draquila - l'italia che trema regia di Sabina Guzzanti Italia 2010
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draquila - l'italia che trema (2010)

 Trailer Trailer DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA

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locandina del film DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA

Titolo Originale: DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA

RegiaSabina Guzzanti

InterpretiSabina Guzzanti

Durata: h 1.33
NazionalitàItalia 2010
Generedocumentario
Al cinema nel Maggio 2010

•  Altri film di Sabina Guzzanti

Trama del film Draquila - l'italia che trema

Torna al cinema Sabina Guzzanti con un documentario che andrà a raccontare le incongruenze nella gestione della ricostruzione delle case dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile del 2009.

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Voto Visitatori:   7,38 / 10 (80 voti)7,38Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Draquila - l'italia che trema, 80 opinioni inserite

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Paolo70  @  18/09/2015 18:16:56
   7 / 10
Documentario sul terremoto di L'Aquila che mette in evidenza degli aspetti meno noti alle cronache che ha come protagonisti in particolare Berlusconi e la protezione civile con a capo allora Bertolaso. All'interno vi sono contenute anche delle interviste ad alcuni terremotati oltre che al sindaco Cialente. Da vedere per conoscere meglio queste vicende.

ragefast  @  10/07/2015 01:19:05
   7 / 10
Un altro caso controverso della storia recente, ma prima di tutto una grande tragedia umana, con gente che si è ritrovata dall'oggi al domani senza la propria casa, talvolta senza i propri cari. E alla luce del film oserei dire anche senza la propria città.

Ho trovato il lavoro della Guzzanti apprezzabile per la quantità di persone, documenti e materiali coinvolti, ma comunque resta un caso molto particolare dove attribuire responsabilità e colpe non è cosa facile, oltre che scindere ciò che è stato fatto per mero interesse personale/degli "amici e ciò che è stato fatto perchè andava fatto nell'interesse degli sfollati. In ogni caso, anche io sono convinto che sia stata un'occasione per approfittare della situazione d'emergenza e lucrare sia in termini monetari che non monetari (per es. rilancio d'immagine dell'ex premier). E interessante è anche l'approfondimento sulla Protezione civile e sui relativi poteri.

E non mancano molte parti che fanno davvero male, come l'intercettazione degli imprenditori che se la ridono o il giornalista che ha perso i propri figli convinto della bontà della notizia sulla minimizzazione del pericolo. Insomma un documentario ben confezionato, da cui si può trarre un'idea generale sugli interessi intorno al terremoto e alla ricostruzione del capoluogo abruzzese.

MonkeyIsland  @  12/07/2013 18:12:33
   7 / 10
Ottimo documentario sulle vicende dell'Aquila.
L'unico neo che posso trovare alle produzioni della Guzzanti è che attira al cinema o a vedersi il dvd solo idealisti di sinistra (che alla fine la penseranno sempre uguale) e non cerca mai di ampliare il suo pubblico.

mabumba77  @  17/05/2013 10:24:12
   1 / 10
Uno scempio indecoroso.La Guzzanti si dovrebbe vergognare

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/05/2013 15.32.00
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topsecret  @  17/05/2013 09:40:32
   6 / 10
Che piaccia o meno i successi politici di Silvio Berlusconi sono sempre stati legittimati dal consenso popolare. Così come è dimostrato che anche le "disavventure" e le propagande anti cavaliere non riescono a scalfire l'immagine del quattro volte presidente del consiglio italiano. E questo è un bel mistero.
Sabina Guzzanti va premiata per le emozioni che trasmette il suo documentario sulla tragedia che ha colpito L'Aquila. Una tragedia che dovrebbe toccare nel profondo tutti, non solo chi in quelle terre ci vive.
Purtroppo la Guzzanti commette l'errore, forse per troppo calore e partecipazione, di imbastire un calderone dove si incorporano troppe cose: la chiesa, la mafia, i festini hard, la politica arraffona, il nepotismo, gli illeciti e le altre nefandezze di alcuni dirigenti. Tutto contro Berlusconi, per metterlo in ridicolo e sottolinearne il genio malefico di cui dispone, destinando meno spazio di quanto avrebbe meritato alla voce della gente, alla cronaca visiva e a quello che ancora deve essere fatto.
Le emozioni che ho provato verso la fine, quando si sentiva lo sconcerto, la paura e la disperazioni nella voce delle persone nell'immediatezza dell'evento è qualcosa che non riesco a descrivere...spero solo di non doverle mai provare sulla mia pelle.

Oskarsson88  @  08/02/2013 21:09:18
   8 / 10
documentario molto ben fatto sia nello stile che nell'affrontare le tematiche e mostrare un po' di quel tanto di marcio che c'è in Italia... non ho chiaramente capito tutti i passaggi in quanto abbastanza ignorante in materia, ma l'ho trovato molto istruttivo e interessante!

Tuonato  @  17/09/2012 13:10:54
   7½ / 10
L'Aquila, una tragedia agghiacciante.
O forse no. Un'occasione irripetibile di business (per molti) e rilancio mediatico (per uno).
Emergono particolari inquietanti, verità taciute, speculazioni vergognose.
Un filo conduttore unisce incredibilmente la Sicilia con Milano due, e Milano due con la nuova L'Aquila.
Che unisce istituzioni, protezione civile e grandi eventi.
A pochissimi giorni dal terremoto viene presentato un piano dettagliato di new town, come non sospettare sia lì da tempo pronto per la prima occasione utile.
E i soccorsi, l'impegno, la tendopoli per gli aquilani sono tutti in funzione di questo nuovo piano.
<<Una volta che t'hanno preso tu sei finito>>

Una tendopoli che assomiglia ad un lager con delle regole incomprensibili e dei controlli esagerati.
<<Linee guida per la dieta dello sfollato>>

Una città raggirata, illusa, umiliata.
Come al solito la realtà supera la fantasia.
<<Perché io ho creduto a quello che mi dicevano?>>

Temevo le 'origini' della Guzzanti, non mi piace la denuncia di parte, schierata, di colore (à la Micheal Moore per capirci).
Invece la regista confeziona un documentario intelligente e anzi non le manda a dire anche ai suoi compari.
Urgente, illuminante. Deve essere visto.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  09/06/2012 18:14:13
   8½ / 10
Sabì, ti amo.

Ok, magari alcune cose poteva pure risparmiarsele, su alcune cosette non è aggiornato (per forza di cose: alla ***** non c'è mai fine), ma "Draquila" rimane un caz.zo di capolavoro.

ste 10  @  12/12/2011 01:35:38
   8 / 10
Gran documentario ottimamente realizzato, gran pugno nello stomaco

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  27/04/2011 16:36:48
   7 / 10
Sarò comunista ma ho voluto vedermi questo interessante documentario di Sabina Guzzanti. :-)
Posso dire che è un filmato ben fatto, spiegato bene e abbastanza seguibile. Non è stato neanche troppo di parte; il vero problema di "Draquila" è che divaga un po' troppo sulla Protezione Civile. Come documento sugli Aquilani è sicuramente valido.

Gastone  @  31/03/2011 01:46:03
   7½ / 10
non amo particolarmente i guzzanti, e l'ultimo di moore mi sembrava eccessivamente fazioso
ma è innegabile il buon lavoro fatto con questo documentario (non è un film): brava!

DarkRareMirko  @  17/02/2011 04:17:36
   9 / 10
Altro ottimo lavoro da parte di Sabina Guzzanti dopo Bimba - E' clonata una stella, W Zapatero e Le ragioni dell'aragosta.

