drive (2011) regia di Nicolas Winding Refn USA 2011
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drive (2011)

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locandina del film DRIVE (2011)

Titolo Originale: DRIVE

RegiaNicolas Winding Refn

InterpretiRon Perlman, Ryan Gosling, Christina Hendricks, Carey Mulligan, Oscar Isaac, Bryan Cranston, Albert Brook, Tina Huang, Joe Pingue, Cesar Garcia, Tiara Parker, James Biberi, Jeff Wolfe, Christian Cage

Durata: h 1.35
NazionalitàUSA 2011
Genereazione
Al cinema nel Settembre 2011

•  Altri film di Nicolas Winding Refn

Trama del film Drive (2011)

Uno stuntman-driver di Hollywood, per arrotondare, fa qualche lavoretto extra non proprio pulito. Un'attività che, però, lo metterà in pericolo. Dopo un colpo riuscito male, a cui si era deciso a partecipare per aiutare l'ex fidanzato della sua bellissima vicina di casa, l'autista scopre che c'è qualcuno che vuole vederlo morto. Comincerà, così, per lui una vita da braccato, sempre in fuga a bordo di una macchina.

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Voto Visitatori:   7,48 / 10 (287 voti)7,48Grafico
Voto Recensore:   6,00 / 10  6,00
Miglior regia (Nicolas Winding Refn)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior regia (Nicolas Winding Refn)
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Voti e commenti su Drive (2011), 287 opinioni inserite

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Niko.g  @  30/12/2020 20:14:56
   7 / 10
Cattivoni. Io non ho niente contro i film dove si parla poco e il protagonista si mostra riflessivo. Però mi avete bocciato "Under the skin" e promosso questo, che quanto a stranezze e autocompiacimento non scherza (vedi i ralenti senza senso). La scena dell'ascensore pensavo fosse uno scherzo e invece è stata girata e montata proprio così e per fortuna che ad affiancare il bravo Gosling (che qui sembra fare le prove per "Blade runner 2049") c'è una ancora più brava Carey Mulligan, perché altrimenti sono so quale pastrocchio ne sarebbe uscito.
Noir ipermoderno, affascinante e crudo, dove la scelta è quella di far dire poco al protagonista, ma di dire ancora meno con la sceneggiatura.

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Ultima risposta 03/01/2021 20.46.41
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alessio.b  @  06/06/2017 15:29:05
   4 / 10
Incredibile il successo e le lodi ricevute da questo film. NWR si conferma uno dei registi più compiaciuti ed autoreferenziali che ci siano in giro.
DRIVE vuole porsi come un noir d'autore, ma risulta così plastificato, così privo di una sceneggiatura e così pieno di stereotipi estetici da spot pubblicitario che alla fine oltre che inutile e noioso risulta anche fastidioso.
I personaggi sono vuoti, mal disegnati, non credibili. Primo tra tutti il belloccio Ryan Gosling (completamente inespressivo, e per favore non si dica "ma ha fatto apposta"....) il cui personaggio non si sa cosa vuole esprimere, e la cui straordinaria abilità omicida non si capisce davvero da dove venga.

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Davvero un pessimo film, fastidiosamente pretenzioso e compiaciuto, incredibilmente sopravvalutato.

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Ultima risposta 08/06/2017 04.22.02
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antoeboli  @  30/09/2016 23:54:13
   10 / 10
Refn è uno di quei registi che riesce un thriller/action a farlo diventare da semplice pellicola a pura arte.
E l'arturo Brachetti dei cineasti , come anche successo con the neon demon , ma qui secondo me è la perfezione !
R.Gosling doveva essere nella rosa dei candidati all oscar !
Assurdo non abbia vinto neanche un premio di quelli importanti !
Film scritto e recitato in una maniera sublime , con scene d azione di inseguimenti al cardioplama .Violenza anche eccessiva e inaspettata vista l atmosfera che gia dai caratteri iniziali nei titoli d inizio da l idea di una commedia mielosa , quanto non è cosi .
Bellissime le tracce scelte per accompagnare i vari momenti del film ,cosi come anche bravissimi Cranston insieme al resto del cast .
Certo , Gosling con questo film si è autolanciato perchè regge la baracca con questo ruolo taciturno , senza tra l altro mai dire il suo nome , e che da l impressione del bravo ragazzo della porta accanto .
Io l ho solamente recuperato oggi , essendomelo perso ai tempi , ma è obbligatorio vederlo , perchè è un film ormai destinato al cult.

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Ultima risposta 30/09/2016 23.58.06
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ZanoDenis  @  01/06/2015 21:08:09
   6½ / 10
Era tanto che volevo rivederlo, la prima volta, parecchio tempo fa, mi aveva fatto assopire abbastanza, così ieri sera armato di buona volontà mi sono deciso a rivedere questo lavoro di Refn, considerato il suo più famoso, quello che l'ha lanciato al grande pubblico.
La storia è abbastanza semplice, anche se il titolo può trarre in inganno sulla tipologia di film (la prima volta era proprio successo così) è un action movie molto lento, molto contemplativo, anche poetico allo stesso tempo. Drive racconta la storia di un ragazzo con un particolare talento alla guida che lavora sia come meccanico nell'officina di un suo amico, che considera quasi come un padre, e che per arrotondare lavora anche nel cinema come stuntman per le scene automobilistiche, qui ci sono piccoli riferimenti allo spirito cinefilo di Refn, che gia dalle sue vecchie pellicole ci mostra spesso parecchi riferimenti cinematografici e anche parecchi dialoghi incentrati su di esso.
Il protagonista è un uomo di poche, pochissime parole, peraltro interpretato discretamente da Gosling, che qui mi è piaciuto di più rispetto a "Solo Dio perdona", in un ruolo comunque molto simile, con gli stessi codici recitativi molto contenuti e volutamente inespressivi, ma anche efficaci. Il nostro personaggio principale viene abbastanza ben delineato, soffre, di alienazione, dovrebbe essere sociopatico, vede con diffidenza tutto il mondo esterno, non riesce a comunicare con esso, o forse non vuole, l'unica con cui riesce a comunicare è la sua vicina di casa, ragazza semplice con tutti i problemi che hano le ragazze semplici, oltre ad un figlio ed un marito in carcere, e in questo fattore non può non venire in mente "Taxi Driver" e la sociopatia di De Niro in quel film, e la ragazza che avrebbe dovuto salvarlo dalla diffidenza che ha del mondo, però forse questo film è più ottimista di quello di Scorsese.
La vicenda mischia anche altri elementi, oltre a quello del dramma personale del protagonista, il genere drammatico viene mischiato al caper movie/gangster movie, all'elemento del crimine, alla rapina e ai debiti del marito della protagonista, che qui finirà male.
Lo trovo un altro film con parecchia carne al fuoco, non si capisce perfettamente dove voglia andare a parare, i significati sembrano essere tanti e pochi allo stesso tempo, da un lato abbiamo la voglia del protagonista di uscire dal giro sporco in cui si trova, per partire (possibilmente con la ragazza) e mollare tutto.
Interessante anche la vicenda della nuova attività per la corsa automobilistica, dove lo stesso Gosling dovrebbe essere il pilota, idea che poi pian piano andrà ad infrangersi per la troppa onestà del protagonista, e per gli invischiamenti criminali dei gestori del locale.
Troviamo anche parecchi temi cari a Refn come appunto quelli della malavita, ma anche quello della vendetta, che come sempre nei suoi film, funziona benissimo: il tutto è rappresentato nel pieno del suo stile: silenzi interminabili, inquadrature simmetriche e ben dosate, anche qualche bella pianosequenza o carrellata, e poi il tutto che spesso culmina in un'esplosione di violenza della peggior specie.
Ed è questo che porta il film in binari più che godibili e più che discreti, lo stile, perché a livello narrativo le pecche ci sono, non dico ci siano buchi, trovo solo una vicenda abbastanza inconsistente, ma a livello stilistico al film non si può muovere nessuna critica, dalla stupenda regia, alla fotografia qui ottima ( ma in altri film ha fatto anche di meglio, come lo splendido rosso dominante in "Solo Dio perdona") e in generale a tutta l'atmosfera urbana, che spesso e volentieri è uno dei punti di forza di questo regista, atmosfera che mantiene sempre un fascino inalterato, luci al neon e citta che sembra oscura, quasi in stile neo-noir, tutto trattato benissimo e in modo efficace, che va perfettamente d'accordo con la personalità in parte oscura del protagonista. A rendere ancora più efficace l'atmosfera c'è una stupenda colonna sonora, che fa molto old stile.
Da molti considerato come la prova del nove del regista, secondo me è uno dei suoi film più commerciali, che però mantiene benissimo il suo stile come nei precedenti e riesce a rendere una vicenda anche abbastanza banale comunque interessante, tuttavia non mi convince come altri suoi lavori, ma senza dubbio ha il suo bel fascino. Per me il miglior Refn rimane quello della stupenda trilogia di "Pusher".

