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primo grande film di Mizoguchi che segna l'inizio della collaborazione ventennale con lo sceneggiatore Yoda Yoshikata. Troviamo tutti i temi cari al grande regista nipponico, la figura femminile che cerca di ribellarsi invano alla rigida societa giapponese.
Buon film giapponese del '36 che fu un ottimo successo di pubblico e critica. La storia di una famiglia con problemi economici e della figlia che cerca di rimediare ai debiti del padre pagando a proprie spese. Un film che osserva il rango delle donne giapponesi in quegli anni; in questa pellicola sono proprio le donne che cercano un'iniziativa per rimediare i problemi, mentre gli uomini sono visti come superficiali, ma basta che una donna faccia un errore e finisce in rovina. E' questo il triste finale di Ayako Murai. Non ci sono scene madri o di particolare significatività, ma la trama mantiene sempre un buon livello di interesse.
Molto bello questo film di Mizoguchi, che in accordo con gran parte del cinema della letteratura giapponese di quell'epoca, mostra personaggi femminili e maschili agli antipodi: le donne tendono a modernizzarsi, ad emanciparsi e sono decisamente più intraprendenti degli uomini, i quali al contrario vengono descritti come esseri deboli, inaffidabili e facilmente manipolabili. Il problema è che l'autorità all'interno della famiglia è detenuto dal maschio inetto che mai riuscirà a risolvere niente, e così la donna deve cercare di fare affidamento solo sulle sue forze, anche se il più delle volte dovrà scontrarsi con un destino avverso. Per quanto riguarda la regia, Mizoguchi mostra già alcuni pani sequenza davvero memorabili; oltre alla tendenza di lasciare allo spettatore il compito di interpretare i sentimenti dei personaggi nei momenti chiave, evitando non solo i primi piani ma tendendo addirittura a inquadrare i protagonisti di spalle. Forse il primo film giapponese godibile anche ai giorni nostri.
Eccellente, uno dei primi Mizoguchi pienamente maturato. Prima ancora della sua poesia immersa in un' atmosfera onirica, fantastica, il Maestro giapponese - come Ozu - prediligeva una messinscena di efficace realismo, testimonianza sentita della propria cultura. Bellissima l' atmosfera, quasi sempre in notturna, non cambiano le tematiche. Il denaro è sempre il motore centrale di ogni storia, e la donna ne è sempre la vittima. Sfiorando appena, questa volta la tragedia, Mizoguchi fa un ritratto femminile che andrà a completarsi con le opere degli anni '50.