dying of the light regia di Paul Schrader Usa 2014
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dying of the light (2014)

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locandina del film DYING OF THE LIGHT

Titolo Originale: DYING OF THE LIGHT

RegiaPaul Schrader

InterpretiNicolas Cage, Anton Yelchin, Irčne Jacob, Alexander Karim, Adetomiwa Edun, Claudius Peters

Durata: h 1.34
NazionalitàUsa 2014
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2014

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Trama del film Dying of the light

Evan Lake, decorato veterano della CIA, riceve l'ordine di andare in pensione anticipata quando gli viene diagnosticato un principio di demenza. Ma quando il suo protégé scopre tracce della sua nemesi, un elusivo terrorista noto come Banir, Lake disobbedisce agli ordini e parte per una pericolosa missione in giro per il mondo per eliminare il nemico cui ha dato la caccia per una vita.

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Voto Visitatori:   5,05 / 10 (11 voti)5,05Grafico
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Voti e commenti su Dying of the light, 11 opinioni inserite

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Filman  @  12/11/2023 14:56:38
   6½ / 10
E' sfacciatamente pro-esercito americano/repubblicano e nessuno può negarlo. Ma d'altro canto DYING OF THE LIGHT ci prova a mettere insieme un thriller spionistico e politico, anche se la forma cinematografica che va per la maggiore impone più un sentimento per l'action che non per il noir, componente che non riceve quindi la giusta attenzione.
E' comunque molto interessante sia il dualismo tra protagonista e antagonista, sia l'estetica moderna, qui fatta di colori primari e atmosfere ovattate, adottata per un racconto di intelligence.
Leggere il nome di Paul Schrader in copertina fa subito pensare al come sia stato possibile che abbia perso sia la bussola artistica che quella morale, navigando nella tempesta dell'industria cinematografica odierna. Ma perlomeno, in questo caso, non fa un brutto film.

Thorondir  @  30/04/2023 00:02:19
   6 / 10
Ti accorgi di che cosa è diventata Hollywood quando un autore come Schrader è costretto a disconoscere un film che viene stuprato dalla produzione. Quando un autore che oltre ad aver girato "American Gigolo", "Mishima", "Affliction" e aver scritto la sceneggiatura per "Taxi Driver" e "L'ultima tentazione di Cristo" si vede cambiata la propria creazione artistica. E il bello è che nonostante tutto ciò, nonostante quel finale 8cambiato) che vorrebbe rendere patriottico un film che è invece critico con le istituzioni Usa, questo "Dying of the Light" avrebbe anche cose interessanti da dire: due nemici che stanno per morire, l'ossessione per un passato che non è passato, la riflessione sull'America come religione di se stessa, l'illusione di contare ancora qualcosa mentre ormai non si è più nessuno. La sceneggiatura è quella di uno Schrader purissimo, così come le punzecchiate politiche che qua e la si affacciano e che non sono state distrutte della produzione. E questo si può giudicare, perchè il progetto di Schrader era diverso sia sul piano narrativo sia su quello formale (la fotografia è lontanissima dall'essere quella che Schrader avrebbe voluto).

Jokerizzo  @  15/02/2020 08:24:34
   5½ / 10
Pessimo film, scontato e banale.

BaroneRampate  @  24/01/2018 18:57:49
   6½ / 10
Sinceramente pensavo peggio. in fondo si lascia vedere. Dopo un inizio un po' lento e macchinioso la storia prende piede discretamente ed anche il finale non è male. Certo non rimarrà nella storia della cinematografia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  05/02/2017 15:00:49
   4 / 10
Ho guardato questo thriller incuriosita dal nome di Paul Schrader come regista e sceneggiatore, peccato che le mie aspettatoive siano state disilluse ampiamente.
Film piatto e banale.
A tratti noioso.
Sconsigliato.

Zarco  @  04/08/2016 21:51:06
   5½ / 10
Film fondato sulla retorica, con una trama debole e senza presa. Nicholas Cage inadatto al ruolo. Scarso.

