c'era una volta a... hollywood regia di Quentin Tarantino Gran Bretagna, USA 2019
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

c'era una volta a... hollywood (2019)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film C'ERA UNA VOLTA A... HOLLYWOOD

Titolo Originale: ONCE UPON A TIME IN HOLLYWOOD

RegiaQuentin Tarantino

InterpretiLeonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Emile Hirsch, Margaret Qualley, Timothy Olyphant, Julia Butters, Austin Butler, Dakota Fanning, Bruce Dern, Mike Moh, Luke Perry, Damian Lewis, Al Pacino, Kurt Russell, Nicholas Hammond, Samantha Robinson, Rafał Zawierucha, Lorenza Izzo, Damon Herriman, Lena Dunham, Madisen Beaty, Mikey Madison, James Landry Hébert, Maya Hawke, Victoria Pedretti, Sydney Sweeney, Harley Quinn Smith, Dallas Jay Hunter, Kansas Bowling, Parker Love Bowling

Durata: h 2.41
NazionalitàGran Bretagna, USA 2019
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 2019

•  Altri film di Quentin Tarantino

Trama del film C'era una volta a... hollywood

Nella Los Angeles del 1969 in cui tutto sta cambiando, l'attore televisivo Rick Dalton e la sua storica controfigura Cliff Booth cercano di farsi strada in una Hollywood che ormai non riconoscono più.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,12 / 10 (146 voti)7,12Grafico
Migliore attore non protagonista (Brad Pitt)Migliore scenografia (Barbara Ling, Nancy Haigh)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Migliore attore non protagonista (Brad Pitt), Migliore scenografia (Barbara Ling, Nancy Haigh)
Miglior film commedia o musicaleMiglior attore non protagonista (Brad Pitt)Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film commedia o musicale, Miglior attore non protagonista (Brad Pitt), Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino)
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su C'era una volta a... hollywood, 146 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Mic Hey  @  20/09/2022 13:52:47
   5 / 10
..Ho comprato il DVD 2 anni fa e sono riuscito a "digerirlo" per intero solo ora (!) Questo purtroppo è lo specchio di un film, pregevole e ammirevole nelle intenzioni del regista ma insipido e blando nella sostanza. La parte "splatter" e più violenta nel finale risulta anch'essa abbastanza "sgonfiata" e mancano gli omicidi della Tate e Polanski ! DiCaprio (doppiato da una voce sbagliata troppo adolescenziale) non funziona secondo me in questi film "impegnati", abbastanza bene invece Pitt e quantomeno "folkloristiche" le numerose hippie che appaiono qua e là :) Certo il film si lascia guardare e godere ma non riesce mai a essere davvero credibile né nelle sequenze disimpegnate e frivole né in quelle più "brutali". Insomma ..confidando in un ritorno del Maestro ai suoi altissimi livelli .

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/09/2022 15.22.18
Visualizza / Rispondi al commento
Beefheart  @  02/08/2021 11:45:57
   6 / 10
Un trastullino per se stesso ed i suoi irriducibili. Ed essendo io un suo sincero estimatore, ma ormai fuori tempo massimo per qualsivoglia fanatismo, dico che Tarantino ha fatto di meglio.
Un'infinità di minuti a servizio della forma e solo una manciata per la sostanza.
Il risultato è anche divertente, ma di sicuro non letteralmente memorabile come lo è stato per i suoi veri capolavori. Questo qui mi sa un po di gigante con i piedi d'argilla, dove alla fin fine i soliti punti di forza vacillano un po e mi riferisco ai dialoghi, al montaggio, alla caratterizzazione dei personaggi... Tutti aspetti meno felicissimi di altre volte.
A me, ad esempio, questo Bradd Pitt non ha fatto impazzire e lo stesso DiCaprio non ha ri-toccato le vette del Calvin Candie di Django. Quella stra-mega-topa-gnocca di Margot Robbie è confinata tra nient'altro che sorrisini e balletti. Centoventi minuti su 160 sono orpello o poco più.
Insomma, siamo comunque nell'ambito del godibile ma molto meno intensamente di quanto sperato. D'altra parte gli anni passano per tutti.

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/09/2022 13.40.37
Visualizza / Rispondi al commento
vagare  @  19/10/2020 22:19:42
   1 / 10
Dopo 10 minuti sai già a cosa vai incontro, dopo 5 invece già speravi finisse presto. No comment.
Povero Di Caprio, aveva iniziato la carriera con dei bei film perdendosi poi in registi bolliti o sopravvalutati.
Pure le sue interpretazioni non mi convincono più, come il suo doppiatore italiano che pensa di essere lui.