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Ultima risposta 02/06/2015 15.35.48
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Overfilm  @  01/03/2015 02:31:59
   3 / 10
"N'artro" 3 stasera.
Anzi il primo era un 4... :-)
...ergo siam pure peggiorati!
Vorrei capire cose c'e' da salvare in questo film....
Neppure inseguimenti in auto degni di nota (in un film che si chiama "drive"... mancan pure quelli... figuriamoci il resto...).
La ciliegina sulla torta arriva quando il nostro eroe nella notte decisiva va a tutta birra (in auto) contro un'altra (messa di traverso): la macchina colpita fa un volo tremendo.
In effetti l'impatto e' notevole.
Eppure...le luci della macchina del nostro eroe non subiscono il minimo danno: neppure una luce di posizione si brucia.... :-)
Scena fantastica... :-)
Tralascio il resto che e' tardi... e vado a nanna prima che mi venga voglia di abbassare il voto e farlo diventare un 2,5...


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Ultima risposta 16/07/2015 16.02.24
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ferzbox  @  21/09/2014 18:10:25
   7 / 10
PICCOLI SPOILER...

Mi sono divertito a leggere il commento di Woodman,subito dopo aver visionato la pellicola; l'avevo già fatto,ma volevo vedere cosa mi avrebbe suscitato una volta che sapevo di cosa si stava parlando.
Concordo con lui solo a metà,dato che il film è vero che punta ad una forma di narcisismo occultata da un buon,ma sprecato,modo di fare cinema.
Confesso che non ho le basi per far paragoni con altre pellicole di Nicolas Winding Refn,questo è il primo lavoro che vedo firmato da lui e di conseguenza non lo conosco abbastanza per valutare "Drive" con più scrupolosità.
Il film è costruito in modo intelligente; nel senso che sa intrattenere,sa regalare quegli ingredienti tanto ricercati a chi ama il pulp,l'on the road o i classici stereotipi del grande cinema,ma è un castello maestoso costruito con fogli di cartapesta.
"Drive" ha dalla sua tutto un'insieme di scene che ricordano i clichè più amati o più ricordati; queste scene sono poi montate tra loro da qualcuno che adora giocare con le macchine da presa,le inquadrature ed il montaggio...da qualcuno che sa accontentare il pubblico facendogli il gioco delle tre carte senza ingannarlo più del dovuto.
Dico questo perchè "Drive" è un film che sa gasare senza dubbio,e personalmente è riuscito pure ad affascinarmi con le tecniche di alcune riprese(tipo quella dell'ascensore o dell'uccisione di Nino),ma quello che sostanzialmente delizia è a sua volta contaminato da una serie di banalità e scontatezze tenere e deliziose che portano quasi a sorridere.
In pratica reputo questa pellicola un'opera commerciale e mirata che si nasconde dietro ad una scaltra prova di stile; si perchè lo stile c'è,le potenzialità anche,ma tutto questo sembra allo stesso tempo un'escamotage che si appoggia alla bravura nel saper emulare.
C'è forse qualche scena,per quanto bella o interessante,che porta a farci vedere qualcosa di mai visto prima?
Non dico che questo sia per forza un difetto enorme; in fondo si può amare anche questo modo di far cinema(sempre meglio dei NUMEROSISSIMI fuochi d'artificio sparati da gente come Bay e compagnia bella),però che Woodman affermi di non aver ritrovato della sostanza non è da biasimare; forse un pò esasperato il suo giudizio,ma credo anche che Woodman sia uno di quelli che non ami particolarmente vedere una bella donna coperta da una nuvola di fumo.
Pensate ad esempio all'abbigliamento del protagonista(tra l'altro il suo carisma è una sintesi di quello che ho scritto prima,che si manifesta un pò per tutto il film); non pensate che sia assurdo che vada vestito sempre allo stesso modo?...se si riflette un'attimo,viene spontaneo chiedersi per quale motivo abbia continuato a tenerla,e ad andarci in giro,nonostante fosse sporca di sangue, così come verrebbe spontaneo chiedersi per quale motivo l'abbia continuata ad indossare quando raggiunge Nino sulla spiaggia...a che pro la maschera,allora?...
Ma il film continuava a proseguire per la sua strada,senza veramente donare qualcosa di mai visto,ma tramite una buona narrazione e la voglia di dilettarsi a fare qualcosa di magnetico come una calamita.
"Drive" a parer mio è un buon film di intrattenimento che non esaspera come Tarantino ma cerca di avvicinarsi ad uno Scorsese a caso; e qui nasce l'altro problema: lo spettatore quanto è disposto a barattare per soddisfare la sua voglia di vedere un'altro "Taxi Driver" con un film come questo?( e nomino "Taxi Driver" per tirarne fuori uno a caso e perchè ho nominato Scorsese).
Qui forse si scorge la differenza detta da Woodman; il cinema si divide ormai tra cinefili e amanti del cinema....forse lo capisco un pò...ma capisco anche che tutto sommato "Drive" è riuscito a coinvolgermi come un clown coinvoge un bambino; i trucchi e le gag sono le solite,ma fa sempre piacere vederle.
Ma capolavoro proprio no....


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Ultima risposta 21/09/2014 18.15.40
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Woodman  @  29/07/2014 00:56:33
   3 / 10
Orrido esercizio di stile meramente concentrato su di un manierismo vuoto che ruota su se stesso e si avvita, impiccandosi.

