enter the void regia di Gaspar Noè Francia, Germania, Italia 2009
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enter the void (2009)

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locandina del film ENTER THE VOID

Titolo Originale: ENTER THE VOID

RegiaGaspar Noè

InterpretiNathaniel Brown, Paz de la Huerta, Cyril Roy, Emily Alyn Lind, Jesse Kuhn, Masato Tanno, Olly Alexander, Sara Stockbridge, Philippe Nahon

Durata: h 2.34
NazionalitàFrancia, Germania, Italia 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2011

•  Altri film di Gaspar Noè

Trama del film Enter the void

Il ventenne Oscar e la sorella minore Linda arrivano a Tokyo. Oscar vende droga per vivere, mentre la diciottenne Linda lavora come spogliarellista in un nightclub. Una notte Oscar si reca in un locale per concludere un affare, ma gli agenti di polizia lo stanno aspettando per arrestarlo e nella colluttazione che ne segue parte accidentalmente un colpo. Oscar muore ma riemergono le memorie del passato, tra queste spiccano la morte dei genitori avvenuta in un incidente d'auto quando aveva solo cinque anni e la promessa fatta alla sorella di non abbandonarla mai.

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Voto Visitatori:   7,51 / 10 (66 voti)7,51Grafico
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Voti e commenti su Enter the void, 66 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  19/04/2015 18:01:17
   5 / 10
Film estremamente visonario e ribelle per regia e montaggio...
Troppo lungo e però in alcuni punti poco chiaro anche volendosi impegnare a trovarne un senso ...
Bene i protagonisti,De la huerta si impegna ma per me rimane sempre solo una gran bella ....,non un'attrice.
Forse l'ho visto nel momento sbagliato..probabilmente rende molto di pùo se visto in condizioni psichiche alterate ,ma a me alla fine non è piaciuto.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/04/2015 20.22.35
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addicted  @  03/02/2013 22:14:10
   9 / 10
Congratulazioni a Noè, che è riuscito nell'impresa titanica e temeraria di realizzare questo film. L'idea di base è brillante e originale, ma essere capaci di tirarne fuori un'opera cinematografica è una vera e propria follia. Lui c'è riuscito.
In oltre due ore riesce a far compiere allo spettatore una autentica esperienza sensoriale.
Ad una visione superficiale si sarebbe tentati di parlare di psicologia, misticismo, reincarnazione... ma la grandezza di questo film non è tanto nei temi che affronta, quanto nell'utilizzo del mezzo cinematografico. Mai la soggettiva era stata utilizzata in un modo così radicale. In tutti i film l'autore ci costringe a vedere una realtà da un punto di vista, ma in questo caso Noè ha spinto il concetto ai limiti estremi: l'occhio della cinepresa è esattamente l'occhio del protagonista e nello stesso tempo è anche il nostro occhio. Siamo proiettati in un'anima, è percepiamo dal suo interno, costretti a condividere le pieghe più profonde di una coscienza.
Originalissimo, creativo, ipnotico. Un film splendido.
Una menzione speciale agli strepitosi titoli di testa, che da soli sono un'opera d'arte.

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Ultima risposta 04/02/2013 08.07.13
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Badu D. Lynch  @  01/02/2013 21:26:55
   9½ / 10
Enter the Void è un film in cui viene affrontato il tema della morte/reincarnazione in maniera sublime, originale, controversa, provocatoria e psichedelica!! Un'opera che ti lascia senza parole per via delle sensazioni che ti trasmette.

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Ultima risposta 25/03/2013 23.08.44
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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  18/05/2012 00:24:24
   5 / 10
Dopo Irreversible, Gaspar Noè si conferma con un regista con delle idee interessanti, capace di mettere insieme film con grandi potenzialità, per poi non essere capace di portarli a termine decentemente. Il valore di questo film sta sicuramente nella realizzazione tecnica e nel tema molto forte e interessante. Il problema è che dopo la prima ottima mezz'ora tutto il resto è ridondantissimo (alla quarantesima ripresa dall'alto delle strade di Tokio uno volge alla disperazione). La storia è semplicissima, quasi prevedibile (come il finale) e decisamente noiosa. Vista l'esperienza con le droghe del regista, l'unica cosa che resta è la ricostruzione in computer graphic di cosa sia un vero trip (cosa che la visione di questo film non potrà che scoraggiare).

