ennio: the maestro regia di Giuseppe Tornatore Italia 2021
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ennio: the maestro (2021)

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locandina del film ENNIO: THE MAESTRO

Titolo Originale: ENNIO: THE MAESTRO

RegiaGiuseppe Tornatore

InterpretiEnnio Morricone, Quentin Tarantino, Clint Eastwood, Oliver Stone, Hans Zimmer

Durata: h 2.30
NazionalitàItalia 2021
Generedocumentario
Al cinema nel Febbraio 2022

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Trama del film Ennio: the maestro

Giuseppe Tornatore, regista premio Oscar, rende omaggio all'amico e collaboratore Ennio Morricone, ripercorrendo la vita e le opere del leggendario compositore. Lo aiutano le interviste a rinomati registi e musicisti, le registrazioni di alcuni acclamato tour mondiali del maestro, le clip tratte da alcuni iconici film musicati da Morricone e i filmati esclusivi delle scene e dei luoghi che hanno definito la sua vita.

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Voto Visitatori:   9,06 / 10 (17 voti)9,06Grafico
Miglior documentarioMiglior montaggio (Massimo Quaglia, Annalisa Schillaci)Miglior sonoro
VINCITORE DI 3 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior documentario, Miglior montaggio (Massimo Quaglia, Annalisa Schillaci), Miglior sonoro
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Voti e commenti su Ennio: the maestro, 17 opinioni inserite

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The BluBus  @  21/07/2023 23:45:15
   8½ / 10
Il giusto tributo ad una leggenda, non perdetelo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  24/09/2022 18:23:44
   8½ / 10
Alla fine si chiude il sipario sullo sguardo di Ennio Morricone e ti accorgi che la magia è appena finita e che sono passate piu' di due ore in compagnia della sua splendida arte musicale.

Impossibile annoiarsi se come me si è cresciuti con in film da lui musicati, acluni capolavori e altri che lo sono diventati grazie alla sua musica. Dice bene Tarantino che lo paragona a Mozart o ad altri compositori, a mio avviso lui e John Williams sono di quel livello li.

Ma diamo dei meriti anche al regista Tornatore che da buon amico del maestro sa bene quali corde toccare durante la sua intervista.

Tra i vari aneddoti trovo incredibile quello con Kubrick...chissa' cosa sarebbe stato "Arancia meccanica" musicato da Morricone.

Una piccola nota a margine, malgrado la tantissima musica ascoltata sorprende un po' l'assenza del tema di "Giu' la testa" e "Il mio nome è nessuno"...questo solo perche credo che li abbiano inseriti quasi tutti...

Un documentario che è il vero lascito ereditario di Morricone, non credo si possa fare di meglio.

BigHatLogan91  @  01/09/2022 21:53:09
   8½ / 10
Omaggio al maestro che viene dal profondo del cuore.

JohnRambo  @  03/06/2022 11:42:10
   9 / 10
In un mondo alla rovescia dove si fanno film apologetici di gente sopravalutata ancora in vita, un film apologetico/biografico dedicato a un genio autentico dell'arte musicale, sottovalutato dall'isteria degli "esperti" e dei "compositori veri", ci sta tutto.
Gran tocco di Giuseppe Tornatore il cui racconto è aiutato dalla testimonianza di tantissimi grandi artisti e professionisti che hanno avuto la fortuna di incrociare la loro vita con quella del Maestro.
C'è ben poco altro da dire: vedete, ascoltate, seguite e godete ogni minuto di questo film. Non siamo vissuti nell'epoca di Bach, Vivaldi, Corelli, Mozart o Beethoven. Ma abbiamo avuto la fortuna di vivere in quella di Ennio Morricone, non disdegniamolo solo per un fallace senso di "inferiorità" verso quegli altri grandi, che ora sono felici di averlo tra loro, in un incontro di cui solo le parole di Dante Alighieri ed il grande rispetto di Giuseppe Tornatore possono farci percepire l'Altezza.

markos  @  14/05/2022 23:34:10
   10 / 10
Che grande artista.
Molti dei film, con le sue musiche e per le sue sinfonie, sono dei capolavori.
Grazie Ennio.

