django unchained regia di Quentin Tarantino USA 2012
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django unchained (2012)

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locandina del film DJANGO UNCHAINED

Titolo Originale: DJANGO UNCHAINED

RegiaQuentin Tarantino

InterpretiJamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Christoph Waltz, James Remar, Kerry Washington, Michael Kenneth Williams, Don Johnson, Franco Nero

Durata: h 2.45
NazionalitàUSA 2012
Generewestern
Al cinema nel Gennaio 2013

•  Altri film di Quentin Tarantino

Trama del film Django unchained

La storia di Django Unchained è incentrata su Django (Jamie Foxx), uno schiavo che viene liberato da un cacciatore di teste (il premio Oscar Christoph Waltz), il quale lo introduce alla professione divenendone il maestro.

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Voto Visitatori:   8,04 / 10 (475 voti)8,04Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)Migliore sceneggiatura originale (Quentin Tarantino)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior attore non protagonista (Christoph Waltz), Migliore sceneggiatura originale (Quentin Tarantino)
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film straniero
Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino)Miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino), Miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)
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Voti e commenti su Django unchained, 475 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  09/09/2020 09:42:45
   5 / 10
Non c'è nulla da fare, come dice qualcuno tarantino o ti piace o non ti piace. Ed io appartengo oramai ai secondi. La sua surrealità dimostrata anche in Django costruiscono 2 h e mezza decisamente pesanti. Qualche sorriso solo nel combattimento finale, negli ultimi 5 minuti. Per il resto storia inverosimile contornati da dialoghi ancora più improbabili. Si salva un minimo waltz, ma Forse anche lui si chiede come ha fatto a prendere quell Oscar per me.
Mediocre.

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Ultima risposta 18/09/2020 16.40.55
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sciroppo  @  30/08/2020 09:14:17
   8 / 10
Ecco un gran film di Tarantino. E' così ben fatto che quasi ti dimentichi che dura circa 15 minuti in più (gli altri superano i 30) di quanto sia umanamente sopportabile.
La storia è avvincente...gli attori sono straordinari, su tutti Waltz e Di Caprio. Aggiungo che Di Caprio secondo me è veramente all'altezza della sua fama.
Approvo le sue citazioni, trovo che qua sia stato fin troppo equilibrato, poteva calcare la mano anche di più, senza danno alcuno.
A livello tecnico e coreografico stupende le scene di azione e massacri vari, che per fortuna sono distribuite alla bisogna.
Badate bene! il film poteva essere anche più violento...di quello che comunque è.


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L'ultimissima scena non mi piaciuta:


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Ultima risposta 30/08/2020 15.41.19
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fabio57  @  11/01/2016 15:32:41
   7 / 10
Tarantino non si smentisce mai e ancora una volta confeziona un prodotto valido, ma infarcito di violenza, alcune scene mi hanno francamente infastidito.E' un remake e per quanto ben fatto non è all'altezza dell'originale.
Comunque da vedere

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Ultima risposta 11/02/2016 14.52.55
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hghgg  @  22/08/2015 20:29:53
   7 / 10
Il simbolo di tutto ciò che posso aspettarmi da Tarantino dal 1996 in poi: lasciato alle spalle il genio rimane solo intrattenimento astuto, tamarragine totale e divertimento assicurato, magari accompagnato da una spruzzata di attori in forma.

Credibilità e verosimiglianza a zero, tutto sopra le righe, violento, assurdo, musica hip-pop in terra western, un altro genere maestro e ammirato (Western USA e spaghettaro) passato sotto il rullo compressore della parodia citazionista sanguinolenta (ma non più tanto "Pulp") di Tarantolinho. Bella la prima parte e qualcosa di più (fino all'uscita di scena di Waltz) se si accetta il solito e ormai un po' logoro giochino. Un po' troppo idìota e buttata lì l'ultima mezz'ora (e francamente troppo tamarre anche per lui la sequenza della super sparatoria fumettonzola e il finale con Foxx e moglie che se ne vanno sulle note di "Lo chiamavano Trinità").

Non mancano le scene divertenti, trainate dalla forma smagliante di un guasconesco Christoph Waltz in stato di grazia e dal naturale carisma, capace di esaltare tutte le battute, le gag (vere e proprie, vedere scena incappucciati) e i dialoghi migliori del film, affiancato solo più tardi da un Di Caprio molto in parte con cui si instaura un duello recitativo che vale il prezzo del biglietto con tanto di scena "tarantinosa" più fìga del film (il dialogo col teschio ecc.) e "finalone" al cardiopalma (la stretta di mano ecc.)

Insomma Waltz due-tre volte ti fa cappottare dalle risate. Foxx decisamente più sotto tono però insomma ci sta bene lì e fa il suo. L. Jackson è un caratterista meraviglioso lo è sempre stato (con Lee, con Tarantino, pure con Lucas) e sempre lo sarà.

Nell'ultima mezz'ora come detto va tutto a pùttane con scene deliranti degne di capolavori del cinema demenziale (lui che spara alla sorella di Di Caprio e quella salta via tipo risucchiata da un vortice, scena assolutamente cult).

Citazionona-ona del film, il dialogo tra Foxx e Franco Nero. Ah si, per la prima volta un cameo di Tarantino risulta triste e inutile.

Poco altro da dire. Intrattenimento divertente e super-càzzone, molto lontano dall'ormai persa genialità ma è un film molto divertente, l'unica cosa che ormai mi aspetto da Tarantino.

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Ultima risposta 22/08/2015 20.45.37
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DarkRareMirko  @  30/05/2015 13:27:34
   9 / 10
Gran passo in avanti rispetto a Bastardi senza gloria, che non mi ha fatto impazzire.

Attori allo stato dell'arte (andavan premiati anche Di Caprio - che SPOILER - e Jackson imho, sublimi, che peraltro si riconfermano attori eccezionali), camei di Franco Nero e Tom Savini, belle canzoni (ce n'è pure una di Morricone cantata da Elisa) e 3 ore di spasso assolute, splendidamente montate e dirette.

Quentin è ispirato quasi quanto in passato, ritornando più o meno ai fasti di Pulp fiction e i due Kill bill (e non a caso lo script ha preso l'Oscar); si ha tempo anche di riflettere sul razzismo e, davvero, qui non ho riscontrato minimamente le parti piatte e/o noiose a volte presenti in Inglorious bastards.

Ritmo, brio, azione, sangue, sino ad un finale riuscitissimo; Quentin è tornato forte come non mai.

Però quoto un pò chi dice che il regista dovrebbe fare anche film del tutto originali, oltre che riedizioni di b-movies.

Da non perdere.

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Ultima risposta 02/06/2015 00.27.22
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR alexava  @  15/10/2014 23:06:58
   6½ / 10
Sì, lo so. Sei e mezzo per uno come Tarantino è già un votaccio.
E' solo che stavolta, nella splendida abilità di Quentin Tarantino di mescolare generi e influenze, qualcosa ha scricchiolato.

Mi duole contraddire apertamente e convintamente la maggior parte degli utenti che hanno commentato il film. Anche alcuni rispettati collaboratori che hanno parlato di Spaghetti Western.
Ecco, no. Non lo è. Non lo è nella forma, non lo è nella strutta e non lo è nemmeno nell'aspetto visivo. Solo nel titolo. Esattamente come per Inglourious Basterds.

Sapete qual è, invece, l'unico vero Spaghetti Western di Quentin Tarantino? Kill Bill vol 1. Solo il vol. 1.

Django Unchained, spogliato dei suoi (un po' stretti) abiti western, è un Blacksplotation. Sottogenere di un sottogenere del b-movie statunitense anni '70 orientato all'intrattenimento del pubblico afroamericano.

E io non amo molto il genere, a dirla tutta. Tarantino lo adora. Come ha detto Spike Lee è un bianco che vuole fare il nero.

E questo è lo scheletro, la vera anima della composizione cinematografica. A decorarla, troviamo tutti quegli stilemi che mano a mano si sono stratificati nel corso della carriera del regista: la teatralità della violenza, i dialoghi serrati e sempre brillanti, anche dalla bocca dell'ultimo degli sfi'gati. E poi il pathos. La tensione che sale, sale e sale fino ad esplodere.

Insomma, Il Tarantino classico, popolare, quello di puro intrattenimento c'è. Ed è esplosivo come sempre. Quello che viene a mancare e quell'animosità dei personaggi che riesce quasi sempre a infondere nelle sue sceneggiature.

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Ultima risposta 16/10/2014 16.07.48
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spockino  @  15/10/2014 22:27:00
   4½ / 10
delusione...l' ho trovato noioso, non il Tarantino che mi aspettavo...

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Ultima risposta 15/10/2014 22.48.27
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Guglielmo90  @  23/06/2014 23:37:48
   4½ / 10
Questo film è sopravvalutatissimo, quanto il suo regista del resto. Ormai Tarantino non sa più che colpi sparare e propone un minestrone riscaldato del suo repertorio. Sarebbe un omaggio ai film di Leone ma a me sembra piuttosto un insulto. Molte scene sono ridicole in particolare il finale. Si salvano soltanto Waltz e un buon Di Caprio, per il resto film proprio brutto che, se ci fosse scritto regia di Quentin Tarantino, avrebbe un voto molto inferiore.

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Ultima risposta 25/06/2014 10.48.20
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krypton  @  02/06/2014 00:57:44
   5 / 10
Questa volta Tarantino non mi ha per nulla convinto, se gli spaghetti-western di Leone erano al dente quelli di Django sono stracotti. Ormai il regista americano non fa altro che sfornare la stessa minestra riscaldata da anni: prendiamo un protagonista in cerca di vendetta (possibilmente che appartenga ad una qualsiasi minoranza), condiamolo con un intruglio di discussioni no-sens ed elaboriamo una lista di nemici da uccidere, da eliminare uno ad uno possibilmente in modo brutale. Che fantasia! Altri periodi storici da "storpiare"?!

Irritante pure l'aggiunta di elementi contemporanei in un'epoca in cui non c'entrano nulla (la musica hip-hop, gli occhiali da sole, le schiave sexy....). Nulla da vedere con i film di Leone o 12 anni schiavo (tanto per fare un paragone recente). Per me, bocciato!

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Ultima risposta 20/10/2014 23.06.02
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Silence is Sexy  @  01/06/2014 14:18:42
   3 / 10
Le lingue consumate che si sprecano a elogiare i filmetti del Tarantino 2.0 sono ancora più ridicole della storia - per non parlare dello svolgimento - di questa patetica baracconata d'intrattenimento.
Ho letto paragoni con Leone e ho riso molto; se proprio volessimo trovare un collegamento, sarebbe da ricercare nel cinema di Jacopetti: ovviamente parlo dell'unica influenza positiva in un film, fastidiosamente iperbuonista e politicamente corretto, che nulla ha a che fare con capolavori del calibro di "Addio zio Tom".

Ormai Quentin Truffaldino ha sposato la formula del $uccesso garantito e temo ci regalerà tante altre schifezze simili.
Salvo solo gli attori (tranne il ridicolo Foxx) e la sequenza dell'analisi antropologica fatta da Di Caprio.


Film approvato da amnesty international e UNICEF.

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Ultima risposta 14/06/2014 22.51.17
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Giovans91  @  11/03/2014 19:37:09
   9 / 10
Un film stupendo!! Si respira vero cinema in questa pellicola. Quentin Tarantino è un MAESTRO, un vero appassionato di cinema. In tutti i suoi film rende omaggio con grandi sequenze visive e straordinari dialoghi ai più grandi film e generi del passato. In quest'ultima opera, decide di omaggiare i cari spaghetti western all'italiana in versione Pulp.
Django Unchained è un film in perfetto stile tarantiniano. Una storia ammirevole, piacevole e scorrevole, piena di citazioni e situazioni sempre al limite, tanta violenza, sangue e soprattutto molta ironia. Il tutto si fonde perfettamente, (senza mai essere banale), in un tema drammatico e triste come quello del razzismo e della schiavitù, in America nel 1858.
Bellissimi i dialoghi, che vengono interpretati magnificamente da attori di alto calibro, come: Leonardo diCaprio, Jamie Foxx e Christoph Waltz!!
Fotografia e scenografie incantevoli. Una colonna sonora che spacca!
Ottimo ritmo, il tempo scorre velocemente che le 2h e 45 min. passano senza che neanche te ne accorgi!
Una sola parola può definire questa pellicola, CAPOLAVORO! Un vero CULT!!!

