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Mi avevano detto che era pieno di orge. E invece solo due o tre minuti su 110 di scene "erotiche" Che non centri una cippa con il libro è palese. e a parte le espressioni fisse e scompiscianti di Ben barnes, è un film carino giusto giusto per passare il tempo e se non si ha di meglio da vedere :D
Il recidivo Oliver Parker si misura di nuovo con un’opera di Oscar Wilde,questa volta tocca a “Il ritratto di Dorian Gray”. Un’iniziativa elogiabile che purtroppo mostra tutti i propri limiti già dopo pochi minuti di visione.La trasposizione è molto fiacca per svariati motivi,innanzi tutto una regia di maniera appiattita da un’ambientazione poco gotica e oscura,maggiormente guastata da alcune scenografie esterne in CG di mediocre qualità.Quindi l’attore principale,davvero improbabile e mai in parte,un Dorian Gray da barzelletta che non riesce ad infondere la giusta dose di cupezza e malvagità al suo personaggio. Lasciando stare le novità presentate rispetto al testo che potrebbero pure starci è la piattezza dei contenuti,unita ad una forma misera,ad impedire alla pellicola di decollare. I cambiamenti di Gray sono presentati in maniera dozzinale,non vi è realismo,tutto è giustificato alla chetichella finendo con il dare più spazio ad avvenimenti ripetitivi e ben poco malsani anziché insistere sulla psicologia del personaggio,fondamentale per dare un senso profondo alla sue viziose bramosie. Banali gli intermezzi trasgressivi,vorrebbero dare spessore crescente al grado di corruzione raggiunto dal protagonista mediante scene di sesso estremo e assunzione di droghe,in realtà tutto è così finto,patinato che pure le scene più drammatiche non riescono mai a suscitare emozione alcuna. Colin Firth si salva con professionalità proferendo aforismi a iosa,a sua volta però rimane prigioniero di un personaggio incompiuto,come il film,svilito di ogni significato e ristretto ad una soap-opera con qualche spunto da horror di serie b.
Non ho letto il libro e probabilmente non riesco a vedere molte delle mancanze del film.
Per quanto mi riguarda è comunque buono, riesce a prendere lo spettatore il che è fondamentale per arrivare alla sufficienza.
Buone le atmosfere (personalmente apprezzo quelle simil-gotiche e decadenti), la recitazione degli altri interpreti e in particolar modo del protagonista, e i costumi. Alcune trovate non le ho apprezzate un granchè.
La storia è davvero bella, ma di questo bisogna ringraziare Oscar Wilde, questa è l'unica trasposizione che ho visto e non mi è dispiaciuta... ho il libro per casa e credo che sarà il prossimo che leggerò, conscio che è quello il capolavoro...
Appena uscito dalla sala gli avrei dato 7... a palla ferma no... dopo il libro vi dirò...
“Dorian Gray” è, ahimè, la parodia di una presa in giro del romanzo da cui è tratto. Indifferentemente sottotono. P.S.: più apprezzata la trasposizione de "L'importanza di chiamarsi Ernesto", sempre di Oliver Parker.
Non ho letto il libro, dunque, il mio giudizio potrebbe non essere obiettivo. Interessante, comunque, la continua tensione tra bene e male presente in Dorian....
Da perfetto profano dell'opera di Wilde, dico che il film di Oliver Parker è una pacchianata assurda, nonostante sia solo ispirato all'opera letteraria. La narrazione riesce ad essere coinvolgente per la prima mezz'ora, poi tutto scivola via nella perdizione del protagonista in una spirale di sesso esasperato, reso in maniera pessima sia dalla mediocrità delle immagini patinate sia dal faccino inespressivo di Ben Barnes - l'attore protagonista, forse il male maggiore dell'intera operazione - Il resto si muove stancamente da un ambiente all'altro senza approfondire decentemente alcun risvolto, perdendo minuto dopo minuto sia l'enigmaticità del protagonista sia la drammatizzazione della storia. L'ultima sequenza con quel digitale stile cinema horror usa e getta regala il colpo di grazia definitivo. Spazzatura vera e propia. E vaffan**** per non aver letto prima il libro. *****ne che non sei altro.
Come rovinare un libro stupendo. Improntato su un target di spettatori senza pretesa alcuna. Poco efficace e molto superficiale nello svolgimento. Gli attori in verità non sono malaccio ma dopo aver gustato il valzer di dialoghi "Wildeiani" su carta, sembra di assistere a una recita piuttosto che all'interpretazione dell'opera letteraria. Risulta, insomma, molto poco convincente tutta la storia. Il tutto è trattato con una faciloneria che "Il ritratto" non meritava. Da evitare.
