espiazione (2007)

Pur non essendo avvezzo al genere , Espiazione (tratto da un romanzo del buon McEwan) è un film convincente,non il solito drammone sentimentale pieno di cliché e luoghi comuni.

La prima parte è ben ritmata, veniamo introdotti subito nella storia , e malgrado qualche momento un po ingenuo e una confezione scenica eccessivamente pomposa la pellicola si lascia seguire ed avvince. Buona la scelta ,in questa fase, di raccontare la storia mostrando due punti di vista differenti ,quello della giovane protagonista e quello oggettivo.
Altre note positive della prima fase sono la performance della giovane Saoirse Ronan e la colonna sonora , che ha vinto pure l'oscar.

La parte centrale è la più debole,lenta , macchinosa e melensa del film , piena di situazioni prevedibili e da romanzo rosa dozzinale. Nonostante questi difetti, brilla un piano sequenza di 5 minuti davvero , un gesto tecnico che impreziosisce una parte centrale altrimenti da bocciare totalmente.

Sul finale Espiazione si riprende alla grande , riuscendo con una conclusione toccante e inaspettata , a perforare l'animo dello spettatore, elevandosi molto al di sopra della media dei prodotti ad alto budget appartenenti allo stesso genere.
Un finale perfetto e a sorpresa, di immenso impatto ed emozionante come pochi.

Tecnicamente come già detto l'opera è di livello,e pure il cast risponde bene;forse solo dalla Knightley mi aspettavo qualcosina in più.

Dunque un prodotto per tutti che rifugge,quasi totalmente, banalità troppo spesso utilizzate in pellicole simili. Peccato per una fase centrale che danneggia il raccordo fra la buona parte iniziale e la stupenda conclusione.

Lento, confuso, sconnesso, inutilmente accademico. Surreale e al tempo stesso scontato. E' veramente una pena tentare di seguirlo.

lento lento nn finisce mai...calvario

film splendido che, nonostante la lunghezza, non annoia mai...
credo che la bravura di questo regista stia nella cura dei particolari che spesso celano dei significati più profondi [ad esempio l'immagine della "vecchia" bryony che per sbaglio fa rewind verso la fine... come se lei cercasse di tornare nel passato e cancellare la sua colpa ]..
molto toccante... fa riflettere e anche piangere (ok io ho pianto tantissimo poi dipende da voi^^)
attori straordinari anche se forse la knigtly è un po' troppo leziosa... ma bisogna dire che forse è perchè è il personaggio che deve essere così!
insomma vedetelo ma sappiate che vi lascerà un po' di tristezza
Bacio a tutti Vale

Un mattoncino non mi ha preso per niente mi ha solo annoiato.
Sicuramente non il genere di fil che prediligo, per me archiviabile!

Io non devo addormentarmi!
Io non devo addormentarmi!
Io non devo addormentarmi!
Io non devo addormentarmi!
Io non devo addormentarmi!
Io non devo addormentarmi!
Io non devo addormentarmi!
Io non devo addormentarmi!

Finalmente l'ho visto. Dopo le critiche entusiaste da Venezia, ho potuto vedere anch'io questo "Espiazione". Tutti non credevano in questa operazione (anche io) forse perchè il libro di McEwan è un libro troppo difficile per il cinema. Ma il bravissimo Joe Wrigt ci è riuscito e l'ha fatto molto bene. Il film è stato un via vai di emozioni e di sentimenti. Un Grandissima regia e uno dei più bei finali che abbia mai visto (Un monologo di circa 6 minuti con una grande Vanessa Redgrave). Nove e mezzo solo per qualche parte lenta ma per il resto è da 10

Ottima tutta la prima parte che si svolge nella villa che risulta enigmatica e coinvolgente grazie anche alla colonna sonora ed all'ottima interpretazione di Bryoni.
Poi si perde un po' in qualche lentezza di troppo (soprattutto nella parte di lui in guerra) per ritrovarsi nel finale.
Nel complesso è da vedere. Sempre splendida Keira Knightley.

Come alcuni hanno detto, "Espiazione" poteva essere un capolavoro, ma non per questo per me non è un gran bel film.
E' carico di pathos, ma manca di coinvolgere ed emozionare lo spettatore come avrebbe - penso - dovuto fare.
Nonostante questo è eccellente o comunque ottimo sotto tutti gli altri punti di vista.
Joe Wright è un regista eccezionale, alcune inquadrature sono davvero raffinate e il pathos sovracitato non cala mai di un secondo. I numerosi primi piani sono di grande impatto e davvero ben riusciti.
La fotografia è eccellente, lo si nota soprattutto verso la metà del film quando vediamo i soldati sul campo o anche quando il regista sceglie di mostrarci stupefacenti panorami.
La colonna sonora di Dario Marianelli, mancato premio Oscar per quella di "Orgoglio e Pregiudizio" (giustamente, però, arrivata a Gustavo Santaolalla...), qu ne ricalca un po' le stesse melodie, ma nel complesso è di maggiore impatto uditivo e gioca in maniera perfetta col ritmo delle immagini (idea magnifica quella di utilizzare il suono della battitura sulla macchina da scrivere a questo scopo).
Per quanto riguarda gli attori, invece, non ce n'è uno allo stesso livello dell'altro nella generale ottima prova: si va da una Vanessa Redgrave (che compare meno di 5 minuti alla fine) da urlo, drammaticamente perfetta (se ce l'ha fatta Judi Dench con soli 8 minuti in "Shakespeare in Love", la Redgrave potrebbe avere serie chance di portarsi a casa la rinomata statuetta), a una Saoirse Ronan (la piccola Bryoni) dall'intenso sguardo, pienamente convincente nel suo ruolo e sicuramente più grande rivelazione giovanile dell'anno, a un James McAvoy in ruolo e anch'esso di grande forza, fino a una Keira Knightley brava ma troppo stilosa, come trattenuta, a volte monoespressiva.
La sceneggiatura, inutile dirlo, è il punto forte del film: non conosco il libro, ma quello che è stato portato sul grande schermo è praticamente perfetto, un intreccio molto ben riuscito di una storia profonda con personaggi magnifici.