Chiavica pura, senza mezzi termini, per un regista imbarazzante che prosegue la sua ricerca del nulla totale mascheratosi da santone del pulp europeo. Oceaniche stron.zate orecchiate e rimaneggiate in funzione di un'estetica fasulla e plastificata, come se non bastasse pure soppressa da una musica orripilante e da una schiera di volti sprecati. Gosling fa vomitare.

Una violenza compiaciutissima fa da padrona in questo scempio, i patiti adepti del culto Refniano hanno eiaculato a profusione, hanno preso e mangiato a più non posso, intossicandosi e soffocandosi con questa fine carta straccia dipinta per la strenna delle occasioni speciali, hanno risposto a piena voce dando un suono al loro godimento perverso.

Finto cinema che nasce morto e pretende di vivere grazie ai pecoroni beoti e vidioti filorefniani, vittime ingenue e autori della santificazione della m.erda, aspirapolvere di carne altresì noti come cinefili nocturniani, giustificatori più hegeliani di Hegel, maestri luminari esponenti della raffinata e complessa tecnica del pelo nell'uovo, esaltati seguaci di esaltati ignoranti. State fermi a guardar le masturbazioni pressapochiste di un cialtrone, l'autoerotismo di un narcisista, il colmo.

Un giorno capirete che state applaudendo l'inconsistenza più estrema.

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Ultima risposta 03/08/2014 19.11.24
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Dante69  @  15/05/2013 17:42:05
   8 / 10
Ragazzi questo non è solo un film , è un'esperienza da vivere.Nicolas Winding Refn è un grande regista e non per nulla grazie a questo film ha vinto il premio di miglior regia al festival di cannes. La trama viene raccontata in modo molto convincente (pur non essendo particolarmente originale ) e gli attori sono strabilianti ma sopra a tutti spicca Ryan Gosling , un attore che si sta facendo un bel nome a hollywood e che raramente apre bocca in questo film ma ,come dovrebbe essere in molti altri film, ti fa capire i suoi sentimenti e le sue emozioni grazie ai suoni , alla musica e soprattutto al rumore della sua fuoriserie facendoti dunque lavorare di fantasia. Le musiche sono bellissime caratterizzate da uno stile a metà tra gli anni 80 e gli anni 90. Posso concludere dicendo che questo film purtroppo non è adatto a tutti xkè il suo scorrere lento potrebbe annoiare gli spettatori più mainstream ,io vi dico la mia, secondo me è anche la lentezza ad essere uno dei punti di forza di questa pellicola poichè gioca molto a favore della trama e dei personaggi in modo da esplorarli psicologicamente al meglio e in modo da immedesimarsi al 100% in loro, è questa la vera forza di Drive.
Regia:9
Attori:8,5
Musica:8
Trama:8
Effetti Speciali: /
Evil Forces:7
Longevità:7,5
NB: quando metto la / in una categoria vuol dire che quella categoria non la prendo in considerazione.

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Ultima risposta 09/06/2013 22.51.26
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outsider  @  28/12/2012 10:13:33
   8 / 10
Davvero un bel film, attore protagonista bravo, come di consueto per Lui.
Ben scelta la co-protagonista. Colori studiati e atmosfere soft per un film che non cade nella banalità per merito della sapiente costruzione. Infatti una trama simile poteva essere esaltata o svilita. Accade, si avvera, la prima possibilità. Ne vien fuori un prodotto certamente godibile, buono, condito da buona musica e non annoiante. Il ritmo è giusto e l'atmosphera, ripeto, piacevolmente soft. Avrei evitato la scena truculenta dell'ascensore,

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odiosi i due capi banda come il tirapiedi pelato di questi.
L'inizio fa pensare ad altro, la continuazione è dolcissima nell'apparente rapporto in sviluppo fra i due, nel voler rincorrere la formazione di una famiglia per i tre sfortunati protagonisti, poi il film rivela la sua trama e questa si snoda in modo non prevedibile, senza annoiare. Credo che registi più blasonati non avrebbero saputo fare di meglio. Il voto giusto sarebbe 7 e mezzo, ma non riesco a dare meno di un 8 pieno pensando che meglio di così la trama non poteva essere sviluppata. Il finale lascia un pò a desiderare, anche la mancanza di una trovata alternativa pre-finale, peraltro possibilissima, lascia spiazzati. Il regista voleva proprio dire questo in quel modo? PPper questo non vado oltre l'8, altrimenti si potrebbe anche.

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Ultima risposta 16/05/2013 16.44.31
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  21/07/2012 21:23:51
   8 / 10
Finisci di vedere "Drive" e ti rendi conto di aver visto un gran film, uno di quei rari film che ricorderai con piacere molto, molto a lungo e che consiglierai a tutti. Poi ti fermi a riflettere, e ti rendi conto che in fondo si tratta di un film dalla trama piuttosto convenzionale: c'è il duro silenzioso che è il migliore in quello che fa, c'è la fanciulla indifesa, ci sono i giri loschi ed il desiderio (frustrato) di uscirne. Ed allora cos'è che fa di "Drive" un gran film? Quali sono gli ingredienti che trasformano un film potenzialmente ordinario in una pellicola da ricordare?
Innanzitutto la regia: Refn è strepitoso, e la classe con cui fa svolazzare la mdp è immensa anche nelle scene più violente. La regia di Refn domina su tutto, plasma il film a propria immagine, riempie i silenzi e gli dà forza propria.
Poi ci sono le musiche. Non so se sia stata sempre di Refn l'idea di utilizzare una colonna sonora dall'aroma anni '80 per il film, ma la scelta (che fa molto "Vivere e morire a L.A.") è azzeccatissima: quando irrompe, il synth spazza via tutto, perfetto contraltare ai silenzi di cui sopra.
E poi c'è Gosling: bravissimo nella sua impassibilità, riesce a restituire un uomo sufficientemente combattuto, "un uomo con un passato", sul cui volto quei rari sorrisi spiccano e mostrano fragilità inattese. Bravissimo.
E insomma credo siano questi, gli ingredienti giusti. Più di quanto possa essere comprato da centinaia di milioni di dollari.

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Ultima risposta 24/12/2012 11.02.59
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Jimmy.Carollo  @  13/06/2012 11:56:25
   5 / 10
Questo Film mi è stato consigliato da un mio amico con il quale spesso condividio idee e pareri simili in ambito cinematografico... Sarà che mi ero fatto delle aspettative alte, di fatto non ho guardato nessun tipo di giudizio su Filmscoop o altro prima della visione proprio per questo... Appena finito di vedere il film ho visto la media che han dato... 7.6 mi son detto ???!!!??? Ho letto molti dei commenti lasciati e proprio non riesco a trovarmi d'accordo con quasi nessuno di questi (c'è chi paragona questo film a Traffic !!!! ma per favore....)... Ok che fare un film del genere, risultando non scontati e ripetitivi non era facile (si poteva degenerare in una copia di Transporter oppure cadere nella solita action movie) ma la trama, almeno a mio parere, risulta assurdamente scontata, noiosa, lentissima... l'inizio del film non è incastrato bene nel resto della storia... (per chi lavorava il protagonoista? Cosa significa l'incontro nel caffè tra il protagonista e il rapinatore?) E poi questa specie di cosca mafiosa fatta di 2, dico 2 personaggini messi li tanto per dovere di cronaca? e quando il "Boss" viene ucciso??? Ma dai... Non possono bastare 2-3 scene ben fatte e un personaggio principale fatto passare per il tenebroso, cupo, particolare soggetto senza ombre di turno (Javier Bardem in "Non è un paese per vecchi" è un vero personaggio di questo tipo) per fare un film giudicato da molti utenti come un gioiellino o un film che diventerà un cult.... Un protagonista che non parla MAI e è sempre vestito allo stesso modo dovrebbe superare se stesso a livello di espressioni facciali, mimiche, sguardi, cosa che NON accade secondo me... Davvero, questo film non l'ho digerito, non merita questi voti sul serio... Refn ha sfornato di molto meglio! Guardate il resto che ha fatto e cambierete idea su questo film.

