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Questo film si sorregge su un'idea talmente idiota che quasi non riesco a credere risulti così scorrevole e geniale. Confesso che conoscevo quest'opera soltanto per la sua fama, e mai mi era presa la voglia di approfondire di cosa si trattasse(e mai avrei creduto che fosse come adesso ho scoperto), ma per quel poco che mi era arrivato mi ero fatto la strana idea che fosse un film biografico, o quantomeno, incentrato sulla vita del famoso attore americano. In un certo senso si può anche dire che sia effettivamente così, però immaginarsi un film di pura finzione, con personaggi di pura finzione, in un mondo dove John Malkovich esiste come sul nostro(e come lui tutto il resto) in cui un portale(un semplice condotto situato all'interno di un ufficio), possieda la capacità di trasportare dentro il corpo del famoso attore per 15 minuti risultava impossibile.....e direi anche un pizzichino ridicolo.... ....invece la sceneggiatura funziona, coinvolge e riesce a non essere mai noiosa; addirittura mi è venuto da paragonarlo a "Brazil" per il fattore assurdità che mostra; a differenza che questo pavoneggia un ritmo ed una regia che, a mio parere, sono decisamente superiori e maggiormente pensate per non avere cali di alcun tipo..... Sorprendente vedere e scoprire quanto fosse "normale" Cameron Diaz quando non era passata dal chirurgo estetico(dimostrando che il 70% delle tope appartenenti al mondo dello spettacolo sono tutte finte....)..... Pellicola davvero affascinante e sbalorditiva.......non credevo ma mi è piaciuto veramente un sacco...... ....da recuperare per chi non l'ha visto......
Uno dei migliori esordi degli ultimi anni. Un film decisamente fuori dal mondo! Grottesco, irreale, folle, assurdo ma senza essere fine a sè stesso, bensì riflessivo, filosofeggiante e molto intelligente, con personaggi unici e situazioni pazzesche tra cui una scena epica con protagonista John Malkovich
quella in cui entra nella sua stessa testa, e vede ogni persona uguale a lui, con una lingua parlata di sole 2 parole: JOHN MALKOVICH XD
Alcuni lo criticano perchè è un esercizio di stile senza trasmettere un messaggio profondo, e sinceramente penso che non trovare ALMENO UNO dei tanti temi attualissimi che il film tocca sia umanamente impossibile.
Film molto coraggioso che è un doppio esordio per regista e sceneggiatore. Jonze se la cava ma in molti punti,specie nella seconda parte,il film diventa un pò soporifero e non mantiene un buon ritmo,invece Kaufman parte con il botto con una sceneggiatura magnifica,da 10. Poi credo che la scena in cui Malkovich entra in sè stesso sia tra le più claustrofobiche e grottescamente geniali mai create. Temi profondi vengono approcciati con uno stile unico ma,come detto,il merito più grande va senza ombra di dubbio allo sceneggiatore che con questo film esordì. Ho preferito Human nature grazie anche a Gondry che è forse un regista più colorato e vicino ai miei gusti ma questo esordio è da ricordare. Molto bello anche il finale.
In tempi in cui l'omologazione ammazza la particolarità di ciascuno di noi, niente è meglio accetto di un talento così limpido, così fuori dagli schemi quale è Charlie Kaufman. Una sceneggiatura unica, indescrivibile, senza precedenti, trasformata in film dall'esordiente Spike Jonze, ma, tra i tanti significati che essa può contenere e sicuramente contiene, sinceramente non saprei indicarne nemmeno uno. Verso la fine il film apparentemente cade in una spiegazione banale, eppure anche quello rientra nel genio degli autori. Magnifiche prove degli attori, tra cui alcuni simpatici cameo hollywoodiani e sensazionale la scena di John Malkovich dentro la sua stessa testa (Malkovich Malkovich ? Malkovich ! Malkovich Malkovich...). E' un film da vedere e basta, anche solo per l'originalità e l'eccezionalità del soggetto. La manipolazione della mente da parte della società portata al paradosso.
Divertente ed originalissima commedia interpretata con verve da tutti i protagonisti, Malkovic in primis. L'assoluta umiltà con cui è diretto gli conferiscono poi quel quid che gli consente il salto di qualità. Memorabile poi la scena in cui Malkovic entra nella propria mente. Qualcuno però dovrà spiegarmi il senso di imbruttire attrici avvenenti per fare interpretare loro ruoli da racchie invece di chiamare dall'inizio dele racchie autentiche.
A mio parere questo è uno tra i film più originali e divertenti degli ultimi anni. Scorre velocemente tra un continuo susseguirsi di trovate surreali (dove non mancano citazioni dal mondo dell'arte e della letteratura) e tocca argomenti come la perdita di identità, lo sdoppiamento di personalità, l'insoddisfazione del vivere e quindi il desiderio di essere qualcun altro, possibilmente celebre. Ma lo fa in maniera intelligentemente leggera. Gli attori sono tutti bravissimi e molto nella parte. I miei momenti preferiti: le parti "interpretate" dalle marionette e l'inseguimento attraverso l'inconscio di Malkovich. Gli dò 8 ma meriterebbe 1/2 in più.