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Un omo che dedica tutto se stesso agli altri. Senza tanti preamboli Gasparini ci porta direttamente in medias res con un Giovanni Bosco già prete che si prodiga per togliere i ragazzi dalla strada, per salvarli dalla delinquenza, dai pericoli, dallo sfruttamento. Non ci sono quasi per nulla riferimenti mistici e nessun accenno ai sogni o alle visioni del futuro santo (evidentemente Gasparini è un materialista) ma decisamente toccante è la parte concreta della vita di Bosco, e soprattutto delle sua battaglie con le istituzioni, sia politiche che religiose all'unico scopo di essere dalla parte dei giovani, di creare per loro uno spazio, un oratorio, dove possano imparare un mestiere e seguire una via retta ed onesta. Da una parte il film è lodevole per questo ma dall'altra risulta, appunto, troppo materialista...manca quell'aura religiosa che è comunque imprescindibile nella vita di Bosco. Flavio Insinna nel ruolo se la cava più che egregiamente.