dark corners (2006)

Se lo scopo di Ray Gower era quello di annoiare a morte lo spettatore senza fargli capire nulla della storia che racconta allora tanto di cappello perchè ci è riuscito alla grandissima.
Una Thora Birch doubleface è la protagonista di questo pschyco-thriller con poco costrutto, caotico e senza carica emozionale che stenta, davvero tanto, a lasciare una qualche impronta positiva della sua esistenza, riducendosi ad un ammasso informe di flashback e situazioni confuse senza arrivare mai al dunque.
Personalmente trovo difficile dare una spiegazione convincente a quello che ho visto perciò non posso fare altro che liquidare DARK CORNERS con un voto negativo.

Difficile comprendere cosa sia reale e cosa no in questo thriller un po' pasticciato e diretto male. Quando si chiude il sipario ci si rende conto di aver assistito a qualcosa dalle buone possibilita' sfruttate in malo modo.
Forse la pensava cosi anche Thora Birch quando ha accettato il copione...

Dispiace trovare Thora Birch invischiata all'interno di quest'ambizioso e aggrovigliato thriller, la promettente attrice da "American Beauty" in poi sembra essere stata colpita da una maledizione che non le ha più permesso di esprimere doti indiscusse, in questo caso emergenti solo a sprazzi.
D'altronde per la bella californiana sostenere da sola una simile e soprattutto disgraziata sceneggiatura sarebbe equivalso a un miracolo.
"Dark Corners" di Ray Gower è un intricato pasticcio, supponente e logorante nella sua complessa modestia camuffata da presunta ingegnosità. E' sconcertante la monotonia diffusa in questa storia di vite parallele in cui discernere quale sia l' immaginario e quale la realtà appare impossibile, ed in fin dei conti poco importante, in quanto la pazienza con il reiterarsi di quattro idee messe in croce finisce con l'esaurirsi in fretta.
Non male lo spunto delle due ragazze che si sognano a vicenda, sembrano appartenere a due dimensioni contigue o addirittura ad epoche diverse. Abbiamo la bionda in carriera con maritino adorabile quanto mai desiderosa di restare incinta, quindi il suo alter ego corvino, gotica e oscura , un tugurio come abitazione e un impiego macabro in una ditta di pompe funebri. I loro sogni sono funestati dalla presenza di un serial killer (dal rivedibile appellativo) con inquietante psichiatra e una probabile setta di devoti (non si sa bene verso cosa) come inefficace collante.
Ermetico e tremendamente noioso, conformista nelle scenografie con lo scolastico distinguo tra i due mondi, soprattutto incapace di stimolare curiosità verso i misteri che racchiude.
Intrigante in partenza, poi il nulla o quasi.

Non cade nel vortice dei "flop" cinematografici questo Dark Corners, che anzi si fa seguire bene, coinvolgendo nonostante una realizzazione (tra scene, recitazioni dei comprimari e momenti scialbi) quasi da telefilm.
L'idea narrativa è buona e la spiegazione finale tutto sommato è appagante.
Alcune idee splatter, tensione non alle stelle, ma comunque discreto prodotto casalingo.

Un horror dalla buona idea ma dalla pessima realizzazione.
Salvato in parte dalla prova di Thora Birch e da rari momenti davvero riusciti.

Pellicola che incuriosisce e, almeno nella prima parte, riesce a risultare interessante; la storia ha del potenziale che, però, è stato sfruttato malissimo.
L'opera meritava una trattazione migliore, infatti, nella seconda parte, si assiste alla ripetizione, troppo schematica, degli stessi concetti che, inevitabilmente, fa risultare la visione incredibilmente noiosa.
E quanto di buono visto nella prima parte, viene così drasticamente cancellato nella seconda.
Si può anche vedere, poichè nel panorama horror c'è sicuramente di peggio, però bisogna tener conto del fatto che, altrettanto certamente, c'è di molto meglio.
Buona l'atmosfera cupa del secondo dei due "mondi".
Per una visione senza nessuna pretesa.

Non mi è dispiaciuto affatto.
Devo dire che il film ha un aspetto "amatoriale", ma buoni attori, una storia ben raccontata, regia brillante, tensione notevole, lo rendono interessante.
La fotografia e particolare con luci fortissime colori "filtrati" digitalmente (a me comunque non è piaciuta del tutto...).
Purtroppo ci sono parecchie situazioni con dialoghi dove viene da dire: "ma che mi importa?" che smorzano abbastanza il film.
Secondo me si può vedere.

Anche secondo me l'idea di fondo non era male..ma la realizzazione del film m'ha deluso abbastanza sia a livello registico che per esempio per quanto concerne la fotografia..peccato.

voglio premiare questo film che risulta un po' pasticciato ma nel complesso e' un discreto horror!! alcune scene davvero molto ben fatte, peccato che poteva nascere un gran horror ma cosi' nn e' stato! brava la Birch vista in altri film tra cui the hole!

5 "Cosi cosi, solo se non paghi"
è in parte vero, questo dvd l'ho trovato a 2 euro, così l'ho comprato. Come film devo dire che non sarebbe neanche malaccio, l'idea di fondo è molto buona, peccato che la realizzazione non lo sia! Questo horror britannico a tratti sembra un thriller psicologico/surreale in stile americano, e a tratti un modesto teen-horror... insomma ricalca troppo gli stili americani!
Peccato, poteva risultare migliore, perchè lo spunto era interessante, Thora Birch se la cava come sempre e il finale è molto buono.
Occasione sprecata.