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/09/2022 13.42.04
Visualizza / Rispondi al commento
sciroppo  @  31/08/2020 23:49:16
   7 / 10
Tarantino cambia la storia per la seconda volta!!
Ancora una volta scene troppo lunghe, ad esempio quando una hippy dice a un altra hippy di andare a chiamare un altro hippy, che se ne sta a cavallo nella brughiera. Ecco, passano un sacco di secondi a inquadrare questa inutile corsa di questo hippy che torna dagli altri hippies. Ce ne sono tante così, anche in altri film. Il riempitivo che da respiro ci vuole, la bellezza delle immagini in quanto tale ci vuole, ma non sopporto chi esagera, Tarantino esagera un tantino...pensa poi si si chiamava Taranto.
Poi poiché è perfettamente inutile fare i critici qua, se non per divertimento, basterebbe dire se piace o non piace, a me piace, un po'.
Godimento totale il finale...uno dei 20 finali più belli della storia per la soddisfazione che fa. Ho desiderato ardentemente che Bred facesse hick hick.
E ora, visto che ho finito di vedermi tutta la filmografia tarantiniana aggiornata ad oggi, posterò la mia classifica dei suoi film secondo i miei gusti, classifica mai più ritoccabile in questa precisa sede, a causa delle leggi assai restrittive che vigono.
1 Le iene
2 Pulp Fiction
3 The hateful eight
4 Django
5 Bastardi senza gloria
6 C'ra una volta
7 Jackie Brown
8 Grindhouse
9 Four rooms
10 Kill bill 2
11 Kill bill 1

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/09/2022 14.12.16
Visualizza / Rispondi al commento
Trixter  @  07/05/2020 10:53:35
   5 / 10
Pur apprezzando molto Tarantino, credo si possa tranquillamente e oggettivamente dire che questo film è piuttosto mediocre e soporifero. Non bastano ottimi attori a riempire quasi tre ore di film se il film non ha contenuti. Attori che, peraltro, a mio modesto parere sono stati ben più incisivi e meglio caratterizzati in altre pellicole. Un omaggio al cinema che fu, d'accordo, ma scimmiottare gli Spaghetti Western piuttosto che i primordiali film d'azione non mi sembra un elemento di grande novità. Poi, per carità... costumi azzeccati, atmosfera discretamente riprodotta etc., tutto bello il pacchetto che, una volta aperto, è pressochè vuoto. Vedo e continuerò a vedere i film di Tarantino perchè è uno che sa fare cinema, senza dubbio, ma accidenti... qui non ci siamo proprio: anche i dialoghi appaiono spenti e lenti. Per il resto, grandissimo Di Caprio, Margot Robbie ha un bel sorriso, Pitt accende sigarette come pochi (forse per questo gli hanno dato l'Oscar?)

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/05/2020 12.41.21
Visualizza / Rispondi al commento
SKULLL  @  04/05/2020 01:22:50
   5 / 10
Tutto bello, scenografie, costumi, fotografia, bravi gli attori. Ma non c'è nessuna storia. O quel poco che c'è non giustifica due ore e mezza di film. Per me il peggiore film di Tarantino.

6 risposte al commento
Ultima risposta 21/05/2020 15.48.55
Visualizza / Rispondi al commento
the saint  @  07/02/2020 12:20:33
   3 / 10
e rieccoci qua…

a provare a commentare questa specie di film!

sono convinto che più della metà dei film di Tarantino, se non ci fosse la sua regia avrebbero innanzitutto centinaia di commenti in meno e un voto fisso che oscillerebbe tra il 4 e il 5!

Ho apprezzato solo kill bill di Tarantino, il resto, secondo me è tutto un bluff!

cosa c'è in questo film, che lo fa andare sopra la media del 7?
a parte la bellezza e magari anche la bravura a recitare di Brad Pitt e Leonardo di Caprio, si ma poi dopo questo?
no , proprio non lo capisco e dopo aver visto questa ciofeca a questo punto mai lo capirò…

Il popolo dei Tarantiniani ormai lo vedo sempre più come il popolo delle Sardine!

come quest'ultime, senza alcun motivo vanno dietro a quello che dice Santori,
predicando a domanda, risposte con super*****le ormai celebri:
Ma lei Sallusti se un bambino autistico quando gli passa un pallone da basket questo ritrae le mani, come riesce a passargli la palla e fare in modo che questo la raccolga con le mani che non sa usare?".

i Tarantiniani vanno al cinema, si guardano un film di m.e.r.d.a e applaudono!
si fanno promotori convinti dei suoi film, commentando tramite super*****le cinefile del tipo:

''ah una poesia d'amore per il cinema''
''un film disinteressato alla tenuta ritmica complessiva''
''un sereno tramonto del regista ma che sa di addio, spettacolare''
'' Ecco, Tarantino vuole riconciliare tutti e per farlo usa la mente, la memoria, la psiche del suo pubblico e ci riesce.''
'' la sua straordinaria capacità di riproporre in contesti sempre diversi i suoi inconfondibili stilemi e di elevarli sempre di più film dopo film''
''L'opera più intima ed introspettiva di un poetico sognatore contemporaneo che celebra con garbo tutta la sua devozione verso la macchina da presa''




come direbbe Zalone: '' Ma Va.f.f.a.n.g.u.l!

6 risposte al commento
Ultima risposta 20/09/2022 14.21.03
Visualizza / Rispondi al commento
maitton  @  13/01/2020 18:54:57
   10 / 10
Il miglior film di Tarantino dai tempi di Kill Bill.