Qui comunque c'è soprattutto molto cinema impegnato e poca satira; male, magari sarebbe stato più opportuno che le due componenti si amalgamassero meglio, visto com'è brava anche sotto quest'altro punto di vista la sorella del'altrettanto grande Corrado Guzzanti.

In poche parole pure le tragedie o, meglio, sopratutto le tragedie, vengono sfruttate dai potenti per influenzare l'opinione pubblica e rilanciare la propria immagine (chi ha detto America?).

Se poi si aggiungono televisioni che dicono soltanto parte della verità, omettendo molto, appalti in mano alla mafia, menefreghismo, smania nevrotica di profitto, dittatura formale che poi tanto formale non è, ecc, ecc, ecc il gioco è fatto.

Ottimo anche l'aver denunciato lo strapotere della Protezione Civile, vero Stato nello Stato.

Molto ben diretto e montato, il film rimane, fa pensare, denuncia.

hispanico1511  @  16/02/2011 09:24:18
   8½ / 10
bello, secondo me il fatto che sia stato girato in manieria "approssimativa" rende il film molto più emozionante.
forse il mio sarà un voto anche politico, ma io credo che il film vada visto sotto la luce del contro e del pro

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  15/02/2011 10:51:26
   7 / 10
Buon documentario d'inchiesta in stile Michael Moore. Guzzanti meglio qui rispetto a quando fa satira.
Triste che questo film sia andato a Cannes.

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  09/12/2010 17:19:32
   7½ / 10
Unico difetto: la regia molto approssimativa, quasi amatoriale.

Detto ciò è l'ennesima denuncia dei un assurdo sperpero di denaro pubblico da parte del boss e di tutta la sua famiglia! Poteva essere speso 1/5 e con risultati migliori, e altri miliardi di euro spesi per altre opere impellenti. O per far lavorare quelle migliaia di ragazzi e ragazze come me: laureati, specializzati, e con le pezze al C... !!!

druss86  @  09/12/2010 13:39:12
   9 / 10
RedPill  @  08/12/2010 21:25:42
   6½ / 10
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene.Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!Questo paese è devastato dal dolore...ma non vi danno un pò di dispiacere quei corpi in terra senza più calore?Non cambierà, non cambie...no cambierà, forse cambierà.Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?Nel fango affonda lo stivale dei maiali.Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale.Non cambierà, non cambierà... si che cambierà, vedrai che cambierà.Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature se avremo ancora un pò da vivere... la primavera intanto tarda ad arrivare. [F.B. 1991]
Sull'indecenza morale dell'Illusionista credo non ci sia nulla da obbiettare, arrivare addirittura a propagandare in una scuola elementare...comunque, al di là dei gesti vergognosi che ne hanno contraddistinto un passato dalla "dubbia" legalità, l'attuale presente, e un non-futuro che lo attende e ci attende, come cittadini italiani, è allucinante costatare quanto spudorata sia la macchinazione mediatico/legislativa tuttora in atto, per cercare di farlo passare ancora una volta, come il salvatore della patria; - è evidente, calvo Illusionista, che le credenziali del cittadino modello, alberghino ben lontano della tua "persona" -.Riguardo le vicissitudini "dell'onesto" "imprenditore" infatti, Sabina non svela nulla di cui, magistrati o comuni cittadini con un briciolo di raziocinio, non siano al corrente o non abbiano già saputo valutare secondo un naturale senso logico.Interessante è invece il discorso legato a tale Dr. (dis)Guido e all'autoritarismo esercitato dalla stessa protezione (in)civile, investita, sempre per gentile concessione del solito Illusionista, di uno strapotere amministrativo ai limiti della costituzionalità.La Guzzanti, in questo caso, traccia un "bel" quadretto; parla una lingua semplice, comprensibile, e probabilmente per questo molto efficace.Assembla con metodo un buon numero di riprese e interviste, alcune delle quali, testimonianze vere e proprie di chi ha vissuto quel tragico evento in prima persona, di chi ancora oggi ne paga le conseguenze, e di chi invece, seppur pochi che siano, ha effettivamente potuto "beneficiare" di un aiuto concreto... - certo è, che se si vuol credere a tutti i costi che una rondine faccia primavera...-.Documento a prova d'Illuso quindi, che non parla tanto attraverso cifre e percentuali (quelle si dimenticano in fretta, purtroppo), ma che si dedica principalmente all'aspetto più umano e concreto della vicenda, mettendo in risalto, con i suoi toni ironicamente tristi, abusi, violazioni e turpitudini etico/professionali di un clan di corrotti e corruttori... ma come si sa, la mela non cade mai molto lontano dall'albero.
Sabina Guzzanti si re-inventa reporter per l'occasione, ed anche se il suo prodotto appare ancora un pò grezzo a livello estetico, i contenuti mantengono comunque una buona dose d'espressività, e le immagini proposte, condivisibili o no, non rendono certamente l'idea di un paese che gode di buona salute, come invece qualcuno vorrebbe Illuderci.
P.S. Tutto ciò che ho scritto, in realtà, non l'ho mai scritto... e se l'ho scritto, sono stato frainteso!

popoviasproni  @  08/12/2010 15:15:48
   7 / 10
Lucido reportage giornalistico dai contenuti di alto livello.

corey  @  07/12/2010 21:02:57
   6½ / 10
Un bel documentario,molte cose non le conoscevo ma le immaginavo soltanto..Ma ci rendiamo conto in che razza di Paese viviamo?Un Paese in cui il Presidente del Consiglio e' una sorta di dittatore democratico,in cui il capo della protezione civile ha ogni potere possibile..Viva i documentari come questi,brava Sabina

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR alexava  @  06/11/2010 05:43:08
   8 / 10
Io quando ho visto

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER mi sono commosso. La verità, la libera informazione, il contradditorio sono cose che sembrano non trovare più posto in questa Italia. Spero solo che questo film venga visto in tutta Europa, così sapranno in che situazione ci troviamo, e PERCHE' le persone votano berlusconi.

paride_86  @  02/11/2010 22:32:08
   8 / 10
L'Italia che trema, appunto, e non solo a causa del terremoto che ha distrutto L'Aquila.
Il documentario di Sabina Guzzanti è molto interessante e ben montato, anche nelle parti cartoon. Molte delle cose che dice non sono nuovissime, ma, d'altro canto, ha il pregio di aver mostrato il lato inedito della tragedia abruzzese che la maggior parte dei media non ha fatto vedere.
Drammatico.