Da vedere.

SPOILER

Allora. Mi pare indispensabile distinguere il giudizio sul film in due ambiti. Per quanto riguarda la regia direi che e' assai curata la composizione dell'immagine, con dei movimenti di macchina davvero ottimi (nello specifico ci sono molte panoramiche e poi ricordo un carrello a "retrocedere", opposto al movimento della protagonista). Davvero ben fatta la parte del montaggio alternato in cui i due protagonisti si preparano per la cena. Ottima la scelta di evocare, attraverso una composizione musicale, i rumori della macchina da scrivere e degli altri suoni. Nella seconda parte, dove certo il film perde un po', da notare soprattutto la scelta delle location e l'uso della luce. Nell'insieme alla regia darei un 8
Per quanto riguarda lo svolgimento del racconto...premetto che non ho letto il libro. Pero' ho trovato numerose falle, imprecisioni, incertezze, dei punti mal raccontati e peggio sviluppati. Insomma allo sviluppo della storia darei un 6
quindi di media...7

a me è piaciuto!il film è avvolto nel mistero..lascia tanti dubbi all'inizio,nn si capisce bene qual'è il tema trattato,poi verso metà-fine film tutto è ben chiaro..belle scene,le musiche accompagnano le scene più dense di pathos,il montaggio è ben fatto,davvero una bella trama originale,la piccola attrice è molto brava ma anche keira knightley.Non so perchè nn piaccia,ma dicerto tiene appassionati al film per tutto il tempo senza annoiare e senza essere scontati.Bravo il regista e lo sceneggiatore..ma anche la fotografia!

Ecco un vero esempio di Capolavoro Mancato: sicuramente Joe Wright ci sa fare ma come dicono molti la pretesa di tradurre efficacemente un romanzo memorabile come quello di Ian McEwan era davvero un'impresa suicida... peccato, perchè questo regista ha tutte le carte in regola per stupire e per arrivare prima o poi a realizzare qualcosa di veramente compiuto.
Artefatto lo spirito del romanzo (ma non è la prima volta nè sarà l'ultima), che sembra ritrovarsi soprattutto nelle ultime, memorabili scene, con la presenza carismatica di Vanessa Redgrave, sempre eccellente.
Quanto agli attori, propendo per la ragazzina, Bryoni, o meglio per l'attrice che la interpreta: un volto nuovo davvero intenso, ha lo stesso sguardo malinconico e intelligente (e lo stesso taglio di capelli) della bambina bistrattata dagli odi razziali di "Un mondo a parte" per chi se lo ricorda.
Quanto agli altri interpreti, credibili ma davvero poco coinvolgenti.
"Espiazione" resta un film dall'immenso pathos (e del resto, con una simile sceneggiatura), catturato (e a volte enfatizzato) dalle musiche, dai suoni, da un montaggio che spesso fa degnamente il suo dovere.
Verrebbe voglia di accusarlo di "eccesso di stile" visto che a una prima parte splendida, ne succede un'altra zoppicante e convenzionalmente sciropposa, c'è come uno STRAPPO formale tra un FILM e un'altro.
Terribile lo smacco temporale che ritrova i protagonisti crocerossina-soldato come in una scopiazzatura sconcertante dell'"Addio alle armi" di Hemingwai.
E come "La dalia nera" di De Palma il film, che ha il respiro classico dei drammi di Hawks o di Dmytrik ma anche la confezione patinata di certi prodotti hollywoodiani, tecnicamente è davvero ben fatto: si potranno criticare le scelte stilistiche o la frammentazione dei personaggi, ma rimangono alcune sequenze di grande rilievo: l'arrivo di McAvoy nella villa senza sapere cosa sia realmente accaduto, il grandissimo piano-sequenza dei soldati nel campo militare, la truculenza efferata ma "necessaria" dei soldati feriti nell'ospedale, i cortometraggi di propaganda bellica, e l'omaggio al Realismo Francese (credo che il film che viene proiettato sia "Il porto delle nebbie").
Non è facile accusare questo film di eccesso melodrammatico o di essere un "polpettone", quindi faticosamente Moderno e ostinatamente anacronistico nello stile: che per quanto patinato e ridondante, ha pur sempre il coraggio di spiazzare gli spettatori intransigenti

Vedi recensione