5 risposte al commento
Ultima risposta 14/01/2020 13.23.20
Visualizza / Rispondi al commento
Niko.g  @  22/12/2019 16:23:04
   5 / 10
Una cosa va chiarita subito. Non è vero che per apprezzare appieno questo film si deve conoscere la storia di Sharon Tate. E questo vale in generale. Ogni film deve essere leggibile in modo autonomo, perché se così non fosse sarebbero guai. Significherebbe andare al cinema con l'approccio degli studenti universitari e rischiare di essere bocciati! Intendiamoci, approfondire il periodo storico e calarsi nel tema trattato è sempre cosa buona, ma non può essere una condizione "sine qua non". E qui veniamo al punto: se il cane di Cliff Booth/Brad Pitt è caratterizzato meglio di Sharon Tate/Margot Robbie, è evidente che il problema non è quello di conoscere le vicende che hanno coinvolto la moglie di Roman Polanski, ma di rendersi conto di quanto è scarsa la tensione narrativa che i personaggi dovrebbero alimentare. Quella tensione che in "Bastardi senza gloria" si era creata a dovere.
Non sono quindi le due ore e quaranta minuti di durata a rappresentare il problema. Il problema è cosa Tarantino mette in queste due ore e quaranta e purtroppo stavolta decide di metterci troppe scarpe e troppi piedi… Emerge infatti una generale superficialità/stupidità dei personaggi, che in qualche caso rasenta l'offesa (vedi Bruce Lee/Mike Moh). Personaggi che non sono portatori di contenuti e che non creano tensione narrativa perché slegati l'uno dall'altro e legati solo dal contesto storico/geografico.
Per il resto è confermata la bravura tecnica del regista ed è trasparente la cura per la dinamica delle riprese e il dettaglio delle inquadrature. Peccato che tutto si riduca ad uno sterile esercizio di stile, che tuttavia farà contenti svariati cinefili feticisti dei colori, delle luci e dei vestiti.
Se non altro il film ha il merito di aver stimolato dopo la visione molti utenti ad approfondire (o a conoscere per la prima volta) i fatti delittuosi di quella notte ad opera di miserabili esseri che facevano della droga la loro miserabile fede.

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/12/2019 07.33.10
Visualizza / Rispondi al commento
Buba Smith  @  02/11/2019 02:24:27
   4 / 10

Bocciato. Che delusione...

Veramente un film totalmente inutile...

Si salvano solo quei 4 minuti in croce di azione finali (che tra l'altro non sono nemmeno nulla di straordinaio), e basta. Tutto il resto è totalmente inutile.

Mi spiace Quentin. Ma sta volta hai toppato in pieno...

In un mondo parallelo in cui lo stesso film fosse fatto da un regista sconosciuto, questo film avrebbe una media sicuramente inferiore al 6.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/04/2020 18.13.12
Visualizza / Rispondi al commento
Mauro@Lanari  @  15/10/2019 14:28:34
   2½ / 10
Nel 1990 Gore Vidal. presidente della giuria veneziana*, sì comportò come molti di voi, e fece scandalo con un'"opinione fragilissima, ai limiti del ridicolo" (Beniamino Placido: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/22/venezia-scatenata-la-vendetta.html). Tarantino miglior "storyterrier" e grande letterato? Allora pubblicasse direttamente le sue sceneggiature, se non sa [più] trasformarle in cinema col suo codice diverso, quello audiovisivo ch'esige "instant cult", inquadrature e sequenze che dovrebbero scalfire il c.d. immaginario collettivo, mentr'in questo caso dopo metà film, visto (ascoltato?) il monologo di DiCaprio, mi son'addormentato. La smettesse di citare e ricordare soprattutto "The Big Sleep".

Mauro Lanari

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

1 risposta al commento
Ultima risposta 28/12/2019 10.02.43
Visualizza / Rispondi al commento
piripippi  @  09/10/2019 15:37:25
   6 / 10
voto di stima- C'era Una VoltaA Hollywood o per meglio dire c'era una volta quentin tarantino. 2 ore e 40 per un film per nulla pulp. cast stellare sicuramente ma su una storia anonima e a tratti patetica. molto deluso

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/10/2019 11.39.51
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  09/10/2019 00:14:37
   3 / 10
Operazione Tarantinesca senza capo nè coda, la meno ispirata del regista americano che probabilmente si sta rendendo conto che la sua vena creativa è in grande declino.Infiniti digressioni senza senso, dialoghi estenuanti senza nessun spessore o argume contenutistico, momenti rindondanti, un film proprio deficitario nella scrittura.
Il viale del tramonto è iniziato e non saranno semplici citazioni o rievocazioni monumentali di gloriosi passati a rendere il senso di un'opera cui francamente è difficile trovarne un significato.

C'era una volta a Hollywood è un film che non ha senso, si perde in una coralità mancata, con personaggi tipicamente tarantiniani ma che alla fine girano a vuoto. Forse potrà riuscire ad avere uno scopo per gli addetti ai lavori ma per lo spettatore medio, salvo non sia un patito di Tarantino, meglio girarne alla larga.

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/10/2019 19.05.23
Visualizza / Rispondi al commento
floyd80  @  04/10/2019 15:33:23
   6 / 10
E' impossibile parlare di un film di Tarantino senza guardare al suo passato, alla sua filmografia, ed è ovvio che si facciano i paragoni tra le varie pellicole.
Dove voglio andare a parare?
Tagliamo corto, questo è uno dei suoi peggiori film e dopo il passo falso di Eightful Eight, la cosa diventa preoccupante.
Niente da dire sugli attori, Di Caprio è da oscar, e la fotografia e l'atmosfera pura di fine anni sessanta e i costumi? Splendidi. E il film?
Mah, il film non c'è. Un continuo citare i "tempi d'oro" e autocitarsi in alcune scene, i più bravi se ne accorgeranno.
Arrivi alla fine del film, fai una scrollatina di spalle e dici "carino" poi torni a casa e te lo dimentichi.
"Carino" è la peggior offesa per un film di Tarantino.
Non c'è anima, i personaggi non appassionano e tutta la parte di Manson e la sua famiglia è solo di contorno per giustificare il finale.

