cold in july regia di Jim Mickle USA 2014
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locandina del film COLD IN JULY

Titolo Originale: COLD IN JULY

RegiaJim Mickle

InterpretiMichael C. Hall, Sam Shepard, Vinessa Shaw, Don Johnson, Wyatt Russell

Durata: h 1.49
NazionalitàUSA 2014
Generethriller
Tratto dal libro "Freddo a luglio" di Joe R. Lansdale
Al cinema prossimamente

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Trama del film Cold in july

Texas, 1989. Richard Dane è un corniciaio che vive nella provincia americana con la moglie e il figlio di pochi anni. Una notte, svegliato da rumori sospetti, scopre che un ladro è penetrato a casa sua. Recuperata la pistola spara accidentalmente un colpo che uccide il malvivente in salotto. Stabilita la legittima difesa, la polizia rilascia Richard dopo la deposizione in cui apprende il nome dell'uomo che ha ucciso. I giorni passano e Richard fatica a ritornare alla normalità. A peggiorare le cose arriva Ben Russel, galeotto in libertà vigilata e padre del delinquente defunto. Deciso a vendicare la morte del suo ragazzo, Ben minaccia il bambino di Richard, che chiede alla polizia di sorvegliare la sua casa e di proteggere la sua famiglia. Ben però rinuncia alla sua rivalsa, scoprendo molto presto e con l'aiuto di Richard che l'uomo morto in casa sua non è in realtà suo figlio.

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Voto Visitatori:   6,25 / 10 (22 voti)6,25Grafico
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Voti e commenti su Cold in july, 22 opinioni inserite

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John Carpenter  @  29/03/2021 10:34:47
   7 / 10
Piaciuto, un southern thriller solido con dei twist niente male con un Michael C. Hall in parte. State lontani dalle trame, perchè se no vi perdete il bello del film. Non cosi imperdibile come pensavo comunque.

BenRichard  @  17/05/2020 22:03:45
   6 / 10
Thriller dalle sfumature noir piuttosto gradevole senza che si renda particolarmente pretenzioso con protagonista Michael C. Hall. Dato che tratta di un argomento "forte" personalmente avrei preferito che la pellicola osasse un po' di più in quello che mostra e che ci dà da vedere. Purtroppo fatica a lasciare la propria impronta ma tutto sommato ripeto, la visione risulta essere abbastanza piacevole.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  21/02/2020 16:40:30
   6 / 10
Sprazzi di ottimo cinema di genere, belle ambientazioni e buone itnerpretazioni, ma nell'insieme il film procede a singhiozzo e riesce solo a tratti a catturare lo spirito del romanzo. Andrà decisamente meglio con la serie di Hap & Leonard, sempre di Mickle, interrotta troppo presto.

sixx79  @  06/01/2017 09:50:12
   6½ / 10
D'accordo non è un capolavoro, ma ci son milioni di thriller peggiori.
Aspetti positivi, la fotografia, fredda come il titolo e, la tensione, che qui, a mio modesto parere, svolge esattamente la sua funzione e cioè, tenerti sulle spine insieme a dei bei suoni azzeccati.
Prima parte, superiore.

AMERICANFREE  @  03/01/2017 23:18:35
   6½ / 10
Bel thriller, condivido la media di filmscoop.Lo consiglio

Christian80  @  01/07/2016 19:42:40
   7½ / 10
Visto per la prima volta mi ha lasciato sulle spine fino alla fine..grande casting!!! Gran bel film