Godbluff2  @  08/05/2022 10:46:42
   9 / 10
Commovente e splendido omaggio ad Ennio Morricone da parte dell'amico e fedelissimo Tornatore. Del tutto agiografico, come ci si poteva aspettare, ma va bene così e poi che càzzo gli si vuol dire di male a Morricone ? Suvvia.
Tantissime testimonianze sul lavoro del Maestro e sull'universalità della sua musica e della sua influenza, dimostrata dalla varietà di artisti chiamati a dire la loro (per questo documentario o tramite spezzoni di vecchie interviste). Molto bello vedere un tale "range" artistico celebrare Morricone, non per nulla compositore di eccellente versatilità come confermato ulteriormente da questo film; i registi per i cui film ha composto le musiche (Montaldo, Bertolucci, Cavani, Argento, Joffè, vecchi filmati insieme a Leone e chi più ne ha ne metta), i musicisti che hanno suonato con/per lui, compositori classici, chitarristi jazz (Pat Metheny) musicisti di estrazione "pop" (Bruce Springsteen, Paul Simonon dei Clash, l'immancabile Gianni Morandi, uh) e i ricordi e le testimonianze per diretta esperienza di collaborazione (Edda dell'Orso -brividi- Joan Baez -brividi pure qui-) il tutto mentre le note morriconiane scorrono sulle selezioni d'immagini dei tanti film, molto spesso ottimi, buoni, capolavori, sempre ulteriormente nobilitati dalle sue composizioni. Sempre. Perché i film con musiche di Morricone partono sempre sul 2-0 per loro, anche quelli meno riusciti hanno questo fortunato bonus d'autore.
Inoltre, agiografico sì, ma non lascia da parte le molte contraddizioni e le amarezze di un artista tormentato per gran parte della vita da veri e propri dilemmi artistici-morali-professionali. Compositore di "musica per i film" e dunque traditore del mondo accademico che lo aveva formato ? Sottovalutato, severo spesso con la sua musica più "popoular", snobbato dall'accademismo cieco come sempre (in un certo senso, soprattutto da giovane si può quasi dire che lo sia stato lui stesso verso se stesso), defraudato dall'idiozia dell'Academy (l'incolpevole Herbie Hancock, tra l'altro, è un altro che ha suonato Morricone in concerto, lo sa pure lui che esser stato premiato con l'oscar al posto del Morricone di "Mission" è stata una stronzàta), costantemente diviso tra il lavoro di arrangiatore intelligentissimo di canzonette pop italiane anni '60 (alcune, delle perle della canzone pop come "Se telefonando", c'è da dirlo) le composizioni, molto varie ed eclettiche, sempre colme di esperimenti, invenzioni, idee non canoniche e mai banali, per il cinema e la composizione classica/accademica e persino d'avanguardia, con sperimentazioni "free" del suo Gruppo d'Improvvisazione Nuova Consonanza. Tanta, tantissima roba, una cascata, una valanga di roba. E spesso pure bella. Al di fuori delle composizioni filmiche, intendo.
Molto bello il contrastato rapporto col maestro Goffredo Petrassi, al quale il documentario da molta importanza e tiene sempre centrale, nel tempo. Il modo in cui la vita, le esperienze e le sensazioni di Morricone sono passate al setaccio dà profondità al personaggio e all'uomo, impressione rafforzata naturalmente da Morricone stesso, protagonista assoluto anche tramite le sue parole, i suoi gesti, la sua voce rotta spesso dalla commozione, dal ricordo, gli occhi lucidi. E poi il riconoscimento. Popolare, eterno e d'antica data, e accademico/critico, decisamente più tardivo.
Con questo documentario Tornatore riesce, tramite sintesi, a restituire sempre le emozioni da brividi di quelle musiche fuse assieme come un'unica cosa a quelle immagini, nei vari film. Grande lavoro di montaggio (vedi sopra nella scheda, i montatori sono stati giustamente premiati col David) in questo senso, riesce a ri-fondere musiche e immagini in un impasto comprensibilmente celebrativo, ci sono tanti momenti che tornano a commuovere ed esaltare come se si stesse davanti al film vero e proprio come sempre proprio e soprattutto grazie a sequenze esaltate dalle note morriconiane (vedi la parte su "Sacco e Vanzetti" vedi "Mission" vedi i due "C'era una Volta") oppure si mostra chiaramente l'eclettismo e l'originalità di certe partiture, certe invenzioni, certe idee (i film di Argento, "Allonsanfàn" dei Taviani, "I pugni in tasca" di Bellocchio ecc.)
Mai prima di lui le musiche di un film erano state capaci di "invadere" la diegesi di un film anche quando diegetiche non erano, di diventare narrazione stessa del film, una componente registica aggiuntiva. Mai, prima di Morricone e non tante volte dopo di lui, senza di lui. E anche nel selettivo montaggio di un documentario torna questa stessa sensazione, ogni volta.
Chiudo e dico la mia: alla fin fine, come compositore di colonne sonore per il cinema ha dato il massimo della sua carriera, perché è lì che ha unito in un compromesso perfetto il pop e l'avanguardia, la semplicità e l'invenzione geniale, il fischio orecchiabile e la musique concrete. Quando la musica diventa così assoluta e anche così bella e anche così funzionale, vuol dire che sei un compositore di livello superbo. Un dispensatore universale di arte musicale. E questo ad Ennio Morricone non glielo potrà negare proprio nessuno.
Il capolavoro ? Banalmente sceglierei "C'era una volta in America". D'altronde il Maestro soleva scegliere sempre strumenti dal suono che mi strappa l'anima in quattro (qui il flauto di Pan, di là in "Mission" l'oboe, poi le Voci di Edda o di Joan...).
Ovviamente c'è spazio anche per le musiche scritte per i film di Tornatore, che molto umilmente non si concede un millimetro di spazio in più rispetto agli altri, anzi. Tornatore è un testimone ammirato e grato, come gli altri, nulla di più, l'unico centro di attrazione resta Morricone.
Questo documentario spiccherà come oro nella filmografia di Tornatore.