3 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2019 23.26.19
Visualizza / Rispondi al commento
dagon  @  03/10/2019 20:22:00
   6 / 10
Ormai Tarantino è schiavo di un cinema replica infinita del suo stesso modello, autoreferenziale e autocompiaciuto, che esaurisce il suo senso nello specchiarsi da parte del regista. Ancora il solito gioco di citazioni, ammiccamenti... provare qualcosa di nuovo, proprio no? Niente da dire sul duo Di Caprio/Pitt (doppiaggio un po' discutibile, mi è parso), né sulla qualità della messa in scena, però, alla fine, 2 ore e 40' che non vanno da nessuna parte, con il regista convinto che basti premere negli ultimi 20 minuti sul pedale dell'ABC del tarantinesco per arruffianarsi il pubblico (e forse ha abbastanza ragione), riprendendo e rifrullando concetti e situazioni già visti e utilizzati in altri suoi film.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/10/2019 21.28.07
Visualizza / Rispondi al commento
Scuderia2  @  30/09/2019 21:27:42
   6½ / 10
Plof
Come quando, per scherzo, ti tirano una medusa nella schiena (cit.).
Plof
Un cilindro di carne gelatinosa di ratto o procione che esce dalla scatola di alluminio e cade.
È la nuova ossessione del regista: cibo per cani.
E ci indugia parecchio.
C'era comunque bisogno davvero di qualcosa che segnasse un punto di discontinuità rispetto al passato che ti aspetti.
Stuntman, piedi e film western si era già capito che facessero parte del pacchetto-fedeltà.
In questo carosello kilometrico, omaggio a ciò che ha portato Tarantino ad amare il cinema, lo spettatore si trova davanti a un bivio: compatire o ringraziare.
Personalmente devo ammettere di aver girovagato a vuoto per parecchio del viaggio con una sosta ad una specie di cattedrale: quando Tarantino si finge Antonio Margheriti nello spezzone di Operazione Dyn-o-mite. E in generale nella parte che vede Dalton a Cinecittà alle prese con film e locandine che non esistono.
Interessanti anche le camera car in discesa dalle colline di Hollywood.
La pitbull Brandy su tutti, a dimostrare che si può regalare un'interpretazione da ricordare anche se la sceneggiatura prevede un personaggio sobrio.

6 risposte al commento
Ultima risposta 12/02/2020 20.13.04
Visualizza / Rispondi al commento
Spotify  @  29/09/2019 23:45:15
   8 / 10
--- PRESENTI SPOILER ---

