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Road movie grottesco fastidiosamente sopra le righe, zeppo di sesso e di violenza ma capace di esplosioni di sorprendente dolcezza. Oltre ai continui rimandi al "Mago di Oz" la storia non ha granché senso ed è soprattutto una vetrina per mettere in mostra una schiera di personaggi pazzoidi che faranno la fortuna del Lynch anni '90, in particolare con la saga di Twin Peaks. Tra questi, non si dimentica il viscido Bobby Peru di Willem Dafoe. Il finale è pura anarchia pulp. Come spesso succede per i film del regista, una pellicola destinata a dividere, a partire dall'incredibile Palma d'Oro vinta a Cannes. Che non è nulla in confronto alla demenziale nomination all'Oscar raccattata dalla Ladd, imprigionata in un personaggio di rara idiozia.
questo film non mi ha entusiasmato tra i suoi molti versi tra surreale o irreale - illogico o astratto non manca di situazioni meritevoli ma non mi ha convinto e per me le varie scene e scelte cinematografiche non legano molto in una visione che si è trascinata sempre piu pesante fino alla fine a me non è piaciuto questo film
Intruglio indigesto di generi cinematografici e che non lascia niente di particolare nello spettatore dopo la visione. Nonostante una buonissima regia, una colonna sonora eccellente e una buona prova di Nicolas Cage, il tutto non funziona ed è probabilmente il peggior Lynch dopo "Dune" e "Fuoco cammina con me".
Fastidioso e noioso divertissement Lynchano. Una narcisistica pulpata autocompiaciuta ed autoreferenziale che è un passo falso con annesso spreco enorme di talenti. A parte Bobby Peru, ho trovato veramente poco di buono, ed il ricorso piacione, da parte del regista, ai propri "marchi di fabbrica" grotteschi non ha fatto altro che aumentare l'insofferenza.
Semplicemente un brutto film. Avvio convincente - un omicidio praticamente sui titoli di testa di cui gradualmente veniamo a conoscere i retroscena, e la fuga dei due protagonisti Cage/Dern nel ventre dell'America, inseguiti da detective privati e killer di professione - seconda parte deludente, in bilico tra tanti generi diversi senza eccellere in nessuno. I critici gridano al capolavoro, io sono più orientato alla "boiata pazzesca". Non sono nemmeno così sicuro che l'iguana del cinema (qui voglio il copyright) Willem Dafoe buchi lo schermo con il suo personaggio "outlaw". Non metto in dubbio le qualità "autoriali" di Lynch: gli interpreti e gli aficionados del suo cinema individueranno elementi ricorrenti e riconoscibili e sapranno incastonare Wild at Heart nella filmografia del regista americano. Da neofita (ho visto - e amato - unicamente Elephant Man) non posso che stroncare, senza votacci ma con un'insufficienza, questo Cuore Selvaggio. Cage meglio nelle vesti di cantante: la sua "Love Me" di Elvis è proprio tanta roba! Laura Dern in versione porno-gattina in calore non dà vita a un personaggio femminile memorabile, per usare un eufemismo. La madre (nel film e nella vita) ancora peggio! Qualche scena cult qua e là (gli acuti splatter non mi sono dispiaciuti) ma nel complesso concordo con chi lo etichetta come "trascurabile": spero che il maestro del MISTERO Lynch saprà rifarsi ai miei occhi: magari angosciandomi, spaventandomi...e non spazientendomi come in questo caso! ps: erotismo e sesso (ora appassionante, ora violento) tematiche "calde", per non dire infuocate, in questo film dai tratti incendiari. Nella prima parte ho contato almeno un paio di tette al minuto...tanto per restare in orbita "twin peaks"!