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Ultima risposta 11/09/2013 01.19.47
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barone_rosso  @  02/03/2012 22:16:25
   2 / 10
Il film è decisamente originale, questo è sicuro, almeno se uno non soffre di epilessia.

Peccato sia tutto assolutamente vuoto. Belli i neon, il caleidoscopio, le luci stroboscopiche e tutto il resto, ma non puoi fare due ore e mezza di vuoto (per l'appunto) assoluto condite solo con qualche frase fra spacciatori e una banalissima storia fra fratello e sorella... Inguardabile. Forse un corto avrebbe avuto piu' senso, la trama si riassumeva in 10 minuti e le luci colorate non avrebbero annoiato.

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Ultima risposta 04/03/2012 05.39.42
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Dom.Marchettini  @  01/02/2012 06:33:22
   4 / 10
Sontuoso.
Quasi quanto banale e presuntuoso. Inutilmente didascalico, aggiungerei.
Prevedibile.
Cosa sarebbe? Psiconautica da kindergarten?
Gaspar Noè è uno per cui la visionarietà sono quatrantaquattro neon, interminabili pianosequenza rotolanti, caleidoscopi in c.g.i. sull'obbiettivo e la mdp che plana come una pulce (psichedelica?) da un punto all'altro dell'inquadratura!
Il tutto con contorno di atmosfere finto/morbose, fra un pezzotto di Alex Grey e il Gondry meno ispirato.
Ridicolo.
L'Ineffabile beato che riesce a suggerirlo...
Alla fine di certe cose chi sa, sa. E chi non sa sicuramente non ci arriva con un film (come questo!).
La confezione è impeccabile.
Ma il tutto è al servizio di una dinamica(?) narrativa che al decimo minuto stanca. Figuriamoci per DUE-ORE-E-QUARANTUNO!
Non so come qualcuno abbia anche solo potuto avvicinarlo a Lynch.
Insomma: bocciatissimo.

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Ultima risposta 18/05/2013 01.25.06
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paride_86  @  31/01/2012 01:36:08
   4½ / 10
Gaspar Noè è il mago dei piani-sequenza, questo si capiva anche da "Irreversible", ma ciò non basta a mandare avanti un film.
Le prospettive che il regista sceglie per "Enter the Void" - soggettive, riprese dall'alto, inquadrature che sembrano non avere confini spaziali - fanno assomigliare questo film ad un videogioco colorato, con una grafica perfetta e un freddissimo iperrealismo.
Tutto questo fa sentire lo spettatore un lurido voyeur: segue le drammatiche vicende dal di fuori, senza riuscire a partecipare ai sentimenti dei personaggi; è troppo in alto per immedesimarsi o anche solo per lasciarsi affascinare.
E' proprio questo il limite principale di "Enter the Void": il triste ruolo cui relega lo spettatore, inerme e freddo davanti alla storia.
Lo spettacolo messo su da Noè si mostra tanto abbacinante quanto finto: una profondità da cartelloni pubblicitari al neon, fieri di ostentare la propria splendida inutilità.

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Ultima risposta 01/02/2012 06.35.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  20/01/2012 13:13:14
   8½ / 10
Avevo lasciato Noè con la Bellucci violentata in una stazione della metro per ben 17 minuti. Un film incredibilmente brutto che dietro lo scandalo di una sequenza così forzata, nascondeva un vuoto senza precedenti nella storia del cinema.
Passano 7 anni e il regista argentino sfiora il capolavoro con una pellicola talmente coraggiosa e all'avanguardia da lasciare senza fiato. Un'esperienza cinematografica rara, un viaggio visionario che ricorda gli incubi Lynchiani di Inland Empire, un prodotto esteticamente potentissimo capace di mettere in campo una regia pazzesca giustificata da un espediente narrativo sfruttato come nessun altro aveva mai osato. E'questo il grande pregio di Enter The Void: Noè gira qualcosa di davvero originale trasportando lo spettatore dentro la dimensione temporale del protagonista, un viaggio oltre la vita che conduce in un abisso contorto nel quale si può solo entrare e perdersi al suo sconfinato interno. Un ingresso nel vuoto, appunto.
Da Irreversible Noè trae cmq moltissimo, riciclando inquadrature e amplificando effetti, questa volta impreziositi da una location immensa come quella offerta dalla città di Tokyo. Anche lo spiegone iniziale nei primi 10 minuti è una caratteristica nel cinema di Noè: come nella precedente pellicola tutto quello che accadrà successivamente ci viene raccontato attraverso un lungo monologo messo lì proprio per introdurre i temi importanti del film. Magari una sforbiciatina in più e l'effetto sarebbe stato ugualmente potentissimo, grazie soprattutto a un finale straordinario in cui lo spettatore tocca davvero con mano il nucleo nichilista e disperato che Noè sembra suggerirci fin dai titoli di testa.