-ataren-  @  01/11/2010 22:48:55
   8 / 10
Un film che tutti gli italiani, sotto la dittatura mediatica, dovrebbero vedere.

uzzyubis  @  07/10/2010 12:10:42
   7 / 10
Un bel ducomentario, anche graficamente, che fa riflettere anche se è difficile dare un giudizio obbiettivo in quanto lo schierarsi palese della Guzzanti porta lo spettatore ad odiare o ad amare.
Una fonte di informazioni comunque arricchente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  22/09/2010 16:16:45
   6 / 10
L'importanza e il valore di denuncia di questo film sono enormi e indiscutibili.
Anche se la Guzzanti evita con sapienza alcuni eccessi tipici di Michael Moore, e sa farsi da parte in modo apprezzabile, per far parlare i fatti, tuttavia il film non riesce a documentare fino in fondo quanto potrebbe fare. Noi comprendiamo il filo di tutto, e ne usciamo sgomenti. Ma il problema che il film non supera è quello di parlare bene soltanto a chi ha già orecchie per intendere, e di essere (purtroppo) tacciato di pretenziosità di parte, da coloro che son sordi o non vogliono sentire.
Mancano cifre, dati oggettivi: non che io ne avessi bisogno. Ma ne ha bisogno un documentario per risultare più obiettivamente inappellabile.
La Guzzanti ci fa ascoltare un'agghiacciante telefonata notturna (e più obiettiva di così proprio non potrebbe essere), poi allude al fatto che le case costruite evidentemente non sono in proprietà ma solo in prestito. E però, potrebbe anche dirlo esplicitamente: denunciarne lo scandalo, l'ipocrisia e questa profonda, terribile ingiustizia che farebbe tra l'altro vedere la speculazione per quella che è, una ignominiosa e immonda speculazione mascherata senza vergogna da operazione sociale (nonché condotta, a livello istituzionale, passando come un katerpillar sopra le autonomie locali in nome dell' "emergenza"). E invece, il film lascia adito a dubbi nello spettatore che vuole essere scettico (e che sarebbe invece quello da conquistare), il quale, disgraziato, può non compiere da solo tutti i passaggi causali che rendono inequivocabile il nesso speculazione-imbroglio mediatico: passaggi cui invece, con troppa smania di dimostrare, la Guzzanti allude invece di dimostrare pazientemente.

Morgana983  @  18/09/2010 15:46:34
   10 / 10
Ottimo Lavoro. Da vedere subito.

drobny85  @  11/09/2010 13:32:53
   7½ / 10
Davvero un buon lavoro questo "Draquila".
La Guzzanti ci porta a conoscenza di cose che magari immaginavamo ma che difficilmente i media ci avevano fatto vedere, e cioè che la situazione dell'Aquila è ben diversa da come la vuol far apparire il presidente del consiglio.
Agghiacciante la parte che riguarda la protezione civile, la sua ipotetica trasformazione e i suoi barbari modi all'interno dei campi.
Rivedere ancora una volta le immagini di strazio e dolore che la popolazione Aquilana ha vissuto sulla propria pelle mette una gran tristezza, non so come certa gente può esser contenta di un simile dramma, le ultime frasi di chiusura di questo documentario devono suonare come un campanello di allarme e far riflettere molti.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  01/08/2010 12:45:06
   7½ / 10
I protagonisti del film sono i terremotati di L’Aquila e il Potere. Sabina Guzzanti analizza il rapporto che intercorre fra questi due protagonisti (basandosi rigorosamente su fatti) e ne dà una sua interpretazione. Le sue tesi sono queste:
1) Il Potere ha sfruttato l’occasione del terremoto principalmente per aumentare e consolidare il proprio consenso nazionale, non per esaudire le richieste dei terremotati (tornare nelle proprie case).
2) Il Potere ha cercato di personalizzare il suo agire. Il messaggio che si è voluto far passare è che non sono le istituzioni nel suo complesso che hanno operato ma il Capo Supremo (una signora lo dice spontaneamente: “Lo Stato è Berlusconi”).
3) Il Potere ha sfruttato l’ennesima occasione “emergenziale” per disfarsi del contrappeso democratico dei controlli (molto fastidiosi per chi comanda, molto preziosi per chi è comandato), in questo caso nel gestire i soldi pubblici.
4) Il terremoto di L’Aquila è stata l’ennesima tappa nella costruzione dell’Autoritarismo Pseudodemocratico di cui assai difficilmente riusciremo a disfarci.
Queste sono le tesi che si possono condividere o no. In ogni caso bisogna dare atto a Sabina Guzzanti di avere fatto un egregio lavoro di inchiesta e documentazione. Questo però è soprattutto un film, non una semplice inchiesta filmata e infatti la maggior dote del film è il montaggio: stringato, essenziale, consequenziale. Nella normale finzione si gioca con le emozioni primarie come tensione, paura, gioia, tenerezza, amore. In questo film si gioca invece con l’emozione razionale del conoscere il coperto e lo “scomodo”. Nel rappresentare risvolti o fatti non di dominio pubblico o addirittura tenuti nascosti si crea nel film una progressione fattiva di indubbio coinvolgimento. Le tesi esposte sono espresse in maniera semplice, chiara, diretta, a suo modo “divertente” e alla fine si rimane davvero molto colpiti.
Il mio parere personale è che le tesi di Sabina Guzzanti corrispondano sostanzialmente a realtà. E’ vero che i terremotati hanno avuto grandi cure, degna sistemazione e giustamente si sentono grati per questo; fa però veramente schifo vedere come il tutto si sia ridotto alla semplice glorificazione di un Grande Uomo (fatta poi in maniera così ostentata da sfiorare il grottesco). A questa operazione di personalizzazione del potere ha contribuito involontariamente anche Sabina Guzzanti stessa con questo film, concentrandosi sul Potere supremo e saltando a pié pari tutte le parti intermedie (volontariato, operai, gente normale di ogni genere) che sono state essenziali e determinanti forse più dei capi che davano ordini.
La fabbrica di consenso e di abbattimento dei controlli va a gonfie vele e su questo non ci piove. “Peccato” che ogni tanto scappi qualcosa al rigido controllo che dimostra come le cose non stanno esattamente come si vuole fare intendere.
Per questa ragione Draquila è un film essenziale e importantissimo. Deve essere visto da tutti, anche dai sostenitori di Berlusconi, in quanto il dovere democratico di ogni cittadino è quello di documentarsi da ogni fonte possibile e di formulare poi il proprio parere. Liquidare a priori un qualsiasi documento solo perché proveniente da fonte “nemica” è prima di tutto segno di vigliaccheria e indirettamente dà ragione alle tesi espresse, cioè di autoritarismo, arroganza, interesse personale sopra l’interesse generale.


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Izivs  @  25/07/2010 15:53:06
   1 / 10
La fogna di Calcutta è un eden rispetto a questa serie di infamie che qualcuno si azzarda a chiamare film. Consigliato a chi vuol vedere rosicare le zecche che di fronte alla più grande opera di soccorso della storia italiana, schiumano rabbia.
Occhi alle interviste....montate ad arte per nascondere il consenso degli aquilani per l'opera prestata. Guzzanti....se attaccavo un cam al cane zoppo sotto casa mia girava scene migliori....regia ridicola....ma chi ti finanzia??????

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/02/2011 09.26.00
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MidnightMikko  @  24/07/2010 11:55:54
   8 / 10
Non impazzisco per la satira con fini politici della Guzzanti, ma devo ammettere che questo documentario alla Moore mi ha veramente sorpreso.
Il ridicolo trailer allontana dalla visione di questo film, ma i commenti negativi mi hanno spinto (più del trailer) a vederlo.
Mi aspettavo il solito film che gira intorno alle macchiette dell'attrice di turno, e invece no! La Guzzanti sforna un documentario veramente imparziale (non si risparmia nessuno, ne destra ne sinistra e intervista chiunque, sfollati e non), che accosta ironia e terrore puro (le iniziali lugubri immagini con Cialente che vaga per la città fantasma e le finali veramente terrificanti!).

A livello di informazione non aggiunge veramente nulla, ma questo film va premiato sicuramente per la capacità riassuntiva della vicenda, della potenza di certe immagini e per la sincera determinazione della regista.

