children of men - i figli degli uomini regia di Alfonso Cuarón Gran Bretagna, USA 2006
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children of men - i figli degli uomini (2006)

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locandina del film CHILDREN OF MEN - I FIGLI DEGLI UOMINI

Titolo Originale: CHILDREN OF MEN

RegiaAlfonso Cuarón

InterpretiCharlie Hunnam, Chiwetel Ejiofor, Michael Caine, Julianne Moore, Clive Owen

Durata: h 1.47
NazionalitàGran Bretagna, USA 2006
Generefantascienza
Tratto dal libro "I figli degli uomini" di Phyllis Dorothy James
Al cinema nel Novembre 2006

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Trama del film Children of men - i figli degli uomini

2027, Londra. In un mondo caotico in cui gli umani non possono più procreare, Theo un disilluso ex professore di storia, accetta di condurre Julian, una donna che è miracolosamente rimasta incinta dopo 20 anni di sterilità generale, a un santuario in riva al mare dove la nascita di suo figlio può aiutare gli scienziati a salvare il futuro dell'umanità.

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Voto Visitatori:   7,06 / 10 (237 voti)7,06Grafico
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Voti e commenti su Children of men - i figli degli uomini, 237 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/12/2006 02:37:35
   6½ / 10
Lo diceva Carmelo Bene, "il massimo impegno civile è l'autocontestazione". Chiedo pertanto scusa per i toni accesi e polemici che talvolta ho usato commentando i pareri altrui, pero' riconosco la ragione: principalmente, siamo tutti avversi e favorevoli a qualcosa, ma nel mondo di oggi, dove è difficile difendere a spada tratta anche un'opinione, non è irrilevante pensare che quasi tutti stiamo subendo delle influenze esterne (culturali, si diceva una volta) per cui ci è difficile comprendere profondamente il limite di qualcosa, o le potenzialità.... è un errore che faccio anch'io molto spesso, e che mi dà col tempo una forte frustazione dei miei limiti...

Dunque, fatto questo preambolo, dovrei giudicare il film di Cuaron con un tono pacato e riflessivo (al contrario della delirante escalation del film) e invece mi ha fatto incazzare di brutto, dopotutto rilevante per parlare di un film che poteva essere un'opera di grande rilievo e che invece si adagia comodamente sugli allori...

Cuaron ha fatto la scoperta dell'acqua calda? Sa che il mondo di questo passo è condannato alla sua fine prematura? L'aborto dei bambini o degli uomini futuri, cfr. la stessa cosa.
Non proprio: il film si inserisce in modo tutto sommato intelligente nella corrente di film che trattano questi temi, dal filone catastrofico a quello pseudo-horror ("L'alba del giorno dopo"), dalla fantascienza blandamente contemporanea di Spielberg ("la guerra dei mondi") al fumetto radical-chic di "V come vendetta", e via dicendo.
Se si guarda indietro di venti o trent'anni, un po' di saga à la Mad Max, un'eco dissonante di Carpenter ("fuga da New York"), il sensazionalismo greve e instant-movie di "the day after", il geniale "brazil" di Gilliam, Orwell e Bradbury-Truffaut inclusi ("fahrenheit 451").

Per "i figli degli uomini" - film che ha nettamente diviso critica e pubblico come raramente era accaduto - si potrebbero tranquillamente utilizzare tutti i voti della pagella a seconda delle sequenze che a poco a poco filtrano nella vicenda, nello schema del film.

Ci sono immagini realmente straordinarie:

- I bivacchi dei viandanti e il bestiame dei profughi in gabbia come i deportati dalla gestapo di un tempo (8)

- L'agguato nel bosco con il ferimento della Moore (8)

- La spettrale luce invasiva dell'aula di una vecchia scuola abbandonata (con la frase straziante "è molto strano quello che succede in un mondo senza voci di bambini") (9)

- La "rivoluzione culturale passiva" di un tizio che salva le grandi opere d'arte, con quella riproduzione di "Guernica" (Picasso) splendidamente sovrana alle pareti di una stanza, dove la cultura non ha piu' una ragione di esistere nè di essere "protetta" (10)

- La stessa interpretazione di Caine (che a onor del vero ha qualche punto di contatto col personaggio di Robbins ne "la guerra dei mondi", anche se in positivo)

E a questo punto, potrei chiudere con una valutazione altissima, e tutto finisce qui.

Purtroppo il film è irrisolto, tremendamente enfatico e soprattutto sorretto da cadute di tono fortemente urticanti, per non dire dolorose.

Un film che, se puo' arrivare molto in alto, puo' scendere molto molto in basso, specialmente quando esaspera ancora di piu' i toni a cominciare dalla lunga battaglia bellica che fa pensare a un'outtake di "salvate il soldato Ryan", ma che comunque vanta una sua decorosa efficacia se non altro perchè ricorda tristemente un'altro conflitto, quello etnico del kossovo (tecnicamente Cuaron gira la lunga sequenza come fosse un film di guerra del cinema dell'est) (6.5)

Il peggio, davvero, è questa pretesa disperata (e, riconosco, tutta "univer-
sale") di decantarci la solita morale del disegno Divino, decantato nell'ipocrita sequenza del neonato che "ferma" per pochi minuti la guerra degli adulti, e a questo punto il messicano ci costringe - alla faccia della laicità tanto sbandierata e vanamente - a genufletterci (in barba ai milioni di bambini che muoiono ogni giorno, direi, a costo di essere demagogico).
Voto: 1 perquesta scellerata e ricattatoria pretesa ecumenico-religiosa.

Senza contare il numero di grossolane sequenze che scivolano, piu' spesso di quanto si pensi, nell'involontariamente comico (la molesta e pettegola zingara, il goffo parto da parte di Owen della bambina, l'atroce sequenza finale in technicolor - voti? 4 - 2- 1.

O anche cercando di essere magnanimi, come giustificare una serie di dialoghi onestamente privi di buon gusto anche per un vero credente ("Gesu' aveva una sorella" ma vaff...).? (3)

Peccato, pero': Owen sempre piu' in ruoli da Nicholas Cage se la cava discretamente e resta quell'ineffabile, dolorosissima esperienza umana di un mondo allo sbando, che va preservata e rispettata, con la giusta inquietudine, ma senza il prezzo di doverci sorbire la ramanzina finale, piu' agghiacciante di qualsiasi brutale futuro: se il fine degli uomini è preservare la propria continuità attraverso un nascituro (un nuovo...Gesu'?) è lecito pensare che davanti alla morte letale della specie sia un gesto assolutamente inutile

A questo punto la media fa

7 risposte al commento
Ultima risposta 23/12/2006 13.41.44
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