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Parlare di trama in un film di Brass è sostanzialmente inutile, oltre che difficile, la storia per così dire, è solo strumentale a questa forma di erotismo "softcore" lanciata con successo da questo regista, che ha l' indubbio merito di aver scoperto tante conturbanti attrici, non certo tutte artisticamente dotate, cui madre natura però, è stata molto generosa ,regalando loro pregevoli fattezze fisiche. Klaudia Koll dell'epoca non era da meno e il suo "fondoschiena" provocava piacevoli stordimenti. Peraltro, c'è da sottolineare che oggi Klaudia , dismessi definitivamente i panni dell'attricetta ammiccante e disinibita , è seriamente impegnata in un programma di aiuti umanitari a favore di bambini africani afflitti da serie patologie.
la Koll uno se la farebbe anche domani, ma ragazzi, è davvero irritante il suo personaggio ho skippato forte, nessuno dovrebbe perdere quasi due ore per una roba simile
In positivo, la Koll (che non recita ma "si vede") e la Venezia fotografata in uno scenario erotico very glamour... purtroppo però l'approccio erotico di Brass è spesso anacronistico, roba da Anais Nin et similia, ridondante e posticcio. Il film si dimostra peraltro uno dei più conformisti di Brass (dopo le corna si torna al magico alveare coniugale) nonostante qualche sconfinamento nel porno. Piace la vena ironica e gioiosa che si respira, ma anche questa sembra una forzatura di troppo
2 per il fondoschiena di Claudia Koll, altrimenti sarebbe un film da 1. Pellicola imbarazzante sotto ogni punto di vista, sceneggiatura e recitazioni degne di un film porno di terza serie. Di erotico c'è poco o nulla, e alla lunga annoia perfino.
Dando un'occhiata alla sezione erotici di filmscoop ho trovato tanti porno... peccato che fra i due generi ci sia una sottile linea di differenza. Questo non è un erotico ma un porno a tutti gli effetti.
Molto volgare, non si salva assolutamente nulla, una Koll d'altri tempi visto la castità di oggi e nemmeno brava a recitare.
ironica fotografia di una realtà ai limiti col sogno, a mio modesto parere ispirata alla grande "Città delle donne" della bonanima di Fellini. Una Koll molto lontana dall'attuale bigottismo di cui è permeata, sebbene questo sia maggiormente rispettabile, a parer mio, di un'interpretazione in cui, alla fine, è il sedere a recitare. Pellicola noiosa e priva di quel substrato significativo che costituisce l'asse portante di altri, invero pochi, film di Brass. Un esempio? "La Chiave". Certamente più pesante ma almeno permeato di un pur banale e ordinario significato.
Tinto, parliamone, una volta per tutte. LE ASCELLE PELOSE FANNO SCHIFO. Senza contare che non ho mai trovato particolarmente gradevole nemmeno la Koll. Indipercui, se non piacciono le ascelle fulve e la Koll, il film perde ogni residua attrattiva.
Ma siamo pazzi? Una roba inguardabile,il solito susseguirsi di ascelle non depilate e culi all'aria aperta. La Koll appare bella come non mai,ma Brass avrebbe anche potuto evitare di farle emettere quelle risatine irritanti,ogni tre per due.
difficile per me giudicare questo film in maniera obiettiva poichè non sono un amante di Brass....certo la Koll per il ruolo a cui viene chiamata non è poi nemmeno così malaccio,ma a parte molta volgarità,io di erotico ho visto ben poco...la recitazione poi lasciaun pò a desiderare....voto 4!
nn si puo certo dire che la koll sia brutta, anzi tutt altro, il film pero è veramente ignobile e recitato da cani, tra i migliori di brass ( si fa per dire)
Sarà che non sono un conoscitore del genere o magari un amante di esso, ma i film di Tinto Brass non mi dicono proprio niente, non c'è nulla di eccitante, anzi, le sue scelte rendono il tutto molto meno erotico a mio modo di vedere. Difficile disquisire della trama o delle interpretazioni, lo dimenticherò molto in fretta e non ve lo consiglio.