiologico che circonda l’operazione, più che il film in sè. Partendo dall’analisi del titolo/nome del protagonista, della locandina e del trailer, si può notare come il film voglia puntare sul prurito dello spettatore medio(cre) brutalizzato da anni di segni banali e ideologia mcdonaldizzante anticomunista. Il nome del protagonista-mostro e del titolo del film è Evilenko, composto da due parti, la prima EVIL (“male”, in inglese), la seconda ENKO, che è una desinenza comune nei cognomi ucraini, come Shevcenko, per intenderci… (di fatto, il vero A.R. Cikhatilo era ucraino). Beh, non si poteva scegliere sostantivo più banale, come EVIL, per definire il male… Il quale, nella scritta sulla locandina, si staglia rosso su sfondo nero, unito poi con la desinenza ENKO, in bianco con la chicca dell’ultima O piena, senza la “ciambella” riempita da una eloquente falce e martello rossi… Non è poi tanto fantasioso associare il Male (evil) al cognome/personaggio e, per estensione, al contesto di cui egli fa parte, cioè l’URSS e quindi il comunismo, nonché al sangue (male-sangue-comunismo). Tanto più che la scritta è in rosso, appunto. A suggellare tale “ardito” simbolismo è proprio la falce e martello contenuti nella o finale di Evilenko. Il titolo mi fa sorridere: EVILENKO. Roba da z-movie anni ’70, tipo “Cannibal ferox” o “Cannibal holocaust”…



11 risposte al commento
Ultima risposta 21/05/2004 14.13.15
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alesfaer  @  29/04/2004 23:00:44
   1 / 10
feccia. nn dico altro

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Ultima risposta 18/06/2008 16.47.48
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Invia una mail all'autore del commento paolo  @  22/04/2004 13:56:53
   7 / 10
Evilenko è un film duro, interpretato e musicato in maniera eccellente ma che non riesce a superare quei limiti imposti da una sceneggiatura a volte priva di phatos che indugia troppo sulla scia di sangue lasciata dall'ottimo McDowell facendo calare la suspance raccimolata fino a quel momento. L'idea dell'empatia è sens'altro un buona trovata che riesce a trasmette carisma al protagonista facendolo diventare quasi una creatura degli inferi, un demone a piede libero sulla terra. La regia è funzionale allo scorrimento del film senza picchi eccessivi e con qualche pecca nella gestione di alcuni dialoghi. Per il resto Evilenko risulta un film a tratti agghiacciante e con momenti di grande cinema la cui unica pecca è la presenza di punti morti proprio dove non ci volevano.

5 risposte al commento
Ultima risposta 30/04/2004 19.00.06
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labilu  @  19/04/2004 21:46:36
   10 / 10
E' un film estemamente serio, definirlo un "film orror" mi sembra offensivo perchè nonostante l'argomento , agghiacciante anche xchè parla di una storia vera, riesce a non essere volgare e va molto al di là di quello che uno si aspetta. Trovo che la grandezza sta proprio nel fatto che riesce a nn " violentare" lo spettatore con scene schifose da film orror. Certo, nn sto dicendo che sia una commedia o una passeggiata, ma l' ho trovato quasi "poetico" xchè Evilenko riesce a far vedere la sua parte "umana" grazie chiaramente all' interpretazione indescrivibile di Malcom.
E' un film che analizza gli aspetti psicologici, è un film maturo, profondo che nn si ferma, che fa pensare anche a tante altre cose, che lascia spazio...al nostro io!
Complimenti
E' un capolavoro del cinema! ...anzi del suo creatore insieme a tutti gli altri

12 risposte al commento
Ultima risposta 10/05/2004 12.55.40
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Ciccio  @  19/04/2004 18:37:40
   7 / 10
Molto interessate questo bel filmetto. Bravo lo psicanalista e la moglie di Evilenko. Magistrale l'interpretazione del protagonista di arancetta meccanica, che non fa un ruolo comico neanche se lo mangiano vivo.
Buona la regia. Buona la fotografia. Buone le musiche. Molto incisivo questo film. Immagini che ti rimangono dentro e ti danno ancora una volta la giusta misura di ciò che il cinema dovrebbe anche essere: Una scossa!

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/04/2004 22.05.45
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Invia una mail all'autore del commento Dopocena  @  19/04/2004 11:24:57
   7 / 10
Gli dò 7 (un punto in più del dovuto) perchè è italiano.
Ottima l'idea e la storia. Sufficiente la realizzazione tranne alcuni punti un po' troppo fantasiosi. Non mesta troppo nel torbido, presentando la storia così com'è.
Pessimo l'attore che interpreta il magistrato.

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/04/2004 21.10.16
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tispiego99  @  16/04/2004 18:56:03
   3 / 10
l'idea era buona, ma è stata realizzata nel modo peggiore. la storia che sta alla base del film è uno degli accadimenti più angosciosi della storia del genere umano e doveva essere raccontata in modo tale da trasmettere un pathos appropriato. francamente mi sembra che il fatto sia stato reso con la banalità di una cena in pizzeria. io lo meterei in onda su gambero sat

8 risposte al commento
Ultima risposta 17/07/2012 04.39.07
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