QUalche buona scena qua e la non mi convince a far salire il mio voto a questo film. Un ciambotto sconclusionato di generi, di situazioni strane e dialoghi pure peggiori, so che questo è il suo stile, ma quando non è ai suoi massimi si rischia di perdere credibilità pure in ciò che si guarda. I personaggi che appaiono a volte sono pure irritanti, così come la bionda protagonista, sua madre e la fatina al finale. So che può sempre piacere come stile, ma per me Lynch in questo caso ha toppato, antipatico pure defoe
Film molto particolare (anche se più decifrabile del solito stiamo pur sempre parlando di Lynch) "Wild at Heart": una patetica storia d'amore on the road contornata da sequenze oniriche prive di fascino. Personaggi sopra le righe, stupidi, irritanti; francamente mi importa solo fino ad un certo punto che Lynch li abbia dipinti volutamente in questo modo, "Wild at Heart" mi ha fatto cascare le palle punto e basta. Almeno ci fosse la bellezza visiva di "Mulholland Drive" o "Strade Perdute" (sì, so che non è cosa da tutti i giorni ma visto che il regista è lo stesso...) invece ci si perde in streghe buone e streghe cattive, richiami a "Il Mago di Oz" e i continui riferimenti al fuoco. Fu così che a metà del film mi sono accorto che non me ne fregava 'na mazza di quale sarebbe stato il destino di Sailor e Lula. Ovviamente ci sono anche aspetti veramente pregevoli: alcune sequenze ben fatte
Lynch si rivela per quel regista di mezza tacca sopravvalutato quale è. Non fa più film da una vita ... e un motivo c'è. Riesce a dirigere gli attori talmente male che sembrano tutti prendere parte ad una commedia scolastica. Totalmente sconclusionato e la violenza, che vorrebbe essere efferata e esagerata, fa quasi ridere da quanto è resa male. Non ultimo il morto con la testa sfondata, nella prima sequenza del film, che corre per schiantarsi nel muro. Pessimo, pessimo, pessimo.
Fiacco e sconclusionato pasticcio tra noir, commedia, dramma e avventura. Un road movie lento, approssimativo e senza un briciolo di pathos impregnato da immagini/flashback inutilmente oniriche e da personaggi improbabili e fuori di testa. Questo è tutto. Lynch stavolta ha toppato, in quanto il suo inconfondibile stile, che in passato aveva un suo perchè (specie quando si parla di fascino visivo), qui non colpisce e non porta praticamente a nulla. Anzi, risulta solo pesante, confuso, e autocompiaciuto. Per farla breve, un film senza senso, con un storia semplicissima (che per manie registiche si aggrappa ad una marea di cazzàte) di cui si salvano giusto due/tre sequenze forti (come quella della rapina) e le performance sopra le righe della Dern (sexy ed irritante in egual misura) e del rivoltante Dafoe/Bobby Peru.
Tra quelli che meno ho odiato di Lynch...imbarazzante in alcuni punti, qualche scena rimane, però, impressa. Di mezzo c'è sempre il mio odio per Lynch però.
E' il primo film di Lynch che vedo e devo dire che se questo è Lynch, a me non piace affatto... Film brutto in molto suoi aspetti, dalla sceneggiatura debole e senza fine, al finale stupido, passando per le interpretazioni degli attori davvero squallide (fastidiosissime nel loro modo di recitare Lula e la madre, veniva voglia di prenderle a schiaffi...). Credo che molte persone la pensino come me ma se si tratta da mostri sacri come Lynch o Kubrick, si adeguano, per essere considerati in qualche modo esperti o intenditori di cinema, per non far vedere che in realtà adorano i cinepanettoni (e mi chiedo che male c'è? qui su fs viene vista come una malattia...)
A me tutto questo non interessa, io valuto nel mio piccolo i film per come sono, per come mi hanno fatto sentire, per quanto mi hanno affascinato, indipendentemente da quanto vanno di moda tra utenti spocchiosi o finto-sofisticati... In fondo non è un pò anche il modo di vedere di Lynch? ;D
Pessimo. In alcuni momenti mi sono chiesto come questo film può averlo diretto Lynch. Confusionario, mal interpretato (su tutti Cage...). Il peggior film del regista, poco ma sicuro.