Da vedere

chem84  @  21/07/2010 14:19:33
   8½ / 10
Molto bene Sabina Guzzanti, che in questo documentario non fa altro che evidenziare una piccola parte del marcio che avvolge il nostro bel paese, lasciandoti alla fine ancor più inca--ato di quanto già lo puoi esser prima.
Per carità non si scopre nulla di nuovo, ma è senz'altro meglio mostrare ed informare piuttosto che tacere e chinare la testa.

floyd80  @  17/07/2010 20:07:03
   6 / 10
La Guzzanti secondo me ha lo stesso difetto di Moore: l'oggettività.
E' facile portare lo spettatore dal tuo punto di vista, gli strizzi l'occhio, lo fai sorridere, lo inganni (tutti quelli pro Berlusconi sono degli esaltati o ebeti e tutti quelli contro sono intellettuali rassicuranti con occhialini e barbetta). Andando alla fine dei conti ad usare la stessa tecnica (vedi la voce telegiornali) che il governo attua con i cittadini italiani.
Per il resto ogni opera della regista è sempre da vedere, perché è una delle poche giornaliste (?) che combatte contro il sistema "dolcefascista" a cui il nostro caro premier ci sta condannando.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  15/07/2010 11:05:28
   7½ / 10
Sabina Guzzanti questa volta convince e colpisce nel segno. Nei panni di una giornalista stile "Report" ci ritrae l'Italia che tutti abbiamo sotto gli occhi ma che in pochi sembrano vedere realmente. Un documentario asciutto, diretto, con interviste calibrate. Molto significative alcune immagini come la ripresa del capannone abbandonato e chiuso del PD.
Consigliato.

mr orange  @  11/07/2010 13:27:30
   6 / 10
abbastanza approfondito, un documentario di denuncia che riesce sufficentemente ad attenersi ai fatti per la maggior parte del tempo tranne per qualche intervento diretto della guzzanti.

3 risposte al commento
Ultima risposta 11/07/2010 17.08.57
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bebabi34  @  07/07/2010 23:46:23
   8 / 10
Realizzazione schietta e pacata. Manca un filo conduttore per legare i vari temi trattati nello svolgimento, che risulta un po' dispersivo. Gradevolissimo soprattutto per il tono feroce ma sereno.

lullaby2009  @  07/07/2010 12:25:01
   10 / 10
Un film di inchiesta davvero ben realizzato, che riesce a sconvolgere anche lo spettatore più scettico, lo stile documentaristico ricorda quello di Michael Moore. La Guzzanti si dimostra imparziale e precisa, con un film di denuncia sociale che ha il grande merito di andare oltre la superficie dei fatti raccontati dai media.

4 risposte al commento
Ultima risposta 11/07/2010 20.09.51
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invernomuto  @  06/07/2010 13:19:34
   8½ / 10
Potrei scrivere centinaia di righe, ma basta una parola: GUARDATELO!

14 risposte al commento
Ultima risposta 12/09/2010 12.49.49
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Alex89  @  05/07/2010 14:39:26
   8½ / 10
Sfruttando la tragedia dell'Aquila Berlusconi si arrichisce di fama, consensi e popolarità, questo mostra la Guzzanti, nel mezzo dure realtà come una citta fantasma e la prigionia degli Aquilani..
Strano che Berlusconi non riesca a censurare queste tipologia di film, ogni tg censura per fortuna youtube e questi documentari cercano di tenerci gli aperti gli occhi, ma è dura , in giro ci sono milioni di persone che considerano Berlusconi il nuovo Messia..

gkorps  @  04/07/2010 19:53:07
   10 / 10
Da vedere assolutamente

TheLegend  @  04/07/2010 15:41:26
   7½ / 10
Non ho mai apprezzato particolarmente l'umorismo della Guzzanti,per fortuna in questo film non è presente.
Un documentario abbastanza classico che in alcuni passaggi diventa un pò troppo di parte sicuramente.

tonic77  @  02/07/2010 23:08:34
   10 / 10
vedetelo e riflettete ....oni

ultras_doria92  @  01/07/2010 10:08:37
   9½ / 10
Film che racconta senza censure, cosa molto strana nel nostro paese, la vicende del post terremoto, con tutti i retroscena.
Vedere che un uomo così governa da 16 anni rende poco credibile l'italia nel mondo, sepro che chi guarda questo film capisca di cosa è capace un politico per ottenere consensi.

rob.k  @  30/06/2010 21:52:40
   8 / 10
Ottimo film-documentario, che si concentra sulle furbate del governo sull'affare terremoto aquilano... Se ne dovrebbero fare dozzine di film così, per denunciare le cose agghiaccianti che ha fatto (e che ancora farà) un certo personaggio...

641660  @  30/06/2010 11:53:07
   6 / 10
Un docufilm alla M.Moore, ben fatto e gradevole, ma un pò troppo orientato alla strumentalizzazione politica piuttosto che alla denuncia dei fatti.

Sabina! Sei ossessionata dal cavaliere, basta dai! Tira il fiato!!!

Riccà  @  28/06/2010 15:59:47
   1 / 10
"Draquila - l'Italia che trema è una ****** pazzesca!"
detto da un aquilano che era a L'Aquila quando la situazione era disperata.

Andrebbe censurato perché è solo un attacco a Berlusconi! (per il quale non nutro alcuna stima a livello personale, invece le qualità di organizzatore/imprenditore sono indiscutibili).

Magari fosse un documentario, ben venga una denuncia alla Report!, ma niente di questo, altrimenti dovrebbe girare un film senza fine sulla politica.

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Ultima risposta 16/02/2011 09.28.52
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DarkRareMirko  @  28/06/2010 05:48:59
   9 / 10
Eccezionale lavoro della Guzzanti, brava persona da me sempre stimata.

Il documentario è ben realzizato e conta sia tematicamente che tecnicamente (belle le schermate a mò di fumetto presempio); ormai ogni giorno in più si scopre qualcos'altro di offensivo, come che il potente di turno vuol far soldi pure sui morti e sulle tragedie.

Argh; non sapevo di tutto questo potere legato alla protezione civile, ottimo che il film mi abbia acculturato quindi.

Indigna anche la banalità e la creduloneria di tante persone intervistate (è gay, gli piacciono le donne, tutte montature, ecc.), comunque riscontrabile anche a tu per tu nella vita di tutti i giorni purtroppo.

Ed è qui magari che si dovrebbe anche intervenire; è il cosiddetto "parlare per echi", il non pensare con la propria testa, ma con quella degli altri, che crea tante dittature, di nome e/o di fatto.

Ottime le parole dell'ultimo intervistato su ciò che è falso che comunque dura nel tempo.

E l'Italia è questa qua.

oracolo  @  27/06/2010 21:06:05
   7½ / 10
Draquila è un'opera davvero bella ed analitica. Un film "denuncia" che fa parlare la gente (sia in bene che in male) e mostra un'altra faccia di una tragedia, un altro punto di vista.

conan  @  27/06/2010 17:44:49
   7½ / 10
Questa volta è quasi superfluo dare un voto a questo documentario, visto che in Italia ormai confondiamo la politica con il calcio. Chi si schiera a favore, chi contro. Ma la politica è un'altra cosa.
Sarà veramente difficile guardare questo documentario con sguardo critico e scevro da ogni ideologia. Qualcosa è magari esagerata, qualcos'altra è magari di troppo, qualcosa in meno, ma non si può negare tutto.