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Ultima risposta 06/08/2012 03.55.14
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sweetyy  @  17/03/2012 02:07:30
   3 / 10
Media eccessiva (a parer mio), mi aspettavo qualcosa di nuovo e invece niente, soliti inseguimenti, solite scene d'azione, ad un certo punto non vedevo l'ora che finisse.

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Ultima risposta 20/04/2013 05.05.03
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JOKER1926  @  01/03/2012 01:55:05
   6½ / 10
La cornice che attornia "Drive" è quella di una specifica e certificata tragicità, Nicolas Winding Refn attraverso l'icona ermetica di un pilota "tuttofare" ,interpretato da Ryan Gosling , mette in mostra una pellicola in stile "The Wrestler" ove la passione che fuoriesce dal titolo non è altro che un pretesto per almanaccare, di conseguenza, storie di sentimento e di dramma.
"Drive" comunque, in linea generale, mostra componenti che lo fanno diventare apprezzabile ben presto agli occhi dello spettatore. Ciò che riesce ad emergere immediatamente è tutto ciò che riguarda da vicino fotografia e colonne sonore. Partendo da queste due basi il film, a livello tecnico, tasta una strada in discesa.
La sceneggiatura vuole militare, costantemente, nel circuito del dramma, della tragedia fra sentimento e uccisioni (perpetrate dalla mafia).
Infatti è il malcapitato pilota ad entrare, beffardamente, in un circuito pressoché ingestibile ove è pure difficile trovare la luce nel tunnel.

"Drive" si lascia vedere e riesce, dopotutto, a trasmettere il suo messaggio intriso, talaltro, da tanta violenza, ente sempre presente nei film del genere.
La regia di Refn risulta alla fine buona, lodi sul lato tecnico, sul lato contenutistico tanti pregi, ma la genialità e quella "sterzata" di imprevedibilità manca, quindi la durata breve, sigilla il film in fretta e in furia evitando noie e ripetizioni narrative. Vale dunque una visione specialmente per un dignitoso finale che potrebbe riservare al pubblico più di una semplice ed unica chiave di interpretazione…

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Ultima risposta 23/03/2013 03.38.36
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  19/11/2011 23:38:37
   7½ / 10
Credo sia giusto lodarlo sperticandosi anche le mani in quanto Drive è un'opera visivamente potente, capace di distinguere e che magari reinventerà un genere, chissà.
Attingendo a piene mani dal cinema del passato, da citazioni pop e da personaggi senza macchia e senza paura, Refn crea insieme all'ottimo Gosling un personaggio che difficilmente si dimentica, questo Drive senza nome e senza radici come un tipico personaggio miikiano.
Un eroe vero e proprio, di quelli di cui si sentiva la mancanza, senza apparenti dilemmi morali se non quello di fare sempre la cosa giusta. E magari anche rischiare di morire per quello. Gli eroi non ci pensano due volte, si sa...
Però bisogna dire che la sceneggiatura è lontanissima dalla perfezione e tutto il film si regge sulla bravura di Refn: la sua è una lezione di stile da tramandare ai posteri. Il suo film è quanto di più bello esteticamente ci possa essere, è citazionista senza mai esagerare, è in poche parole originalissimo in questo tentativo riuscito di reinventare il noir.
Una maestria che si nota subito, dalle scritte rosa che accompagnano i titoli di testa fino al finale non scontato e azzeccato, con un tappeto di musiche elettroniche sembrano essere uscite direttamente dagli anni '80. Si sente la mano di Badalamenti, d'altronde anche Lynch è uno degli ispiratori della Los Angeles di Drive notturna e tanto inquietante quanto affascinante, ma c'è anche il cinema di Mann. Eppure Refn, a differenza di un Tarantino (che comunque venera come un maestro) non ha bisogno di incollare citazioni su citazioni: inventa in continuazione soluzioni visive che spesso travalicano anche il buon senso, come alcune delle scene più violente che francamente ho trovato spesso troppo esagerate fino ad essere poco realistiche.

Però non è mia intenzione smorzare l'entusiasmo, questo è uno di quei film che tra qualche anno verrà citato in continuazione, sarà un supercult senza dubbio. E magari migliorerà anche il mio giudizio rivedendolo e con il passare del tempo,chissà.

Alcuni personaggi sono troppo deboli, come il cattivo Pearlman o il villain di turno.

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Ultima risposta 09/06/2012 23.17.52
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mayalulù  @  05/11/2011 23:14:23
   1 / 10
Film da evitare a tutti i costi ....noioso,insulso,come il protagonista. Risparmiate l'ora e mezza del film per fare qualsiasi altra cosa.

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/10/2012 17.52.36
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barone_rosso  @  05/11/2011 22:43:44
   3 / 10
Un uomo dal temperamento impassibile che semina un po' di splatter qua e là, senza apparente motivo: una tarantinata (in senso negativo).

23 risposte al commento
Ultima risposta 21/11/2011 19.27.04
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  23/10/2011 12:02:37
   6½ / 10
Se tutto fosse stato come nella sequenza iniziale, in una L.A. misteriosa tra strade di notte e stadio, tra Friedkin e Mann, forse... ma già le scritte in sovrimpressione annunciavano almeno qualche déjà vu, un po' di nostalgia e un'attenzione più estetica che non altro.
I primi problemi cominciano, almeno a mio parere, subito dopo: il passaggio dalle corsie stradali a quelle di un supermercato, da un garage al pianerottolo di casa, dalla solitudine di un abitacolo all'affetto di una nuova famiglia, è barcollante, inciampa in un banale romanticismo, cade in una storia d'amore piatta e stucchevole, ma con impennate di sublime, alla "Ferro 3", per intenderci. E' un trucco, dei più vecchi: si fa niveo il quadro per rendere l'impatto del rosso, quando entra in scena, più evidente.
Già dai tempi di "Leon" sappiamo che non è strano che un killer sia il vicino di porta di uno spacciatore, così come non è raro che un autista specializzano in rapine lo sia di un rapinatore, s'immischi nei suoi loschi affari, ne rimanga coinvolto: conosciamo la poesia moderna (?) del silenzio; e che uno scorpione innamorato, in un film, è migliore e più forte di uno scorpione qualunque. In questo mondo di facce barbute e butterate, il nostro ha il sorrisino e il volto pulito di un playmobil, è un supereroe con la maschera di uno stuntman e un giubbotto di pelle come mantello, punge come sempre, o nel caso sfracella i crani, ma adesso per amore. La gara tuttavia non ci sarà, l'auto da competizione rimarrà appesa in officina, ma lo spettacolo, com'è giusto, deve pur esserci: non sarà fatto di adrenalina e a tutta velocità, ma al ralenti - una lentezza un po' forzata e alla lunga estenuante.