Ebbene, eccoci finalmente alla nona fatica di Quentin Tarantino, uno dei registi più amati degli ultimi 25 anni.
C'era grandissima attesa per questo "Once Upon a Time in...Hollywood" e devo dire, che non mi ha pienamente soddisfatto. Sicuramente un bel film, ma, personalmente, mi aspettavo un vero capolavoro.
La trama è ambientata nella Hollywood del 1969 ed è incentrata su Rick Dalton, attore in declino e il suo autista/stuntman, Cliff Booth. Dalton, il quale ha avuto un passato glorioso come attore di pellicole western, viene chiamato per recitare proprio in un film del medesimo genere. Per Dalton può essere l'occasione di risalire la china. Sullo sfondo, si osservano i cambiamenti artistici e sociali di Hollywood, con le vicende legate agli hippy, Sharon Tate e la "famiglia Manson".
Bisogna dire che non c'è una vera e propria trama così come non c'è un vero protagonista. O meglio, protagonista è la Hollywood del 1969, la quale la vediamo affacciarsi ad una nuova era, mentre quella precedente tramonta. Tarantino, in questo suo lavoro, fa una sorta di tributo al cinema in generale e più precisamente, al cinema di quel periodo, che oggi, ormai, non esiste più. Ci sono tantissime citazioni a pellicole e serie televisive proprio di quegli anni e ciò sottolinea quanto il regista amasse quelle produzioni. Lo stesso vale per alcuni attori del tempo, ad esempio c'è la comparsa di Bruce Lee, impersonato da Mike Moh. Quello di Tarantino, dunque, è un omaggio ad un mondo che, si, non c'è più ma è rimasto vivo nell'immaginario collettivo, anche a causa di determinati eventi accaduti in passato. La location con annesso periodo temporale, è sicuramente valorizzata benissimo dal director, il quale ha voluto concentrarsi su un periodo di cambiamenti per quanto riguardava il cinema, ma non solo. Viene dato molto spazio anche al fenomeno hippy, che ai tempi dilagava e, naturalmente, si da uno sguardo pure alla congrega di Manson. Nulla di tutto ciò è pero veramente approfondito, semplicemente perché Tarantino ha voluto realizzare proprio uno spaccato della Hollywood di fine anni 60, senza andare troppo nel dettaglio. E questo secondo me è giusto, perché la pellicola, pur rimanendo vaga sugli argomenti sopracitati, è paradossalmente più interessante. Non si fossilizza su una cosa in particolare. Ma ovviamente, nulla è messo a caso. Alla fine, il film è tutto un puzzle che va a comporsi, con svariate vicende che paiono parallele, ma che alla fine confluiscono.
Sicuramente, questa spudorata dichiarazione d'amore per il cinema da parte del regista, è lodevole. Ma allora dove sta il problema? A parer mio, il film vive troppo di citazioni. Ce ne sono talmente tante, che, a volte lo spettatore perde la connessione con il nucleo centrale della pellicola. Era necessario? Secondo me no, perché la storia ne risente. Sicuramente non è sbagliato fare citazioni ad altri film, cosa che Tarantino tra l'altro ha sempre fatto, ma qui si esagera.
Certamente, il Tarantino del 2019 è arrivato ad un processo di maturazione definitivo: tecnicamente, siamo su livelli impeccabili, la tematica trattata è quantomeno originale, i dialoghi sono "Tarantino" al 100% e la violenza è messa parzialmente da parte. Se vogliamo, possiamo dire che il regista in questo caso lo troviamo persino un po' nostalgico: ciò lo si vede dalla meticolosità che ha usato per ricostruire, nei minimi dettagli, un ambiente oramai passato e dal finale che, forse, mostra come sarebbero dovuti andare i fatti secondo il regista.
La caratterizzazione dei personaggi è eccellente: Rick Dalton è un attore in declino è rappresenta un po' tutti quegli attori di Hollywood che a fine anni 60, stavano cominciando a perdere popolarità e quindi accettavano anche produzioni di livello più basso, pur di restare in pista. Dalton non è un soggetto facile da inquadrare: è molto versatile, in quanto passa da momenti di sconforto totale ad altri dove spruzza ironia da tutti i pori. Il personaggio di Rick è un uomo complesso ed esprime cosa significhi per un attore famoso intravedere il tramonto della propria carriera. Cliff Booth è senza dubbio il personaggio più cazzuto di tutta la pellicola: sicuro di se, forte fisicamente, impavido e sempre con la battuta pronta. Sicuramente Booth è il personaggio che porta la trama sull'ambiente della strada e lontano dai set cinematografici. Cliff è uno che vive quasi alla giornata, ma è soddisfatto. E' l'autista e stuntman di Rick, ama il suo cane e vive in una roulotte. E' una figura completamente in sintonia con lo stile di vita della Hollywood del '69, malgrado non gli interessi partecipare ai fenomeni sociali dell'epoca. Tarantino crea una perfetta alchimia tra Cliff e Rick: sono due tipi diversi, quasi opposti ma vanno d'accordo e collaborano. Dalton non tratta mai come uno schiavo Cliff, anzi, lo considera un amico e d'altro canto, Booth non si sente il servo di Rick ma lo serve con piacere. Il rapporto tra i due uomini è sincero, l'uno si fida dell'altro. Alla fine è come se Rick e Cliff fossero una persona sola, con due personalità diverse.
Sharon Tate invece, è un altro dei grandi difetti della pellicola: io mi aspettavo un personaggio decisamente approfondito, invece si tratta di un soggetto che parla pochissimo e soprattutto non incide. Francamente non sono riuscito a capire l'utilità di Sharon Tate nella pellicola. Non aggiunge e non toglie nulla, semplicemente anonima.
Credibili tutti gli altri personaggi di contorno tra cui gli hippy, ben amalgamati nel contesto del film. A tratti, svolgono un ruolo quasi centrale.
La durata è certamente consistente, 160 minuti. Però, come accade per tutti i film di Tarantino, la narrazione è vivace e l'attenzione non cala mai. La storia è sempre imprevedibile e presenta più sottotrame, tutte ben impastate tra loro, quindi la tensione è costante.
Tuttavia, va detto anche che la storia a volte si ferma e non va avanti. Paradossalmente, quando capitano tali momenti, il film non diventa macchinoso, però si ha la sensazione che alcune scene siano state girate solo per allungare il brodo. Diciamocela tutta, se la pellicola fosse durata 20 minuti di meno non sarebbe cambiato assolutamente nulla.
Tecnicamente, il regista è in totale stato di grazia. Tante inquadrature suggestive, tra cui parecchie su le stesse strade di Hollywood, segno di come Quentin volesse assolutamente tributare il luogo. Non mancano autentici colpi di genio, come la scena che vede protagonista Booth nello Spahn Ranch. Qui, lo stuntman vuole conoscere George, un vecchio collega ma un gruppo di hippy che vive li, non è d'accordo. Di conseguenza, abbiamo una sequenza dove l'atmosfera si fa quasi horror, per via sopratutto delle gesta dei figli dei fiori, che, nel tentativo di intimidire Cliff, si muovono come degli zombi. Davvero una grande scena.
Anche il fare, a tratti, un film nel film è stata una scelta azzeccata: mi riferisco, ovviamente, alla parte che vede Di Caprio recitare per il western. Sembra davvero di assistere ad una pellicola vera e propria.
La violenza stavolta non è la solita. Non siamo di fronte alla classica storia alla Tarantino, quindi il sangue è presente in minor quantità. Solo nel finale torna quella cara, vecchia, violenza pulp che ha reso così popolare il regista. A proposito del finale, forse il miglior momento della pellicola: come detto, riemerge la violenza e si scatena un putiferio! Assistiamo una clamorosa scena di colluttazione dal sapore grottesco, come solito fare di Tarantino. Ci sono teste spaccate, lanciafiamme e cani che evirano le persone. Tutto fottutamente magnifico. Sicuramente tale epilogo, fa riprendere quota al film, che nei precedenti 20 minuti si era effettivamente fermato.
La fotografia è perfetta: scintillante, luminosa, replica benissimo l'atmosfera del tempo attraverso dei colori vicini al rosa. Ben ritratto anche lo sfarzo che all'epoca predominava.
La scenografia si completa in maniera impeccabile con la fotografia. La Hollywood del '69 è stata riportata letteralmente in vita da Tarantino e dalla scenografa Barbara Ling. Sembra davvero di assistere ad un film girato in quel periodo. Le case, i palazzi, le strade, le macchine, tutto funziona a meraviglia.
Un plauso anche ai costumi di scena, veritieri, colorati e molto appariscenti.
Il cast è naturalmente eccelso e, come spesso accade nei film di Tarantino, è quasi corale, non c'è un protagonista vero. DiCaprio fantastico come sempre, anche se stavolta non è centrale come altre volte. La performance dell'attore è davvero splendida, estremamente versatile, in alcuni casi persino toccante. Poi, appare sempre a suo agio malgrado nel film, spesso, debba recitare numerosi sketch dove lui impersona costantemente personaggi diversi. Impeccabile l'interpretazione dei dialoghi e gran lavoro come sempre del doppiatore Francesco Pezzulli.
Brad Pitt è semplicemente spaziale. Sicuramente una delle migliori performance dell'attore di Shawnee. Pitt da prova del suo grande carisma, della sua capacità di adattarsi a situazioni perennemente diverse tra loro, del suo sguardo magnetico e della sua versatilità. Una prova davvero strabiliante. Dialoghi magistrali.
Margot Robbie invece è totalmente sprecata, non saprei come altro definire la sua prova. Sicuramente la bellissima attrice sa stare davanti la telecamera, le viene naturale, ma in questo film non si capisce cosa ci stia a fare.
Bella la comparsa di Al Pacino, il quale malgrado l'età avanzata, sa ancora fare il suo mestiere.
La sceneggiatura è senz'altro buona, anche se non perfetta a mio avviso: i dialoghi ci sono, quelli sempre, in più di due ore e mezza di film non annoiano mai. Ironici e sarcastici. Un po' più dosati nelle scurrilità. La stesura dei personaggi è perfetta, tutto studiato nei minimi dettagli e c'è una amalgamazione ottima tra tutte le varie vicende della storia: da Rick Dalton alla setta di Manson, passando per la storia personale di Cliff. Quello che a mio avviso non va bene, risiede nell'impianto narrativo: la trama non vive di exploit, è tutto un procedere abbastanza ordinario, non arriva mai quel momento che da una sterzata alla storia. Forse Tarantino stesso ha voluto questo, in quanto ha realizzato un film diverso dal solito, ma io mi aspettavo comunque qualcosa in più. Sicuramente l'epilogo, maschera in parte tale debolezza da me descritta, per via specialmente di un paio di trovate geniali.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER


