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Tratto dallo stesso romanzo all'origine di "Vita rubata ( La Otra )", capolavoro inarrivabile del cinema messicano del 1946, questo "Dead ringer" non può vantare né la statura tragica né la finezza psicologica del suo predecessore, tuttavia resta un ottimo esempio di cinema nero sviluppato su di una affascinante storia di doppio. Come in "L'anima e il volto" Bette Davis torna a sdoppiarsi nelle due sorelle protagoniste e tocca nuove vette di sadismo umano, con il buon Karl Malden valida spalla amorosa. Certo l'amore maturo scaturito tra i due e decantato in questo adattamento non garantisce molto trasporto emotivo ed è per questo che mi sono permesso di citare il film di Gavaldòn, quello sì ben più viscerale nel descrivere una passione contrastata dagli eventi.
Thriller molto interessante, dalle forti tinte hitcockiane, che ci tiene incollati alla poltrona fino alla fine, il merito va per la maggiore alla bravissima Bette Davis, che riesce incredibilmente a distinguere la doppia personalità del suo personaggio.
Meravigliosa l'espressività della Davis che esplicita in ogni momento lo stato del personaggio, alternando come un semaforo tra la sorella, la sorella recitata e il suo vero io: riesce ad ingannare i comprimari non confondendo mai lo spettatore che vi scorge anche l'insicurezza e la pesantezza della maschera a cui è costretta dagli eventi.
Era da tempo che volevo vedere questo film; Bette Davis è un'attrice che mi ha sempre affascinato con quel carisma grottesco e quella femminilità discutibile al punto di non farne nemmeno capire l'età..... Devo dire che la pellicola mi ha colpito più di quanto credevo; molto debitrice al cinema Hitchcockiano mette in gioco la classica tematica del doppio, nata già in favole ormai classiche come ad esempio "Il principe e il povero", con la differenza che in questo caso il clima da "thriller noir" la fa da padrone, grazie anche ad una sceneggiatura dal concetto di base semplice ma ben arricchito dai continui inconvenienti che mettono più volte in difficoltà la povera e disgraziata protagonista.... Finale amaro ma allo stesso tempo riflessivo; forse un po' ingenuo in alcuni punti(come ad esempio il dialogo al commissariato di polizia....un po' troppo semplicistico), ma al di la di tutto rimane un prodotto notevole che si appoggia straordinariamente alla fisicità e alla fisionomia della grande Davis.... Consigliato a chi ricerca pellicole particolari degli anni 50/60.....e a chi ama il cinema simile a quello di Hitchcock.....
Il triestino Henreid passato a scuola Hitchcock, diresse oltre 28 episodi della fortunata serie CBS anni '50, sente di avere le carte in regola per trasporre il soggetto di un romanzo di Rian James, tema del doppio, doppio anche il delitto, il giallo su chi li ha compiuti, in realtà Henreid fa una cosa sola ma la fa bene, tenere incollato l'obiettivo sulla Davis e la sdoppia, da questo lato pregevoli gli effetti speciali nel momento in cui le due compaiono contemporaneamente sulla scena. Una Davis già diretta da Henreid nell'unico episodio della serie a cui ha presenziato, stimolata negli anni '60 a prestarsi ad un ciclo di opere orrorifiche, Henreid non è Aldrich, non ci va neanche vicino, piatto convenzionale, vedere la scena dello sparo, sposta l'obiettivo preoccupandosi dell'eco dello sparo anziché regalare allo spettatore l'efferatezza dell'atto. Fervida dedizione a misurare i 2 caratteri delle sorelle, la Davis riesce anche a nascondere una mancanza di agiatezza, anzi è proprio la sua prova a mettere una pezza a tanti buchi di sceneggiatura, in altre mani ora sarebbe un classico al pari di 'Piano piano dolce Carlotta' e 'Che fine ha fatto Baby Jane?'.
Fantastico thriller di altri tempi con una strepitosa Bette Davis che si divide tra due personaggi entrambi ottimamente caratterizzati e delineati. Finale eccellente, con un colpo di scena che soddisfa anche i palati più esigenti. Da vedere.
Bette Davis strepitosa in questa sua doppia interpretazione, solo lei alza la media del film. Una contrapposizione di due sorelle, totalmenti diverse nel carattere e nella sostanza che lei interpreta a meraviglia. Il film in sè invece alla lunga stanca un pochino, si capisce subito l'intento del regista e la storia si porta avanti da sola fino alla parte finale dove un mezzo colpo di scena rimescola un pochino le carte. Il finale l'ho trovato molto ben fatto, senza esagerare e rischiare di rovinare tutto si è voluto solo dare un senso di "giustizia" alla pellicola. Ripeto, senza la Davis forse questo film varrebbe molto meno.
Bellissimo noir con una Bette Davis in doppia versione. Incantevole nel delineare la metà cattiva e quella buona in una contrapposizione che porterà la giustizia a fare il proprio corso mano a mano che i nodi vengono al pettine. Sulla scia di "Che fine ha fatto baby Jane?", non con lo stesso immenso risultato ma pur sempre ottimo.
Una Double Bette in versione stupefacente come se fosse un due lati della medaglia. Meravigliosa interpretazione nello scindere due caratteri mediamente opposti.
discreto noir, con una Bette Davis addirittura sdoppiata. Purtroppo, lo scioglimento finale della vicenda è abbastanza approssimativo ed implausibile. Nel complesso godibile, come film "di una volta", ma sarebbe potuto esser migliore.
Un film prolisso e a tratti noioso, ma con una Bette Davis assolutamente strepitosa che con la sua interpretazione riesce a risollevare questo materiale di serie B. Bella la colonna sonora di Andre Previn e molto curata la messa in scena, regia spenta, sceneggiatura pasticciata, finale intollerabile ed esagerato. Vale unicamente per la grandissima Bette.