Posso solo aggiungere che l'impressione che rimane alla fine è la solito gusto amarognolo di m***** in bocca, ma nello stesso tempo, tutte cose che già sappiamo e non vogliamo vedere.
Se l'obiettivo della Guzzanti era mettere in guardia "gli altri" da questo virus, be' forse qualche risultato lo raggiungerà. Se invece pensava che questo film potesse scuotere le coscienze, ne rimarrà molto delusa.

Come ha detto già qualcuno, c'è poco da ridere.
Molto molto pesanti le parole dell'ultimo intervistato del documentario.
Direi un finale perfetto.

Ed ora... palla al centro.

Beghetto_  @  27/06/2010 12:24:22
   3 / 10
Sempre le solite ******* che le persone fanno per avere i loro dieci minuti di notorietà.

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maka  @  27/06/2010 12:07:35
   10 / 10
Quello che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano. Ma se non ci fosse quella goccia all'oceano mancherebbe.

IndianaMonts  @  26/06/2010 17:01:53
   9 / 10
documentario ben realizzato che abbandona immediatamente la triste ironia per mostrare i problemi riscontrati e per evidenziare ciò che la mancanza di una reale informazione può trasmettere.

Salento12  @  21/06/2010 23:39:55
   6 / 10
BEL FILM ANCHE SE LA CONTINUA RICERCA DELLA COLPEVOLEZZA DEL GOVERNO BERLUSCONIANO ALLA FINE STANCA UN PO MA RESTA IL FATTO CHE OGNI PAESE AL MONDO HA I SUOI BERLUSCONI E BERTOLASO, SI NASCE SANTI MA PER IL POTERE SI FINISCE QUASI SEMPRE DALLA PARTE SBAGLIATA PURTOPPO.

FORZA AQUILANI, VITTIME DELL IGNORANZA DI "ALCUNI" E NON DAL VOLERE DI DIO.

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Ultima risposta 25/06/2010 11.22.14
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carriebess  @  21/06/2010 17:02:45
   8 / 10
Uno sguardo dall'interno sulla vicenda abruzzese e tutto il marcio che ci gira attorno.
Incredibile come anche in questa situazione il premier sappia sfruttare la situazione a suo favore, ogni minimo dettaglio studiato apposta per raccogliere consensi e crearsi quest'immagine intoccabile da presidente modello e salvatore.
E la gente ci casca pure!
Da vedere.

bulldog  @  20/06/2010 14:00:33
   7½ / 10
Finalmente Sabina Guzzanti ha trovato la sua dimensione...ovvero fare la cittadina.
La sua satira è sempre stata pessima(il fratello Corrado è su un altro pianeta) ed inutile, le sue esperienze cinematografiche(bimba o viva zapatero) decisamente imbarazzanti. Insomma non è mai stata un'artista, è chiaro.

Devo dire invece che in quest'occasione ha svolto un'ottimo lavoro sullo stile documentaristico alla M.Moore.
Così come l'11 settembre quando vidi quelle 3 torri crollare sorrisi amaramente, anche in questo caso , essendo troppo facile comprendere come funzionano i mezzi di informazione e la condizione politica in cui versa il nostro paese , la situazione dell terremoto Aquilano mi parve piuttosto limpida sin da subito.

Che dire, consiglio a tutti di darci un'occhiata, anche se dubito che questo paese possa alzare mai la testa, se non per brevi periodi.

La maggioranza si riconosce in un sacco vuoto volgare che è il prototipo della 'postmodernità'.
Un megalomane infelice, che come molti uomini del nostro tempo non potrà mai raggiungere un momento di equilibrio o armonia e di pace con se stesso.
Colto un obiettivo deve immediatamente seguirne un altro,.
Nulla lo appaga, un meccanismo psichicamente paranoico, tipico della nostra epoca si incarna in lui.

Non è 'Berlusconi' il problema, siamo noi.

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Ultima risposta 24/06/2010 12.54.31
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WildHorse  @  17/06/2010 18:38:47
   10 / 10
Un film che dà voce al popolo-vittima di uno Stato che Stato non è. E' di parte, nel senso che è dalla parte di chi subisce e non può ribellarsi. A favore della libera e corretta informazione, contro ogni violenza politica e di potere.
Sabina sei la migliore! Complimenti per il tuo impegno civile e per la tua onestà. Sei veramente in gamba, ti ammiro moltissimo!

Jumpy  @  11/06/2010 00:45:33
   7 / 10
Cercando di superare i toni a volte smaccatamente di parte della Guzzanti, è comunque un film che cerca di far luce su quanto sia accaduto/stia effettivamente accadendo in certe zone dell'Abruzzo.
Mi è sembrato un po' frettoloso nel montaggio e complessivamente non molto riuscito come cine-documentario, ma va visto, assolutamente.

Guy Picciotto  @  09/06/2010 12:32:29
   5 / 10
Balducci gentiluomo del papa rulezzz e anche Don Bancomat rulezzzz, li vorrei avere a casa mia a pranzo e cena uomini così divertenti spontanei e affabili....Balducci non lo incrimineranno mai essendo massone ai più alti gradi e membro dell'Opus Dei come Giannone Letta e Massimino D'alema...
Abbiamo grandi uomini gente....cmq nonostante il film dica cose giuste e anche strarisapute (almeno per chi si informa decentemente non certo dalle tv) il film non mi è piaciuto perchè non mi piace la Sabina come regista....mi piace il fratello invece ma non centra.

fabrisiello  @  08/06/2010 22:21:36
   7½ / 10
Film che si abbandona alla schiettezza degli eventi.Il documentario non solo ci mostra lo sfruttamento politico del terremoto da parte del governo che tramite una concentrazione del potere, eliminazione dei controlli e trascuratezza delle procedure specula sul "grande evento" ma evidenzia anche il gap informativo italiano.Film che ti lascia molta amarezza e rabbia.

annibalo  @  08/06/2010 19:39:05
   8½ / 10
è gia accaduto col neorealismom il cinema fa cronaca meglio del quinto potere non è bello da vedere perchè se si amno i beni culturali e le relazioni bilanciate qui davvero la giustizia non ha casa,Brava sabry

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  01/06/2010 23:01:13
   9 / 10
Draquila è il titolo indovinato dell'ultimo lavoro della comica Sabina Guzzanti sul tragico evento che più ha monopolizzato le cronache dell'ultimo anno nel nostro Paese: dalla notte spaventosa del sei aprile 2009 fino alle consegne dei moduli abitativi del progetto C.A.S.E. passando per gli innumerevoli scandali che hanno colpito la protezione civile ed il suo monarca assoluto Guido Bertolaso; il tutto infarcito da una informazione di regime degna di un vero e proprio esperimento mediatico che ha coinvolto loro malgrado gli sfortunati cittadini aquilani. Quasi fin da subito, tutte le tv hanno dimenticato le morti e le responsabilità per la mancata prevenzione e per i crolli di palazzi in cemento armato per concentrarsi sulla straordinaria abilità del premier Silvio Berlusconi e sulla sua longa manus Bertolaso in una celebrazione a reti unificate con la consegna delle prime case con tanto di "spumante rigorosamemente italiano". Tutto bello e patinato, ma c'è un "ma", anzi tanti "ma": attorno alle risa vergognose degli imprenditori intercettati nella notte del sisma, si è andata via via costituendo una fitta rete di potere coagulata attorno a Bertolaso e ai grandi eventi (cosa diavolo c'entra la protezione civile nell'organizzazione dei grandi eventi??) che è venuta fuori grazie alle intercettazioni (quelle che oggi il Governo vuole guarda caso limitare).
Sabina non fa altro (anche se in cotanta spazzatura è un grandissimo merito) che raccontare tutta la storia fin dal principio senza omissis, mostrandoci tutto, anche coloro che vedono Berlusconi come un Santo. E' un docufilm alla Michael Moore?Per molti aspetti sì e se ne sentiva davvero il bisogno (checchè ne dica Bondi) come dimostra l'accoglienza festivaliera a Cannes e gli ottimi incassi avuti dalla pellicola e la circostanza che la stessa sia stata già acquistata in mezzo mondo...c'è un perchè: tutti vogliono vedere il modello Italia...per non emularlo però. Buona visione

simone p  @  26/05/2010 20:40:20
   7 / 10
Premetto che non sono nè berlusconiano nè anti-berlusconiano.
Durante e dopo la visione del film continuavo a pensare : che paese di m€rda!!!

