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ironica fotografia di una realtà ai limiti col sogno, a mio modesto parere ispirata alla grande "Città delle donne" della bonanima di Fellini. Una Koll molto lontana dall'attuale bigottismo di cui è permeata, sebbene questo sia maggiormente rispettabile, a parer mio, di un'interpretazione in cui, alla fine, è il sedere a recitare. Pellicola noiosa e priva di quel substrato significativo che costituisce l'asse portante di altri, invero pochi, film di Brass. Un esempio? "La Chiave". Certamente più pesante ma almeno permeato di un pur banale e ordinario significato.
Più che un film erotico sembra più un porno...Alcune scene sono molto spinte e a me non dispiacciono nemmeno,visto che la Koll è pure un bel tocco di donna... Insomma se vi piacciono gli erotici,guardatelo altrimenti andate oltre.
Se non fosse per quello splendido fondoschiena della Koll che ha fatto storia, il film non meriterebbe neanche un 5. Ma le innumerevoli scene in cui lei fa la ninfomane, si alza la gonna in treno, si fa il bidè con l'acqua fredda, si caccia il **** in macchina, rimangono molto care alla storia dell'erotico italiano. E poi personaggi di un tale spessore... il casanova veneziano, mamma mia che uomo ! Per il resto, la pietosa recitazione e le solite situazioni stupide dei film erotici ne fanno un lavoro molto mediocre. Ma ripeto: in questo caso, si può passare sopra alla pessima prestazione della Koll perchè è il **** che parla per lei. Vada per il 7.
Ma siamo pazzi? Una roba inguardabile,il solito susseguirsi di ascelle non depilate e culi all'aria aperta. La Koll appare bella come non mai,ma Brass avrebbe anche potuto evitare di farle emettere quelle risatine irritanti,ogni tre per due.
Tinto Brass in verità non è un cattivo regista. Esagera nelle ambientazioni talvolta troppo farsesche e nelle scene volutamente caricate, ma ha occhio.