Spotify  @  23/04/2016 03:11:12
   7 / 10
PRESENTI SPOILER

Validissimo thriller passato piuttosto inosservato. La cosa che subito mi ha spinto a visionarlo, è stata che per una volta, pur non essendo un'innovazione, il desiderio di vendetta è perpetrato da un personaggio che già di per se è cattivo e non il solito amorevole padre di famiglia al quale gli uccidono moglie o figlio e allora si trasforma in un angelo vendicatore. Era da un po' di tempo che non si vedeva una cosa del genere e ciò ha provocato in me, una forte curiosità nel visionare "Cold in July". Poi l'altro elemento che mi ha stimolato, è stata la presenza nel cast, come protagonista, di Michael C. Hall, in altre parole Dexter Morgan. E partiamo proprio da quest'ultimo punto: ho trovato la performance dell'attore abbastanza buona, non eccezionale però, anche perché forse risente ancora troppo delle influenze televisive. Comunque, Hall fa un apprezzabile lavoro dimostrando di essere un'interprete che, quando si tratta di calarsi in contesti cupi e tetri, come quello della pellicola in questione o ancora in quello di Dexter, si trova normalmente a suo agio. Le espressioni sono riuscite, ottime anche le movenze, come ad esempio durante la scena nel negozio di DVD. Invece, riguardo l'interpretazione dei dialoghi e le sequenze più movimentate, come quelle finali, l'attore poteva far qualcosa in più. Comunque, in generale, l'interpretazione è positiva. Buono anche il resto del cast che vede un simpatico Don Johnson, in una veste pseudo-western e che da un tocco di ironia al film con una gran esplicazione dei dialoghi. Buona anche l'interpretazione di Sam Shepard nel ruolo del cinico Ben Russel. La regia non è affatto male, Mickle pur essendo alle prime armi, dimostra già di saper usare i propri mezzi e realizza un lavoro meglio di quanto si potesse prevedere. La cosa che più ho apprezzato della sua direzione, è stata la creazione di un'atmosfera molto tenebrosa, sporca, opprimente, quasi claustrofobica che caratterizza tutto il film. Più la storia va avanti e più si scende in una spirale di totale depravazione, condita appunto, da questa aura così lugubre e malata. Tra le varie cose, un'altra che si rivela riuscita, è il mostrare allo spettatore da parte del regista, la cattiveria dell'essere umano in tutta la sua follia, attraverso le gesta del figlio di Ben. E, sempre il director, ci fa comprendere che di fronte a tanto orrore, anche un padre, che nella trama è paradossalmente un galeotto, può decidere di ricorrere a mezzi estremi, come ad esempio uccidere il proprio ragazzo. Il ritmo è ottimo, non c'è mai un calo di interesse e la vicenda più va avanti e più diventa coinvolgente, grazie anche alla narrazione spedita di Mickle, che porta rapidamente lo spettatore all'interno delle menti più contorte e schizofreniche che ci possano essere. Ottima la direzione degli attori, fatti tutti calare bene dal regista nei rispettivi ruoli e fatti anche mischiare con efficacia al clima della pellicola. Discreta la caratterizzazione dei 3 personaggi, tutti diversi tra loro, ma in un certo senso aventi bisogno l'uno dell'altro. Girate bene alcune sequenze di tensione, le quali si succedono rapidamente durante lo svolgersi del film. Il finale è pressoché buono, in quanto presenta delle belle sequenze d'azione con un certo utilizzo di sangue e quant'altro, però, l'ho trovato leggermente sbrigativo, poiché, dopo che i nostri eroi hanno fatto fuori tutti gli altri uomini, il confronto tra Ben e il figlio avviene troppo rapidamente e ciò fa restare un po' con l'amaro in bocca. Grandiosa la fotografia, le tinte sono a metà tra il nero, il marroncino e il giallo, tutti colori che descrivono (perfettamente) l'aria che tira. Anche la scenografia mette molto in risalto l'atmosfera, prima di tutto, è ben valorizzata dal regista, poi è sempre molto cupa, buia e desolata. La casa finale poi, è un circo degli orrori. Altro elemento a favore, e secondo me tra i pezzi da 90 del film, è la colonna sonora, assolutamente fantastica. Fa percepire l'aura malata, fa stare in suspense ed è usata sempre nei momenti giusti. Davvero eccellente. Il punto debole di quest'opera invece, è la sceneggiatura. Principalmente è troppo approssimativa, la trama fino ad un tratto procede su binari abbastanza lineari, però poi, arrivati al punto in cui tutto cambia, si passa con troppa facilità e senza un minimo approfondimento all'altra faccia della storia, che poi diventa quella predominante. Anche i dialoghi a volte non convincono mentre la stesura dei personaggi non dispiace anche se anche qui poteva venir fatto qualcosa in più. E' uno screenplay che tuttavia, come ho detto all'inizio del commento, ha il merito di rendere vendicativo un personaggio già di per se cattivo (anche se solo durante la prima parte).