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Ultima risposta 10/04/2014 12.34.19
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Spotify  @  20/01/2014 21:58:37
   8 / 10
Un film assolutamente stupendo! Forse il miglior film che ho visto di tarantino, e forse superiore anche di un pizzico a pulp fiction e bastardi senza gloria. Gli attori sono tutti ottimi: Foxx è bravissimo, Waltz è eccezionale e dico che quì è ancora migliore rispetto a bastardi senza gloria (dove comunque aveva recitato alla grande), DiCaprio pure è bravo anche se è un po'esagerato un ruolo del genere per lui, e infine anche Jackson fa sempre la sua parte. Le musiche sono bellissime, la sceneggiatura è come al solito impeccabile (come quasi in tutti i film di Tarantino), trama che è più sviluppata rispetto ad altri suoi film (ad esempio: le iene e gli stessi pulp fiction e bastardi senza gloria). Poi il tocco di ironia che c'è durante il film calza a pennello. La pellicola poi sembra che vuole far vedere in un certo senso una rivincita dei neri per tutte le ingiustizie che hanno subito durante la loro storia e che ancora subiscono (stessa cosa riguarda gli ebrei in bastardi senza gloria). Scenografia e fotografia perfette con dei bellissimi paesaggi e poi non può mancare l'impeccabile regia perfetta del mitico Quentin. Grosse pecche non ci stanno, ma comunque qualcosina c'è da dire, cioè: il film da l'idea di essere un po' presuntuoso e poi il doppiaggio di Foxx non mi è piaciuto molto. Queste cose comunque non danneggiano la pellicola. La violenza sanguinaria in puro stile tarantino è sempre presente, penso che forse tra i suoi film, l'unico più violento (fino ad oggi) di questo è kill bill vol.1. Qui comunque è una violenza un po' diversa rispetto ai suoi primi film, perchè mentre in pellicole come le iene e pulp fiction la violenza è sadica, cinica, a volte anche ironica e in minor quantità, qui e in altri film più recenti la violenza è più spettacolare (sempre sanguinosa), in maggior quantità e un po' meno ironica. Comunque un grandissimo film. Oscar strameritati per Waltz e Quentin.

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Ultima risposta 30/01/2014 11.56.53
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marcus79  @  02/01/2014 13:10:50
   8 / 10
Quelli che danno l'insufficienza a questo film è meglio che si guardino i cartoni animati della Disney.
Come tutti i film di Tarantino il pezzo forte di Django Unchained sono i dialoghi sublimi interpretati da attori top come Christoph Waltz(davvero mostruoso) , Leonardo DiCaprio e Samuel L.Jackson e la sceneggiatura sempre molto originale, cruda e con quel giusto pizzico di umorismo. Non manca proprio nulla all'ennesimo capolavoro di Tarantino uno dei pochi registi a mantenere il livello dei suoi film sempre molto elevato anche col passare degli anni.

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Ultima risposta 03/01/2014 01.54.53
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marcogiannelli  @  15/11/2013 23:36:42
   7½ / 10
Waltz, DiCaprio e Foxx nelle loro interpretazioni forse migliori...io adoro i western (non splatter Tarantino) e questo non fa eccezione

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Ultima risposta 10/01/2014 11.06.28
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horror83  @  08/11/2013 14:01:49
   7 / 10
L'ho visto solo una volta, magari per capirlo meglio lo dovrei rivedere, ma mi aspettavo di più da Tarantino! Certo sotto il lato tecnico è fatto bene, tutto bello pulito, le case, i vestiti degli attori, una regia buona e dei bellissimi paesaggi. ma la storia mi ha lasciata perplessa! io non so la vera storia di Django (so che c'è un film degli anni 60' ma non l'ho ancora visto) quindi non so se il Django di Tarantino è come quello dell'originale. cmq, secondo me, il Django di Tarantino non stà in piedi come storia

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Non mi sento di dare un insufficienza, però non lo reputo neppure un film da voto alto. Cmq lo consiglio perchè si lascia guardare e non annoia mai in quasi 3 ore. (quindi è un buon film).
Un altra cosa che non mi è piaciuta più di tanto è che nella prima mezz'ora ci sono state 2-3 scene dove Tarantino l'ha buttata troppo sul comico: es.

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Leo di Caprio si è dimostrato un grande attore, e nel cast c'è anche Franco Nero! il protagonista devo dire che non mi ha entusiasmata, cioè non ha carisma. secondo me Tarantino doveva prendere un altro attore.

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Ultima risposta 10/11/2013 20.39.42
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Melefreghista  @  29/07/2013 13:55:39
   4 / 10
Un enorme Waltz tiene in piedi un film che se non fosse per l'aurea divina dell'ex tenente SS avrebbe veramente poco da dire.
Dialoghi deludenti, Di Caprio non è credibile, Jamie Foxx sembra una mezza femminuccia, la seconda parte è noiosa, il finale è pieno di potenziali finali che si susseguono fino allo sfinimento dello spettatore.
Tarantino sta diventando troppo ruffiano nei confronti dei suoi fans più beceri che lo idolatrano come dei fanatici religiosi.
Una volta aveva il coraggio di provocare e sovvertire le regole, ora combatte i nazisti, i razzisti... magari nel prossimo film ci sarà un eroe gay che taglia il pene agli omofobi.
Lontanissmi gli anni '90 e la spinta innovativa di un regista che ormai non ha più cartucce da sparare.
Il peggiore insieme a "Kill Bill".
Mi dispiace, ma a me non piace più.

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Ultima risposta 09/09/2013 15.44.01
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tommythecat  @  27/07/2013 12:11:45
   9 / 10
Non ho mai visto nessun film di Leone o di Corbucci, ne altri film di Tarantino. Sono uscito dal cinema contento, soddisfatto ed emozionato. Quando si vedono le sagome dei due protagonisti cavalcare al tramonto mi è venuta la pelle d'oca, cosi' come mi è venuta quando ho sentito la canzone cantata da Elisa, o quando all'inizio del film si vede il dettaglio della roccia dietro Jamie foxx... il voto dice:"un film eccellente, bisogna vederlo" non "un film eccellente rispetto agli altri che ha fatto il regista". Il film l'ho già visto almeno 5 volte sempre con lo stesso piacere. Sarò ignorante ma questo film credo che lo ricorderò a lungo.
christoph waltz è spettacolare e caratterizzato benissimo così come tutti gli altri personaggi (si capisce benissimo che tipo di persone sono).

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Avrei solo messo la canzone di Elisa in un altro punto.

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Ultima risposta 28/07/2013 14.02.20
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outsider  @  06/07/2013 01:51:01
   10 / 10
Capolavoro indiscutibile, questo film passera' alla storia.
la D e' muta...lo so.
Dovrei scrivere fiumi di parole. Dovrei e dico sarebbe doveroso iniziare una serie di complimenti da 10 e lode. Non mi e' piaciuta la decisione sull'epilogo della figura di Waltz, ma varie letture psicologiche si possono dare. Insomma, questo film e' da 10 cum laude, pertanto il 10 comunque la si metta e' l'unico voto che mi sento di mettere.
Che dire, il mitico Quentin ha voluto girare DJango e ha trionfato.
La colonna sonora e' meravigliosa. I suoni perfetti in blu ray.
Amo DJango e la bellissima storia d'amore.
Non posso aggiungere nulla se non...

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Ultima risposta 11/07/2013 11.55.25
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deliver  @  27/05/2013 13:24:29
   6½ / 10
Prendo le mosse dal commento che mi precede e dico:

Il Tarantino di Pulp Fiction, le Iene e Jackei Brown, probabilmente non lo rivedremo più. Django Unchained - sicuramente un film riuscitissimo dal profilo dell'intrattenimento - segue del resto la pista fumettosa che Tarantino ha imboccato da Kill Bill in poi. Fino a quando Waltz uccide Di Caprio, avevo quasi la sensazione che Tarantino stesse tornando al racconto di un mondo violento, contraddittorio e con una violenza maledettamente reale. E invece poi colpi di pistole a go go, una cerneficina dove il sangue fiotta a grandi sbuffi...ed eccoci tornati allo splatter. Perché ? Era davvero necessario, esagerare e nel contempo sprofondare nello "scherzo" ?
La media la considero fin troppo alta, ma del resto Tarantino è un fenomeno popolare, un franchise. Ormai basta il suo nome per far fioccare gli 8 e creare entusiasmo. Insomma un Tarantino che non si supera, statico, granitico, che ha strabiliato con i suoi esordi ma che ha perso totalmente il metro.
Raggiungere l'olimpo di geni come Scorsese, Lynch, Cronenberg, la vedo sempre più dura.

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Ultima risposta 27/05/2013 14.56.05
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Charlie Firpo  @  18/05/2013 12:52:58
   8 / 10
Al di sotto delle aspettative e una lieve mezza delusione, Django resta comunque un buon film ma è decisamente inferiore a Pulp Fiction , Jackie Brown, e leggermente al di sotto di Bastardi senza gloria.

Tanto per cominciare il Django di Tarantino ha poco da spartire con l'originale a parte il nome, Jamie Foxx è spento e non è il protagonista del film, non ha nemmeno lontanamente il carisma necessario per esserlo, incredibile anche il fatto che nella sceneggiatura Tarantino non sia riuscito a inserire la bara, che è il vero simbolo tormentone di Django, mentre Christoph Waltz con la sua parlantina forbita è sempre una garanzia ed è grande la sua entrata in scena, se poi vogliamo precisare in realtà qui c'è solo un cambio d'abito, da ufficiale delle ss in bastardi senza gloria al dentista ricercatore di taglie in Django, Leonardo di Caprio mi stupisco per quale motivo non abbia neancora vinto un' oscar (gustatevi bene gli scatti d'ira della scena del teschio e della frenologia )e Samuel L. Jackson come al solito è un grande, la sua interpretazione non ha niente da invidiare a quella vista in Pulp Fiction.

Poi abbiamo anche un cameo di Franco Nero "il vero Django" nei panni di uno schiavista, incredibilmente imbalsamato e ridicolo... uno scolaro delle elementari avrebbe recitato meglio.

Altro cameo di Tarantino francamente malriuscito ed evitabile

Per quanto riguarda le sparatorie, sembra di assistere a Kill Bill con i corpi che esplodono in una pioggia pirotecnica di sangue troppo esagerata, molte scene sono troppo artefatte e poco verosimili.

Altro punto a svavore gli occhiali da sole, manca poco che Django indossi un paio di Ray-Ban alla Top Gun.

La scena degli incappucciati è a dir poco demenziale e Quentin poteva risparmiarcela "cazzarola"

Colonna sonora confusionaria e slegata , le uniche colonne sonore che si salvano sono l' originale di Django all' inizio e la colonna sonora di Trinità alla fine, tutto il resto è slegato, un minestrone di generi che spazia dal Rap, a Elisa, e altre musiche che hanno poco a che fare con il film, il Django di Tarantino non ha nessuna colonna sonora propria.

Passiamo ora al finale del film, non si può far morire così, Di Caprio senza nessuna sparatoria e scena memorabile, lo stesso vale per Waltz, dove sono le sfide e i primi piani alla Sergio Leone che Tarantino cita tanto quando parla di cinema, se li è forse scordati ?

Congedo di Django che scopiazza il Terence Hill di "Trinità" e de " E poi lo chiamarono il magnifico " con la differenza che Terence Hill è agile come un gatto ed è lontano anni luce da Jamie Foxx che sembra uno stoccafisso.

La donna di Django si poteva sceglere meglio, ha ben poco fascino, e anche l'occhio vuole la sua parte.

Stranamente Tarantino qui ci ha risparmiato la sua ossessione sul feticismo.

Non è un capolavoro, è un buon film al quale avrei dato 7,75 ma visto che non c'è do 8 perchè Quentin mi sta simpatico, ma non si può nemmeno lontanamente paragonare questo film con "Il buono,il britto,il cattivo" quello si è un capolavoro!

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Ultima risposta 11/06/2013 22.45.46
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camifilm  @  08/05/2013 16:54:06
   7 / 10
ME LO ASPETTAVO DI MOLTO MEGLIO!!

Non merita una media così elevata da stare sopra 8.
Errori di sceneggiatura (la dinamite non esisteva ai tempi ed altre cosette) giusto per il gusto di sbalordire hanno rovinato un buon western moderno.