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Ultima risposta 02/02/2012 23.11.41
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TimBart  @  17/01/2012 12:12:03
   6 / 10
Quando la sceneggiatura è confusa e scritta male ma il film è visivamente potente si grida al capolavoro troppo facilmente. Noè ha sicuramente delle grandi idee visive ma è estremamente manieristico e calcato. Sgargiante fino allo sfinimento, mi sembra solamente un abbozzo di idea per giustificare i suoi virtuosismi. Mi piacerebbe vedere un film di Noè con una sceneggiatura corposo e ben scritta, perché stilisticamente ha molto più da dire di molti registi osannati e pluripremiati. Insopportabili i titoli di testa.
7 a Noè, 5 al resto.

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Ultima risposta 17/01/2012 16.07.56
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  14/12/2011 18:55:59
   8 / 10
In sala eravamo in quattro. Nessuna maleducazione, come di consueto avviene nei cinema di Milano. Sì, perché nei cinema di Milano la gente solitamente si permette di fare di tutto. Questo perché il Cinema è tutt'oggi (specialmente oggi) considerato una forma come tante di intrattenimento. Che brutta parola. Sì, perché io reputo 'intrattenimento' una partita a bowling con gli amici, una soap in tv, una partita a calcetto. Non considero il Cinema intrattenimento.
E oggi, quando a vedere il film che sto commentando eravamo in quattro, quando il film in questione viene proiettato in un'unica sala in tutta la sterminata provincia di Milano, quando il film in questione viene distribuito con quasi quattro anni di ritardo, finalmente sono riuscito a fruire di questa straordinaria esperienza visiva come dio comanda. Sì, perché quando ti ritrovi insieme ad altri tre sconosciuti, durante una proiezione pomeridiana di un giorno feriale, a vedere un film, e ripeto 4 persone sul milione e passa di gente che vive nel capoluogo lombardo, ma soprattutto a vedere l'ultimo allucinato capolavoro di Gaspar Noè, ti senti parte di qualcosa di grande.

Il Cinema è grande.

Per me si va ne la città dolente
Per me si va ne l'etterno dolore
Per me si va tra la perduta gente

Impossibile e superfluo ci è parso di rievocare la terribile terzina dantesca, scolpita a nere lettere sulla Porta dell'Inferno, scardinata dal Cristo trionfante pochi minuti dopo la sua dipartita dal nostro mondo. Scardinata dalla potenza del Redentore per riportare nella Luce di Di0 gli Spiriti Magni.

In una Tokyo che sembra l'Inferno di Dante, Noé ambienta la sua storia allucinata di morte e di vita. Ambienta una storia fatta di pochi concetti, ma di tantissima Luce. Luce di ogni tipo, luce che si incarna in qualsiasi oggetto, che sia vivo o morto. Luce generatrice, ma anche luce impazzita di realtà perverse e demoniache. Impossibile rimanere impassibili, impossibile non rimanere affascinati dalla spirale di violenza (la scena dell'aborto è pesantissima) e perdizione che avvolge silenziosa e infida i protagonisti di questa vicenda. Una vicenda lineare e piuttosto breve da un punto di vista temporale, ma che si dilata enormemente per via della Forma scelta da Noé per girarla. "Il DMT dura solo 6 minuti, ma sembra che duri un'eternità". Ecco il film è il contrario.
Bisogna vedere questi film per interrogarsi sulle potenzialità di un Cinema che va oltre il concetto classico che ne abbiamo. Noé racconta una storia, è vero, ma è il come la racconta che è importante, poiché di per sé la trama è scontata e prevedibile, infarcita di cliché e concetti base del pensiero Occidentale (vedi il Complesso di Edipo), uscita dalla penna di un Irvine Welsh piuttosto a corto di idee (parlando ipoteticamente). Non è questo l'importante. L'importante è vedersi due ore e mezza di un trip assurdo, dove la ripetitività di alcune scene fa parte del loop, dove l'intermittenza della mdp è l'aprire e chiudersi delle palpebre, dove Noi facciamo il film, poiché Noi siamo nel trip offertoci dal regista.