Conclusione: un thriller piacevolissimo, si lascia guardare con molto interesse. Non vorrei sbilanciarmi, ma nel suo genere penso sia tra i migliori usciti negli ultimi 2-3 anni.

Voto: 7=

Thorondir  @  14/04/2016 18:00:35
   7 / 10
La conferma di Mickle, dopo il non banale horror We are what we are, soprattutto se considerato il livello del genere attuale. La storia è praticamente quella di Blue ruin di Saulnier, altro thriller/revenge movie di ambientazione oscura, ma questo verso la fine si evolve da revenge a deflagrazione intra-famigliare. Ci sono cose che non vanno, la sceneggiatura a tratti zoppica (la scena-espediente del gigante con le videocassette) ma il film si lascia guardare, intrattiene anche con il sonoro e risulta meno banale della media del genere.

eruyomè  @  12/02/2016 00:23:20
   8 / 10
Mi è piaciuto. Un thriller nerissimo, con strani innesti di ironia anche sopra le righe (merito del personaggio assolutamente folle di Don Johnson),e che sorprende perché prende almeno tre direzioni diverse in corso d'opera, quindi risultando abbastanza spiazzante. Ottimo soprattutto l'inizio, che entra nel vivo della vicenda in maniera insolitamente veloce e incalzante...e infatti non era lì che il film voleva andare a parare, la situazione prende presto una piega insolita, per poi arrivare ad un finale ancora diverso, che non lesina violenza e cinismo. Magnifica la figura del padre, di poche parole ma micidiale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  10/12/2015 18:16:26
   7 / 10
Portare sullo schermo un romanzo di Lansdale non è certo facile ma è altrettanto sicuro che Mickle ci è riuscito in maniera egregia. Il ritmo è sempre ben calcolato è sopperisce a qualche magagna della sceneggiatura che in alcuni punti sembra mancare di un tassello utile per seguire la storyline. Buono il trio di protagonisti capitanati da un Michael C. Hall reduce dal successo di "Dexter". Ma la cosa in assoluto migliore del film è la soundtrack.

Ora non ci resta che sperare in altre trasposizioni dai romanzi del buon vecchio Lansdale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  01/10/2015 11:24:48
   7½ / 10
E' passato parecchio da quando lessi "Freddo a Luglio", romanzo del grande Joe R. Lansdale portato sullo schermo dal lanciatissimo Jim Mickle, immancabilmente coadiuvato dal sodale di lungo corso Nick Damici (co-sceneggiatore e attore nei panni del Tenente Price).
Nonostante i ricordi appannati posso affermare con certezza una forte, e di conseguenza soddisfacente, aderenza al materiale originale. Manca un pizzico di violenza, le battute e i dialoghi sono meno folgoranti, il carisma dei personaggi è un attimo depotenziato, ma la pellicola riesce comunque a ritrarre il Texas moderno come descritto dal buon J.R, ovvero una landa civilizzata solo a parole, in realtà ancora brutale e dedita a barbarie d'ogni genere.
Mickle caratterizza bene un luogo quasi alieno agli Stati Uniti stessi, dove riecheggiano ancora le memorie degli assassini, degli antieroi e delle vittime della frontiera; il vecchio west vive ancora sotto mentite spoglie. Il progresso non ha annichilito la prepotenza e la ferocia, solo un senso di giustizia in grado di trasformare in impavido paladino il tremante uomo comune può riportare la quiete.
Richard Dane è uno dei tanti, timido corniciaio che per errore una notte ammazza un ladruncolo. La polizia indaga sino a confermare l'ipotesi della legittima difesa, ma ben presto appare il padre della vittima affamato di giustizia; ovviamente non di quella reclamata attraverso le comuni vie legali.
Sembrerebbe un thriller come tanti, con una minaccia quasi soprannaturale ad incombere sulla tipica felice famigliola borghese, ma non è così. Le carte in tavola cambiano velocemente secondo gli eccentrici schemi narrativi di Lansdale sempre in perfetto equilibrio tra leggerezza e tematiche crepuscolari. Cambi di registro e colpi di scena a getto continuo conducono in un luogo oscuro a contatto con morti di inenarrabile crudeltà. Ed è qui che scatta il senso del dovere, il richiamo a riparare ciò che -anche per proprie colpe- si è corrotto per sempre, con un'amplificazione drammaturgica nel rapporto tra il legame padre/figlio.
Come vecchi ranger o pistoleri male in arnese, i protagonisti decidono di mettere fino allo scempio seguendo una propria etica giustizialista. L'ironia compenetra il dramma sino alla catartica sparatoria finale. La resa dei conti richiama ancora una volta i migliori passaggi del cinematografia western, in cui più che Michael C. Hall (costretto a recitare in sottrazione) a tenere banco sono il dolente e laconico Sam Shepard e il tamarissimo ed esuberante Don Johnson, stereotipo vivente del texano tipo nei panni di Jim Bob Luke, detective sui generis più volte presente negli scritti di Lansdale.
Note di merito per la soundtrack tra inquietanti sinth in stile Carpenter e scanzonati motivetti rock e pop risalenti all'epoca dei fatti (siamo sul finire degli anni '80).
Lansdale se affidato a buone mani conferma di essere scrittore che ben si presta alla trasposizione cinematografica, s'era già intuito con lavori minori come "Bubba Ho-Tep" e "Panico sulla montagna", la consacrazione definitiva arriva con "Cold in July".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  27/07/2015 19:54:09
   6 / 10
condivido in pieno il commento precedente di Trixter..
Aggiungendo una nota sulla prova poco convincente di Hall,che in Dexter sembrava più coinvolto.
Certi autori di libri al cinema non si possono proprio portare.. ci vorrebbero film di 6 ore per cogliere ogni sfumatura di un libro di Lansdale!

