confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica (1961)

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locandina del film CONFESSIONE DI UN COMMISSARIO DI POLIZIA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

Titolo Originale: CONFESSIONE DI UN COMMISSARIO DI POLIZIA AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

Regia: Damiano Damiani

Interpreti: Franco Nero, Martin Balsam, Marilù Tolo, Claudio Gora

Durata: h 1.46
Nazionalità: Italia 1961
Genere: poliziesco
Al cinema nel Luglio 1961

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Trama del film Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica

Il magistrato Traini non condivide i metodi del commissario Bonavia: questi sostiene che contro la mafia la legge non basta e bisogna affrontarla al di fuori della legalità. Bonavia uccide volontariamente un capo mafioso e viene a sua volta eliminato una volta rinchiuso in carcere assieme a un testimone importante. Traini prosegue le indagini ma capisce subito che con le sole armi della legge non riuscirà a stroncare Cosa Nostra.

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Voti e commenti su Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica, 6 opinioni inserite

Commenti: Tutti |

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alex94 @ 01/04/2023 10:05:23

7½ / 10

È un film di denuncia ancora attuale almeno per quanto attiene il legame tra criminalità organizzata e politica.
Diretto in modo sicuro dall'esperto Damiani, coadiuvato dalle ottime interpretazioni di un risoluto Balsam e di un ligio Nero si arriva senza troppi problemi ad un finale amaro e convincente.
Ben fotografato e ritmato,meno incisive di ciò che mi sarei aspettato le musiche di Ortolani.
Forse a tratti eccessivamente verboso ma un lavoro notevole che merita sicuramente un recupero.

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dagon @ 24/07/2015 19:03:07

7 / 10

discreta pellicola di Damiani, che non edulcora la pillola. I 2 personaggi di Nero e Balsam, con 2 visioni contrapposte della giustizia, contribuiscono efficacemente a veicolare il messaggio disincantato del film.

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Neurotico @ 28/03/2014 20:51:08

8 / 10

Commissione di un commissario è senz'altro tra i più belli polizieschi italiani degli anni 70; un film sulla connivenza tra mafia, magistratura e politica che all'aspetto di denuncia della realtà italiana abbina delle scene d'azione nello stile che ha fatto grandi e reso celebri i nostri poliziotteschi. Forse non si può ancora parlare a pieno diritto di genere poliziottesco ma ne è sicuramente (insieme a La polizia vuole giustizia di un anno dopo) un'anticamera.

SPOILER

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kadhia @ 12/09/2012 16:40:00

7½ / 10

Buon film, purtroppo in 40 anni non è cambiato nulla

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baskettaro00 @ 09/04/2012 22:37:15

8 / 10

solida sceneggiatura per l'ennesima denuncia ai danni del potere,non è cambiato assolutamente nulla da allora,anzi se possibile è peggiorato.
pochissime lungaggini e tanto da imparar.

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The Gaunt @ 14/09/2011 22:01:09

6½ / 10

Lascia lo stesso senso di impotenza del giorno della civetta. Il senso di uno stato diviso incapace di affrontare un nemico comune, di organi dello stesso stato conniventi con la mafia. Si crea quindi il dilemma di punire i colpevoli secondo la legge o usando gli stessi mezzi del nemico, per sfiducia nella stessa legge. Un discreto film di denuncia, con qualche lacuna di sceneggiatura, che tiene presente il cinema di Rosi (Le mani sulla città) e fatti reali (il Sacco di Palermo in primis).

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