Buone le partecipazioni di alcuni attori, amici del regista e dello stesso. Quasi stancante la recitazione dei protagonisti,

Non può rientrare nella categoria CULT del regista e del genere. Rimane un buon film.

Ottimo omaggio ai CULT italiani con Franco Nero e la colonna sonora di TRINITA'. Alcune scelte musicali risultano fuori luogo, non si capisce se doveva essere un western con le tipiche colonne sonore o altro.

Troppo splatter per essere un western, anche moderno.

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Ultima risposta 02/05/2014 14.42.52
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Tuco ElPuerco  @  03/05/2013 14:36:15
   3 / 10
Vale cio' che ho gia scritto in commento ad Inglorious Bastards e compagnia cantante a ritroso, fino a Kill Bill. Il Tarantino che ha scolvolto il cinema con le Iene e Pulp Fiction non esiste piu'. Tutto cio'che viene DOPO Jackie Brown e' STERCO FUMANTE.
Votare questo film sopra il 6 per me vuol dire non aver mai visto un film di Sergio Leone, e se davvero si deve mettere 10 che lo si faccia su una scala da 1 a 1000.
Non mi dilungo ad elencare tutti i generi di verdura del quale questo minestrone lento ed insapore e composto,perche questo e diventato Tarantino.
In un certo senso e' il Vanzina americano, un prodotto fatto per piacere e compiacersi.
I Vanzina almeno non tirano sterco sui capolavori del passato....
Seriamente,si sta definendo un nuovo standard del cinema di cattivo gusto

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Ultima risposta 13/06/2013 09.55.38
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demarch  @  26/04/2013 00:11:59
   6½ / 10
Dalla media di filmscoop mi aspettavo un capolavoro. Invece questo non è di certo degno dell miglior Tarantino. Un film che ha in se innvoazione, comicità, citazioni.... ma anche molte lacune: incongruenze, durata eccessiva e cavolate varie (spacciate come genialità tarantiniane). sembra un film che voglia accontentare tutti, amanti del western, rappettoni, tedeschi, umanisti... senza però accontentare nessuno in particolare. Buono ma raga andateci piano coi 10

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Ultima risposta 13/06/2013 11.01.46
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The Killer  @  12/04/2013 13:52:15
   5½ / 10
Allora, iniziamo con abbassare questa media estremamente magnanima. Premetto che sono un GRANDE Fan di Mister Tarantino... Pulp Fiction, Le Iene e I due Volumi di Kill Bill, sono veri capolavori del cinema.. poi con la serie di Grind house c'è stato un drastico calo di qualità. Bastardi Senza Gloria ha riacceso la sua verve con una scenografia e una trama quasi impeccabile, ma per Django si è rifatto un passo indietro. Come letto in altri commenti intelligenti tre ore passano piuttosto in fretta ma quello che ci lasciano è solo un minestrone insaporito.
Molte le incongruenze del film, non vengono spiegate bene le storie dei vari personaggi e si finisce per non affezzionarcisi. Franco Nero poteva evitare di partecipare (faceva più bella figura a rimanere quell'icona western degli anni 80) Fox con la voce di Insegno è come Terminator con la voce di Paperino e questo non lo aiuta di certo seppur abbia recitato discretamente. Di Caprio recita sempre bene anche per questo ruolo indegno.... Washington appesantito dal trucco in eccesso non mi ha convinto del tutto, mentre Waltz (sia lodato) riesce ancora una volta a dare prova di grande spessore. Concludendo avremmo dovuto aspettarci ben altro dal genio di Tarantino..... Morricone mette qualche pezza ma Elisa puntualmente la ristrappa, per non parlare della musica Rap che con il Western non ci azzecca nulla.

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Ultima risposta 18/04/2013 10.56.56
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werther  @  10/04/2013 19:08:26
   8½ / 10
Quando c'è di mezzo Tarantino inevitabilmente il voto è alto, la cosa che non smette mai di sorprendermi di questo GENIO del cinema è che qualsiasi sceneggiatura tocca riesce a trasformarla magicamente in un'opera propria, si vede sempre il tocco del maestro, per dialoghi, scene, montaggio, fotografia e colonna sonora. Un'altro capolavoro. Il finale è a dir poco esaltante e non solo per le scene ma più che altro per la musica, chi in passato ha visto qualche spaghetti western all'italiana non potrà che applaudire.

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Ultima risposta 17/04/2013 16.32.28
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driver07  @  10/04/2013 10:09:38
   10 / 10
ma questo film è un capolavoro!!! secondo solo a pulp fiction! Tarantino è un genio!

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Ultima risposta 11/04/2013 17.12.07
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Mark_01  @  09/04/2013 23:06:48
   8½ / 10
"Davvero volete che via da la mano?"...

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Ultima risposta 22/04/2013 10.46.48
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Sofiatrenk  @  06/04/2013 02:36:46
   4 / 10
Premesso che Tarantino non l'ho mai digerito molto e che sono molto affezionato ai western di una volta questo film l'ho trovato noiosissimo. La storia parte bene ma perde quasi subito di "mordente" complici anche i personaggi non hanno uno straccio di carisma. Non basta qualche schizzo di sangue per fare un buon western. Pessime anche le musiche che proprio non ci azzeccano.

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Ultima risposta 09/06/2013 13.32.52
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kerkyra  @  14/03/2013 17:19:28
   8½ / 10
Bellissimo, solo la scena degli incappucciati è talmente geniale ed ironica che merita la visione...

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Ultima risposta 19/03/2013 19.20.04
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vikyoz  @  25/02/2013 13:38:45
   3 / 10
Premetto che vivendo all'estero ho guardato questo film in lingua originale. E premesso che son andato a vederlo incuriosito dai commenti presenti in questo sito. Voglio essere educata perciò vi chiedo: ma che film avete visto?

La trama è talmente debole che a tratti tende al ridicolo. Sembra sia stata scritta in fretta e furia. Il film è lunghissimo ma subisce dei cambi di ritmo totalmente sconclusionati e non voglio nemmeno fermarmi sul fatto che gli ultimi 40 minuti sembrano incollati al resto con il nastro adesivo.

Ci sono delle scene pietose che se non fosse Tarantino il regista, tutti penserebbero a un dilettante alle prese con una macchina da presa.
Il balletto del cavallo e l'applauso della moglie di django fanno da tara a tutto il resto. E la morte di una governante che scompare dallo schermo risucchiata da una forza misteriosa?

La colonna sonora segue ciò che ho già detto. Insieme a sua maestà Ennio Morricone, troviamo pezzi rap moderni di 2Pac ed Elisa. Dico, Elisa e 2Pac in un film simile? E perché non mettere nel calderone anche Raul Casadei?
L'unica cosa decente è stata la prova degli attori. Davvero bravi.

Questo è un film pessimo ma soprattutto sono i commenti ad essere pessimi. Chi è vero fan di Tarantino dovrebbe bocciare senza appello questo film.

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Ultima risposta 03/05/2013 14.40.43
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max_1974  @  24/02/2013 23:25:20
   7½ / 10
Ottimo film, anche se per un paio di buchi logici non raggiunge il massimo dei voti.


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Ultima risposta 08/03/2013 15.07.22
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FurFante9  @  23/02/2013 18:35:49
   8½ / 10
Che Spettacolo. X pochi. A tratti me l'aspettavo diverso, ma è sempre sorprendente Tarantino. E' l'unico regista che gioca a "fare" film, come un bimbo gioca a pallone. E' spensierato, si diverte. Ti fa vedere sempre quello che non t'aspetti.
Vedere un film è come vedere una partita di calcio, è qualcosa di comune, ma vedere un film di Tarantino, è come una finale di un Mondiale...unica, sempre e cmq...a prescindere!

Jamie Foxx: 8
Leonardo DiCaprio: 8.5
Samuel L. Jackson: 9
Christoph Waltz: 9.5


PS:
1°: PULP FICTION - 9,5
2°: LE IENE - 9
3°: DJANGO UNCHAINED - 8,75
4°: BASTARDI SENZA GLORIA - 8,5
5°: JACKIE BROWN - 8,25
6°: KILL BILL VOL.2 - 7,25
7°: KILL BILL VOL.1 - 7

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Ultima risposta 13/06/2013 10.27.38
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SelFxTreem  @  20/02/2013 14:40:12
   7½ / 10
Il film mi è piaciuto. Tecnicamente fatto bene, bellissima la scena iniziale e carini altri 2 o 3 momenti del film. Fantastico Waltz. Detto questo ha delle grosse pecche. Prima fra tutte la trama banalotta (avevo capito tutto dopo 5 minuti). Poi la durata eccessiva ed il finale scontatissimo

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Ultima risposta 05/05/2013 23.55.24
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  16/02/2013 01:44:34
   9 / 10
Basta ripetersi nello stereotipo da spettatore che non vede oltre il "solito Tarantino"; Quentin dà una svolta al suo cinema, forse essendo giunto alla consapevolezza che sarebbe ingiusto tentare di ripetere i punti più alti della sua carriera, gli esordi.
Django è cinema classico, ripreso quasi tutto in esterni, narrazione lineare con rarissimi flashback, evoluzione psicologica dei personaggi, ambientazione storica ben definita e, in un certo senso, protagonista della vicenda; è un tassello impazzito nella filmografia di questo autore.
Certo, è molto in linea con Bastardi senza gloria che già era stato un momento di svolta, ma qui c'è un passo ulteriore:
ne si ha il sentore guardando il viso sconvolto di Schultz che ripensa al negro sbranato, un'immagine direttamente associata alla musica classica, come fece il maestro del cinema per eccellenza, la cui ombra per la prima volta si intravede in un film di Quentin.
Lo sgomento dell'inizialmente spavaldo Schultz è il primo momento di riflessione nel cinema di Tarantino, così come la sequenza accompagnata dall'intensa "Freedom" di Anthony Hamilton assurge a grido di libertà dell'intero popolo negro e il regista di Knoxville qui sembra commuoversi sul serio.
Ma naturalmente non si può piantare un paletto e dire "Ecco, Tarantino è qui", perchè d'improvviso torna il Tarantino splatter, pulp, esagerato , cazzeggione e amante della violenza estetizzata, preannunciandosi - e quasi giustificandosi - con la frase "non ho saputo resistere".
Il ritmo, al solito, è al suo comando. Lo spettatore sta a guardare e prova pure invano ad anticipare le sue mosse, ma alla fine si abbandona a ciò che decide il direttore dell'orchestra.
Altra questione fondamentale sono gli attori: l'attesissimo Waltz, nel ruolo di un bounty killer fastidiosamente forbito per la gente del sud, sembrerebbe ancora troppo debitore del crucco nazista che l'ha consacrato, ma forse qui il doppiaggio italiano non aiuta nel dare un responso obiettivo.
Il logorroico Schultz la fa da padrone per tutta la prima parte, giochicchiando con le autorità e avvalendosi della persuasività/pomposità della parola e della burocrazia legislativa (stesso uso del latino e dei lunghi nomi altisonanti che Manzoni usa ne I promessi Sposi), ma poi ha un calo progressivo che coincide con l'arrivo a Candyland dove il mattatore diventa, per l'appunto, il latifondista Candie, padrone della scena perchè di sua proprietà.
D'altra parte il testimone che Waltz lascia cadere è raccolto da Foxx, il quale diventa perfettamente padrone di un mondo che poco prima ributtava, e si vede costretto a tenere a freno le debolezze del suo compagno, quelle che inizialmente appartenevano a lui.
Si ha l'impressione qui che, oltre al ritmo, Tarantino abbia il perfetto controllo delle interpretazioni dei suoi attori: spicca chi deve spiccare e cala chi deve improvvisamente passare in sordina.
Un'ultima osservazione riguarda il tema portante del film, la rivalsa, filo conduttore già di Kill Bill e Bastardi. Tarantino sembra sia ossessionato da questa cosa. Riducendo all'osso e banalizzando le sue storie si può dire che gli piaccia, come ai bimbi, far trionfare finalmente il protagonista tormentato, che in KB era una donna, in IB un popolo e qui, se vogliamo, una nazione.
Non solo non abbandona l'idea, ma allarga anche il tiro.
Dato che comunque un regista mette sempre la sua vita nei film, mi viene da pensare se non sia un suo riflesso il protagonista tormentato che si prende la sua vendetta: un giovane talentuoso Quentin costretto in un videonoleggio a Manhattan Beach, mentre vede molti incompetenti diventare registi, pensa "Adesso gliela faccio vedere io, a questi qui". E diventa il re di Hollywood.

