come in uno specchio regia di Ingmar Bergman Svezia 1961
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come in uno specchio (1961)

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locandina del film COME IN UNO SPECCHIO

Titolo Originale: SÅSOM I EN SPEGEL

RegiaIngmar Bergman

InterpretiHarriet Andersson, Max von Sydow, Gunnar Björnstrand

Durata: h 1.29
NazionalitàSvezia 1961
Generedrammatico
Al cinema nel Luglio 1961

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Trama del film Come in uno specchio

Nell'isola di Gotland una famiglia svedese si riunisce durante le vacanze d'estate: il padre, lo scrittore David, la figlia Karin appena uscita dal manicomio, il marito Martin e il figlio Minus. Ognuno per ciascun altro lo specchio della propria angoscia.

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Voto Visitatori:   8,26 / 10 (34 voti)8,26Grafico
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Come in uno specchio, 34 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

7219415  @  26/12/2011 18:56:56
   6 / 10
E' il mio primo Bergman e sinceramente non mi è piaciuto molto...

7 risposte al commento
Ultima risposta 27/12/2011 20.03.33
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  29/05/2011 12:45:20
   7½ / 10
Nulla da criticare sulla messa in scena perfetta e ben delimitata sia spazialmente che temporalmente; il luogo in cui si svolge la vicenda è un isolotto lontano e chiuso in sé stesso come la protagonista di cui riflette lo stato d'animo scisso e irrequieto,mentre la vicenda accade tutta in successione e in appena un giorno.
Per quanto non mi abbia entusiasmato moltissimo come altro del regista (lo ammetto) è interessante notare il cambiamento di un Bergman che tratta della follia in maniera esplicita e inquietante,di legami familiari uniti a religione. L'essere umano nelle sue mani diventa allegoria del mondo reale,espressione artistica di sentimenti profondi e nascosti dentro la propria anima nella parte più profonda.
E ovviamente gli unici 4 attori sono superlativi ma spicca la Andersson per l'intensità e la bravura.

4 risposte al commento
Ultima risposta 25/12/2011 00.59.11
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Mpo1  @  09/08/2005 00:46:31
   10 / 10
'Come in uno specchio' è il primo film di una trilogia che comprende 'Luci d'inverno' e 'Il Silenzio'. E' anche un film che segna una svolta importante nell'opera di Bergman: 'Come in uno specchio' è il primo dei cosiddetti "drammi da camera", film concentrati su un gruppo ristretto di personaggi che si muovono in uno spazio chiuso, in cui viene delineata una situazione più che una serie di eventi. Oltre allo stile, anche le tematiche sono quelle di molto cinema d'autore di quegli anni: l'impossibilità della comunicazione, la difficoltà dei rapporti umani, l'angoscia esistenziale, l'alienazione, la follia. Il film è anche il primo di Bergman ad essere ambientato nella sua amata isola di Faro, dove girerà altre opere importanti nella seconda metà degli anni '60.
Grande interpretazione di Harriet Andersson, la sua migliore, nel ruolo di Karin. Karin non ama il marito, si sente respinta dal padre (che inoltre studia la sua malattia per utilizzarla in un suo libro) e cerca un rapporto incestuoso col fratello Minus, ma nessuno riesce ad aiutarla. Ogni personaggio è prigionerio della propria sofferenza.
La scena più famosa è sicuramente quella in cui Karin "vede" dio sotto forma di un mostruoso ragno che tenta di aggredirla. La scena ha avuto diverse interpretazioni, a seconda dell'ideologia dei critici. In realtà due sono le possibilità: o il ragno è dio, che si presenta quindi come un "mostro" crudele e indifferente alle sofferenze umane, oppure non lo è, quindi Karin cercava qualcosa che in realtà non esiste.
La scena finale, da alcuni criticata, può esssere vista nella stessa luce. L' affermazione "dio è amore" significa che quello che Karin e suo padre cercavano non era in realtà dio, ma l'amore. Il padre alla fine capisce che è inutile cercare una divinità che o non esiste o cmq è indifferente alle nostre sofferenze, bisogna invece cercare di comprendersi e aiutarsi l'un l'altro, per quanto è possibile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/08/2005 23.34.14
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  02/08/2005 12:40:34
   10 / 10
Uno di quei film di Bergman che non si dimenticano, cupo e angosciante come pochi.
"Come in uno specchio" è un film sulla follia che colpisce e sconvolge, e a mio avviso è una delle opere migliori di Bergman.


4 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2005 02.17.28
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Crimson  @  01/08/2005 13:21:21
   9 / 10
Spesso i film di Bergman sono costruiti su pochissimi personaggi, con l'intento chiaro di basare tutto il senso della pellicola sulle relazioni strette tra di essi, essendo "l'incomunicabilità" uno dei temi cari al regista. "Come in uno specchio" è un grandissimo film perchè non si "limita" ad affrontare tale tematica, anzi, attraverso dialoghi potentissimi e variegati si sposta di continuo su moltissimi aspetti delle riflessioni dell'uomo. Per di più descrive in modo fedele e naturale la schizofrenia. E' tale disturbo di Karin a rappresentare il fulcro su cui si muove l'intera vicenda, eppure come al solito (inteso nei film di Bergman) si delineano pian piano altre vicende non ascrivibili ad una ragione "terrena" che funga da motore, bensì a meccanismi inconsci, alla forza distruttiva della diversità e incompatibilità di carattere che spesso intercorre tra gli esseri umani. Martin è un chiaro esempio: ama Karin ma non la capisce, e la cosa che mi ha colpito e affascinato è che Bergman descrive questa incompatibilità prima che si manifestino i sintomi del disturbo di Karin, e ha rinforzato la mia opinione che la schizofrenia sia solo un pretesto per descrivere una realtà forse ancor peggiore (come ho accennato in precedenza). Inoltre la riflessione sul "silenzio di Dio" non manca neanche in questo film: è presentata apparentemente nascosta in un finale incredibile, in cui accade di tutto. Bellissima anche la descrizione del rapporto padre-figlio, che lascia un segnale di speranza.

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/09/2011 20.55.46
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