Trixter  @  03/09/2015 10:02:35
   6 / 10
Forse perchè le pellicole a tinte spionistiche mi hanno sempre affascinato, devo dire che Il Nemico Invisibile, pur con tutti i suoi limiti, è una pellicola che si lascia guardare, caratterizzata da una buonissima interpretazione di Cage (altrettanto non si può dire per il giovane Yelchin, un pò impalpabile e fuori ruolo). Certo, il film, sotto il profilo narrativo ed emozionale, stenta a decollare e l'epilogo fa storcere il naso, sia nella resa dei conti, che nella movimentata sparatoria (invero un pò comica). Tuttavia, nel complesso non mi sono annoiato ed è già qualcosa.

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  14/08/2015 00:38:34
   4 / 10
Il film così com'è è assai brutto eppure...
eppure uno si pone, si deve porre delle domande, quando il film in questione è scritto e diretto da un autore del calibro di Schrader, con un produttore esecutivo come Refn e uscito nel più completo silenzio tanto dei suoi autori quanto dei suoi interpreti.
e così poi si svela l'enigma (come dice anche qui sotto Danilo): I produttori hanno completamente violentato il lavoro di Schrader imponendo rigidi tagli di montaggio e, addirittura, impedendo al direttore della fotografia, di compiere tutta quella color correction che era stata concepita fin dalla preparazione del film e che avrebbe dovuto dare alla pellicola un carattere estremamente forte e violento.
Il film è stato disconosciuto (attraverso l'ostentato silenzio) dai suoi autori e dai suoi interpreti.
Il risultato è un film anonimo, pacchiano e banale, che si fa forte di moltissimi spunti interessanti che non sono poi sviluppati (forse troppo poco politically correct per i produttori?).
Peccato non aver la possibilità di vedere quella che nel bene o nel male, sarebbe stata l'opera creata da Schrader.

P.S.:
Fan**** alle produzioni con tutte le loro regole idiote, inventate di sana pianta e reputate più attendibili e infallibili del corano. Lasciate lavorare gli autori e pensate a fare il vostro di lavoro. Se un film secondo voi non è commerciabile, non prendete soldi per produrlo e poi scempiarlo secondo i vostri criteri da debilitati mentali oltre che arroganti ignoranti, non producetelo e basta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/07/2015 21:42:36
   5 / 10
Un thriller spionistico più che convenzionale, fin troppo convenzionale, come ce ne sono tanti se non fosse che a scriverlo e dirigerlo c'è Schrader, non uno qualsiasi anche quando la qualità delle sue pellicole non è alta. Il tema della malattia, la fede/ossessione per il proprio lavoro a cui ha dedicato una vita, un nemico creduto morto da tutti a parte lui e come lui preda di una malattia che non lascia scampo e che forse sono entrambi tenuti in vita da un'ossessione reciproca e dall'essere entrambi marginalizzati all'jnterno dei contesti in cui agiscono. Il film fornisce una buona serie di spunti, ma sia Schrader, sia Refn come produttore esecutivo, sia gli stessi Cage e Yelchin hanno disconosciuto il film per pesanti interventi in sede di montaggio per farlo diventare appunto un film convenzionale e banale.
Amaro destino per il regista americano che cade ancora una volta dopo Dominion (addirittura questo film fu rifiutato) nelle forche caudine dei produttori. Difficile dire come poteva essere questo lavoro a meno di una distribuzione da "director's cut".

debaser  @  13/07/2015 10:11:36
   3½ / 10
Lo scontro geriatrico tra Terrorista ed Agente della CIA e troppo comico per poter sembrare reale. Forse con comici veri tipo Steve Martin e Ben Stiller sarebbe potuto diventare divertente in sile Zoolander. Ma cosi' e' una presa per i fondelli per lo spettatore. Evitatelo se potete.

Wilding  @  11/07/2015 17:01:06
   3 / 10
Una pellicola davvero noiosa, frutto di una trama leggera e scontata priva del pur piccolo intreccio e di una narrazione a dir poco lentissima.
Tra le righe del soggetto esistono temi delicati e importantissimi che potevano e dovevano essere sviluppati almeno un tantino per dare un senso al film, e invece questi sono appena accennati tra le righe di una sceneggiatura assai scarna.
Il solo e sempre bravissimo Nicolas Cage (peraltro qui a a dir poco meraviglioso in certi momenti) non può reggere da solo l'intera struttura di una pellicola del tutto insufficiente.

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