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Ultima risposta 18/02/2013 22.01.46
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ElY1988  @  13/02/2013 18:14:06
   10 / 10
Ecco il nuovo western!!Moderno, capace di incollarti allo schermo già dopo i primi minuti grazie all'eccellente fotografia, i fantastici dialoghi e la magnifica colonna sonora scritta da grandi autori. Un grande film capace di coniugare tematiche a risvolto sociale, romanticismo e un po' di sangue qua e là. Inoltre, un cast grandioso capace di interpretare alla perfezione i personaggi pensati da Tarantino. Su tutte secondo me prevale la grandissima interpretazione di Christoph Waltz, molto ben calato nella parte del doct. Schulz; naturalmente molto bravi anche Di Caprio, Foxx e Jackson. Insomma, un Tarantino in gran forma che, come è solito fare, ha creato un nuovo film di culto da vedere e rivedere...anche tra 20 anni :)

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Ultima risposta 13/02/2013 21.02.05
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Signor Wolf  @  12/02/2013 15:59:15
   8½ / 10
Grande tarantino! grande Waltz! grande Di Caprio!
perfetto in tutto, il punto forte come sempre non è il sangue che scorre copioso ma i dialoghi tarantiniani, Dialoghi che Waltz e Di Caprio recitano alla perfezione, c'è però un neo che mi impedisce di dargli 10

di diverso c'è che qui la violenza non è la normalita coem in quasi tutti i film tarantiniani, qui vi sono personaggi che ne restano disgustati, nessuno in pulp fiction o kill bill rimane disgustato da un morto, al massimo gli disgusta la carne di maiale..

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Ultima risposta 13/02/2013 11.49.59
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Lo Specialista  @  11/02/2013 18:35:44
   5 / 10
Un film non male che all'inizio ti prende, per i dialoghi per l'ambientazione per la storia, la fotografia, per tarantino insomma...

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Un eccesso di B MOVIES nel finale ha fatto si che si perdesse tutta l'essenza del del film a discapito dell'autocompiacimento del regista...
Io sono Un gran fan di Tarantino ed è proprio per questo che mi aspetto sempre un capolavoro quando vedo l'ultimo dei suoi film.
Beh possiamo dire che se lo avesse fatto un altro questo film probabilmente il mio votosarebbe stato più alto...

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Ultima risposta 13/02/2013 15.23.37
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playacido  @  10/02/2013 22:50:29
   8 / 10
BEllissimo il film la regia e gli attori (Waltz e Jackson su tutti).

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Ultima risposta 11/02/2013 18.45.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  10/02/2013 03:39:00
   10 / 10
Oh mamma!!! Come si fa a dare di meno?

Già con "Pulp Fiction" e" Bastardi senza gloria" Tarantino si è confermato uno dei migiori registi in circolazione. E non avevo osato dare il massimo delle votazioni.
Adesso mi sfogo. 10!!!

"Scusate... ma non ho potuto resistere" (cit.)

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Ultima risposta 18/02/2013 20.59.20
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deadkennedys  @  07/02/2013 11:59:42
   5½ / 10
Una pellicola dalle pretese eccessive, roboante e a tratti fastidiosa. Mi dispiace dare questo voto per le buone prove di Di Caprio (sta invecchiando molto bene) e Waltz (se non ci fosse lui al fianco di Django questo film sarebbe stato inguardabile) ma ovviamente anche Jackson sa fare il suo mestiere. Chi non sa farlo sono Foxx e Tarantino.
Questo Django è prevedibile e senza spessore; perennemente incazzato, sappiamo già dopo i primi 10 minuti, che alla fine del film il bene trionferà sul male. Se ci riflettete su un attimo vi renderete conto che, fondamentalmente, è questo il Tarantino degli ultimi 10 anni : un accozzaglia di buoni sentimenti, ottimi effetti speciali e tanta violenza motivata però da una vendetta giusta e necessaria, solitamente portata avanti da una qualche categoria di oppressi; che siano donne, ebrei o neri poco importa.
Basta dare un'occhiata ai protagonisti dei film girati negli ultimi 10 anni, partendo da Kill Bill che però ancora ancora si salva.

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Django Unchained continua a percorrere, come i suoi predecessori, questa strada in cui tutto, anche eventi storici di importanza assoluta, vengono ridicolizzati e manipolati per intrattenere e divertire.
Non mi dilungherò nel parlare del rap in sottofondo o del tedesco che arriva dalla civilizzatissima Europa (questo l'ho apprezzato) per aiutare gli schiavi neri (un modo come un altro per chiedere scusa alla Germania di Bastardi senza Gloria?).
Forse i "buoni" del suo prossimo film saranno dei simpatici redneck sudisti? mah...
Certo, tecnicamente non c'è nulla da ridire ma io pretendo decisamente di più e non perchè lui si chiami Tarantino ma perchè ci sono frotte e frotte di fan idolatranti dietro di lui che meriterebbero di più (o forse no.....)
Fra l'altro gli ultimi 45 minuti sono totalmente inutili.

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Bisognerebbe domandarsi sempre alla fine di un film "Qual'è il fine ultimo?" "Cosa mi rimane dopo la visione?" Quì non c'è nulla di più che una storiella a lieto fine che pretende di essere un capolavoro. E la cosa che fa nauseare è che c'è chi lo considera tale.
Pulp Fiction è lontano anni luce.

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Ultima risposta 20/02/2013 17.04.04
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favam  @  07/02/2013 00:35:28
   10 / 10
Inutile che sprechiate tempo, soldi e fatica: a chi non piace o non conosce il western italiano dei tempi d'oro non capirà mai a fondo lo spirito di questo film e troverà incongruenze, buchi di sceneggiatura ed interpretazioni sopra le righe. Ma questo film, signori, è una totale celebrazione con dovizia di citazioni (e camei) dello spaghetti western con la geniale trovata d'infarcirlo di tematiche razziste che espongono al pubblico giudizio una ferita tuttora aperta e sanguinante in molte zone degli States.
Davvero inutile cercare altre interpretazioni o farsi assolute seghe mentali.
Per chi piace il genere è un capolavoro, per gli altri consiglio di cambiare sala.
Grande Quentin!!

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Ultima risposta 08/02/2013 19.13.17
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scottlumber  @  06/02/2013 10:25:05
   7 / 10
un Tarantino sempre più somigliante a Umberto Smaila sforna un film che per uno come lui si potrebbe definire "comodo". a tratti dà l'impressione di adagiarsi su formule e linguaggi che conosce a memoria, e forse da questo punto di vista è legittimo pensare che questo Django non sia tra i suoi film più illuminanti.
mi sono fatto l'idea che il pubblico di questo film si divida in due categorie: chi ha amato la scena del cappuccio, e chi invece l'ha guardata non dico con noia, ma con lo sguardo di chi sapeva cosa aspettarsi, senza meraviglia.
se devo andare a pescare il genio in questo film, dico la scena del dressage. ho adorato quella trovata. l'idea di posizionare un ironico richiamo all'attualità (giochi olimpici di Londra) nella scena finale di un fumetto western ultraviolento l'ho trovata magnifica.
insomma, un film facile per uno come lui ma comunque godibile, da vedere per chi ama questo meraviglioso regista contemporaneo.

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Ultima risposta 11/02/2013 15.01.35
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andreapau  @  05/02/2013 09:49:21
   8½ / 10
Vedere un film di Tarantino senza essere suo ammiratore incondizionato, è una posizione di sicuro privilegio e serenità di giudizio, lontana da confronti, contenziosi e rimandi.
Django è un un trattato di scuola di cinema sotto tutti gli aspetti.
La mia non è ammirazione verso una sterile dimostrazione di forza e di mestiere, ma sincera emozione.
Il merito piu' grande che riconosco al regista e alla sua carriera, è quello di avere riportato in auge il cosidetto cinema di genere, travestendo da operazione vintage/estetica, quello che tale cinema rappresenta in realtà, ovvero lo specchio dei tempi, duro, amaro e realistico.
Il mimetismo, la caricatura, la forzatura, il grottesco, il disimpegno, la mascherata, permettono di affrontare qualsiasi argomento senza troppo impaurire.L'ultraviolenza è rassicurante, rimanda a quella dei fumetti le cui pagine puoi stracciare.
E con questo stratagemma parli di quel che vuoi, lo diffondi in maniera planetaria.
Provate a immaginare quali polemiche scatenerebbe un film simile girato da Ken Loach:un caso politico e diplomatico.
Perchè non bisogna dimenticare che dietro la straordinaria carnevalata di Tarantino, si nasconde il racconto di uno dei piu' odiosi delitti commessi nell'era moderna da uomini contro altri uomini:
La schiavitu'.
Ovvero, quel particolare sistema di riduzione del costo del lavoro che rende prospera l'economia, derime controversie sindacali, abbatte la spesa pubblica, non necessita di pubblica istruzione e di democrazia.
Sistema magistralmente applicato da una nazione che da alcuni secoli gira il mondo come un Messia, per diffonderla.
Attraverso un meccanismo ben oliato di colpa/redenzione, peccato/confessione:
La mia prosperità si fonda sulla sottomissione di altri esseri umani, ma mi sono emendato, Obama, un negro, siede alla Casa Bianca.Credete in me.
Non basta riconoscere le proprie colpe, bisogna anche pagare per esse, non si puo' fare mea- culpa con i film del filone Viet-Nam, Seconda Guerra Mondiale, Soldato Blu.
Insomma, non sono riuscito a farmi ipnotizzare dallo spettacolo.Ho provato il medesimo sgomento quando da bambino vidi Radici in tv.

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Ultima risposta 13/02/2013 09.49.25
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xolder  @  04/02/2013 02:53:06
   6 / 10
Ecco,alla fine taratino decise di fare il suo django,tributo al leggendario "django" di corbucci e al suo franco nero.
Premetto che django a quei tempi,nel 66,fù un successo inaspettato e provocò una serie di continuazioni "non ufficiali della serie".
Quindi tarantino che venera questo film decide di fare il suo django e di dedicare tutto il film al cinema western italiano e americano.
Il film è quindi una successione di citazioni ad altre pellicole per onorare tutto il genere sopracitato.
Che rimane quindi se leviamo tutto questo?
Premettendo che questo film è un film di azione con scenario western; Tarantino ha deciso di fare qualcosa di totalmente nuovo,di creare un nuovo genere: il western-grottesco.
Tutti i personaggi di questo film sono carichi di emozioni nel bene e nel male e le atmosfere sono quelle dei film poliziotteschi del periodo anni 70 80.
E per far vedere al mondo qualcosa di completamente nuovo ha messo un protagonista nero in questo "westerottesco" una cosa praticamente mai successa nei film western di quel tempo.

Ma perchè dò una sufficenza a questo film quindi?
Tarantino in questo film vuole fare una morare e insegnare qualcosa,cosa che non ti aspetti di certo da un regista come lui.
E' un amante del cinema black exploitation ma non ti aspetti la morare in django.
Poche scene di sangue a mio vedere (forse sono abituato a molto peggio) e secondo me molto lontano dal genere pulp (inventato da lui) che i fan del suo cinema adorano.
Ultima ma non ultima critica sono gli intermezzi comici,MOLTO EVITABILI,sopratutto se si parla di un tema delicato come la deportazione degli schiavi neri in america.
Condivido e capisco le critiche di spike lee a questo film.

