cenerentola (2015) regia di Kenneth Branagh USA 2015
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cenerentola (2015)

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locandina del film CENERENTOLA (2015)

Titolo Originale: CINDERELLA

RegiaKenneth Branagh

InterpretiLily James, Cate Blanchett, Helena Bonham Carter, Richard Madden, Holliday Grainger, Sophie McShera, Hayley Atwell, Stellan Skarsgård, Nonso Anozie, Derek Jacobi, Ben Chaplin, Eloise Webb, Laurie Calvert, Leila Wong, Joe Kennard, Joshua McGuire, Edward Lewis French, João Costa Menezes, Zizi Strallen, Sayed Kassem, Tom Swacha, Michael Jenn, Phoenix James, Gretalia Kensova, Matthew Steer, John W.G. Harley, Scherrikar Bell, Janet Dawe, Georgie-May Tearle, Andrew Fitch, Gino Picciano, Bhanu Alley

Durata: -
NazionalitàUSA 2015
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2015

•  Altri film di Kenneth Branagh

Trama del film Cenerentola (2015)

Il nuovo film Disney Cenerentola racconta le vicende di una giovane ragazza (Lily James) figlia di un mercante. Dopo la morte di sua madre, suo padre si risposa e lei, per dimostrargli il suo affetto, accoglie in casa la matrigna (Cate Blanchett) e le sue figlie, Anastasia (Holliday Grainger) e Genoveffa (Sophie McShera). Ma quando improvvisamente suo padre muore, Cenerentola si ritrova alla mercé di tre donne gelose e malvage. Relegata alla stregua di una serva coperta di cenere e stracci, Cenerentola potrebbe facilmente perdere ogni speranza. Invece, nonostante le crudeltà di cui è vittima, desidera solo onorare le parole pronunciate da sua madre sul letto di morte, che le raccomandava di “avere coraggio ed essere gentile”. La giovane fanciulla non intende disperarsi né disprezzare chi la maltratta. E poi c’è l’affascinante straniero che incontra nel bosco. Senza sapere che si tratta di un principe, e non di un semplice apprendista del Palazzo Reale, Cenerentola sente di aver incontrato la sua anima gemella. E quando i reali invitano tutte le fanciulle del regno a partecipare a un ballo, spera che il suo destino stia finalmente per cambiare e di poter nuovamente incontrare l’affascinante principe (Richard Madden). Purtroppo la sua matrigna le proibisce di andare al ballo, strappandole l’abito che avrebbe dovuto indossare. Ma come in tutte le favole che si rispettino, qualcuno accorre in aiuto: una gentile mendicante (Helena Bonham-Carter) si fa avanti e, con una zucca e qualche topolino, cambierà per sempre la vita di Cenerentola.

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Voti e commenti su Cenerentola (2015), 60 opinioni inserite

