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Ritenuto perduto per anni e poi ritrovato in Sud America, anche Cruel cruel love si accoda ai precedenti film di Chaplin che vanno dal godibile al mediocre. Una fase in cui ancora l'attore sta esplorando nuove vie per arrivare al pubblico e far crescere il suo personaggio, e questa volta non interpreta infatti Charlot bensì un benestante che per un equivoco d'amore rischierà anche di morire, ma il lieto fine è dietro l'angolo. Lieto fine che a questa versione appunto più sofisticata di Charlot (come dice un commento più giù) non è preclusa: non è il vagabondo guastafeste, lui...
Mancano i personaggi di contorno però, in compenso Chaplin mostra un campionario da facce sempre più vario e buffo.
Uno dei prodotti peggiori in cui è stato coinvolto Chaplin: una slapstick senza mordente e francamente noiosa su un canovaccio classico della commedia degli equivoci. Chaplin non veste i panni di Charlot, o almeno il personaggio che interpreta ne è una versione più sofisticata.
episodio davvero mediocre con Chaplin protagonista...gli abiti non sono i suoi soliti e dietro la macchina non c'è lui... non si ride praticamente mai!