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Ultima risposta 29/05/2010 15.43.36
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/05/2010 23:57:21
   7½ / 10
Ficcante e intelligente come una buona inchiesta giornalistica. Prende un tema come il terremoto e la successiva ricostruzione dell'Aquila per offrire un dietro le quinte di ciò che ci offrono le nostre tv piene di immagini rassicuranti e all'insegna del tutto va bene. Argomenti già noti è vero, ma non penso diffusi su vasta scala. Il ruolo (o i tanti troppi ruoli) della Protezione civile Spa (un ossimoro direi) descritto in maniera lucida e chiara fino a sottolineari aspetti grotteschi e paradossali (giuro non sapevo della Coca cola e del caffè) fino a quelli tragici dei morti, degli sfollati e soprattutto di chi ha brindato (ridendo) sulle loro disgrazie.

Invia una mail all'autore del commento Larry King  @  24/05/2010 18:08:20
   7 / 10
Innanzittutto un dubbio: giudicare Draquila come un film in se e per se, dunque come possibile opera d'arte o semplicemente commentare quello che questa visione mi ha lasciato e sintetizzarlo in poche parole?
Dal punto di vista estetico, ossia la prima scala di valutazione, il "film" ha ben poco da dire, risente di un budget ridotto e di evidenti difficoltà realizzative. Non posso dargli più di un 5, l'unica invenzione registica sono degli inserti animati che lasciano il tempo che trovano.
Ma partendo per l'appunto dal considerare le ristrettezze produttive, passo subito ad una seconda riflessione ed ha una serie di considerazioni infinite? Perchè è difficile produrre un film del genere in Italia? perchè in una nazione dominata dalle telecamere le uniche che non possono arrivare ovunque sono quelle della Guzzanti? perchè di tutto questo non si sapeva niente? perchè fu sospeso a suo tempo Ballarò per dare spazio alla diretta delle consegna delle case, considerato evento epocale, se poi il film mi dice che tutto questo riguarda una minoranza delle persone? perchè devo conoscere i retroscena di questa immensa strage da un' attrice comica mentre la tv mi dice che va tutto bene? perchè l'opposizione significa una tenda vuota? perchè la mia rabbia ed impotenza me la può rappresentare solo la Guzzanti o al massimo il coro greco di Crozza/Bersani?perchè mi devo vergognare che l'Italia sia stata rappresentata a Cannes da questo film e non di chi mi vuole convincere di questo? perchè ieri avrei voluto abbracciare Elio Germano?perchè.........

Invia una mail all'autore del commento squirt  @  23/05/2010 20:08:29
   10 / 10
guzzanti unica..c'è poco da fare..e ke rabbia poi...

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  22/05/2010 15:00:49
   7½ / 10
Tranne per una manciata di secondi all'inizio del documentario, la Guzzanti sveste i panni del personaggio satirico e si immerge in una inchiesta più giornalistica che altro, non a caso, e a ragione, Draquila è stato più volte paragonato alle pellicole di Michael Moore.
Molte cose sono note ai più, altre, più tecniche, no, ma la cosa davvero importante è che la pellicola riesce a gestire tutti questi elementi senza creare confusioni di sorta. Riesce, anzi, partendo dal terremoto e ampliando poi lo scenario, a rendere particolarmente chiara quale sia la situazione in Italia e quale sia il vero problema, ossia quello culturale, oltreché mentale. Personalmente, infatti, preferisco questa Sabina Guzzanti alla Guzzanti personaggio di satira.

Come ho già accennato, i più informati si troveranno davanti qualcosa che in gran parte già sanno, ciononostante l'inchiesta è ben costruita, lucida e, soprattutto, nella situazione in cui ci troviamo, quanto mai essenziale.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  18/05/2010 15:20:28
   8 / 10
L'ultima battuta rappresenta al meglio la sostanza del film. Esprime in modo tanto disarmante quanto reale il concetto tristemente vero che " lo sfacelo" sembra al termine, ma non è così: ad ogni batosta si rafforza e dura.
L'Aquila è solo pretesto per una lucida disamina del nostro Paese, del popolo italiano vittima e artefice di tale sfacelo e la Guzzanti, qui in veste di giornalista alla "Report" più che di attrice satirica, ci dice ciò che noi già intuiamo, ma che a vederlo raccontato da immagini quasi surreali e a sentirlo da parole talvolta paradossali, ci sconvolge ugualmente. E quel tendone del PD, abbandonato in un deserto di intenti e di pensieri, ci dà ironicamente la botta finale.
Imitando lo stile Iacona, la Guzzanti ci lascia un dossier intelligente che, al di là delle solite accuse di faziosità da parte di coloro che non vogliono vedere oltre ad una conveniente apparenza, ci pone la solita questione se questa democrazia sia solo mediatica anziché reale.
Torna in mente la frase che la Guzzanti nel suo spettacolo teatrale fa pronunciare al Berlusconi-fantoccio: "Io ho vinto le elezioni, l'Italia le ha perse", battuta amaramente vera.

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2 risposte al commento
Ultima risposta 19/05/2010 17.34.46
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bucci  @  15/05/2010 01:01:05
   9 / 10
serena è cresciuta, l'italia invece continua a morire lentamente sopraffatta dalla sua letargia cerebrale e morale.. uno scatto d'orgoglio, un colpo di reni, è chiedere troppo a questo popolo di bestie? forse sì

Supergiaf  @  14/05/2010 16:06:13
   1 / 10
Un film che ha travisato la realtà splendida della protezione civile.Non per nulla ha provocato all'Aquila una sommossa.dove era la Guzzanti il 6 aprile quando la Protezione Civile del mitico Bertolaso si muoveva a tempo di record?e'a conoscenza la Guzzanti che dopo 15 anni nella rossa Umbria la gente vive ai container mentre all'aquila in case modernissime e ecocompatibili e/o in alberghi sulla costa?Devolverà una parte dei profitti la Guzzanti alla ricostruzione della martoriata città abruzzese o serviranno a gonfiare il suo ricco conto corrente ?Io sono dell'aquila ho visto il film: dice il falso come i comunisti che osannavano la Russia negli anni 50. Chi è di sinistra per definizione mente!

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Ultima risposta 17/06/2010 17.44.01
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Moiaca  @  14/05/2010 11:56:16
   1 / 10
Film ad uso e consumo della Guzzanti, scarso sia come qualità che come regia. Vorrebbe essere un inchiesta ma non lo è (naturalmente per chi è informato sui fatti), vorrebbe essere una denuncia ma non si comprende dove voglia andare a parare se non al solito sberleffo della sua ossessione (Berlusconi).Un occasione persa, contestato dagli stessi aquilani.