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Peanuts02  @  06/01/2018 11:20:01
   8½ / 10
Visto proprio ieri sera per una serata magica!
La Disney gira uno dei suoi migliori live action riproponendo uno dei suoi cavalli di battaglia in uno stile unico, pregno di magia, esaltando il passato ma riaggiornando il tutto come si deve!
Purtroppo la fiaba di Cenerentola e il suo classico sono sempre stati origine di controversie a causa della protagonista è del "messaggio" che porta. La donna è una figura sottomessa che spera nell'arrampicata sociale e nel matrimonio facile per migliorare il proprio stile di vita.
Ma veramente questo è Cenerentola? Cenerentola è una ragazza di campagna con tanta sfortuna. Non può opporsi alla matrigna e alle sue sorellastre, nè loro fanno nulla di legalmente imputabile! Per un contesto popolare settecentesco lei è una vittima a tutti gli effetti, e non può nemmeno accusarle di averle tolto i diritti all'eredità, perchè in quanto figlia femmina è pienamente soggetta all'autorità materna (in questo caso rappresentata negativamente dalla Tremaine)
Però Cenerentola ha una cosa che nessuno sembra notare,ma che in questo film sono al centro degli eventi: coraggio e gentilezza.
Subisce delle angherie? Le sopporta a testa alta con stoica pazienza. Si prende cura della casa? Perchè senza servitù la casa che un tempo è stata il suo nido felice rischia di andare in rovina. In cosa spera? In un futuro migliore, e questa "attesa" è resa in modo alquanto passivo nel classico, lo riconosco, ma qui viene esaltata a dovere. Se la vita ti volta la faccia, tu affrontala con ottimismo e rimboccandoci le maniche per migliorarla, questa è la morale di fondo. Vi pare tanto maschilista? Vi pare che una ragazza OTTIMISTA che si mette a LAVORARE per il bene della sua famiglia (intesa come il nucleo originale) sia un brutto esempio? Per me no.
Poi crolla emotivamente è solo allora interviene la fata ad aiutarla, perchè i valori che l'hanno accompagnata stanno lentamente cadendo e c'è quindi bisogno di un aiuto dall'alto. La fata è l'ultima spiaggia, un po' come le aquile di Tolkien.
Ma un'altra domanda: perchè Cenerentola vuole andare al ballo? Perchè vuole farsela col principe, diventare ricca e compagnia bella? NO! Almeno nelle intenzioni se ne frega del principe. Lei vuole andare al ballo per potersi divertire e rimorchiare il ragazzo "apprendista" che ha incontrato in precedenza. Se anche voi passaste le giornate a consumarvi le dita fino all'osso, non gradireste una serata di svago e divertimento?
Nel classico originale il principe è una presenza misera ed assente. Non ne conosciamo il nome, non va di persona a provare la scarpetta e compare in tutto per cinque minuti, ma forse sono anche troppi.
Qui si vede un netto miglioramento di caratterizzazione del personaggio.
Le due sorellastre stavolta non sono brutte come nel classico, ma solamente brutte dentro. E non ne provi disprezzo, ma quasi pena per la loro stupidità e pochezza d'animo. La Tremaine invece è il pezzo forte del film. Qui si vede che non ha nulla da invidiare a Cenerentola in quanto bellezza, ma la odia per la sua beltà interiore e la sua capacità di affrontare il dolore! Almeno all'inizio la Tremaine non è tanto cattiva, e il film fa notare questo suo inaridimento a causa del continuo menzionare la defunta padrona di casa, che la fa sentire non all'altezza e il tutto la porta ad odiare ancora di più Cenerentola.
Alla fine del film viene sconfitta emotivamente in una delle scene più belle.
Per concludere, vorrei spendere due parole sui costumi di scena. Sono favolosi, non si è badato a spese nel rendere alla perfezione la bellezza di certe ambientazioni. Il costume di Cenerentola si discosta a quello del classico ispirandosi stavolta alla farfalla, mentre il modello originale viene ripreso dalla fata e tempestato di led. Idem per il trucco, che nei primi piani diventa protagonista delle inquadrature.

Per concludere, si tratta di un film splendido visivamente, emotivamente è concettualmente. Esalta tutto che c'è di positivo nel classico e migliora a scanso di ogni equivoco tutto ció che nel classico si poteva criticare o fraintendere.
Per me è un sì su tutta la linea, questo film è puro amore per la Disney, per le fiabe e per la loro magia.

6 risposte al commento
Ultima risposta 08/01/2018 18.30.42
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BlueBlaster  @  11/08/2015 15:00:44
   5 / 10
Ho guardato questo film solo perchè incuriosito dalla positività di commenti e recensioni credendo di vedere un qualcosa di "rivisitato" ed invece è semplicemente la storia classica con uno sfarzo di costumi ed una massiccia dose di effetti speciali.
Fattura ottima non c'è che dire ma per il resto è tutto melenso, con dialoghi patetici, recitato in modo appena sufficiente, poco simpatico...
Bene per i piccini che non hanno mai visto il classico Disney per gli altri piuttosto inutile.