Jumpy  @  19/04/2022 12:16:17
   10 / 10
Non ha questo enorme valore in quanto "cinema" nel senso proprio del termine, piuttosto per l'omaggio a Morricone artista/musicista/compositore. Anche se è un documentario, non annoia (e mi ha incuriosito ancora di più perchè molti dettagli della prima parte della sua vita e formazione artistica non li conoscevo).
Bello "far parlare" soprattutto gli artisti vicini al Maestro.
Imperdibile, oltre che per gli appassionati di cinema, anche per i musicisti.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  16/04/2022 15:42:40
   9 / 10
Bellissimo docufilm di Tornatore che è un omaggio al genio di Morricone e al cinema tutto. Due ore e mezza che scorrono lisce, grazie a un bel montaggio a interviste appassionanti.
Chi ama il cinema, e la musica, non può non amare Morricone.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

stef123  @  22/03/2022 12:16:23
   9 / 10
Un documentario appassionato in cui si comprende tutto il lavoro, la dedizione, la tecnica che hanno portato ai successi di questo grande artista.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  12/03/2022 15:41:23
   9 / 10
Se un documentario di 3 ore ti commuove e ti fa volare il tempo, vuol dire che il suo lo fa alla grande.

suzuki71  @  01/03/2022 11:58:44
   8 / 10
Magnifico documentario, un efficace ritratto di un puro genio italiano. Definirlo un capolavoro però mi sembra francamente eccessivo.....

Manticora  @  25/02/2022 09:05:20
   9 / 10
Ennio è uno di quei documentari di cui è necessaria la visione per capire e comprendere la figura del più grande compositore di colonne sonore italiano che ci ha lasciato un lascito enorme, culturalmente rilevantissimo e di qualità eccelsa. Però la vita del MAESTRO nessuno di noi la conosceva, il passato da trombettista e musicante, insomma un bambino che è diventato un giovane compositore e poi un maestro della musica da film. Morricone è stato sempre un outsider, un anomalia, e la cosa più commovente e sentirlo schernirsi, dire che in fondo lui sentiva la musica dentro, che spesso quelle melodie non lo soddisfacevano, che ne aveva sempre in mente altre. Il plauso più grande è ovviamente quello dei colleghi, tra tutti John Williams e Hans Zimmer, perchè ascoltare colonne sonore non è da tutti.
Da vedere assolutamente, Tornatore come regista del documentario ha fatto un lavoro certosino con le interviste e soprattutto la musica, imprescindibile.

marycoff  @  17/02/2022 10:28:45
   9½ / 10
Mi sono commossa innumerevoli volte dinnanzi a questo capolavoro del grande Tornatore. Egli è riuscito a "comporre", così come il proprio amico e GENIO Morricone un'opera unica che ripercorre nei punti salienti la vita e l'essenza di uno dei più grandi geni contemporanei.

neverhood  @  31/01/2022 12:36:32
   9½ / 10
Wilding  @  30/01/2022 10:48:45
   9 / 10
Un documento e documentario perfetto per chi ama il Cinema e la Musica.
Un ritratto meraviglioso di un Maestro indimenticabile.

mrmassori  @  08/01/2022 11:16:17
   9½ / 10
Che dire se non capolavoro? Solo un grandissimo come Tornatore (amico vero del maestro e talento immenso che con la sua poetica e sensibilità riesce a catturare e plasmare storie uniche che sono state splendidamente accompagante dalla musica di Morricone per la maggior part della sua carriera) poteva intarsiare un così potente omaggio a uno dei maggior geni contemporanei.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/10/2021 18:43:32
   9 / 10
Questo tributo, giusto e doveroso, a Ennio Morricone sarebbe potuto durare anche dieci ore e non credo che avrebbe annoiato minimamente. Morricone non solo è stato uno pilastri del cinema italiano, ma è talmente entrato nell'immaginario colletivo, attraverso la sua musica, cui è difficile rimanere indifferenti. Un contributo che inizia dal suo apprendistato come musicista, indirizzato dal padre, trombettista anch'esso. Si sottolineano le sue influenze all'interno del conservatorio e le sue preferenze musicali. Si nota soprattutto la sua voglia di sperimentare, di rompere certe consuetudini. Personalmente non sapevo la sua enorme influenza negli arrangiamenti di tantissimi successi musicali degli anni 60 di musica leggere, cosa che ha contribuito a salvare dal fallimento imminente la RCA. Poi il debutto cinematografico, la produzione monumentale di colonne sonore, il sodalizio con Leone e tanti aneddoti divertenti. Ma la cosa che lo stesso Morricone ammette è stato il riconoscimento di coloro che consideravano la musica per i film come un qualcosa di svalutativo per chi provenisse dalle stanze del conservatorio. L'ammissione del valore di questo riconoscimento, anche se tardivo, è migliore degli Oscar stessi. Anche se quest'ultimi sono un numero irrisorio rispetto ai suoi reali meriti. E soprattutto nell'importanza di Morricone nel travalicare i confini stessi del cinema e diventare ispirazione in altri campi artistici. Pensi che uomini come Morricone non en nasceranno più. Spero di essere smentito.

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