Non mi spingo oltre nel voto perché anche io (leggendo qua e là i commenti) l'ho trovato un po' lunghetto, avrei tagliato tranquillamente e sono sicuro che l'effetto sarebbe stato lo stesso. Un film da vedere ovviamente al cinema, per assaporare la visionarietà delle luci di Tokyo. Un film da inserire nello studio di un Cinema che è espressione del Post-Moderno.

Ah, i titoli di testa sono quanto di più bello abbia mai visto in vita mia, altro che Tarantino.

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Ultima risposta 20/12/2011 12.00.48
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vendetta  @  14/12/2011 14:55:47
   6½ / 10
Sono stato attirato dalla media alta del film senza sapere però che tipo di film fosse.Adesso che me ne sono fatto un'idea posso dire senz'altro che non è propio il mio genere.
Non boccio il film perchè è girato davvero bene con tecniche sicuramente innovative e realizzato egregiamente, però quelle continue riprese dall'alto mi hanno fatto girare la testa un pò troppo per i miei gusti, va bene usare tecniche nuove e sicuramente molto interessanti, ma è meglio evitare di abusarne.
Tutto sommato comunque sono rimasto contento di aver visto un film fuori dai canoni tradizionali, anche se gia dall'inizio sapevo come sarebbe andato a finire e quali risvolti avrebbe preso,un po' troppo prevedibile.

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Ultima risposta 14/12/2011 21.07.19
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tnx_hitman  @  10/12/2011 11:32:44
   9 / 10
Come da voto,un film eccellente bisogna vederlo.
Non si può di certo dire 4 parole riguardo questo film.
Bisogna un attimo spiegare il perchè di tale voto.Allora prima di vedere Enter The Void sono rimasto veramente sorpreso dalla media voto qui su Film Scoop..ma andando a vedere qualche recensione non entusiasta del film allora mi sono detto"va beh ora tocca a me giudicarlo".

Allora per come è strutturata la trama e da che punto di vista la si analizza,beh posso solamente dire che prima di tutto la durata di 2 ore e mezza non si è sentita affatto.Una regia così sinuosa e malleabile non l'ho mai vista(i mockumentary in una sola ripresa devono ancora imparare a questo punto).Gaspar Noè l'ho odiato in Irreversible perchè sfruttare una delle coppiette più famose d'Europa in un film così misero e superficiale mi ha demoralizzato al punto da allontanarmi dal regista.Ho sbagliato clamorosamente.Qui c'e pane per i miei denti(io che sto iniziando ad apprezzare i piani sequenza che è la tecnica che mette alla prova qualsiasi regista in circolazione per far capire di che pasta è fatto agli spettatori).Difatti abbiamo piani sequenza e visuali in prima(ad ogni sbattere delle palpebre del protagonista non ci potevo credere a che punto siamo arrivati con le tecniche cinematografiche)e terza persona tipica degli action shooter dei videogiochi mai utilizzati così bene.

SIamo nei panni dell'anima del protagonista che scompare improvvisamente ai nostri occhi dopo pochi minuti di film.Quest'anima vaga può fluttuare di casa in casa,può entrare in fonti di luce per teletrasportarsi nel passato(ottima scusa per un bellissimo flashback del protagonista,da vivere nella prima ora di film)o in un punto del presente che a lui puòinteressare.Può seguire le vicende di tutti i protagonisti coinvolti nel triste episodio di Oscar e di sua sorella minore Linda(bravissima l'attrice che interpreta lei,affascinante anche se non ècosì tanto bella come si sperava).Una promessa non mantenuta è il punto più importante della pellicola,il punto che più commuove lo spettatore che non può fare altro che arrivare alla fine perchè ormai troppo concentrato sul"che cosa farà Linda dopo che ha perso il fratello?".