4 risposte al commento
Ultima risposta 12/08/2015 10.05.51
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maxi82  @  13/06/2015 17:06:38
   7 / 10
Il cartone tramutato in film,tutto perfettamente identico..piacevole e gradevole film da vedere x gli appassionati del genere Disney

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Ultima risposta 13/06/2015 18.07.35
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Niko.g  @  07/05/2015 16:18:28
   5½ / 10
Dicono che sia un live action fedele all'originale. Insomma... ma non è questo il punto. Va anche bene introdurre elementi nuovi se si rispetta la giusta tensione e non si stravolgono significati e sottotesti.
Nell'originale disneyano Cenerentola era continuamente vessata e maltrattata (ricordate quando veniva chiamata per eseguire gli ordini? Cenerentola! Cenerentola!)... e nonostante ciò era serena, forte della convinzione che un giorno le cose per lei sarebbero cambiate. Arrivata al culmine della sopportazione, l'abbiamo vista in procinto di crollare ed è proprio in quel momento che è intervenuto l'elemento esterno per sostenerla e ricompensarla.
Ecco, questo pathos con annesso messaggio, sembra svanire nel film di Branagh. Gli avvenimenti si susseguono con velocità e freddezza e la crudeltà delle sorellastre è insussistente. Basti citare, su tutti, lo strappo del vestito da parte della matrigna, banalizzato e ridimensionato ad un atto di violenza gratuita.
Anche gli intervalli comici sono maldestri (la scena del canto al pianoforte, invece di suscitare ilarità mette piuttosto tristezza).
In pratica la versione di Branagh non ha né la comunicatività, né l'estro figurativo dell'originale disneyano, che era molto più ricco di pensiero e di prospettive socio-psicologiche di quanto non sia questo live action.
Detto questo, almeno un paio di apprezzamenti è giusto farli.
Il primo, allo scenografo Dante Ferretti per il lavoro svolto e per aver preteso, insieme al regista, che il palazzo reale e in particolare il salone del ballo, fossero un luogo reale e non realizzato in computer grafica (evviva).
Il secondo, allo stesso Branagh e agli sceneggiatori, per aver inserito quel "ti perdono" nel finale. Uno schiaffo morale che mette al tappeto la matrigna (splendida scena).
Nel complesso però, il film restituisce ben poco dell'incanto e della tensione narrativa dell'opera originale.
Lily James è graziosa, ma nel ruolo di Cenerentola ci saremmo francamente aspettati qualcosa di meglio di una ragazza un po' mascelluta e con le sopracciglia che hanno il profilo genetico di Beppe Bergomi.
Il dramma vero è che non si tratta dell'incompetenza del direttore del casting, ma di scelte volute. Cenerentola è volutamente "normale" e le sorellastre volutamente "carine". E' il revisionismo cialtrone di cui vi ho spesso parlato, che mira a sovvertire ruoli e significati della fiaba tradizionale. Guai a riproporre i modelli originali: non sia mai, non sia mai. Meglio spendere soldi ed energie per realizzare la gonna di Cenerentola, con i suoi 240 metri di tessuto, 10.000 cristalli Swarovski e quattro chilometri di cuciture. Se poi la protagonista non è sufficientemente carismatica, se le sorellastre sono delle mezze gnocche messe ai margini, se la matrigna è la versione borgatara della signora in giallo dello spot Ferrero (qui in verde), se la fata è uno sgorbio che chiede a Cenerentola un sorso di latte (eh sì, doveva verificare che fosse buona per davvero), se la colonna sonora è l'anonimato messo sul pentagramma… che vuoi che sia, l'importante è l'abito… hai visto come si muove la gonna?

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Ultima risposta 07/05/2015 23.01.03
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Misialory  @  29/04/2015 20:24:47
   7 / 10
In questa versione di Branagh, i personaggi assumono una connotazione piu' verosimile e umana. Il comportamento della matrigna (meravigliosa Cate Blanchett) ha una sua seppur debole ragion d'essere quando si rende conto che nel cuore del marito non vi sara' mai il posto che ricopriva l'amatissima prima moglie, madre di Cenerentola che ignara, subira' l'odiosa vendetta. Scenografie e costumi da vera favola. Per me l'operazione remake del bellissimo cartone del 1950 e' ben riuscita. Anche allora si trattava di un'operazione commerciale, non avevano fatto certo beneficenza.