topsecret  @  12/06/2015 20:07:42
   7 / 10
Tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore Joe R. Lansdale è un thriller ben fatto che parte da una base interessante per poi mostrare un intrigo ed una potenza visiva più profonda di come si presenta. Infatti all'inizio pensavo potesse trattarsi di una storia in stile CAPE FEAR, poi però le situazioni si facevano meno prevedibili e più proiettate al colpo a sorpresa. Ed anche se nell'ultima parte le idee ricordavano pellicole come 8MM, la storia mostrava una crudezza e una forza emozionale non indifferente, tanto da mantenere fino alla fine un coinvolgimento e un interesse più che apprezzabile.
Molto bene il cast e la regia.

TheLory  @  17/05/2015 12:10:22
   6 / 10
Parte bene questo thriller, con la scena dell'intruso nella notte a rompere la tranquillità nella casa della famigliuola.
Poi si dilunga troppo e specialmente con l'entrata in scena di Don Johnson col suo personaggio troppo pittoresco perde di tensione.
Si riprende sul finale, ma il problema è che quasi due ore di film sono un'assurdità, si dovrebbe sforbiciare sempre e comunque, quando non è indispensabile aggiungere fuffa al fuoco ai fini della narrazione.
Buonino.

jason13  @  23/04/2015 19:19:39
   6½ / 10
Buon thriller peccato che poteva essere ridotto di parecchi minuti e renderlo piu' fluido, alcune scene sono proprio inutili...ottima colonna sonora...Promosso!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/10/2014 18:37:48
   6½ / 10
Devo dire che Cold in july di Lansdale non l'ho letto. Fa piacere comunque che i suoi romanzi siano presi in considerazione e quando ho visto la sequenza del drive in dove i tre protagonisti si incontrano metre stanno proiettando La notte dei morti viventi, giuro che un minimo di speranza si è accesa al solo pensiero di una possibile trasposizione del ciclo del Drive in. Per ora è poco più di un'ammiccamento ma tant'è...
Cold in July è un buon thriller di genere che fa un po' fatica a carburare, specialmente nella fase iniziale, dove sembra che giri su sè stesso, ma con la composizione del terzetto fila via liscio come l'olio. Tecnicamente ben fatto, bella la fotografia, non ineccepibile la sceneggiatura che a mio parere forse asciuga troppo il testo e moltiplicando oltremisura i sottintesi. Se la cavano più che dignitosamente i tre protagonisti, un misto di attori sulla cresta come Hall e vecchie glorie ancora valide come Shepard e Johnson.

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