Conclusione: che altro dire? Di certo non il miglior film di Tarantino, anzi, parecchio inferiore a buona parte della sua filmografia. Malgrado ciò, è una pellicola che sa il fatto suo, che è recitata divinamente e che regala comunque momenti di grande cinema. Il sette e mezzo alla fine mi sembrava ingiusto, quindi do un otto, seppur stiracchiato. Bello, ma lontano dall'essere un capolavoro.

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/10/2019 01.02.50
Visualizza / Rispondi al commento
Lacasito  @  29/09/2019 16:31:10
   10 / 10
La prima cosa che mi viene in mente pensando a C'era una volta a Hollywood è che Quentin Tarantino ha scelto di essere regista cinematografico solo per poter realizzare questo film.
Tarantino sforna un capolavoro assoluto. Così come fece Fellini con 8 1/2, si tratta di metacinema. Il cinema che parla di se stesso. Chi lo critica mastica poco di cinema. Magari ai film con salemme o Boldi da 9. Ridicoli!

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/10/2019 08.39.37
Visualizza / Rispondi al commento
gringo80pt  @  29/09/2019 01:31:26
   4½ / 10
Film che non riguarderei mai, anzi ho fatto fatica a tenere gli occhi aperti. La parte centrale, ovvero più di 1 ora, è pesantissima e disgiunta dal contesto (tra l'altro trama del film confusa, pressoché inesistente). Ho assistito anche a gente che se n'è andata dalla sala. Ci si può addormentare, nonostante Di Caprio sia fenomenale come attore (20 minuti di spettacolo puro a metà film, ma fuori dal coro).
Si salvano gli ultimi 15 minuti, ma questa pellicola è sconclusionata: non c'è Tornatore a salvarlo.