(ps.non prendetevela ma probabilmente non risponderò ai commenti positivi o negativi su questa recensione perchè non loggo spesso su questo sito sry)

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Ultima risposta 04/02/2013 11.35.49
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la_gradisca  @  03/02/2013 13:22:55
   5 / 10
Premetto che Quentin Tarantino è uno dei registi che amo ed è forse per questo che la delusione è quadrupla.
Dopo il CAPOLAVORO Bastardi senza gloria erano due le possibilità: sfornare un altro capolavoro o cannare.
E Tarantino, con Django Unchained, ha cannato.
Il film, che è bestemmiare definire un western-drammatico, sembra una commedia diretta da qualcuno che vuole imitare lo stile di Tarantino non riuscendoci, farcendola con tanto (troppo) horror, humor, splatter.
La trama non esiste e non convince, mi chiedo quanti dopo due ore e mezza di niente siano riusciti ad arrivare fino alla fine del film senza abbandonare la poltrona del cinema.
Anche il titolo è veramente sbagliato: chi è veramente "scatenato" qui è Cristoph Waltz, vero protagonista del film:

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Non salvo nemmeno i personaggi di questo film che sembrano delle caricature senza personalità,

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Ultima risposta 04/02/2013 19.40.04
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bood  @  02/02/2013 10:30:16
   8 / 10
mi ha fatto troppo ridere un commento che diceva che tarantino non è in grando di fare film diversi da quelli che fa ( o non satirici/ironici&sanguinari ).. come se , che ne so si potesse chiedere agli acdc di cantare canzoni d'amore alla pausini.. o a lars von trier di fare un film d'azione ahahahahahahhaha

ma va là va ..

per il resto è stato già detto tutto nei commenti . .. . . il film non è un capolavoro ma è molto piacevole e molto bello e curato in tutte le sue parti.

è ovvio che chi va a vedere tarantino si aspetti un tarantino movie , un revenge movie un po' pop e magari con una nuova ambientazione .. e che va per divertirsi .. altrimenti va a vedere qualcos'altro .... che commenti allucinanti che si leggono ogni tanto ...

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Ultima risposta 11/02/2013 18.01.58
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Spera  @  01/02/2013 11:48:23
   7 / 10
Mio caro Tarantino tu si che sai intrattenere per 2 ore e mezza le persone come si deve, cosa che oggi non fanno la maggior parte dei film. Devo dire che avevo aspettative più alte per questo film che vuole far resuscitare il vecchio "western" italiano in chiave tutta tarantiniana. Quest'ultimo si allontana sempre più dalla parvenza di realtà che manteneva ancora in Pulp fiction o le Iene passando per Bastardi senza gloria dove il "fumetto" comincia a prendere il sopravvento ed arrivando,qui in Django, a personaggi divenuti quasi macchiette al limite del credibile. Nella trama il film è molto semplice e lineare, abbiamo pochi flashback e flashforward che caratterizzavano i suoi altri capolavori e li rendevano più complessi e stimolanti nella sceneggiatura. e quindi nello sviluppo della storia. Sulla regia non posso dire niente, Tarantino svolge il suo lavoro come sempre con grande maestria e tiene incollato alla poltrona lo spettatore anche nei dialoghi più lunghi e ostici. Gli attori sono molto bravi anche se non possono dare il meglio nei panni di personaggi così borderline a livello di credibilità: ottimo Waltz(anche se non arriva alla spalla del cacciatore di Ebrei) al contrario di Jamie Foxx che non mi ha esaltato neanche un pò, Di Caprio bravo ma ormai stufo di vederlo in qualsiasi produzione americana, ottimo Samuel. Per quanto riguarda il tema trattato, beh ovviamente è spiattellato in faccia alla Tarantino anche se forse il difficile tema della schiavitù è affrontato con un pò di leggerezza e poteva essere più forte e approfondito sempre secondo i canoni del cinema Tarantiniano e anche la colonna sonora non aiuta a creare l'atmosfera del film risultando un frullato enorme di western,pezzi rap,una canzone italiana e altro ancora. Certo Tarantino lo fa per rafforzare quel pò di denuncia sociale che ha ficcato nel film ma a mio avviso riesce solo a dare meno atmosfera e identità al film risentendone anche nel coinvolgimento. Non so certe immagini con certe musiche sotto mi sapevano proprio di quel "sensazionalismo" hollywodiano che hanno ben poco di originale e fanno presa soprattutto su un pubblico più legato ad un aspetto commerciale del cinema. Se devo dire la verità ho preferito di gran lunga un film a cui Tarantino ha molto applaudito: Balada triste de trompeta, la ballata dell'odio e dell'amore. Sicuramente inferiore a livello stilistico e registico ma di più grande impatto emotivo. Per Django consigliatissima la visione. 1 sola direi abbastanza.

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Ultima risposta 01/02/2013 20.40.38
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/02/2013 11:13:50
   6½ / 10
Che votoni regalati! Secondo me questo non è assolutamente all'altezza dei capolavori di QT. C'è addirittura chi lo paragona a Bastardi senza Gloria... no no mi dispiace, Inglorious era su un altro pianeta.
Posso darvi mille motivi per giustificare questo 6 (attenzione agli spoiler). Il film in sé è anche godibile e non presenta difetti intollerabili, però troppe cose mi hanno fatto storgere il naso.
Intanto non ho trovato giustificazioni, ragioni, credibilità né altro su quello che fanno o dicono i personaggi. Perché il dott. King Schulz (l'ottimo Waltz) voleva aiutare Django (bravo Foxx)? Solo perché aveva una moglie che sapeva parlare tedesco??! Ovviamente questa risposta non mi convinceva, e mi aspettavo che nel corso del film venisse fuori la vera ragione, che però non mi è mai arrivata... Poi... come cacchio fa un nero dei campi a sparare così bene col fucile??!! Datemi una spiegazione convincente, please. Ancora, perché Calvin Candle (il mediocre Leo) prima di concludere l'"affare" voleva costringere il dottore a stringergli la mano a tutti i costi??! Ah, ma giusto! E' un pretesto per far avviare la sparatoria, credo l'unica scena saliente del film...
Veramente a voi ha fatto ridere la scena del KKK? A me no.
Veramente credete che sia un film serrato e originale? Ma proprio no.
Anzi, quando si arrivava verso il finale avevo come l'impressione che QT avesse guardato l'orologio e "***** ma è tardi! Devo farlo finire il film, secondo il contratto dovrei farlo finire entro 15 minuti!!!" e così il finale l'ha fatto supervelocizzato... mi sbaglio?
Cambiando argomento, la regia non mi ha regalato momenti asfissianti, per me fotografia, montaggio, ecc è tutto normale, senza infamia né lode.
La scenografia... mh, insomma. A parte gli arredamenti delle case, lodevoli, le scenografie non mi sono piaciute... quattro alberi spogli e poco altro.
Tra l'altro, la proprietà dove si svolge la sparatoria mi è sembrata la stessa del film "Il colore viola". Che sia proprio quella?
Sulla colonna sonora invece niente da dire, c'è anche una canzone cantata da Elisa.
Per me non è un gran film ma anzi, uno dei meno convincenti di QT.
Per il resto, concordo con CBC
cit. "Questa volta la sua è una regia di impostazione classica che rinuncia ai moltissimi virtuosismi visivi cui ci ha abituati in passato..." clap clap.

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Ultima risposta 25/02/2013 12.29.51
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  @  01/02/2013 10:04:29
   9½ / 10
No vabbè quest'uomo è un mito. Uno che nel 2013 fa risorgere il western e ti fa rituffare nelle atmosfere di Leone io lo amerò per sempre. Tarantino riaggiusta e perfeziona con fare certosino il suo stile e il suo genere ad ogni pellicola. E' vero, lo schema sarà sempre lo stesso, i personaggi sempre simili, e il leitmotiv della vendetta onnipresente, ma questo per me è Cinema. Straordinarie, da oscar, le interpretazioni di Waltz, Samuel Jackson e Di Caprio.


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Ultima risposta 03/02/2013 20.35.18
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axel84  @  31/01/2013 19:00:27
   8 / 10
appena finito il film il mio commento e' stato : caspita bellissimo ma mi e' piaciuto di piu' bastardi senza gloria;
ora a mente fredda ho gia' voglia di rivederlo, ma devo ammettere che rimango dell'idea che ho avuto a caldo;
penso sia uno dei piu' belli di tarantino, costumi, paesaggi epocali;
attori i piu' grandi e meravigliosi che si possano avere in un film ( su tutti straordinari leo di caprio, christopher wolzt e un sottovalutatissimo samuel el jakosn!!!) davvero strepistosi!!!
pero' e' nella storia che manca un po!!! visto che sono un patito degli spaghetti western , mi sarei aspettato qulche scontro pistola contro pistola vedi i film di sergio leone!!! finisce un po troppo in fretta secondo me anche se capisco benissimo tarantino perche' se no il film sarebbe durato 5 ore!!
menzione speciale anche per le musiche, davvero superbe !!!!

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Ultima risposta 07/02/2013 11.30.28
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saradolce  @  31/01/2013 13:30:14
   8 / 10
Ormai credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che tarantino ami fare vendetta-movie e devo dire che la cosa non gli riesce affatto male, e' partito da kill bill, per poi affrontare colossali temi storici quali nazismo e schiavismo nero, e allora sfido a non richiamare l'attenzione del pubblico.......va bene comunque, non abbiamo nulla in contrario, anzi, se si e' in grado perché no!!!
A mio gusto personale xo' preferisco un rape and revenge alla nolan, mi da più soddisfazioni, qua si chiacchiera e si scherza troppo e si dicono troppe parolacce! Preferisco una serieta' in stile cavaliere oscuro. Ma lo so e' un'altra cosa non c'entra nulla. Comunque mi ha intrattenuto e quindi do' 8!

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Ultima risposta 01/02/2013 18.11.26
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liuxdj  @  31/01/2013 11:58:13
   9½ / 10
Che dire... uno dei migliori Tarantino.
Mezzo punto in più per la scelta dei personaggi che è a dir poco perfetta, ero dubbioso su Jamie Foxx ma mi sono ricreduto, grandi anzi grandissimi inchini per Christoph Waltz, come sempre unico.
9 e 1/2 .... E STO!

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Ultima risposta 31/01/2013 13.02.45
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IceKiller  @  31/01/2013 10:24:14
   4½ / 10
Parere personale: trovo che il film sia ottimo sotto un punto di vista legato alla realizzazione, tra ambienti e varie caratteristiche degne di nota nel mostrarsi al pubblico, degno per queste cose di chiamarsi film western, l'impatto visivo a parte alcune "imperfezioni" è degno di nota. La trama parte lenta e per la prima ora (fino a "di caprio" per intendersi) il film non trasmette molto di se' come trama, storia e personaggi, django risulta poco accattivante con la sua interpretazione un "po' spenta", al contrario dell'ottimo di caprio che risulta più convincente nel suo ruolo, come samuel l.j. Gli effetti "gore" non sono esageratamente sfruttati, risultando nel contesto sufficenti senza essere troppo fuori luogo. Vari "soundtrack" sono stati presi da diversi film western (a memoria son sicuro per quello di "i giorni dell'ira" con giuliano gemma, che ritengo un'ottimo film). Il doppiaggio italiano è appena sufficente, anche se per citare un'esempio, pino insegno come voce di django non mi ha convinto. Il film in questione non è un capolavoro, e a causa delle diverse imperfezioni, tra diversi nonsense, e punti in ribasso che "sfiorano" il trash, anche se con una realizzazzione degna di nota alcune ottime scene e l'ottima interpretazione di caprio, non raggiunge a mio parere una degna sufficenza, peccato.

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Ultima risposta 03/02/2013 20.50.02
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ilgiusto  @  31/01/2013 09:38:27
   6½ / 10
Ottima regia, grande cast, bella fotografia, bei costumi, dialoghi ricercati, generalmente ben fatto = non posso dargli l'insufficienza.
Ma c'è un problema: mi ha trasmesso le stesse emozioni del fissare un sacco immobile di patate.
Sarà un limite mio, non voglio mettermi a discutere di questo, ma il cinema di Tarantino (che seguo fin da quando era la giovane promesse de 'Le iene', e che ha realizzato un vero capolavoro come 'Pulp Fiction') non è più in grado di appassionarmi.
Cosa c'è di genuino in Django? Tutto quel che c'è di buono è solo omaggio o citazione di prodotti che, quelli sì, ho guardato e riguardato, mentre questo... non vedevo l'ora che finisse!
Ho l'impressione che Quentin sia un cuoco senz'anima che miscela gli ingredienti con attenzione e seguendo con cura la ricetta ma senza metterci, come dire, quel qualcosa in più, quel suo, la coscienza di quel che fa.
Django è tanto ben fatto quanto freddo, è lungo, troppo lungo, è lento, non è mai epico quanto dovrebbe quando sarebbe ora di esserlo, non è mai nemmeno ironico quanto vorrebbe esserlo in altri momenti.
Django non è null'altro che la corretta esecuzione di una buona, nota, ricetta.