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Ultima risposta 29/04/2015 22.15.45
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looking-glass  @  27/04/2015 17:54:05
   4 / 10
Basta questi remake ultralaccati!
Il classico cartoon Disney è inarrivabile ma se proprio volete vedervi una trasposizione in carne ed ossa allora straconsiglio il delizioso "La leggenda di un amore - Cinderella" del 1998 con Drew Barrymore nei panni della protagonista e un'ottima Anjelica Huston nel ruolo della matrigna. Quella era una gran bella versione senza questi effetti speciali stucchevoli.

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Ultima risposta 30/04/2015 18.14.54
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eruyomè  @  22/04/2015 15:32:50
   2 / 10
Odio questo genere di operazioni. Per tutto l'amore e l'ammirazione che ho per i grandi Classici della Disney.
Non posso onestamente dire che sia un film orrendo, ma ho provato un fastidio, un'irritazione, uno scoramento tali, ad ogni battuta, ad ogni situazione, ad ogni banalità e pacchianata, che a fine visione ero esausta.
Sono corsa a rivedermi Cenerentola. Quello vero. Quello del 1950.
Walt Disney sapeva cosa faceva. Sapeva dannatamente bene costruire qualcosa fatto per rimanere nel tempo. La classe, la bellezza, l'eleganza, le scelte narrative azzeccate, mai banali, le battute brillanti, i tempi perfetti, comici e non. E i personaggi. La maturità dei personaggi. La crudele ma sobria crudeltà manipolatoria della matrigna. La dignità composta di Cenerentola, pur nella sua bontà obbligata, ma mai zuccherosa, mai fastidiosa o al limite dell'idiota. Riusciva a mantenere identità e carattere.

Non si può qui non detestare la protagonista invece, purtroppo. E la matrigna, per quanto la Blanchett sia sempre bravissima, perde troppo al confronto con l'originale. E' svuotata di carattere, di potenza, di significato. Agisce e pontifica gratuitamente, esplicitamente, volgarmente. Ma la classe, la freddezza, il pathos originale, dove stanno?

E a proposito di pathos, rimando solo alla scena dello strappo del vestito rosa. Non c'è bisogno nemmeno di dire altro. Senza parole. Una bambinata. Una bambinata al posto di un momento di angoscia e violenza vera, efficacissima e perfetta.

Sorvoliamo sul finale che è un disastro. A quel punto, che senso aveva la ricerca con la scarpetta, tra parentesi? Nessuno, direi.
Una fiaba totalmente svuotata della sua parte migliore e più simbolica. (Per tacere della scarpetta. Con quella sberla di piedone si ridefinisce qui il significato di "piedino da Cenerentola")

Che un prodotto di 60 anni fa sia tanto più maturo e serio di ora, e con un live action per giunta, è sconcertante.
Il vuoto elevato a pacchianata barocca. Roba fatta per piacere al pubblico, per fare soldi. Che funziona eh. Ma che non rimarrà. Prima o poi la Disney pagherà queste scelte, che magari ripagano al momento, ma in termini di immagine e prestigio, a lungo andare saranno una macchia pesante e un ostacolo non da poco per la loro credibilità.

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Ultima risposta 24/04/2015 16.25.17
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hghgg  @  22/04/2015 14:56:11
   6 / 10
Proprio come me lo aspettavo, prodotto curato, ben messo in scena, diretto da un regista molto bravo e specialista nella fedeltà alle opere trasposte e infiocchettato con lustrini, colori, baci e abbracci; ah e tanto taanto amore.

Il fatto è che sarò cinico io ma non ho trovato in questo film molto più che una stucchevole distesa di melassa e personaggi irritanti dall'inizio alla fine. Il problema è che a me "Cenerentola" non è mai piaciuta però almeno il film del 1950 da un punto di vista tecnico era un gioiello del cinema d'animazione americano, questo invece non ha, ovviamente, questo vantaggio e ciò che resta è solo una sdolcinata confezione di miele messa in scena con professionalità. Solo per la regia di Branagh e per la stima che ho per questo regista-attore una forzata sufficienza la voglio dare ma non di più.