C'ERA UNA VOLTA...QUENTIN

4 risposte al commento
Ultima risposta 13/10/2019 00.31.19
Visualizza / Rispondi al commento
FrankNFurter  @  25/09/2019 17:10:00
   5 / 10
Adoro Tarantino ma evidentemente sono troppo ignorante per cogliere ed apprezzare i mille rimandi e citazioni, la madre col bambino, il montaggio analogico...
Di certo Pitt e Dicaprio sono fenomenali, specialmente il secondo (e il primo è un figo stratosferico, a 55 anni)
Ma la questione sta altrove.
E' blando, lento. In un paio di occasioni t'illudi che "mo' succede il finimondo" e poi non succede mai una mazza.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Il finale è una bomba, ma non si può menarla col nulla cosmico per piu di 2 ore e poi cavarsela con la genialata alla fine...
mi spiace ma per è è bocciato.

3 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2019 01.50.51
Visualizza / Rispondi al commento
benzo24  @  24/09/2019 11:28:50
   3½ / 10
Questo film potrebbe funzionare solo come film comico e nemmeno tanto, il livello delle caricature dei personaggi famosi è poco inferiore a quello del Bagaglino, siamo ai livelli delle buffonate alla Sorrentino alla meglio.
Solitamente le colonne sonore curate da Tarantino sono ottime, ma in questo caso non si può rilevare una grandissima mancanza, ovvero l'assenza dei Beach Boys e sopratutto dei Beatles, fondamentali per capire la storia di Manson, Polanski e della Los Angeles del 1969 con tanto di rivoluzione delle Pantere Nere nell'aria.
Inoltre si parla si parla di cinema di serie b che salva quello di serie a che era la New Hollywood, ma la new Hollywood erano Dennis Hopper, Peter Fonda, Jack Nicholson e tutti quelli che venivano dalla serie B.
Poi perchè mai cambiare quella storia che è già mito, così facendo ne esce solo una cialtronata, si toglie il pathos e si banalizza una realtà che era già cinema, già , già epica.

11 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2019 12.21.11
Visualizza / Rispondi al commento
rocksoff  @  24/09/2019 11:13:24
   6½ / 10
Primo tempo imbarazzante.
Evidentissime in sala le manifestazioni di disappunto.
Intere parti del film TOTALMENTE inutili (tutte le scene con l'immenso Al Pacino, l'inutile dialogo con la bambina, la digressione col finto Steve McQueen)

Poi nell'ultima mezzora decolla.

E vertigionosamente.Ma proprio a livelli tra i più alti degli ultimi anni

Voto al primo tempo = 3
Volto al secondo = 10

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/09/2019 21.13.02
Visualizza / Rispondi al commento
megalus  @  23/09/2019 15:13:58
   4 / 10
Delusione, delusione totale.
Se uno va a vedere un film di Tarantino, si aspetta un film alla "Tarantino"; non pretendo la componente di botte e sangue, ma almeno i dialoghi originali, curati che ti fanno rimanere incollato alla sedia e dai quali ti aspetti il classico colpo. Invece noioso noioso e ancora noioso. Non sto a discutere gli attori, la fotografia, la scenografia, etc...sicuramente eccellente, ma dopo che finisce il film, non ti rendi conto che sia lui il regista, salvo che per gli ultimi 15-20 minuti.
L'avesse girato uno sconosciuto lo avrebbero stroncato sul nascere.
Pazienza dai: Tarantino resta sempre Tarantino.

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/09/2019 19.33.41
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  22/09/2019 12:34:22
   8 / 10
Continuo a far l'errore di commentare a caldo, dopo una sola visione. Questo è un film che va visto almeno due o tre volte e studiato di brutto. Tuttavia, sono assolutamente sicuro che 1) Tarantino sia un genio 2) Tarantino si sia fatto prendere davvero troppo la mano.
Primo presupposto: chi sostiene che nel film non succeda nulla, può anche avere ragione. Chi sostiene che non si possano girare più di due ore di "niente" non ha capito davvero un *****. Niente di drammatico, è pieno di gente che non capisce un *****, ma Tarantino lo sta facendo perché lo vuole fare. E Cristo d'un Dio, lo fa da Dio. Ti intorpidisce di proposito e poi tira fuori dei momenti che io non credo di aver mai visto al cinema.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Secondo presupposto: come dicevo, a 'sto giro Tarantino si è fatto prendere troppo la mano. Io a Quentin voglio tanto bene, capisco che ami il cinema più della gnocca, apprezzo il citazionismo, capisco che ormai lui abbia ben chiaro il ruolo che ha ricoperto e che sta ricoprendo nella storia di Hollywood. Non gliene farò mai una colpa; però sant'iddio, a me piace il mio pisello, ma non è che mi metto di fronte allo specchio a tirarmi un segone pensando a me stesso. Tarantino a questo giro l'ha fatto; le autocitazioni al suo stesso film (N.B.: singolare maschile di proposito) nella quantità presente in "C'era una volta..." sono davvero esagerate.
E poi arriviamo al finale. E fan****, Quentin, sei un ***** di genio. Anche quando fai un film che probabilmente è al di sotto della media degli ultimi tre che hai girato, resti un ***** di genio. Il climax è così assurdo che la persona che mi era seduta di fianco ha iniziato a chiudere gli occhi. Per due ore parli del niente e poi inizi a serrare il ritmo. Crei fottutissima angoscia e la crei in un modo fottutamente disturbante.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

In soldoni: ha deciso di fare qualcosa di nuovo, devo ancora metabolizzarla appieno e probabilmente il suo prossimo film (l'ultimo?) aiuterà a capire ancora meglio questo. Nel mentre, ribadisco il "Fan**** Tarantino, sei un ***** di genio"

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/09/2019 12.35.53
Visualizza / Rispondi al commento
JOKER1926  @  22/09/2019 00:46:52
   4 / 10
Tarantino rientra nel blocco dei cineasti più importanti del Cinema dei nostri giorni: è uno dei pochi ad aver uno stile e la fortuna (è anche capacità) di giocare con gli assi ,ossia con attori all'acme della loro carriera.