Lo consiglio? Se, come me, vedete di tutto, alla fine lo vedrete, perchè è Tarantino ed è un cinema di qualità, ma se siete spettatori che centellinate le vostre visioni potete anche farne a meno. Non sarà mai imperdibile quanto quei film ai quali s'ispira.

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Ultima risposta 11/02/2013 10.10.20
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secondanatura  @  31/01/2013 01:56:15
   4½ / 10
Raga...se vi piace tarantino andate pure a vedervi sta marmellata andata a male di film con un django dalle capacità recitative nulle. L'unica cosa che ho apprezzato io è stata la recitazione di Di Caprio (nel tratto in cui lui la fa da padrone il film vale 10 stelle) ...neanche Christoph Waltz se l'è cavata tanto male... ma la sufficienza dopo aver pagato il biglietto non me la sento di darla. Tornando indietro non lo riguarderei. Voto esageratamente alto considerando il 3 dato a kill bill (decisamente superiore a quest'ultima "perla"). Stasera mi sento di essere buono.

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Ultima risposta 31/01/2013 15.07.07
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  30/01/2013 13:17:29
   9 / 10
Bello, ironico, divertente e appassionante.
Tarantino non delude nemmeno in questa occasione.
Un omaggio al cinema da parte di uno che il cinema lo ama davvero e lo ostenta in ogni sua produzione.
Un cast strepitoso che non sbaglia nulla, unica sbavatura forse Franco Nero, ma la accettiamo.
Colonna sonora che ti rimane in testa per almeno tre giorni.
Un'esperienza incredibile come ogni film di questo regista.

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Ultima risposta 30/01/2013 13.19.43
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  29/01/2013 18:11:51
   10 / 10
Leone sarebbe stato orgoglioso.

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Ultima risposta 20/02/2013 17.05.25
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  29/01/2013 01:50:38
   8 / 10
Non c'è niente da fare, Tarantino i baracconi divertenti li sa fare a meraviglia. Dategli una macchina da presa, ditegli che volete una roba caciarona senza troppi contenuti e lui vi sfornerà la migliore possibile, senza deludervi mai (beh insomma, quasi mai: "4 rooms" ed "A prova di morte" ancora bruciano). Poi quando ha a disposizione un signor attore come Cristoph Waltz, vecchi pupilli come Samuel L. Jackson e perfino un Leonardo di Caprio che riesce per la prima volta a caratterizzare bene un personaggio, beh, che gli vuoi dire? Niente, devi solo spegnere il cervello ed abbandonarti alla visione, spaparanzato in poltrona con un sorrisetto beffardo sul volto.

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Ultima risposta 07/02/2013 16.51.23
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tumbleweed  @  28/01/2013 11:00:35
   8½ / 10
Penso che, come me, tanti abbiano lasciato decantare la visione di questo film per qualche giorno.
Questo è il WESTERN così come deve essere, con qualche ripresa in più. Aspettavo con ansia di vedere questo film, e sapevo anche che dentro il mio cuore c'era un piccolo pezzo di Morricone con la sua MUSICA (e la voce fantastica di Elisa).
Divertentissime le scene iniziali del dente a molla (ne voglio tenere uno sul comodino tipo abat-jour!) e divertentissima quanto mai inaspettata la scena degli incappucciati, rimando/omaggio/sfottò al Django dell'allora più serio Corbucci.
Grandioso Waltz, veramente da Oscar: il cattivissimo Di Caprio gli può solamente stare dietro, che tanto Jackson è ancora più cattivo.
Ammetto che da femminuccia sono dovuta uscire dalla sala qualche secondo dopo la scena dei lottatori (per altre ho semplicemente abbassato la testa): la violenza che consegue al razzismo sono temi che non riesco mai a digerire. Perchè anch'io, come qualcuno dei colleghi scriveva tempo fa, dopo aver visto il film, non sarei così sicura di poter viaggiare liberamente per strada (e non necessariamente per Harlem).
Non mi sono dispiaciuti i passaggi di rap nero qua e là. Si poteva invece evitare il finale con il cavallo in "dressage", anche se simpatico, ma un po' fuori dalle righe.
Detto questo, Quentin, continua così, con me avrai sempre strada libera (ma ti tengo d'occhio!).

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Ultima risposta 02/02/2013 17.33.38
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kenpegawillzac  @  28/01/2013 09:39:54
   10 / 10
Non c'è che dire...scrivo il mio commento per "differenza rispetto ad altri che ho letto.
Non è che Jamie Foxx non è calato nella parte, è Christoph Waltz ad essere un attore di un altro pianeta.
Assolutamente all'altezza di Bastardi senza gloria, magari qualche dialogo brillante in meno ma in compenso la fotografia è davvero eccezionale.

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Ultima risposta 29/01/2013 12.16.29
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Badu D. Lynch  @  28/01/2013 09:23:31
   9½ / 10
Non saprei da dove iniziare.. E, tuttora, non so che dire perchè sono tante, forse troppe, le emozioni che questa pellicola mi ha lasciato dentro.. Non riesco a smettere di pensare alle battute, alle scene, ai personaggi ; insomma, a tutto!! Questo lungometraggio mi è rimasto impresso (di brutto) e vi dico che sapevo a cosa stavo andando in contro, ma non pensavo potesse sconvolgermi così.. Mi sento peggio di un bambino : Quella voglia irrefrenabile di parlare per ore e ore (giorni e giorni) di questo film, mi sento eccitato ed euforico, cinematograficamente parlando, come mai prima d'ora! Al cinema ero in estasi, scaraventato dentro la pellicola, lasciando che gli eventi filmici mi guidassero in un territorio che, fidatevi, grazie alla maestria di Tarantino, non sai mai dove andrai a finire. Concludo dicendo che, a mio modesto parere e a mio gusto personale, è il film di Quentin Tarantino che reputo più completo ; c'è tutto in un mix perfetto di puro cinema : l'estetizzazione perfetta della violenza, dialoghi barocchi, ironia e umorismo eccentrico che raggiunge livelli altissimi (era dai tempi di Pulp Fiction che non mi pisciavo addosso così), stravolgimento sublime della trama, colpi di scena che ti lasciano di stucco e LETTERALMENTE senza parole, un perfetto alternarsi di scene dure/tristi e scene morbide/divertenti, emozione e tensione che ti tengono con le unghie (se ne avete) conficcate nella poltrona del cinema, e, inoltre, qua abbiamo una splendida e delicata storia d'amore.. Quindi ripeto : Il film di Tarantino più completo, nonchè, il mio preferito alla pari con Inglourious Basterds!! Aggiungo che ho apprezzato tantissimo la colonna sonora e la splendida fotografia..
Due parole, giustamente, per Christoph Waltz : E' superlativo!! Il migliore tra gli attori del film, paradossalmente mette in ombra il resto del cast ; impeccabile in ogni suo movimento e in ogni sua battuta, ha un'espressività straordinaria, una gestualità ipnotica.. E' UN GENIO! Confermo che l'interpretazione di Waltz non è da oscar, no, è da oscar/golden globe/palma d'oro/bafta/american film institute awards/ecc/ecc..
A parte lui, ho trovato bravissimi tutti, o quasi, gli attori.. In particolar modo Samuel L. Jackson e la deliziosa Kerry Washington.

Django Unchained è un capolavoro.

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Ultima risposta 29/01/2013 17.03.53
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Sweet as Candy  @  27/01/2013 23:43:14
   7½ / 10
Pellicola western, ma che di western ha ben poco. Con ciò non voglio muovere nessuna critica al riguardo: credo che questo non sia assolutamente discriminante alla resa del film, anzi può essere un'aggiunta, o quanto meno una particolarità che a me non è dispiaciuta. Avendo avuto modo di vedere anche le altre pellicole di Quentin Ego-sconfinato Tarantino, reputo questo film bello ma non emozionante ed intrigante come gli altri, anche per la mancanza dei "veri" dialoghi tarantiniani; si veda, prima fra tutte, l'assoluta prevedibilità, e il quasi surreale lieto fine. Il Jamie-Django non mi ha fatto molto effetto, a differenza di Di Caprio e Waltz, impeccabili nei loro ruoli; è come se il protagonista non fosse riuscito ad esserlo fino in fondo. Niente da dire nemmeno su Jackson, anche se avrei preferito un pò prima la sua entrata in scena.
Per quanto concerne le soundtracks mi sono piaciute tutte (ho trovato divertente il rap, se così posso definirlo non essendone esperta), anche se la scelta di Elisa come voce la trovo opinabile.
In sostanza una piacevole visione, anche divertente, ma non lo definirei assolutamente un capolavoro.

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Ultima risposta 03/02/2013 17.15.57
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/01/2013 20:13:15
   7½ / 10
Considero ancora oggi "Bastardi senza gloria" il film di Tarantino piu' completo e che al meglio rappresenti questo geniale regista capace di virtuosismi con la macchina da presa e di grandi citazioni che rendono omaggio ai registi che ha sempre amato e che hanno fatto la storia del cinema.
C'era quindi grande attesa per un progetto come questo dove il regista si accostava per la prima (?) volta al western, quello che forse piu' di ogni altro genere lo ha formato professionalmente.
Esperimento riuscito quasi perfettamente...il "quasi" è dovuto agli ultimi venti minuti, davvero superflui e imbarazzanti...praticamente il film "finisce" , o doveva finire, con

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Waltz è assolutamente l'attore Tarantiniano per eccellenza, spadroneggia sull'intero cast e stravince il confronto con lo stesso Django.
Solo Di Caprio e Jackson riescono a dargli filo da torcere, ottima prova di entrambi comunque.
Piu' di due ore che passano piacevolmente tra veloci sparatorie e i soliti ottimi dialoghi surreali.
Un gran bel film che purtroppo cerca un po' di strafare nel finale.

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Ultima risposta 28/01/2013 09.41.15
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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  27/01/2013 19:49:39
   8 / 10
L'espressione più calzante, il consiglio più appropriato che ho letto fino ad ora tra quelli che mi precedono è "Andate e divertitevi" (ciao Strange).
Un divertimento (quasi ininterrotto) di 3 ore, un film scoppiettante ed esagerato, una confezione lussuosissima, tutte cose a cui Tarantino ci ha abituato.
Si ride, ci si diverte, si esce soddisfatti, ma siamo lontani dai tempi in cui Quentin aveva inventato un genere. Questo film è un passo indietro rispetto a "Bastardi senza gloria" e lontano dall'innovazione che avevano portato "le iene" o "Pulp fiction".
Divertente e divertito ormai Tarantino lusinga noi cinefili con un'orgia di citazioni e gli occhi di tutti con una serie di soluzioni visive (ed emotive) di grande qualità ma... non c'è il capolavoro.

A mio parere, rispetto a questo Django, "Bastardi senza gloria" può vantare almeno 2 momenti da antologia: L'incendio nel cinema e la scena finale dove Pitt (alter ego di Tarantino) con lo sguardo in macchina dichiara: "questo potrebbe essere il mio capolavoro". E forse lì c'era più vicino.
Merita comunque un elogio la scena del KKK, con i discorsi deliranti marchio di fabbrica di casa Tarantino.

Django è un film di tutto rispetto ma, a mio vedere, non ha momenti davvero epici. Attori si, infatti Waltz vola sopra tutti tanto che

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bravissimo anche di Caprio (sebbene a me generalmente non piaccia molto) e anche in truccatissimo Jackson. Forse il più debole è proprio Foxx che, nonstante ce la metta tutta e riesca bene, rispetto agli altri è l'ultimo della fila.

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Ultima risposta 30/01/2013 15.17.34
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lucasssss  @  27/01/2013 10:24:06
   6 / 10
dai commenti che avevo letto mi aspettavo di più

si vede la mano di Tarantino ma non mi ha convinto

troppo lungo!!!