Regia di classe, apprezzabile esteticamente, soprattutto in notturna, che non manca di buone sequenze, ma questa "History of Violence" non ha certo lo spessore e l'onestà per esempio del film di Cronenberg, che pure non rinunciava allo spettacolo. Là si distruggeva una famiglia, qua la si crea. Mentre il finale, (a parte la bella inquadratura dell'ombra dei due scorpioni in lotta che si proietta sull'asfalto torrido)... beh, diciamo soltanto che la storia dello scorpione e della rana finisce in un altro modo...

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Ultima risposta 20/07/2012 20.32.23
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Anteros  @  22/10/2011 16:14:03
   9 / 10
Molto, molto, molto bello.
Lui è veramente un grande attore, un ruolo strano da interpretare.
La colonna sonora è meravigliosa (Angelo Badalamenti, mica ti ho detto *****!), acquista un ruolo predominante nel film, ad un certo punto diventa quasi necessaria.

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Ultima risposta 28/11/2011 14.27.54
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Frogger  @  22/10/2011 12:24:21
   5 / 10
Delle volte quando esco dalla sala dopo aver visto certi film mi chiedo sempre.. ma sarò troppo poco cinematograficamente acculturato se un film del genere mi ha letteralmente scioccato.. dalla noia. Capisco la classe e la qualità di alcune scene, quella famosa dell'ascensore su tutte, ma reputo questo film piatto, noioso e sostanzialmente incompiuto. Ma sicuramente sarà colpa mia.

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Ultima risposta 22/10/2011 15.36.12
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  19/10/2011 18:28:43
   9 / 10
Uno scorpione sta sulla riva di un fiume e deve attraversarlo, ma non sa nuotare. Accanto a lui si ferma una rana e lui le chiede "attraverseresti il fiume con me portandomi sulla schiena?". La rana obietta "ma tu sei uno scorpione, mi pungeresti e moriremmo entrambi". Lo scorpione risponde "non ti pungerei, perchè ho bisogno di te per attraversare il fiume".
La rana si convince e carica sul dorso lo scorpione ma, a metà traversata, sente un dolore lancinante e si accorge che lo scorpione l'ha punta. Disperata, gli dice con le ultime forze "perchè l'hai fatto, morirai anche tu".
E lo scorpione: "non posso farci nulla, è nella mia natura".

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Ultima risposta 21/10/2011 09.33.51
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lupostorto  @  19/10/2011 13:48:25
   4 / 10
Storia piatta, attore protagonista inespressivo per tutta la durata del film.Non capisco veramente a cosa sia dovuto tutto questo clamore per questo film.

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Ultima risposta 19/10/2011 15.29.33
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saffanu  @  14/10/2011 23:16:21
   9 / 10
Bei paesaggi

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Ultima risposta 14/10/2011 23.46.12
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  13/10/2011 00:47:59
   9 / 10
La scena dell'ascensore vale da sola il voto. Noir postmoderno, diretto in modo semplicemente perfetto. Direi che è il film dell'anno.

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Ultima risposta 13/10/2011 12.35.43
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  12/10/2011 20:46:29
   8 / 10
Quoto quanto di positivo ho letto nei commenti precedenti.
Voglio solo sottolineare il mio innamoramento per la colonna sonora.
E per il protagonista che quando è in versione metalmeccanico sudicio fa tanto sangue.

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Ultima risposta 13/10/2011 09.46.13
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  11/10/2011 16:20:20
   9½ / 10
Notturno urbano squarciato e violentato elettronicamente dai silenzi sulle strade iperrealiste che picchiano negli occhi, dalle panoramiche a martello di un Collateral postmoderno regia di coltello e montaggio da galera dello sguardo, Punto Zero dalle luci di una sinfonia di Strade Violente & Tangerine Dream, manipolazione estetica della messa a fuoco diversificata e stratificata che piega l’occhio e lo sposta di peso in soggettive a serramanico sull’inferno silenzioso di un viso: quello del Re Scorpione Ryan Gosling. E ancora digitale scorticato riversato in fucilate e schegge impazzite che investono l’occhio, torcendo le diottrie, fauna sanguigna di una notte da Street Kings losangeline, e Quell’Ascensore: il Doppio Mascherato, occhio aperto/chiuso di Michael Mann che incontra un Tarantino antropologico accoltellato dalle accelerazioni furenti dello Zodiac di David Fincher. Efferato come indossare la notte. E andarsene. Per sempre.

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Ultima risposta 18/10/2011 09.08.17
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willard  @  10/10/2011 13:03:00
   8½ / 10
Viene un momento in cui arriva un piccolo film che fa una summa di un certo genere, spazza via tutto e getta le basi per gli anni a venire: in tempi più o meno recenti potremmo citare "Donnie Darko" (2001) o "Moon" (2009) per la fantascienza, "Hurt Locker" (2008) per i film di guerra, "American Beauty" (1999) nella commedia drammatica ed è così per questo "Drive", gore-noir di Nicolas Winding Refn (di cui ricordiamo anche l'ottimo "Bronson" del 2008).

Protagonista assoluto un grande Ryan Gosling, piccolo antieroe silenzioso e senza nome che ci conduce nei meandri notturni di una Los Angeles criminale e violenta, in cui ritroviamo frammenti di Tarantino e Scorsese.

Era forse dai tempi di "Pulp Fiction" (1994) che il genere noir non aveva un sussulto di questo genere, anche se non avrà lo stesso impatto: il grande pubblico non apprezzerà il ritmo lento della storia: ritmo lento ma pulsante e coinvolgente, scandito da un'ottima colonna sonora che alterna brani elettronici dal ritmo ossessivo ed alienante a brani da melodramma.

Ottima la fotografia cupa e le ambientazioni torride e rarefatte che fanno da perfetto scenario alle inquietanti situazioni in cui si trova coinvolto il "driver".

Niente male per un regista che proviene dalla Danimarca e senza una conoscenza approfondita della Los Angeles che rappresenta così minuziosamente nel film.

Imperdibile.

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Ultima risposta 10/10/2011 13.17.41
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  09/10/2011 01:52:39
   9 / 10
Quando l'estetica del silenzio incontra l'estasi dell'amore nasce la più bella poesia moderna sulla violenza.

Chiudere gli occhi equivale a perdere.

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Ultima risposta 11/10/2011 16.36.06
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e 82  @  08/10/2011 22:34:30
   7 / 10
La stessa impressione che ho avuto vedendo Bronson: il talento del regista è innegabile.
Ogni secondo della pellicola esprime molto, merito anche della fotografia che è perfetta;
tra le sequenze più interessanti la scena (forse in slomotion) dentro la macchina guidata dal Driver nel parcheggio sotterraneo.