Linda èpersa in un oceano di luci e ombre,è circondata da persone malvagie e inaffidabili.Il Lato Oscuro di Tokyo dietro ad insegne al neon superlativi potrei dire.L'anima di Oscar ci accompagna non solo nei dettagli di una trama potente,ma anche nei posti più luridi e incredibili della città,facendo strabuzzare gli occhi a chi credeva che la capitale del Giappone fosse composta e ordinata,senza sbavature.

Se nella prima ora ho già accennato che si fa un tuffo nel passato di Oscar,nella seconda parte di film la situazione è insostenibile,la moralità va a farsi benedire e tutto il marcio che ha lasciato il"lavoro"che faceva Oscar viene a galla.Linda sempre più disperata perchè ormai si sente sola in un'ambiente a lei ostile e noi non possiamo fare altro che assecondarla.Ma per fortuna si riesce a capire come va a finire la storia negli ultimi minuti di film.

E il finale è geniale,accattivante,ben architettato ed emozionante.Posso solo dire che si tira un sospiro di sollievo.Gaspar Noè mi ha letteralmente rapito e sconvolto per poi farmi staccare gli occhi dallo schermo soddisfatto del prodotto finale.

Enter The Void con una fotografia e ambientazione straordinaria,colonna sonora esile ma essenziale,regia rivoluzionaria,personaggi affascinanti,per non dimenticare dei titoli di testa clamorosi e sconsigliati a chi soffre di epilessia...è un'esperienza da vivere intensamente.

Ritagliatevi 2 ore e mezza di giornata e dedicatevi a questo film,non ve ne pentirete.

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Ultima risposta 17/12/2011 00.09.07
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Lauretta81  @  25/11/2011 10:50:55
   8 / 10
Già dal trailer Gaspar Noè non delude: la camera da presa fluttuante e i lunghi piani sequenza rispecchiano il suo stile surrealista e visionario. Per fortuna ho saputo che oltre al cinema sarà distribuito in video on demand su http://www.ownair.it e si potrà scaricare in lingua originale e soprattutto senza alcun taglio! Questa si che è un'occasione da non perdere per gli appassionati del genere.

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Ultima risposta 14/12/2011 15.02.06
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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  20/09/2011 12:55:15
   10 / 10
Ancora Gaspar Noè, ancora capolavoro !
DOpo il pessimo ''irreversiblè' ,necessario però per racimolare i soldi necessari a finanziare il progetto dei suoi sogni ( questo appunto), noè torna sugli altissimi livelli degli esordi regalandoci una gemma di rarissima intensità visiva : solitamente odio quando la gente definisce un film ''un trip'' perchè spesso e volentieri è un vocabolo usato a sproposito, ma questa volta il termine TRIP non solo calza a pennello ma è l'unico termine utilizzabile x definire quest'opera mastodontica.
Non vorrei esagerare ma era dai tempi di 2001 odissea nello spazio che non si vedeva niente del genere,e a mio avviso questo gli è addirittura superiore ( visivamenrte parlando) !! Per il resto difficile dire qualcosa che non sia già stato detto nei commenti precedenti e comunque è un qualcosa di indescrivibile, va visto e vissuto sulla propria pelle....

Vi lascio con 2 consigli :

1- non partite prevenuti, non lasciatevi ingannare nèdalla durata ne dal fatto che possa sembrare un'opera cervellotica e spocchiosa alla Drawing restraint 9, perchè non è assolutamente cosi

2- vedetelo ASSOLUTAMENTE IN DVD BLU RAY , qualsiasi altro formato video è UN DELITTO

15 risposte al commento
Ultima risposta 23/02/2012 01.40.04
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sweetyy  @  02/05/2011 17:45:56
   8 / 10
Psichedelico film girato quasi tutto in prima persona...mi sarebbe piaciuto tantissimo vederlo al cinema data la sua particolarità e la presenza costante di luci. Una vera opera d'arte.

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Ultima risposta 26/11/2011 12.22.51
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