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Ultima risposta 08/06/2014 09.13.20
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  26/01/2013 11:18:54
   7 / 10
La bravura di Tarantino nel frullare i generi, la sua abilità registica così come la sua maestria come sceneggiatore non si discutono, eppure questo Django non mi ha convinto fino in fondo forse perché mi aspettavo un western e questo film non lo è. Citazioni a parte (discorso da approfondire), questo film è più simile a Kill Bill che a uno spaghetti western. In realtà sembra un mix tra Kill Bill e Inglorious Basterds.
Non è abbastanza sporco per essere un western, e per molti versi è più accostabile a un film in costume. Inoltre non riesce a scherzare sul tema come in Basterds. A volte si prende troppo sul serio per poi arrivare al grottesco nella scena successiva... questo mix mi ha convinto poco.
Non ho apprezzato neanche il finale lungo e roboante in stile video games. Ha forza visiva, concordo, ma non ha lo stesso impatto narrativo che ha ad esempio il finale (simile) de Gli spietati.
Credo che questo film viva molto più di citazioni che di vita propria. E' questo un aspetto da approfondire perché credo sia interessante. Io apprezzo molto le citazioni nei film perché dimostrano un certo amore verso il cinema da parte del regista (in questo caso è straordinario il cammeo di Franco Nero e la relativa citazione del vecchio Django), ma quando diventano una spina dorsale del film, qualche dubbio di furbizia inizio ad averlo, soprattutto quando le citazioni non sono "colte" ma popolari. Mi spiego meglio.
Un cinefilo accanito adora veder citazioni nei film non solo perché coglie aspetti "nascosti" per così dire, ma anche perché sente di avere una certa cultura nel cogliere quelle citazioni e più colta è la citazione e maggiore sarà la soddisfazione provata. E' un gioco che piace molto ai registi europei che così facendo si ingraziano una buona parte della critica.
In questo caso le citazioni sono così palesi e riferite a film famosi per chi ama il western italiano che non possono non notarsi. Così anche il pubblico meno avvezzo a questo tipo di uso si sente in un certo modo "gratificato" nella propria cultura.
Non c'è nulla di male in tutto ciò, ma come direbbe qualcuno "la domanda sorge spontanea": il film piace in quanto tale o piace anche per come ci fa sentire? E' la differenza sottile che si pone tra l'essere qualcuno e l'avere ciò che l'esser quel qualcuno può darti. Per esempio molti dichiarano di voler essere attori, ma in realtà sono attirati solo da ciò che l'esser considerati attori può dare. Non vogliono "essere", ma solo "avere".
Lo stesso discorso potrebbe essere traslato nel caso delle citazioni: il film piace perché è bello o lo si trova bello perché ci fa sentire un tutti un po' cinefili? Fateci caso, molti non fanno altro che parlare delle citazioni del film più che del film stesso.
Si potrebbe obiettare che ciò non importa e che questa è una componente dell'arte. Però non è così perché questa componente svanirà nel tempo mentre ciò che resterà sarà solo il film nudo e crudo, che non è un capolavoro. E' un mix fatto bene di tante cose, ma è lontano anni luce dalla bellezza ritmica de "Il buono il brutto il cattivo" o dalla cinica visione de Gli spietati. Questo è un bel film, ben confezionato (pure troppo tanto da apparire finto in alcuni passaggi), divertentissimo, ma che resta nei limiti del "divertissement".
Anche i personaggi (interpretati molto bene da tutto il cast) sono dei personaggi molto semplici e lineari.
Una scelta coraggiosa che Tarantino fa è quella di far accadere il "turning point" del personaggio principale all'inizio del film. Lui vuole liberare la sua donna e per farlo decide di fare il bounty killer. Questo per lo sceneggiatore ha significato un grande sacrificio nel costruire poi la trama principale (ed è stato bravissimo) ma ecco anche il perché il finale non ha la forza evocativa de Gli spietati. Django non ha nulla da scegliere. Il suo personaggio non può far altro che insistere fino alla fine proprio perché ha già deciso. Non c'è nessuna svolta. L'unico modo che Tarantino ha per tenere il pubblico e fare un finale pirotecnico. La visione sarà spettacolare, ma non potrà avere l'impatto narrativo di altri film. Se terrà incollati alla poltrona alla prima visione, questa maestosità calerà nelle successive visioni e con l'incedere del tempo perché non raggiunge (e neanche ci si avvicina) all'apice dei finali di Leone.
Certo, ce ne fossero di blockbuster così belli, ma non confondiamolo con i grandi capolavori. Quelli continuano a vivere a distanza di 40 anni. Questo, tra 10 anni non se lo ricorderà più nessuno.

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Ultima risposta 28/01/2013 10.41.39
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dany88sa  @  26/01/2013 09:59:09
   6½ / 10
premetto di non essere un fan di Tarantino,e dopo Django considerato da molti un capolavoro da oscar,credo proprio che non lo sarò mai...Prima parte del film che si fa seguire, seconda che a tratti annoia e da vita a esagerazioni con sacche di sangue che scoppiano,spari che spostano di due metri le persone e un finale prevedibile,dove c'è stato l'applauso della sala cinematografica,quasi fosse diventato un "incontro" per molti dei presenti...non ho visto nessun colpo di genio della regia,tranne l'enorme bravura, già contemplata, di Leonardo Di Caprio, e di C.Walz...
Saranno gusti,ma per me questo è un film troppo commerciale,ha fatto faville nel grande pubblico,ma a me non mi lasciato proprio nulla

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Ultima risposta 26/01/2013 14.49.10
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LaCalamita  @  26/01/2013 08:56:46
   10 / 10
Accattivante,a tratti elettrizzante.....DIVERTENTE!!

1) Si perchè se c'è una cosa che caratterizza i film di Quentin è il divertimento.
E vi posso assicurare che Django diverte e intrattiene,e anche molto!

2) Non deludono nè le parti movimentate nè ovviamente i famosi dialoghi pulp.

3) A pari merito una colonna sonora stupenda,che alterna tanti generi...nelle quasi 3 ore di film di ascolta veramente della buona musica.

4) Il cast non ha bisogno di presentazioni...la prova resa è FENOMENALE. Ancora una volta Quentin ha creato dei personaggi indimenticabili.

5) La sceneggiatura è ottima,il film ti cattura fin dalla prima scena

6) come accaduto per Bastardi senza gloria,anche questo Django porta lo spettatore a provare una fortissima empatia per i protagonisti visti i temi trattati!


Si potrebbe continuare per molto a parlare dei 1000 aspetti dell'ultima opera Tarantiniana: tecnica,fotografia,scenografia,costumi,curiosità,citazioni...tutto è curato nei dettagli

In una mare di banalità e stupidaggini,quando a volte si pensa che il cinema ormai un pò ha dato, spuntano delle gemme come questa a ricordarci il suo infinito potenziale!!!!!

Andate a vederlo,questo è vero spettacolo!

W DJANGO W QUENTIN TARANTINO W IL CINEMA !

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Ultima risposta 27/01/2013 18.59.22
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dagon  @  25/01/2013 22:47:34
   7 / 10
Che dire? nettamente inferiore a Basterds (che, più passa il tempo, più mi rendo conto di aver votato in modo troppo "tirato"), è l'ennesima applicazione della formula citazioni/omaggio/parodia di film, uso/omaggio/saccheggio di colonne sonore varie, talvolta appropriate, altre meno (...pure la bellissima "sotto tiro" di Goldsmith). Formula che, però, mi sta cominciando a stancare. Se è ormai il segno distintivo del regista, sta anche diventando il suo limite e la sua gabbia. Vorrei tanto vedere Quentin fare un film serio, sfrondando le parti eccessive gratuite e l'eccesso burlesco.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Potrebbe cimentarsi a fare davvero un film alla Leone, per rimanere nel genere western, piuttosto che limitarsi a citare l'immenso regista italiano. Tornando al film in questione, scivola via spedito, diverte senza dubbio, ma non mi ha minimamente gasato come Inglurious Basterds; Manca una scena fenomenale come l'incipit con gli strabilianti monologhi di Landa o una come quella dello strudel. L'estetica delle violenza rimane il campo in cui Tarantino eccelle, coadiuvato ancora una volta da Robert Richardson. A livello di attori, fiacchetto Foxx che non riesce a dare carisma al suo personaggio, ottimi gli altri da Waltz -che ogni tanto Landeggia nella mimica- ad un sorprendente Samuel Jackson, ad un ottimo Di Caprio. indeciso tra 7 e 7,5 scelgo il primo per sottolineare il divario con Bastardi senza gloria.

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Ultima risposta 26/01/2013 00.20.42
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Sir_Montero  @  25/01/2013 21:08:44
   7 / 10
Dopo diversi giorni dalla visione del film, mi appresto a buttare giù un commento che sia quanto più sintetico ed esaustivo possibile.
I film di Tarantino richiedono, per essere analizzati, calma e sangue freddo altrimenti il rischio è quello di restare invischiati nell' "euforia" post-visione che, come ogni alterazione, porta ad un fraintendimento generale e generalizzato.
La forma del film, il suo involucro stilistico, è come spesso accade con Tarantino ineccepibile, un prodotto ben confenzionato nella sua resa puramente estetica. Ottima la fotografia di paesaggi maestosi, la cui visione è accompagnata da musiche a volte perfettamente calzanti, altre volte meno (il rap l'ho percepito, per quanto piacevolmente sperimentale come opzione, un pò troppo fuori contesto). Qui però sembrano arrestarsi i pregi di questa pellicola.
Nei suoi capolavori infatti, Pulp fiction e Le iene su tutti, questa estetica era coadiuvata in maniera essenziale dall'intero complesso narrativo-dialogico, volto ad una precisa e spiazzante ricchezza contenutistica: i dialoghi stranianti e iper-tesi, una ritmica d'azione accellerata e sempre imprevedibile, personaggi continuamente al di là di ogni limite e tipizzazione.
In questo film invece, Tarantino predilige una linearità narrativa spalmata su un lasso di tempo un pò troppo allungato; la prima e più fastidiosa conseguenza di ciò, è la sensazione di una dilatazione eccessiva del tempo della storia che, nonostante nei primi momenti sia ricca di tensione implicita ma palpabile, perde mordente nel suo evolversi, giungendo infine ad un epilogo ricco di esplosioni ed eccessi ma privo di qualsiasi stupore o eccitamento.
Prevedibilità, autocitazionismo continuo, dialoghi (salvo alcuni molto spassosi) poco brillanti, esplosioni di violenza (dannatamente ben mostrata) che però verso il finale stancano proprio per quella oramai prevedibile estremizzazione meramente visiva. Questi alcuni tra i più importanti elementi che non mi hanno convinto.
Per quanto riguarda la prova attoriale, mi accodo al resto preponderante di opinioni che sottolineano un eccelso Walz, un quanto mai cattivo Di Caprio, e un perfettamente infame Samuel; effettivamente un pò sottotono Foxx rispetto agli altri, forse non tanto per la sua capacità di rendere verosimile il ruolo ma proprio per l'estrema prevedibilità e semplicità del suo personaggio, privo della benchè minima caratterizzazione psicologica.
Costante il riferimento, in chiave di omaggio, al cinema italiano di genere che però, per quanto esso possa essere autenticamente sincero, ho trovato un tantino troppo accomodante e furbesco.
Comunque una più che piacevole visione.

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Ultima risposta 28/01/2013 18.45.55
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arturo  @  25/01/2013 19:53:54
   6½ / 10
noto con piacere che, passata l'occupazione militare e la sbornia tarantinofila dei primi commenti, il film viene progressivamente ridimensionato a quello che è: il pipp.one - a tratti divertentissimo, a tratti scontato e perfino noioso - di un regista psicotico ed infantile, con lungaggini ed errori di sceneggiatura e un montaggio che non riesce ad arginare gli sbrodolamenti del mattocchio di cui sopra. L'innovazione, la sorpresa, il genio di Pulp Fiction sono ormai un bel ricordo.