Lily James è tremendamente irritante (ma chi ha visto "Downton Abbey" se lo aspettava già questo), la sua Cenerentola è tremendamente idìota, i dialoghi sono irritanti, la sceneggiatura è irritante, Helena Bonham Carter è irritante, il fatto che Cate Blanchett abbia sprecato tempo qui è irritante, tutto è irritante in questo film.

Ma poi... Dico, è normale che tutti, ma dico proprio tutti, i personaggi si comportino da totali imbecìlli ? Sarebbe questo lo scopo della fiaba ? Presentare personaggi cerebrolesi ? No perché i più furbi qui mi sono sembrati i topi-cavalli.

Poi tutti a dire "brava la Blanchett". Si, grazie al ciccio che è brava ma è la Blanchett, e questa è una delle interpretazioni più inutili e dimenticabili della sua carriera. Quando Ros ehm... Cenerentola alla fine le dice "Ti perdono" (e un "Ma te l'ho chiesto" ci stava da dio qui) speravo che desse di matto in stile Signore degli Anelli (l'altro ruolo più inutile della sua carriera).

Poi sono contento che Branagh e una delle sue ex-fedelissime come la Carter siano tornati a lavorare assieme ma potevano scegliere un'occasione migliore.

Vabè la sua brava favoletta con il suo bravo stipendio milionario della Disney Branagh se l'è portata a casa ora per riprendersi come minimo mi dovrà trasporre e dirigere "A Midsummer Night's Dream".

A fine film stavo per diventare cieco con tutto questo zucchero; ripeto, sarò cinico io, ma che cavolo...

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Ultima risposta 23/04/2015 09.42.00
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ilgiusto  @  29/03/2015 12:02:16
   8½ / 10
Ennesima riprova che 'Non avrò altro Dio all'Infuori della Disney' (Includendo Pixar/Marvel/Lucas).
Mi sento di dire che, nel 2015, l'universo cinematografico è così suddiviso: Da una parte c'è la Disney, con i film davvero 'belli', quello realizzati meglio sotto ogni punto di vista, quelli adatti a tutti, quelli emozionanti, positivi, che valgono il prezzo del biglietto e, come spettatore, ti lasciano assolutamente soddisfatto e fiero di aver pagato per assistervi. La Disney è la codificazione perfetta della bellezza.
Dall'altra parte... c'è tutto il resto! Ossia il gusto per la negatività, la mancanza di fantasia, la noia, sciocche o meno sciocche commedie italiote, film sperimentali o d'essai, ricercati capolavori di critica, ecc. ecc. Dall'altro parte, quindi, c'è tutto quello che per scelta non ha voluto essere davvero bello, perchè se così avesse voluto si sarebbe meramente rifatto al canone Disney e che, dal punto di vista dello spettatore, va guardato solamente quando si ha voglia (tanto per cambiare) di rischiare di guardare qualcosa di non bello.
Mi avete capito? No. Non importa.
Cenerentola è bellissimo.
E dopo aver visto nella mia vita decine di migliaia di film di ogni genere nazionalità ho oramai preso la decisione di non guardare mai più nulla (per lo meno pagando) che non mi venga proposto dalla Disney. Perchè? Perchè la secca verità è che fuori dalla Disney tutto in realtà è solamente pensiero/spazzatura.
W Cenerentola. W la Disney.

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Ultima risposta 05/04/2015 02.15.37
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  24/03/2015 22:43:15
   6½ / 10
Tutto il mondo esalta l'operazione Disneyana di Bragath...? Beh io non me la sento di condividere tanto entusiasmo...questione di aspettative, perche' da Bragath mi aspettavo un remake piu' dissacrante e spiazzante, mentre tutto sommato non esula troppo dal mondo edulcorato della produzione Disney recente e passata. Cenerentola secondo Bragath cambia molti schemi, sembra un incrocio latente tra Emily Bronte e lo Shakespeare piu' classico, i costumi sono fantastici, la fotografia incantevole, la recitazione - soprattutto una carismatica e perfida Cate Blanchett - di tutto rispetto. Ma allora cos'e' che non mi ha convinto? Avrei voluto che Bragath mi spiazzasse, invece tutto sommato sembra intimidito influenzato dal potere della Disney. Eppure funziona per altri versi. Se cercassi un film che catturasse la mia emotivita' direi che la carrozza che torna una zucca dopo la mezzanotte mi ha fatto sbellicare, ma il resto mi e' parso un piatto surgelato. Funziona come eco indistinta di divergenze sociali, ad esempio (spoiler) la protagonista presenta e anima la sua identita' di Serva , senza combattere, cosi forzatamente fatalista nel credere a un Sogno e fino alla fine cedere all'idea che non possa diventare una Realta' durevole nel tempo. Troppo specifico, appunto, e troppo chiuso nel suo Corpo di suggestioni Disneyane. Tuttavia il finale e' entusiasmante e io non so piu' a cosa credere. Forse i Sogni possono essere l'unica realta' che non tradisce le aspettative