Una delle cose che più mi piace di Refn è il modo in cui la musica si fonde con le immagini; ma in effetti si va oltre la simbiosi: la musica conduce il film.

Interessante la scelta di rendere Gosling inespressivo e di farla notare ancor di più, per contrasto, a confronto della dolcezza e fluidità delle espressioni di Mulligan.

Refn sembra molto sicuro di quello che fa, padroneggia bene i propri mezzi.
L'unica pecca è, in Drive, la sceneggiatura
E in Bronson il messaggio intrinseco di violenza, cioè il protagonista che non ha nient'altro nella vita se non la violenza da scagliare contro gli altri. Un film di quest'ultimo genere non mi attrae per niente.

La violenza, invece, ha un ruolo un po' diverso in Drive. Sebbene presente in più scene, è affiancata da sentimenti complementari.

E credo che l'inespressività del protagonista, quel suo modo di essere bloccato nel volto, rappresenti un blocco emotivo che poi esplode incontrollato in gesti violenti, come nella scena dell'ascensore.
E credo che il protagonista fosse ben abituato a situazioni simili; che probabilmente sia arrivato in quella città dal nulla, (come dice il suo capo nell'officina) dopo essere scappato da una situazione forse simile.

Non sono rimasta affascinata da questo regista a tal punto da ritenere secondaria ogni incongruenza (o perplessità).

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Ultima risposta 11/10/2011 23.03.23
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-Uskebasi-  @  07/10/2011 16:03:55
   8½ / 10
♫A real human being ♫ and a real hero♫
Come scrissi in Valhalla Rising: "L'unica analisi che mi viene da fare è che questo regista può sfornare capolavori, ma non è questo assolutamente il caso." Frase che stra-confermo.
♫real human being♫, Ed infatti Refn con più materiale a disposizione fa vedere a tutti quello che vale, riuscendo a mettere la sua poetica e il suo simbolismo dove si ipotizzasse non potesse starci, ♫and a real hero♫, in un'apparente storia di mafia e azione, tra l'altro con dei mafiosi abbastanza stupidotti. ♫real human being♫, Ogni singolo secondo sembra, anzi è, di un livello superiore alla media, ♫and a real hero♫, e come già è stato detto più volte stupisce la naturalezza con cui Refn riesce a passare dalla violenza al romanticismo, ♫real human being♫, emblematica e stupenda è la scena dell'ascensore. Un film che ha poi la Mulligan, è come una squadra di calcio che gioca sempre in 12 (e con l'arbitro a favore aggiungerei), ♫and a real hero♫, un'attrice capace di sciogliere un iceberg con un sorriso, e che (salvo interventi divini o diabolici) diventerà una delle più grandi di sempre. ♫real human being♫, Ogni scena con lei e Gosling insieme è un valore aggiunto al film e alla vita. ♫and a real hero♫
Come Nolan ha insegnato nel cavaliere oscuro, ♫real human being♫ è ottima anche la scelta dell'assenza di musiche nelle scene di azione, ♫and a real hero♫, per tutto il resto del film c'è una colonna sonora da paura, con una canzone che entra prepotentemente in testa e non se ne vuole andare...♫ A real human being ♫ and a real hero ♫ real human being ♫and a real hero...♫

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Ultima risposta 28/02/2012 13.53.27
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  07/10/2011 15:03:04
   4½ / 10
Visto le recensioni mi aspettavo molto di più, probabilmente pensavo di vedere un film d'azione più classico. "Driver" mi è parso invece abbastanza monotono, sia sotto il profilo dell'azione che quello dei dialoghi. Qualche bella scena c'è, ma per il resto il film si trascina lentamente senza grossi scossoni.
Sicuramente la cosa migliore è la colonna sonora che risulta essere decisamente sopra le righe.
Se pensate di vedere un puro film d'azione lasciate perdere.

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Ultima risposta 15/05/2013 21.31.45
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  05/10/2011 10:14:38
   6½ / 10
Girato da d.io e zeppo di scene in odor di culto.
Prelibato esercizio di stile capace di dimostrare che la lentezza d'altri tempi sa essere più intensa del caos di segni generato dalle convenzioni più commerciali del cinema d'azione.
E sì, d'accordo: situazioni viste e riviste ma a cui Refn sa bene conferire un rinnovato spessore, arrivando a trasmettere diverse suggestioni - pure loro a ben vedere già trasmesse e ritrasmesse (come la sensazione che la vita possa essere una trappola, e appena si decide a vivere si viene risucchiati nel gorgo; oppure come la sensazione che vi sia una violenza subepidermica nel più tranquillo dei bravi ragazzi, pronta a scattare terribile - la differenza con "A history of violence" è che lì il personaggio di Mortensen ci era detto da quale passato venisse, mentre qui non serve).

Dunque lo stile c'è, che dei contenuti li sostiene, per quanto non trascendentali.
Però.
La sensazione predominante è che sia questo uno stadio estremo del post-moderno.
L'astrazione pura.
Qualcosa che deriva abbastanza dal primo Kitano (e probabilmente pure da Johnnie To), non nuovo quindi.
La peculiarità del film è che dall'inizio alla fine sembra girato come un unico grande ralenti (e invece c'è solo il bacio in ascensore, al ralenti). Lo stile è talmente esibito da imporsi come qualcosa di autonomo: "Drive" è per puri esteti, "Drive" è fatto per conquistare proponendo sapori noti in combinazioni nuove, all'insegna dell'agrodolce (violenza e romanticismo, infatti).
"Drive" sta al resto del cinema come un Mondrian alla pittura. Cosa viene dopo, su questa strada?

