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voto 6,2 Bizzarro corto di Balaguero', la storia di un ragazzino adottato, e alcune immagini Grottesche di uomini con le maschere antigas, e un uomo con un braccio in cancrena Che se lo mutila. si nota una influenza del cinema espressionista tedesco, sopratutto Nei colori ocra e nei tagli di luce, un po di meno si capisce la trama, credo sia un Citazione alla guerra civile spagnola che fu' molto sanguinosa. è un giovane Balaguero' ancora molto immaturo ma che dimostra di avere talento. La cosa che preferisco dei film di Balaguero' sono le ambientazioni cupe e Claustrofobiche.
Lavoro davvero convincente di un Balaguerò degli inizi; produce Nacho Cerdà, il che è tutto dire.
Quando si ha talento lo si nota subito e inqudrature studiate, scene ad effetto ed un atmosfera tetra ed avvilente stanno li a testimoniarlo.
Finale poco chiaro, scena con braccio pieno di pustole veramente insostenibile, qualche elemento exploitation di troppo (che ce ne frega che i genitori praticano sadomaso? Anche se magari, nell'atmosfera malata globale, questo elemento poteva anche starci).
Qualche debito a Cronenberg e Miike.
Balagueró starà sempre più o meno su questi livelli, non deludendo mai troppo.
secondo corto weird visto del regista. anche questo caratterizzato da una fotografia cupa ed angosciante,con scene abbastanza d'effetto e ben realizzate. avrei preferito che jaume al posto di'rec' avesse diretto un film simile a questo e all'altrettanto buono 'alicia'.
Secondo corto di Balaguerò, molto carino. C'è una scena in particolare che è davvero disgustosa. Fotografia appositamente datata tendente al giallognolo. Curioso.
Non ai livelli di Alicia, ma pur sempre un corto di discreto livello. Più lineare nella narrazione, molti simbolismi al suo interno e una fotografia color seppia suggestiva, evocatrice di una perdita (quella della madre) mai superata.
un interessante corto realizzato dal quel genio di Balaguerò e prodotto da un altro genio quale Nacho Cerdà.tradotto significa "giorni senza luce",incentrato sulla storia di un ragazzino abbandonato dalla madre durante una guerra chimica e che in seguito verrà adottato da una famiglia un pò strana.fotografia anni '30 ad hoc per questo tipo di corto.Uno dei primi lavori di Balaguerò.