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Ultima risposta 02/07/2010 21.26.15
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gaffe  @  12/05/2010 22:17:22
   8 / 10

Documentario molto di parte che può ovviamente non piacere ad una parte politica.
Ritmo incalzante,grafica Pop,si esce dalla sala soddisfatti ma anche incazzati.
Draquila conferma che il popolino è ancora nelle mani di B,osannato quà e là come un messia.
Ancora non riesco a capire perchè ad alcuni sono andate le case nelle new town e ad altri no
Avranno fatto a conta??

Invia una mail all'autore del commento Daniel91  @  12/05/2010 10:21:48
   10 / 10
Non ho parole, lo definirei sconvolgente, traumatico, bellissimo! Assolutamente consigliato! Da vedere subito, prima che venga censurato.

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/06/2010 21.33.42
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willard  @  12/05/2010 10:15:30
   8 / 10
Aiuto!!!! La prima parola che viene in mente pensando alla "protezione civile" di un farabutto di nome bertolaso avallato dall'impareggiabile governo berlusconi: il secondo pensiero è "che schifo!!!". Non il film, ovviamente, di cui si discute e che continuerà a far discutere, documentazione fedele di un anno di sofferenze per la popolazione aquilana, rese ancor più terribili da una "protezione governativa" che sa di occupazione militare (ipotesi non campata in aria, come sottolineato nel film).
Speriamo di non dover mai avere a che fare con un "grande evento" che comporti l'intervento della "forza militare" della protezione civile a cui, semplicemente sostituendo nel decreto legge che ne stabilisce il modus operandi la parola "emergenza" con "grande evento", vengono attribuiti poteri e soldi (nostri!!) per gestire i viaggi del papa (del papa!!!!! avete capito bene???), dei mondiali di nuoto (ma che caxxo c'entra la protezione civile con il nuoto!!!!) e... troye per sollazzare tutte le teste di caxxo che ci girano intorno.
Beh... se non si fosse capito questo film fa veramente incaxxare e lascia un'inquietudine di fondo difficile da scacciare. Speriamo che serva a qualcosa questo bel pugno nello stomaco, soprattutto a chi ha fatto finta di niente per tutto quest'anno da quando c'è stato il terremoto dell'Aquila, ma dubito che certa gente avrà il coraggio di andarlo a vedere... purtroppo.
Bondi non va a Cannes xché si vergogna di questo film... paura, eh???

suzuki71  @  12/05/2010 08:52:27
   8 / 10
Oggettivamente è un docufilm fatto bene, che scorre fluido e che si concentra sul dramma dell'Aquila e delle persone (ma perchè non si fa come a Dresda, per esempio, interamente e meravigliosamente ricostruita fedelmente, dopo essere stata letteralmente rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale?). Si sorride, si riflette, alcune persone sono molto simpatiche, stile Micheal Moore versione tricolore. Non riusciremo mai a capire gli incredibili magheggi della classe politica, che vive abitualmente tra milioni di euro. Almeno il contrappasso di svelarne parte delle malvagi azioni lasciamocelo pure, specialmente quando è godibile e preciso come questo. Meno male che il cinema non è solo cinepanettoni e scusamativogliotrombare. Il film è costato pazienza, tempo, attese, ricostruzioni fedeli. Questi film vanno visti, perchè la verità non sempre passa dal tg1.

forzalube  @  12/05/2010 04:23:29
   7½ / 10
Documentario interessante e ben costruito ed anche con qualche spunto divertente.
Ho trovato molto carine le grafiche.
Mi sembra però che non sia un film in grado di parlare ai berlusconiani.

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Ultima risposta 14/05/2010 12.48.10
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  12/05/2010 01:13:12
   7 / 10
Docudrama in stile Moore scoperchia il pentolone su cui noi italiani siamo seduti.
I berlusconiani fischieranno, i guzzantiani (e/o grilliani) non rimarranno più di tanto sorpresi.
Desolante il tendone del PD perennemente deserto, così come desolante il cittadino che conserva lo spumante regalatogli da Silvio per brindare con lui.
Agghiacciante l'intercettazione telefonica fra i due imprenditori che alle 03.30 del 06-04-09 ridevano e brindavano (con lo spumante di chi, non è dato sapere).

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Ultima risposta 12/05/2010 10.04.39
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  12/05/2010 01:07:52
   8½ / 10
Forse il titolo andrebbe letto con maggiore attenzione perché dice tutto del film: non è un film "sul terremoto", ma su come personaggi piuttosto scaltri siano riusciti (e riescano con taglio professionale) a usare le emozioni e la psicologia delle persone per trarne un proprio vantaggio. Soprattutto quando si è in uno stato di debolezza razionale.
Chiaramente, è un film antiberlusconiano (e nel coro quotidiano di ancelle e ancelli che ne decantano e ne amplificano le qualità attraverso le televisioni sue o controllate, è un pregio in sé!), ma, finalmente, lo è in maniera intelligente. A parte l'appunto ironico iniziale con lo "sbarco" di lei travestita da premier, infatti, per fortuna il film prende tutt'altro piglio risultando un'impietosa, documentatissima inchiesta su quanto di più marcio siamo -ahinoi- ormai perfettamente assuefatti.
E non ne esce neanche bene la cosiddetta opposizione che, anzi, fa una figura se possibile peggiore della stessa accoppiata Berlusconi-Bertolaso: come disse efficacissimamente Pannella per qualificare il bipolarismo all'italiana, siamo di fronte a "capaci di tutto" contrapposti a "capaci di niente". Il che è tutto dire...
Se la parte più efficace del film è senz'altro quella che mostra le "bizzarrie quotidiane" e i quotidiani soprusi che, passato l'entusiasmo iniziale, colpiscono nel profondo le persone rimettendo in discussione quel po' di euforia che la fortuna di essere tra i "prescelti" dai vari miracoli mediatici aveva potuto dare loro (come non trasalire rispetto all'organizzazione dei campi, alle direttive sulla somministrazione di Coca-Cola e caffè, sull'onnipresenza di televisori, sulla noia mortale che ti sfinisce stando perennemente "in vacanza" in qualche albergo della costa, sul senso di estraneità rispetto a case bellissime che però dovranno essere restituite intonse, sulla spietatezza dei modi di esecuzione degli ordini provenienti dai vertici della Protezione Civile, sull'operato delle forze dell'ordine in funzione iperprotettiva tanto della popolazione che dei potenti che colà hanno sfilato e si sono fatti belli, ecc.), la vera essenza della pellicola è espressa mirabilmente dalle battute finali: il vuoto e il falso durano eccome.
In realtà la situazione è ancor peggiore: quando la verità viene a galla, è sempre pronta una nuova (e peggiore) falsificazione in grado di rendere vano ogni effetto che la verità precedente aveva suscitato. In questo senso, come spesso nella Storia è accaduto, l'Italia sta sperimentando prima di chiunque altro l'essenza delle nuove dittature di questo secolo, dittature che fanno del non-detto/non-dicibile e dello svuotamento essenziale di ogni dato formale (lasciato invece perfettamente intatto) il loro punto di forza, ingannando a tal punto le proprie vittime da fiaccarne ogni tentativo di ribellione quasi sul nascere. Esemplare (e toccante) la testimonianza del giornalista che ha perso tutti i figli, perfetta vittima-carnefice del nuovo regime.
In questo senso è un film disperato, anzi, lucidamente disperato. Solo una vera rovina collettiva potrà riaprirci gli occhi e farci riscoprire il valore dell'autenticità. L'Italia non muore di disastri naturali ma di ipocrisie e di non-detti.