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Ultima risposta 23/10/2011 12.32.53
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  04/10/2011 12:09:36
   9 / 10
Come dissi già una volta, mettetemi in un film macchine, inseguimenti e pallottole e con quel film, statene certi, non avrò mai il piacere di fare conoscenza. A meno che l'autore non sia Nicholas Winding Refn (di cui ho amato moltissimo Valhalla Rising) e con tale film abbia vinto il premio della regia a Cannes... In quel caso la curiosità batte l'idiosincrasia "motoristica". Benedetta curiosità...
Drive è un'opera portentosa, brutale e dolcissima insieme. Per la prima volta (o almeno così credo) Refn si affida ad una sceneggiatura derivata perlopiù non scritta da lui. Il giovane regista danese si limita alla sola regia e sfiora il capolavoro (sempre che non lo sia).
Driver -il protagonista, di cui come in Valhalla non sappiamo il nome- lavora in un'officina. Sfruttando il fatto di essere un pilota fantastico arrotonda il proprio stipendio facendo lo stuntman nel cinema o aiutando i delinquenti a fuggire dopo le rapine (tassativi solo 5 minuti, come nello splendido prologo). Si innamora di una vicina di casa. Per aiutare il marito di lei rimane coinvolto in una rapina che porterà a conseguenze terribili.
A me ha ricordato tanto l'History of Violence cronemberghiano perchè entrambi raccontano di una persona apparentemente normale che trovatasi coinvolta in una terribile vicenda mafiosa sarà costretta a tirar fuori la sua vera natura (la storia della rana e dello scorpione citata anche nel film) per difendere i propri affetti.
Ma è davvero quella di spietato assassino la vera natura di Driver? In realtà il personaggio principale (interpretato da un grande Ryan Gosling) è un sanguinario eroe dei nostri tempi, un novello Hobo che ha capito che l'unica maniera per combattere violenze e sopraffazioni sono la violenza e la sopraffazione. Driver è capace di amare, è capace di difendere un proprio amico, è capace di voler bene, ma spesso tali sentimenti vanno subordinati all'istanza di sopravvivenza. Vedere ad esempio l'incredibile sequenza dell'ascensore nella quale abbiamo in pochi secondi il tanto aspettato coronamento di un amore (il bacio) e l'immediata fine di esso (il terribile, quasi insostenibile, omicidio della testa fracassata). Refn sa raccontare e mostrare la peggior violenza e il più dolce degli amori con la stessa naturalezza, con la stessa maestria. Certo è aiutato in questo da una portentosa colonna sonora, una di quelle colonne sonore "intelligenti", di quelle cioè in cui le musiche non sono necessariamente e banalmente in accordo con le immagini.
Ed è aiutato anche dal cast, su tutti da una meravigliosa Carey Mulligan, attrice in cui il sacro fuoco della recitazione e quello della grazia convivono insieme, capace di rendere quasi poetico il mettersi un semplice fermaglio. Il gioco di sguardi tra lei e Driver non ha bisogno di commenti.
Stesso livello, forse ancora superiore, nelle scene di violenza, una più bella dell'altra: la rapina in cui Standard viene assassinato e il relativo inseguimento, la devastante carneficina nel motel, l'efferato omicidio al ristorante o quello di Shannon nell'officina (terribile quel "non preoccuparti, ormai è finita, nessun dolore"), la scena in cui Driver, visto dall'interno, si avvicina al ristorante con la maschera da stunt o la stessa identica sequenza in campo lungo nella spiaggia; l'omicidio finale del mafioso "narrato" soltanto dalle ombre.
Questo è Cinema allo stato puro perchè malgrado ogni singola situazione sappia di visto e rivisto, c'è qualcosa di diverso e di profondamente personale nel cinema di Refn.
Chiamatela cifra stilistica, chiamatela maestria. Oppure chiamatela sensibilità o chiamatela anima.
Chiamatela come vi pare.
Quella è.

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Ultima risposta 04/10/2011 17.40.31
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  04/10/2011 00:15:15
   8½ / 10
Strameritato premio come miglior regia all'ultimo festival di Cannes, un film folgorante che sembra uscito da un epoca sospesa che unisce il noir di Hawks e Lang all'hard boiled di Friedkin e Mann con un'idea di romanticismo sussurrato e struggente.
Mai vista una città degli angeli tanto desolata, quasi un perenne 'effetto notte', e semplicemente miracoloso l'equilibrio che si crea tra il violento deflagrare degli eventi e l'umanissima, malinconica affezione tra il driver dimesso e implacabile e la giovane madre (la brava Mulligan).
Il personaggio centrale è una delle figure più intense e metafisiche del cinema degli ultimi anni, Gosling lo interpreta con impressionante tensione.
Un film magnifico perché non è il solito sterile rompicapo di sceneggiatura, la storia è asciutta e senza indulgenze da spettacolo facile, così che una lineare tragedia di malavita diventa una riflessione sulla responsabilità che scuote la coscienza.
Ipnotiche le musiche di Badalamenti.
Almeno due i momenti indimenticabili: l'inseguimento in auto dopo il colpo sfortunato e il bacio in ascensore, puro surrealismo di grande forza poetica.
Refn è un nome da segnarsi e il film è da non perdere.

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Ultima risposta 07/10/2011 00.59.02
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  03/10/2011 21:14:42
   8 / 10
L'inizio è rombante, adrenalinico, cronometrico.
Il driver è freddo, calcolatore, (carino) e soprattutto guida da dìo in qualsiasi situazione, però poi s'innamora e allora iniziano i guai perchè a ficcarsi in mezzo a storie di famiglie malavitose non se ne esce senza graffi.
Ha detto bene chi ha citato Vivere e morire a LA, quei primi cinque minuti non hanno niente da invidiargli e LA vista dall'alto è uno spettacolo e uno dei momenti più belli del film.
Non altrettanto si può dire quando, complice una colonna sonora da innamoramento coatto, si lascia un po' andare in scenette inutilmente melense, mentre solo cinque minuti prima Refn ci aveva fatto vedere come ci si può perdere semplicemente guardandosi.
Poco male, da queste cadute ci si rialza velocemente e quando s'ha da fare i duri ci si ricorda della trilogia d'esordio e allora non ce n'è per nessuno.
Dolcezza e violenza, connubio perfetto.

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Ultima risposta 05/10/2011 19.09.11
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TheLegend  @  03/10/2011 18:00:19
   8½ / 10
Primo film di Refn per il grande pubblico,vincitore del premio per la miglior regia al Festival di Venezia.
Film meno intenso e cupo dei suoi precedenti lavori ma sempre di ottimo livello.
Il connubio tra immagini e suoni è qualcosa di particolare e unico.
Film che emerge dalla massa.

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Ultima risposta 04/10/2011 01.23.24
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THEANSWER  @  03/10/2011 17:03:50
   6½ / 10
La trama del film non è delle più originali, lo si è visto più volte ma è stato proposto al pubblico sotto una veste diversa, più lenta ed inquetante che rende alla fine un film "diverso". Il protagonista ha il comportamento di uno psicopatico : non cambia mai espressione.

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Ultima risposta 03/10/2011 17.11.11
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Scuderia2  @  03/10/2011 11:45:44
   8 / 10
Nessun nome.
Nessun soprannome.
Nessun giubbino sponsorizzato Icy Hot.
Un lupo solitario dal piede pesante si aggira in una Los Angeles MANNara.
Lunghi silenzi spezzati dal rombo delle muscle car e dalla colonna sonora palpitante;ma soprattutto squarciati da esplosioni di violenza inaudita e inaspettata.
Se Stuntman Mike sembrava crudele,al cospetto di questo 'ragazzo' fa la figura del cioccolatino di Ambrogio.
Un Angelo Custode con diverse Licenze.

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Ultima risposta 08/10/2011 01.14.24
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  03/10/2011 11:15:57
   10 / 10
Film dell' anno. E basta.
Perché in pochi riescono a passare dal romanticismo assoluto alla violenza più brutale nello spazio di una sola inquadratura.
Ed è Cinema nella sua accezione più pura e nobile, una cosa talmente rara, oggi, che ci si può solo alzare in piedi e applaudire

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Ultima risposta 14/10/2011 18.33.05
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  01/10/2011 22:44:21
   8½ / 10
Tante aspettative per questa pellicola, tutte ampiamente ripagate: Refn non sbaglia il suo primo film in trasferta, si porta a casa un meritatissimo premio alla regia a Cannes e sforna un noir metropolitano a metà strada tra un tipico prodotto anni 80 di Walter Hill e il Fredkin di Live And Die In LA. E lo fa senza snaturare il suo credo cinematografico a base di massicce dosi di brutalità, con una cruda ed essenziale rappresentazione della violenza che ricorda non poco la trilogia che l'ha reso un autore di culto in Europa.