"C'era una volta a… Hollywood" è la sua nuova produzione, nel corpus attoriale figura Leonardo di Caprio , Brad Pitt e Al Pacino.
La vittoria appare essere una prassi, cosa può impedire a Tarantino di stravincere? Nulla praticamente.

Gli incassi al botteghino sono da urlo, la massa spettatrice pende dal disegno di Quentin Tarantino, un po' come la situazione della fiaba de "I vestiti nuovi dell'imperatore", la gente guarda anche il nulla se questo nulla è il tutto.
"C'era una volta a… Hollywood" parte da un titolo che rammenta, in maniera anche indegna e subdola, altre grandiosi produzioni , firmate Sergio Leone; la megalomania di Tarantino alle volte è così grande che diventa ingombrante .
Il film è l'elaborazione di uno scempio "telefonato"; insomma le nostre perplessità erano parecchie, il risicato plot non lasciava prospettive, si temeva un film barocco, ma è andata pure peggio.

L'ultima fatica di Tarantino è un elefante che cammina su un suolo rovente, tre ore di film che non hanno proiezione e non hanno niente del vecchio cineasta. Mancano dialoghi taglienti, manca il gioco sincronico dei flashback, manca persino l'introspezione (o profondità) dei soggetti , manca proprio Tarantino in altre parole.
Dopo un'ora di film o poco più (insomma all'intervallo) , si avverte una cosa su tutte: il film non è decollato e non ha creato un minimo di empatia con lo spettatore: l'accozzaglia di personaggi buttati in scena sono al limite della decenza, pessimo il cameo di Al Pacino, orribile il compassato Brad Pitt in un ruolo troppo schematico. Non se la passa meglio il munifico Leonardo di Caprio, è in una parte troppo impasticciata, non si prende sul serio, fra il patetico e l'eccessivo. La bella Margot Robbie , plastificata è abbandonata ad uno stranissimo ruolo, ha la valenza del 2 e del 7 alla texana.
Se la giostra attoriale sembra crollare in toto, le colpe, in maniera inesorabile, ricadono su una sceneggiatura debole ed epidermica. Tolte le suggestive costruzioni sceniche e di atmosfera anni sessanta/settanta di un mondo incantato americano, "C'era una volta a… Hollywood" non ha più niente. Troppo rude per essere un film riflessivo, troppo superficiale per essere etichettato , al medesimo tempo, come film riflessivo.
Si arriva piano piano ( tre ore sono due partite di calcio) ad una conclusione balorda e senza volontà.

Tarantino è un grande uomo di spettacolo, ma qualsiasi artista può attraversare fasi poco gradevoli, o sbagliare qualche film . Elogiare a prescindere è prostituzione mentale, noi questa volta ci dissociamo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/10/2019 00.01.19
Visualizza / Rispondi al commento
simonpietro92  @  19/09/2019 11:30:53
   4½ / 10
Inizio con il dire che non avevo nessun preconcetto prima di vedere questo film. Si, tarantino mi piace molto ma ogni film lo guardo come se fosse da zero. Credo che sostanzialmente in questa pellicola si parli «dell'auto-monumento di un regista convinto di potersi permettere qualsiasi cosa».
E' una continua citazione alle sue convizioni cinematografiche che a me personalmente mi hanno annoiato. Sceneggiatura volutamente assente, nonostante l'ottima interpretazione degli attori (ti piace vincere facile).
Il film per me non è mai decollato e non mi è arrivato quello che voleva trasmettere dell'america del 69. So che verrò criticato molto per questo commento ma purtroppo sono uscito dal cinema molto deluso e non posso far finta di dire "è bellissimo" solo perchè è un film "di marca"

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/09/2019 14.58.22
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049651 commenti su 50672 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

BLACK SUMMER - STAGIONE 2FABBRICANTE DI LACRIMEFALLOUT - STAGIONE 1FARSCAPE - STAGIONE 1FARSCAPE - STAGIONE 2FARSCAPE - STAGIONE 3FARSCAPE - STAGIONE 4FOR ALL MANKIND - STAGIONE 1FOR ALL MANKIND - STAGIONE 2FOR ALL MANKIND - STAGIONE 3FOR ALL MANKIND - STAGIONE 4INVASION - STAGIONE 1LA CREATURA DI GYEONGSEONG - STAGIONE 1SNOWFALL - STAGIONE 1SNOWFALL - STAGIONE 2SNOWFALL - STAGIONE 3SNOWFALL - STAGIONE 4SNOWFALL - STAGIONE 5SNOWFALL - STAGIONE 6THE CHOSEN - STAGIONE 1THE CHOSEN - STAGIONE 2THE CHOSEN - STAGIONE 3THE WALKING DEAD: THE ONES WHO LIVE - STAGIONE 1V - STAGIONE 1V - STAGIONE 2WILLOW - STAGIONE 1

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net