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1 risposta al commento
Ultima risposta 25/03/2015 09.39.27
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dagon  @  15/03/2015 19:56:32
   7½ / 10
Dopo che in questi anni si e' assistito quasi ad una gara per chi stravolgeva di piu' le favole (o i loro adattamenti piu' famosi) la Disney, a differenza di quanto fatto con Maleficent, rimane fedele a se' stessa e all'immortale classico di animazione (che a suo tempo modifico' la favola originaria edulcorandone la cattiveria) sedimentato nell'immaginario collettivo. Branagh ci ragala un film veramente per tutti, come si facevano una volta, aggraziato e pulito, opulento nelle scenografie e nei costumi ma, al tempo stesso, anche sobrio (sembra una contraddizione in termini, ma mi ha fatto proprio questa impressione di ossimorica opulenza sobria). Molte cose si sarebbero potute sfruttare o calcare in modo piu' ammiccante e paracùlo (tipo i topini), ma il regista ha scelto (bene) di non farlo. Detto di costumi e scenografie, gli attori sono tutti in parte senza essere stucchevoli e la Blanchett ci regala una perfida matrigna con qualche tratto psicologico piu' approfondito. Insomma, non dice niente di nuovo o sorpendente, ma questo adattamento di Cenerentola riesce nel creare la giusta congiunzione tra il cinema di una volta e quello piu' moderno, facendo uscire dalla sala con il cuore leggero e con un messaggio, inneggiante alla gentilezza, che oggi, in un mondo ove trionfano arroganti e cafoni, suona come un sogno.

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Ultima risposta 19/04/2015 19.05.15
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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  13/03/2015 01:48:16
   8½ / 10
I sogni son desideri e possono diventare realtà.
Cenerentola,da cartone diventa live action,ma la sostanza non cambia.Non che sia un male,anzi.
Direzione artistica eccellente,con una regia che mette in risalto ogni minimo particolare scenografico e ogni fibra di una linea di costumi ammalianti.
Storia inalterata,senza stravolgimenti di alcuna sorta,ma con assi nella manica non di poco conto:attori in grado di donare freschezza a scene già consumate e imparate a memoria col cartone del 1950.
Il dramma umano,il dolore della perdita,e la sfortunata condizione di Cenerentola prevalgono sulla conduzione di trama fiabesca,a volte sembra di assistere ad un film a se stante piuttosto che ad una trasposizione.
Ti senti ancora più vicino ai personaggi,perché le emozioni che lasciano trasparire ti arrivano al cuore violentemente.

I comprimari Richard Madden(Il Principe),Cate Blanchett(La Matrigna) e Helena Boham Carter(La Fata Madrina) intervengono con una classe e una presenza scenica ragguardevole.Lily James infine,brilla tanto quanto la scarpetta che ha indosso e che conserva segretamente ad un certo punto del film.

Il sogno si avvera,il set è pronto,e noi siamo invitati al ballo nella dimora del re.
La Disney ha fatto il suo sporco dovere una volta tanto.È dai tempi di Ralph Spaccatutto che attendevo una sorpresa cinematografica di questo tipo.
Non tentennate,e accorrete in sala a godervi questo splendido lavoro di Kenneth Branagh.

Tnx non ne è rimasto affatto deluso.

Saluti a tutti.

5 risposte al commento
Ultima risposta 13/03/2015 14.49.54
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