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Ultima risposta 13/05/2010 02.08.00
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Crimson  @  10/05/2010 23:26:34
   6 / 10
La Guzzanti rivede in parte il suo registro, e lo adatta a quello di Moore, suo grande riferimento (e amico, mi pare), finendo per scopiazzarlo. Avevo letto che aveva messo da parte anche il proprio istrionismo e solo in parte mi sembra vero. E' un docu-film realizzato in un lungo lasso di tempo, e si vede, soprattutto nella seconda parte che sembra avere dei finali continui. A ciò si aggiunge una noncuranza pressochè totale per le recenti proteste domenicali e dell'anima studentesca de L'aquila. Del terremoto sono messe in luce le avvisaglie, ma non il fatto che gli edifici crollati erano di cartapesta, ma ho come l'impressione che parlando ad esempio del fatto che alla casa dello studente mancasse un pilastro il problema sarebbe stato sviato da Berlusconi, il vero, l'unico bersaglio di questo lavoro troppo monotematico. I problemi sono culturali, e Berlusconi è solo un tassello del puzzle a mio avviso, ma essendo il personaggio più in vista l'errore di certa parte della satira è riferirsi solo a lui. Certo, si parla anche di Bertolaso, degli appalti truccati, ma sono tutte storie che conosciamo bene. Un docu-film quindi inutile? Non esattamente, perchè nel marasma antiberlusconiano questo lavoro riesce anche a cogliere piccoli-ENORMI amenità: il divieto di distribuire coca-cola e caffè nelle tendopoli; la militarizzazione delle stesse e la riduzione a meri prigionieri delle persone; il "consiglio" di non piantare chiodi nei nuovi alloggi. Il problema vero è la bufala del "miracolo", di una ricostruzione che non è stata operata; il decentramento assurdo delle nuove abitazioni ed un centro che di questo passo non tornerà MAI ad avere la vita sociale di prima. La nuova L'Aquila graviterà attorno ai centri commerciali, ed è alquanto triste. La gente è in******* ma impotente. Le ultime elezioni provinciali denotano un problema di coesione tra gli aquilani e i marsicani, storico, irrisolvibile, a cui una tragedia simile non è riuscita a porre rimedio. E se il campanilismo resta tale anche dinanzi alla morte, il problema forse non è solo di Berlusconi, ma anche di un terreno troppo fertile affinchè attecchisca il vuoto dei fatti e la pomposità delle parole.
Un segno di vita reale il docu-film lo dà mostrando l'evanescenza dell'opposizione, soprattutto quella locale.
Si esce doppiamente incazzati: la materia trattata è pericolosa e merita assolutamente maggior incisività nelle questioni locali, aspetto che alla Guzzanti sfugge; la superficialità con cui si continua a riciclare ciò che già conosciamo sul presidente del consiglio. Sembra che ci piaccia conoscere tutto di ciò che non va bene e soffermarci a considerarlo, senza operare un minimo passo successivo. E il problema non è solo di chi lo vota. Di conseguenza ci sia maggior autocritica non solo nell'opposizione ma anche da parte di chi pensa di avere gli strumenti per poter fare satira.
Infine vorrei vedere un documentario fatto da un aquilano, sono stanco di chi parla da fuori strumentalizzando alcuni aspetti che hanno bisogno di un'analisi differente.

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Ultima risposta 13/05/2010 02.15.45
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outsider  @  10/05/2010 23:06:28
   10 / 10
l'ho visto stasera al cinema.
so che il 10 dovrebbe essere un voto a capolavori in fatto di cinematografia artistica e pertanto, seppur entusiasta, il voto giusto per un documentario-intervista sarebbe un 9.
Il 10 però secondo me qui è d'obbligo per un plauso al coraggio di Sabina Guzzanti occhi ai ciechi ed a chi, ahimè, per ignoranza, è caduto vittima delle manovre del mostro berlusca e lo ha votato o lo vota ancora.
ricordatevi che siamo italiani, ricordatevi che questo è un film che farà storia, ricordatevi che quando la realtà della m e r d a che questo governo ha prodotto uscirà lampante agli occhi di tutti questo sarà un dossier su qualcosa di terribile che la macchina mediatica di re silvio che deve foraggiare la mafia che ha reso possibile il suo successo ha prodotto.
svegliatevi, lo dico a chi ancora dorme. svegliatevi, chè la verità non vi viene detta dalla tv. qualcosa di terribile manovra la vita di tutti, una dittatura in ombra è più spaventosa di quella che ottenebra ed obnubila la mente dei più.
è davvero bello e scorrevole, correte al cinema!

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Ultima risposta 15/05/2010 02.27.25
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  10/05/2010 01:24:25
   7½ / 10
"Draquila" è senza dubbio il miglior film di Sabina Guzzanti. Se avevo qualche dubbio sul suo modo (un pò fideistico) di raccontare scomode realtà, questa volta non posso sollevare alcuna perplessità. Il film è perfetto così com'è, efficace soprattutto per come riesce a bilanciare l'atto d'accusa con le illusioni perentorie del "miracolo" elettorale e propagandistico di Berlusconi.
Per una volta la Guzzanti "espropria" la propria immagine di icona del cabaret o della satira a favore di un reportage impetuoso e rigoroso sulla realtà sociale del terremoto abruzzese.
Lo stile, che ricalca la pop art americana e il cinema di Micheal Moore, esibisce comunque un messaggio senza fronzoli, che si potrebbe riassumere nell'inedita (?) filosofia di "tutto quello che la tv italiana non deve farci vedere".
Dal G8 dei 185 milioni di euro pagati dai contribuenti (farei meglio a giocarmeli al lotto questi numeri non si sa mai) all'emergenza spazzatura in Campania, passando per i 15 (solo 15!!!) vigili del fuoco presenti la notte della tragedia e sul monopolio burocratico e corruttivo della protezione civile, il film indigna e sconcerta, lasciando passare soprattutto la nostra tremenda impotenza - v. il tendone della sinistra incustodito e isolato a tutte le intemperie metereologiche e morali possibili.
La passerella impetuosa degli sfollati nelle tendopoli, privati anche del diritto di esprimere un'opinione contrastante rispetto ai media, mi ha ricordato i primi trenta minuti di "They live" di Carpenter, e non mi sembra affatto un paragone azzardato. Cito a memoria le ultime frasi del film "ciò che è vuoto e fasullo non può durare. Ma non è vero, dura", e intanto i tg proiettano scene dell'ultimo film di G. Clooney.
Tre le macerie di una terra parzialmente estinta e violentata, l'ultima speranza è un film che rimetta in moto il mercato turistico della ragione.
Da meditare e riflettere, perchè forse il peggio deve ancora venire

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Ultima risposta 13/05/2010 23.17.25
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kerkyra  @  09/05/2010 12:50:04
   8 / 10
E' bello che ci sia ancora qualcuno in questo povero paese come l'ha definito monicelli che si prenda la briga di dire davvero come stanno le cose... brava sabina vero eroe di questi tempi in cui anche solo dire la verità è diventato un atto di estremo coraggio!!!!

FABRIT  @  08/05/2010 09:45:16
   8 / 10
UN pugno nello stomaco!Esci dal cinema e rimani incazzato per ore.E stavolta non è finzione,è tutto vero!Purtroppo.

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Ultima risposta 09/05/2010 00.51.36
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