dead man's shoes (2004)

Otto anni, dal campo all'infanzia. Cappi in sospeso come spade di Damocle. Incrocio di sentieri fuori linea per un mondo in ritardo. Cinque giorni per partecipare al gioco e restituire l'indicibile incasso...scena per scena, atto per atto. Percosso, mea culpa che dilania, rimorso che blocca la saliva e soffoca. Vergogna, abbandono, mancanza, pasto delle bestie, sollievo sperato anche sfiorato. Uno ad uno, spietato do ut des. Angelo demone, sempre più annichilito, malato, ad ogni pezzo di puzzle aggiunto...fino alla fine, dove tutto finì. Fardello di una società che non da peso, cacciatore del branco, confuso nel grigio dell'anima sofferta sullo sfondo di un verde non troppo alto da scalare, ma senza promessa di speranza.