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Ultima risposta 30/01/2013 20.03.22
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Goldust  @  25/01/2013 18:19:19
   7 / 10
Era lecito aspettarsi una flessione dopo un capolavoro come Bastardi senza gloria, ed infatti questo Django non va oltre un'ampia sufficienza. Vi sono tutte le caratteristiche del cinema di Tarantino, dalla storia imperniata sulla vendetta all'eccesso di violenza, dalla colonna sonora ricercata alla cura maniacale per i dialoghi. Però...Però non basta, manca qualcosa. Sarà forse colpa dell'attore principale, non perfettamente calato nella parte? O sarà colpa della scarsa quantità d'ironia che vi è presente? O dell'eccesiva lunghezza? Sono tutte tesi che hanno diritto di cittadinanza e che concorrono a collocare il film nel livello medio della produzione tarantiniana. Si è molto parlato delle performance di Waltz e DiCaprio, entrambe ottime; un pò meno di quella di Samuel L. Jackson che seppur relegato in una piccola parte ruba spesso la ribalta ai suoi illustri colleghi.
Scena clou: la cena in casa Candie, con annessa dissertazione sulla frenologia. Da lì in poi è quasi tutta noia, compreso un inutile omaggio a Trinità ed un involontario anacronismo storico

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Ultima risposta 29/01/2013 16.00.47
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giovielory  @  25/01/2013 16:05:17
   7½ / 10
tutti sti dieci mi sa che sono dati da dodicenni,che non hanno visto i veri capolavori spaghetti western di sergio leone!
tarantino stavolta A TOPPATO!
il film e diviso in 2 parti: la prima da 10, la seconda da 2.
ora mi spiego meglio:
prima parte: christoph walz MASSACRA jamie foxx!
jamie fox scompare di fronte alla bravura di christoph, viene annichilito ad un pulcino pio.
seconda parte del film: jamie fox viene annichilito pure da DI CAPRIO E samuel jacksurgical byinbason, quando dovrebbe essere proprio il personaggio interpreteto da jamie foxx,a primeggiare su tutti.e invece succede il contrario, e sapete perche? perche jamie foxx e troppo BAMBINONE E INCAPACE per interpretare una parte da duro come django.
la parte di django l'avrebbe dovuta fare samuel jackson!re

poi dico anche un paio di cose che non capisco sulla trama...
spiler sotto....

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Ultima risposta 27/01/2013 04.07.42
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manuakacoach  @  25/01/2013 14:44:25
   10 / 10
Il giorno dopo volevo già rivederlo! Una regia spettacolare, prove attoriali eccellenti (bravissimo anche J Foxx nonostante non mi sia molto simpatico, Waltz e di Caprio bestiali), grandi musiche e ottima fotografia. Pochi altri insieme a Tarantino riuscirebbero a portare sul grande schermo un western nel 2013 che abbia classe e originalità...C'è forse bisogno di parlare anche dei dialoghi? Troppo poche le candidature agli oscar!

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Ultima risposta 25/02/2013 04.40.26
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Invia una mail all'autore del commento stuart  @  25/01/2013 14:29:58
   7½ / 10
Nel momento stesso in cui sono partiti i titoli di testa, per tutta la durata della proiezione, e ancora oggi che ne scrivo, il mio più grande rammarico è la mancanza di una cultura spaghetti western che mi avrebbe consentito di cogliere un numero maggiore delle tantissime citazioni di cui "Django Unchained" abbonda sin dal titolo (omaggio al Django di Sergio Corbucci). Non mi vergogno (o forse dovrei?) di ammettere che se non fosse stato l'8° film [1] di Quentin Tarantino un western sarebbe stato decisamente in fondo alla mia watch-list.

Veniamo al film. Che sia per motivi di trama che per motivi meramente tecnici [2] è suddivisibile in due distinte parti.

Prima parte: Splendida. Da 10.

Christoph Waltz domina pressoché indisturbato la scena. Non aggiungo altro, ma chi ha adorato Hans Landa in "Bastardi senza gloria" si innamorerà senza se e senza ma del Dr. Schultz. Toh! Tedesco anch'egli.

In puro stile Tarantiniano: situazioni paradossali e grottesche, dialoghi dai contenuti e dai tempi comici perfetti, scene e movimenti di camera (specie negli interni) che rasentano il feticismo cinematografico. Tutto ciò a cui Tarantino ci ha abituato e che diamo ormai quasi per scontato.

Seconda parte: uhmmm. Da 6.

A questo punto è Jamie Foxx (Django) che prende in mano le redini della baracca e siccome né il suo personaggio né le sue doti attoriali gli consentono la magniloquenza di Christoph Waltz, il proseguimento della pellicola attiene ad una prova più muscolare che altro, supportata da situazioni e circostanze che -a mia opinione- si stiracchiano con (auto)indulgenza affinché la vicenda prosegua fino all'epilogo proprio esattamente come deve proseguire fino all'epilogo.

E no, non parlo di veri e propri plot-hole, ma di 'leggerezze' nella sceneggiatura che non ti aspetteresti in un film di Tarantino.

In conclusione.

No, non è il "capolavoro" di Tarantino. Pulp Fiction e Bastardi senza Gloria sono un gradino e anche due sopra Django Unchained.
E' un film bellissimo, che nonostante alcuni momenti eccessivamente dilatati intrattiene senza noia per quasi 3 ore, ed è sicuramente una spanna sopra la maggior parte dei film usciti nell'ultimo biennio, non fosse altro che per il sincero amore per il cinema che il regista esprime in ogni scena.
Tuttavia non ho trovato in Django ciò che realmente amo di Tarantino: i personaggi approfonditi in modo (quasi) maniacale, le storie che si intrecciano, la trama non lineare.



[1] secondo una conta restrittiva, che non tiene conto di Four Rooms e la guest direction in Sin City, tanto meno di lavori televisivi come Grave Danger.

[2] Nota di biasimo ai gestori del multisala di Torino, dove ho visto il film, che hanno inserito --del tutto arbitrariamente!-- una pausa di 5 minuti verso la metà film, nel bel mezzo di una scena nel suo pieno svolgimento.

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Ultima risposta 25/01/2013 15.46.43
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Niko.g  @  25/01/2013 14:06:29
   5½ / 10
La track di chiusura sarebbe un omaggio a "Lo chiamavano Trinità"? Io direi che suona più come un'offesa. Un'offesa all'intero genere western. E che siano spaghetti, fusilli o bucatini non ha alcuna importanza, perché stavolta Tarantino presenta una storiella scontata e telefonata sull'ennesima vendetta, accompagnata da un'improbabile colonna sonora.
E' davvero sconcertante prendere atto della media voto del film. Ho sempre evitato critiche o polemiche sui voti, dando la preferenza ai contenuti. Comunque, trattandosi di Tarantino e di materiale "pulp", sarà meno avvilente iniziare dalla cruda e venale media-voto.
In pratica, ad una settimana dalla sua uscita, "Django Unchained" si attesta su un 8,5 di gradimento, a soli 0,5 punti da Pulp Fiction. Ovvero, saremmo di fronte ad un'opera d'arte in grado di competere con il mitico "Pulp"! Mi tremano le mani solo a scriverlo. Perché è fuori dal mondo pensare che questi due film abbiano lo stesso peso e non so darmi spiegazione di tale macroscopico abbaglio.
Innanzitutto, "Django" ha ben poco del ritmo serrato e costante, della tensione vivida e crescente, dei dialoghi lucidi e funzionali di "Pulp Fiction" e pochissimo del potere attrattivo di "Inglorious Bastards". Ha un ottimo inizio, questo sì, ma dopo 40 minuti la tensione cala drasticamente per l'elongazione narrativa (viaggi interminabili, passaggi a vuoto), per la ripetitività di alcune scene (spari al petto, spari alla gambe, urla di dolore) e per la poca funzionalità di alcuni episodi (punizione dello schiavo fuggiasco). Se poi questo dipenda da un montaggio poco convincente, non saprei dire. Di certo qualcosa non torna e non è improbabile una responsabilità da attribuire alle mani inesperte di Fred Raskin, trovatosi a sostituire Sally Menke, storica montatrice di Tarantino, prematuramente deceduta.
Porrei l'attenzione, in secondo luogo, sulla quantità eccessiva di sangue. Esiste un limite a questo gioco di spruzzi? Oppure più sangue schizza e più la qualità aumenta? No perché, se è così, sono ben felice di prendere le distanze da chi, uscendo dal cinema con l'adrenalina in corpo e con l'eco del boom dinamitardo in testa, si convinceva, divertito, di aver visto un ottimo film. Non si ponga nemmeno il paragone, su questo punto, con "Bastardi senza gloria", perché quello script, oltre ad avere una perfetta concatenazione degli eventi (e paradossalmente meno spargimento di sangue), consentiva una plausibile sospensione dell'incredulità, che aveva una sua fondata ragion d'essere. Qui no, qui non può e non deve essere concessa con altrettanta e scontata facilità, vista l'introduzione e il genere trattato.
Se poi andiamo a considerare il momento in cui il climax raggiunge l'apice della tensione, ossia la cena a casa Candie, si nota chiaramente la carenza creativa rispetto all'analoga situazione dell'opera precedente. Mentre nella taverna dei Bastardi si respirava una tensione palpabile e una suspense iperbolica, create magistralmente da un efficace e raro gioco di dissimulazione e da un incisivo gioco di sguardi, in questo caso fa capolino la noia, cui Tarantino sopperisce con una drammaticità greve, più fisica che testuale, più teatrale che reale.
L'umorismo, altra caratterista del regista americano, è presente in vari momenti. Eppure, a me non sembra contestualizzato come lo era in altri suoi lavori e nell'ultimo in particolare, ma posticcio e incastrato a forza (lo scambio di battute tra i finti siciliani e il colonnello Hans Landa tocca vette di epicità non eguagliabili dalla scenetta degli incappucciati).
La banalità del finale è disarmante, non fa che affossare un film ormai dissanguatosi con l'abuso di déjà-vu e ralenti e con l'accettazione di una logica revisionista che ha la pretesa di rileggere il western in chiave, in chiave… non si sa nemmeno in quale chiave. Si chiude con una commedia nera dai risvolti pirotecnici, che getta fango sugli esaltanti momenti iniziali, dominati da un ritmo narrativo incalzante e promettente, quanto tristemente disatteso.
Poi, se "Django" deve essere considerato un mezzo capolavoro perché è ricco di citazioni cinefile, di richiami musicali, di umorismo tarantiniano, di sangue tarantiniano, di piedi nudi tarantiniani, allora sì, è un capolavoro, ma io resto dell'idea che Trinità, a Django, gli fa un baffo. Il film, ovviamente.

21 risposte al commento
Ultima risposta 06/04/2013 17.16.10
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Luther  @  25/01/2013 01:07:58
   9 / 10
"Django Unchained" ..... sono appena tornato dalla multisala ... che dire ? ........ SPETTACOLO PURO !!!!!!!! GRAZIE QUENTIN !!!!! NON CI DELUDI MAI !!! T. V. B. ! =) ;)

19 risposte al commento
Ultima risposta 24/03/2013 02.03.44
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The Legend  @  25/01/2013 00:10:00
   6½ / 10
Ci sono film che durano un'ora e mezza e sembra di essere stati al cinema per 10 ore; altri, come questo Django Unchianed, che durano 3 ore ma che filano via che è una bellezza, senza annoiarsi mai.

Si tratta di un buon spettacolo di divertimento, ma non griderei al capolavoro, per via di una sceneggiatura troppo lineare che non riserva mai soprese né particolari tocchi di inventiva.

Superlativo come sempre Christoph Waltz, mentre non mi fa impazzire Jamie Foxx, forse inadeguato per il ruolo di attore protagonista.

7 risposte al commento
Ultima risposta 25/01/2013 19.22.20
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  24/01/2013 20:27:19
   8½ / 10
Mi succede raramente, con Tarantino sempre: prima di entrare al cinema per un suo film, mi sento eccitata come una bambina prima di salire sull'ottovolante.
Il fatto è che non rimango mai delusa dall'esperienza, anche dopo la visione di suoi lavori meno ispirati e più cazzari come ad esempio Grindhouse.

Django mi ha divertita tantissimo, nonostante l'effettiva lunghezza, nonostante sia un passo dietro a Bastardi senza gloria, è un grande film, pensato e diretto da uno che ama il Cinema e sa comunicare la sua passione, la trasmette proprio visceralmente.

Ammiro la sua capacità, davvero rara, di scegliere sempre cast strepitosi, dei cui attori riesce a far trapelare il massimo, riesce a esaltarne le doti interpretative come nessun altro.

Mi "autocito" riportando la parte finale del mio commento al film "Bastardi senza gloria":
Come si spiega la sorpresa ogni volta nel vedere un' opera di Quentin?
Si spiega con il genio, con l'eccezionale abilità tecnica che combacia con l'immensa cultura cinematografica, si spiega con l'originalità nell'avere saputo dare vita ad un genere tutto suo, quello di Quentin Tarantino, unico e inconfondibile.

5 risposte al commento
Ultima risposta 25/01/2013 12.35.45
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JackRock  @  24/01/2013 20:05:58
   9 / 10
Tarantino ci scricca ancora nella pisciotta!

4 risposte al commento
Ultima risposta 26/01/2013 18.26.25
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