Un mezzo pasticcio questo “Cuore Selvaggio” di Lynch, che tra inserti pulp, connotazioni favolistiche, personaggi macchiettistici e alcune atmosfere visionarie, propone una storiella sentimentale con (voluti?) sviluppi drammaturgici da “soap-opera”. Interessante l’idea del viaggio attraverso i lati più contraddittori dell’America, dallo sfavillio dei suoi miti alle distorsioni più aberranti; ma, alla resa dei conti, tutto si riduce semplicisticamente all’amore dei giovani che trionfa sui cattivi (gli adulti corrotti dalla lussuria, dall’avidità e da una nefasta tendenza a delinquere), e che si pone quale unica scappatoia per resistere a un mondo dal “cuore selvaggio” dominato dalla violenza, così come attesta l’epilogo del film. Un’opera costellata di difetti e raffazzonamenti, ma che comunque riserva alcuni momenti degni di nota: su tutti, la bellissima sequenza notturna “on the road” (accompagnata dalla suggestiva musica di Chris Isaak), dove la tranquillità del momento viene bruscamente interrotta da un infausto e sanguinolento evento. E poi c’è il personaggio di Bobby Perù che, di là dalla disvalorialità che rappresenta, è uno vero e proprio spasso.
faccio fatica a pensare che sia di David Lynch... simbologie elementari, che attingono a piene mani dal romanzo di Baum, 'The Wonderful Wizard of Oz', condite da trash di bassa lega, un linguaggio sconosciuto al regista (altro che precursore di Tarantino)... ma anche gli Alieni possono sbagliare! L
A mio avviso non certo tra i migliori di david Lynch. Sono d'accordo con coloro che lo definiscono eccessivamente confusionario, forzatamente trash e spinto oltre il limite tollerabile. Forse sara che io personalmente non amo molto questo filo conduttore, perciò anche la caratterizzazione dei personaggi non mi ha impressionato favorevolmente. Insomma, tutto sommato un film che fa fatica a tenerti incollato allo schermo, e che purtroppo trasmette ben poco, anche se ovviamente non è tutto da buttare via, anzi, le interpretazioni dei protagonisti e dell' ottimo Dafoe sono da incorniciare, ma nel complesso generale restano come delle piccole perle, in un mare di sabbia.
Non mi è piaciuto, l'ho trovato eccessivamente visionario, una sceneggiatura e dialoghi che potrebbe aver scritto benissimo il sottoscritto, o chiunque altro. Si salva tutto sommato solo l'ultima mezzora. Si tratta di una bella storia d'amore, seppur travagliata e apparentemente insana che evita nel farmi dare un voto gravemente insufficiente. Troppi rimandi impressionisti, ed un uso eccessivo del sonoro.
E' il quarto film di Lynch che vedo (anche se il primo cronologicamente) e mi sono accorto che i suoi film o li odio (Ersaerhead) o li apprezzo molto (Mulholland drive e Strade perdute). Questo fa parte della prima categoria...mi ha irritato quasi come Eraserhead.
Strana la carriera di Lynch, capace di creare grandi capolavori ("Mulholland dr.", "The elephant man", "Eraserhead") e film non propriamente definiti come capolavori ma comunque da vedere ("Velluto blù", "Una storia vera", "Strade perdute", "Fuoco cammina con me"). Questo a mio modesto avviso, sembra essere il film più deludente di Lynch. Forse troppo esagerato e spinto oltre che estraneo, "Cuore selvaggio" è soprattutto orfano della vena del vero Lynch. Non mi permetto di ostacolarlo, il suo genio è uno dei doni più grandi per le nostre menti. Però.... Svagato
è sempre brutto dare un'insufficienza ad un film di lynch, però in questo caso non si può veramente fare altrimenti. banalotto, interpretazione sotto la media (vedi nicholas cage e laura dern), non mi ha dato nessuna voglia di vedere come sarebbe andato a finire (anche se ahimè, l'ho fatto comunque). mi aspettavo di vedere un film all'altezza di lost highway, sono rimasta veramente molto delusa.
non posso credere che lynch abbia diretto tale film, sconclusionato, abbozzato ed inconcludente. Il posacenere che è Nicolas cage di certo non aiuta, e la morale del "cuore selvaggio" non arriva, restando un tema fra i tanti lasciati in sospeso. Nota di demerito assoluta per il finale canterino, il punto più basso mai raggiunto da lynch, dopo dune. Si potrebbe pensare che il regista, avendo dimestichezza con le trame dell'inconscio e sogni lucidi, possa trovarsi spaesato nell'affrontare una trama "normale"; ma elephant man e una storia vera sono lì a dimostrare il contrario. A mio avviso il lynch di cuore selvaggio non ha scusanti: ciofeca.