Certo il libro e' tutta un'altra cosa ma e' anche vero che non si deve mai paragonare un'opera letteraria con una cinematografica.
Colin Firth rende bene l'immagine del ragazzino ingenuo nella prima parte del film,ma non convince molto nei panni del "demone" senza scrupoli della seconda parte.Qualche altro attore avrebbe senza dubbio innescato nello spettatore un impronta di cattiveria maggiore che si addice al DORIAN di Oscar Wild. Anche la regia lascia un po' a desiderare. Apprezzabili invece i costumi e le ambientazioni.
Naturalmente non era facile trasportare il libro in un film. A parte l'eccessiva velocità con il quale si spiega il cambiamento malefico di Dorian, il film riesce a tenersi su buon ritmi grazie soprattutto alla bravura di Harry...
Secondo me un bel film, una trasposizione gotica della storia alla Sweeney Todd, tutto molto ben fatto e con quel pizzico di morale che non guasta mai.
Non ho letto libro, ma conosco la storia, amo questa storia, adoro wilde, ma non ero del tutto informato(non avendo letto il libro) su cosa potessi davvero aspettarmi guardando questo film.. Insomma lo stile,la sceneggiatura,il protagononista mi sono piaciuti, ottime le prime 2, Colin riesce a trasmettere bene quella faccia d'angelo in realtà demoniaca ma a mio parere non ha un fascino dirompente a tal punto da sorreggere l'intero film,tra l'altro sembra non terminare mai e non mi ha per nulla incollato alla poltrona, poi ho notato dei tagli pazzeschi, ma che schifo è?mi gusto una buona scena e mi catapultano in una discussione..ma scherziamo? Tornando al film, si lascia guardare ma non verrà ricordato, peccato, perchè lo ''stile'' mi piaceva ma troppo poca verve, manca un pò di sale, servivano più emozioni, non si può fare un film solo cullandosi che la storia funziona, il film in conclusione è un po come lo stesso Dorian Gray, godibile a tratti, spettrale in altri.. Rosica la sufficienza..
L'opera di Oscar Wilde ha sempre il suo fascino, ma quando si decide di farci un film bisogna avere le idee chiare su cosa si vuole fare.
Dal momento che non è un soggetto originale due sono le possibilità. O ti attieni all'originale riga per riga, oppure stravolgi la storia (magari per fare un esempio inserendo qaulche episodio sui suoi viaggi?)
Il risultato di questa pellicola non è ne l'una ne l'altra cosa.
Bella la fotografia, molto azzeccata la scenografia e azzeccatissimo l'attore Colin Firth, ma il resto è ben misera cosa rispetto al potenziale che aveva.
Alcune scene di sesso sono a mio avviso unh po' troppo volgari rispetto al tono che il regista ha dato al film. La scelta sarebbe stata azzeccata se fosse stata ricontestualizzata l'ambientazione e i personaggi che tuttavia seguono in maniera abbastanza fedele il periodo storico dell'opera di Wilde.
Secondo me gli è mancato il coraggio. A questo punto era prendere soltanto lo spunto e scrivere una sceneggiatura originale.
Eccome conme si evince la scarsità di idee di quest'epoca che dilaga sempre di più, restituendo al cinema sono questi filmetti che verranno ben prsto dimenticati.
Dire che questo film ha superato il romanzo (come purtroppo qualche sconsiderato sostiene) equivale ad una grave e imperdonabile blasfemia. Tutte le pagine più belle di quest’opera, dalle quali si sarebbero potute ricavare delle scene memorabili ed esteticamente impeccabili, sono state impietosamente eliminate a favore di scene inventate di sana pianta solo per compiacere lo spettatore medio, assuefatto dalle solite volgarità dei sottoprodotti hollywoodiani di oggi. Inoltre vorrei aggiungere che il significato del romanzo non è né la ricerca dell’eterna giovinezza né l’esaltazione della lussuria, bensi la critica al razionalismo dell’Inghilterra vittoriana contrapposta ad un’esaltazione dell’edonismo che è ben diverso dal mero piacere sessuale. Dorian non è semplicemente vinto dalla lussuria ma è un manifesto di protesta contro il perbenismo inglese dell’epoca. Far si che il romanzo diventi un film a metà tra il genere porno e lo splatter è un’offesa alla genialità di Oscar Wilde. E' un peccato che con un cast di ottimo livello si sia realizzato un film cosi scadente.Pregevole solo la ricostruzione degli abiti e degli ambienti dell'epoca vittoriana, peraltro già abbondantemente realizzata in centinaia di film analoghi precedenti.E a chi sostiene che il romanzo di Wilde sia troppo pesante e che una fedele trasposizione sarebbe risultata noiosa tanto da indurre lo spettatore al sonno, consiglio di dedicarsi alla lettura di Federico Moccia e alla visione dei suoi film.