In un epoca in cui tutto è girato e montato come un videoclip, Drive diventa la dimostrazione pratica di come un certo tipo di cinema sia ancora possibile. Refn si dedica in maniera impeccabile alla progressiva costruzione delle figure che popolano la storia, rallenta il ritmo sullo sfondo di una Los Angeles in perfetta sintonia con la cupezza dei suoi personaggi, e ci regala uno dei migliori anti-eroi visti di recente al cinema: freddo, distaccato, di poche parole, pronto a esplodere da un momento all'altro, Glosing è meraviglioso, sei dalla sua parte dopo appena 30 secondi di pellicola. Non da meno il resto del cast, da Ron Perlman passando per Albert Brook e Bryan Cranston - che per altro, con i capelli e senza occhiali non avevo nemmeno riconosciuto -

Io dico che bocciare questo film equivarrebbe a porre la barra della sufficienza talmente in alto che il 70% dei registi attuali non riuscirebbe nemmeno a qualificarsi per tentare il salto.

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Ultima risposta 10/10/2011 20.14.38
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Giulio422  @  01/10/2011 02:48:43
   6 / 10
questo è un film che divide facilmente nei giudizi: o piace molto come stile oppure no.

Come trama a guardar bene non è il massimo dell' originalità, ma è lo svolgimento a renderlo particolare, stile lento e con scene anche crude.... se si avesse scelto di rappresentare la pellicola con il ritmo classico di ogni film d'azione allora questo Drive sarebbe stato dimenticato facilmente... per alcuni la chiave vincente invece sta proprio nella sceneggiatura particolare, che si addice di + quasi ad un noir....
personalmente non mi ha fatto impazzire, tempi a volte troppo spesso morti.

Preferisco la classica azione....

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Ultima risposta 01/10/2011 09.17.29
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david briar  @  30/09/2011 20:41:05
   9 / 10
Un film straordinario,incredibile,meraviglioso,il miglior film dell'anno.

"Drive" è un grandissimo film per svariati motivi,c'è l'imbarazzo della scelta.
La colonna sonora è letteralmente da applausi,piena di canzoni bellissime adeguate alle diverse scene.Anche nelle scene d'azione,si crea molta tensione grazie alla musica elettronica.

Ryan Gosgling è superlativo,non esagerava chi lo paragonava al De Niro di "Taxi driver".La sua interpretazione si apprezza per il modo in cui usa lo sguardo,per come comunica emozioni senza parlare,grazie alla sua espressività che vale più di mille parole.Probabilmente,l'attore del momento,non solo di grande talento,ma anche di grande intelligenza nella scelta dei ruoli.Mi stupirei se non ottenesse almeno una nomination all'Oscar quest'anno.

Carey Mullingan offre una meravigliosa performance,sentita e molto sofferta,e si rivela una grandissima,un talento in ascesa di straordinaria incisività.

La regia di Refn è di altissimo livello:penso a diverse scene d'azione e anche a scene strabusate al cinema,come quelle fra lui e lei,che grazie al suo tocco appaiono bellissime nella loro potenza espressiva.Evidenti i riferimenti al cinema di Michael Mann,con diverse scene che ricordano "Collateral" e Heat-la sfida".Diventerà un grande,e già qua offre un ineccepibile prova di maturità.

Splendida la fotografia,ottimi i costumi,ambientazioni da urlo e sonoro di grande importanza.Anche il montaggio funziona alla grande.

Con tutto questo bendidio,è facile sottovalutare la sceneggiatura.Che invece,pur non essendo al livello degli altri pregi del film,è ottima.
Penso ai dialoghi fra il protagonista e la vicina di casa,che nonostante siano ridotti all'osso,quando ci sono sempre efficaci e mai scontati.Si cerca una caratterizzazione non banale ma ampia su tutti i vari caratteri,e ci si riesce benissimo,complice anche il lavoro del cast e della regia.

Forse la seconda parte è un po' meno coinvolgente della prima,che ti lascia attaccato allo schermo,ma anche lì ci sono scene molto emozionanti e di grande impatto visivo.

In conclusione,"Drive" è dalle parti del capolavoro,ed è un film assolutamente da vedere,per chiunque.Non fatevi ingannare dal trailer,non è un nuovo Fast and Furios.
Imperdibile,diventerà un classico del cinema.E Refn,Gosling e la Mullingan diventeranno dei grandissimi,non ho dubbi..

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Ultima risposta 01/10/2011 13.46.51
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dima  @  30/09/2011 01:31:10
   6 / 10
SGUARDO FISSO E TRISTE... DA MACHO CON UN POTENTE DRAMMA INTERIORE... MAMMA MIA QUANTO SONO FICO... SE MI VUOI CHIEDERE QUALCOSA FALLO MA DOPO DEVI ASPETTARE FISSANDO IL MIO INTENSO SGUARDO PER UNA VENTINA DI MINUTI PER LA RISPOSTA... SE SEI UNA BELLA RAGAZZA BIONDA PERO' POSSO SORRIDERE A PIU' RIPRESE NEL FRATTEMPO... ROMANTICO DA MORIRE... TI BACIO CON PASSIONE IN ASCENSORE E APPENA MI STACCO FRACASSO
A CALCI LA TESTA DI UN UOMO .... QUESTO IN FONDO ALLE DONNE PIACE...E NON SPERARE CHE CAMBI GIUBBINO.... NOSSIGNORE PER QUANTO SPORCO E GRONDANTE SANGUE NON MI CAMBIO... POSSO METTERMI UNA MASCHERA IN FACCIA COSì NON MI RICONOSCONO MA CONTINUERò AD ESIBIRE IL MIO RASSICURANTE GIUBBINO IMBRATTATO DI RESTI UMANI... DOPOTUTTO COMUNQUE è SUFFICIENTE....

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Ultima risposta 04/10/2011 12.52.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  25/09/2011 18:02:57
   8 / 10
la tesi di laurea di refn, che con questo film esce dalla nicchia cinefila per lanciarsi nelle fauci del grande pubblico, è a parer mio un bellissimo film a cui manca però un cicinin (scusate il tecnicismo) per entrare nell'olimpo.
la pellicola possiede momenti di puro lirismo art house in cui il 10 gli sta persino stretto, ma la sceneggiatura è a mio parere un po' troppo superficiale. i personaggi sono monodimensionali e la seconda parte scorre su binari decisamente standardizzati.
decisamente meglio il primo troncone del film, ipnotico e raffinato, in grado di risucchiare lo spettatore in una los angeles che sembra uscita dal testone di david lynch (a cui refn dedica anche un paio di omaggi).
a proposito di lynch, la cosa peggiore del film è a mio parere incredibilmente la colonna sonora: incredibilmente perchè ad opera di un certo angelo badalamenti, che qui firma uno dei suoi lavori più banali e impersonali.
bravo gosling in versione bad-ass. non capisco perchè molti l'abbiano tanto criticato, a me è parso decisamente credibile ed in parte.

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Ultima risposta 10/10/2011 12.44.09
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