el castillo de la pureza (1973)

Pellicola messicana che attinge a un fatto di cronaca per mettere in scena un dramma claustrofobico. Buon film.

Il mondo esterno è impuro e non deve contaminare lo spazio domestico dove la famiglia deve rimanere isolata per evitare ogni influenza ed impurità esterna. La volontà patriarcale impone dall'alto un stato di cose basato sull'arbitrio al quale tutti gli altri componenti si devono adeguare con le buone o con le cattive. Il film di Ripstein pur con le sue diversità stilistiche, in qualche modo mette in luce ciò che decenni dopo faranno la nuova generazione di registi greci come Avrenas e Lanthimos. Specialmente con quest'ultimo colpisce la similitudine del contesto di fondo. Una famiglia isolata dal mondo esterno dove la volonta del padre/marito non deve essere messa in discussione ed accettata come verità assoluta. Da riscoprire.