Non ci si annoia, questo è certo. Ma non posso fare a meno di pensare che il Dorian Gray vero, quello di Wilde, è molto più di un casanova amante delle orgie, è un eroe, o un anti-eroe, votato alla filosofia dell'edonismo. E comunque Dorian gray è biondo, ha le labbra scarlatte, ha il fascino del viso angelico, angelico al punto da rendere ancora più sconcertante la turpitudine della sua anima . Non ha insomma le fattezze di Ben Barnes, inadatto quanto l'interprete della versione del 1945 (che in compenso vantava un interessante lord wotton)
molto bello! ho letto il libro..e sinceramente il regista per certi aspetti si allontana un po' dal vero testo di oscar wilde.. oltretutto però è un bel film..e penso che abbiano fatto bene a rendere l'atmosfera più movimentata e cupa.. soprattutto per chi nn ha mai letto il libro..forse se rimanevano fedeli al libro..rischiavano di far addormentare il pubblico..perchè è abbastanza pesante!... poi ho ascoltato alcune interviste sul fatto che dorian non è biondo ..il regista voleva assomigliarlo a oscar wilde.. e sinceramente Ben barnes ( oltre ad aver interpretato molto bene il personaggio) è la copia in bello !! :-P voto un 10 perchè l'ambientazione è stupendaaaaaaa!!!
Essendo il libro, uno dei miei preferiti in assoluto, non avrei dovuto sottopormi a tale strazio, ma l'ho fatto, ebbene si. Imbarazzante è il migliore aggettivo per descriverlo. Quello che sarebbe dovuto essere Dorian è un bambolotto ebete, che poi diventa un gigolò ancora più ebete. Dialoghi improponibili.
La colonna sonora è molto bella, questo devo ammetterlo. La fotografia è ben curata e alcune inquadrature sono notevoli. Per il resto, purtroppo, il film è molto piatto, freddo, senza picchi emotivi di alcun genere, e la capacità recitativa del belloccio che interpreta Dorian è sostanzialmente pari a 0. Mi chiedo dove diavolo sono andate a finire: 1) la forza sovversiva e l'anticonformismo spietato e radicale di Wilde; 2) l'esaltazione elegiaca della bellezza; 3) il conflitto interiore di Dorian. Poi, non ho capito quale recondito motivo ha spinto la censura di stato a vietare il film ai minori di 14 anni... ridicoli! I punti cruciali del film sembrano tagliati con l'accetta, e le mutazioni che intervengono nell'animo di Dorian restano sepolti in un marasma di superficialità davvero imbarazzante. Insomma, opera pretenziosa, dai buoni presupposti di forma, ma che si schianta inesorabilmente contro il muro della banalità.
lo considero un film abbastanza carino. La storia è bellissima (si sà...) ed è ben curato, con buoni attori, ambienti adatti ecc. forse certe cose sono accadute un pò troppo in fretta, ma (forse)ne guadagna la "fruibilità" del film che infatti è piuttosto intenso, non ci si annoia. Purtroppo però hanno voluto esagerare su alcuni punti (vedi spoiler) che a mio avviso hanno minato l' eleganza intrinseca del racconto. Il finale o è una baggianata assoluta o non l' ho capito....
- Quando Dorian uccide il suo ritrattista lo fa a pezzi e lo mette dentro un baule e lo va a gettare nel fiume. Prima va sotto il pontile e svuota il baule, poi va sopra il pontile e getta il baule vuoto! E' chiaro che questa scemenza è una forzatura per poter far vedere un pò di macello :-/
-La scena in cui Jim stà per uccidere Dorian, e viene investito da un treno super veloce e super silenzioso, lasciandolo inoltre esattamente dov' era e soprattutto VIVO (!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
-Il finale col quadro "animato" l' ho trovato un pò fuori luogo.... sembrava una scena tagliata da Drag me to hell...
KE ALLA FINE MUORE UCCIDENDO LASUA IMMAGINE ORRIPILANTE NEL QUADRO TRAFIGGENDOLO NEL CUORE. NON VOLEVO KE UCCIDESSE L'AMICO PITTORE DOPO AVERLO BACIATO