cadaveri eccellenti regia di Francesco Rosi Italia 1976
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cadaveri eccellenti (1976)

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locandina del film CADAVERI ECCELLENTI

Titolo Originale: CADAVERI ECCELLENTI

RegiaFrancesco Rosi

InterpretiLino Ventura, Tino Carraro, Marcel Bozzuffi, Max von Sydow

Durata: h 1.43
NazionalitàItalia 1976
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1976

•  Altri film di Francesco Rosi

Trama del film Cadaveri eccellenti

Un ispettore di polizia, indagando sull'omicidio di tre giudici, trova una pista che lo porta a Roma, tra i palazzi del potere. Qui scopre un disegno eversivo organizzato da alcuni esponenti politici con la collaborazione di funzionari dello Stato. Riesce a comunicare con il segretario del Pci, ma qualcuno lo ferma prima che faccia giustizia.

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Voto Visitatori:   7,88 / 10 (25 voti)7,88Grafico
Miglior filmMigliore regia
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior film, Migliore regia
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Voti e commenti su Cadaveri eccellenti, 25 opinioni inserite

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  15/02/2022 09:10:25
   8 / 10
Splendido ed audace film di denuncia di Francesco Rosi, che fotografa perfettamente l'atmosfera che si doveva sentire negli anni di piombo: non ci si poteva fidare di nessuno, men che meno delle istituzioni.

Meravigliosi i dialoghi, che hanno consegnato alla storia del cinema almeno due aforismi: L'errore giudiziario non esiste e La verità non è sempre rivoluzionaria. Bravissimo Lino Ventura come tutta la schiera di grandi attori che popolano il film anche solo per pochi minuti, Rey e Von Sydow su tutti.

Goldust  @  02/01/2020 17:09:52
   6 / 10
Film di denuncia del solito Rosi, apprezzabile come sempre nel suo esporsi verso tematiche politiche e di palazzo dai risvolti scottanti. Peccato che travesta un film da inchiesta in un giallo spionistico e che ne conduca la danza con un passo troppo compassato, che costringe il povero ispettore interpretato da Ventura ad interminabili silenzi e ad elucubrazioni di ogni sorta. Ed è, inoltre, impossibile da leggere in un contesto storico/politico differente da quello italiano degli anni '70. Piccola ed incisiva parte per Max Von Sydow.

Thorondir  @  27/07/2019 22:46:28
   7½ / 10
Rosi riprende alcune tematiche politiche e la denuncia delle colluzioni tra poteri occulti e non che aveva già mostrato senza remore nello splendido "Le mani sulla città": se lì il film era direttamente politico, quì è innanzitutto un noir/poliziesco dove l'elemento politico entra di soppiatto dopo la prima parte. Coraggio da vendere per un film che mostra l'oscurità italiana metà anni settanta: mafia, polizia, magistrati, addetti alle intercettazioni, politica. A vedere anche ciò che succederà di lì a qualche anno lo si può quasi definire un film profetico. L'unica pecca sta nell'esasperato distacco di Rosi, nel suo voler rendere il film una sorta di oscuro documentario dove i personaggi si perdono nella loro cripticità e forse non riescono ad avere tutta la forza necessaria per trascinare anche lo spettatore in questo torbidume.

DarkRareMirko  @  10/11/2018 23:45:36
   7½ / 10
Film molto molto coraggioso nelle sue denuncie, ed ancor oggi attuale e moderno.

Cast strepitoso (in mise poi molto diverse rispetto a come siam abituati a vedere certi attori, Von Sydow e Salvatori su tutti), intro mummiesco che, credo, ispirerà quello del Nosferatu di Herzog di 3 anni dopo, bella confezione tecnica.

Non il miglior Rosi, spesso manca ritmo purtroppo, ma un film importante (dal sapore di istant-movie) che non dimostra 42 anni.

Matteoxr6  @  18/01/2018 00:37:29
   8 / 10
Ispirato dal sopraffino Sciascia, Rosi dirige magistralmente una pellicola che definire audace è dir poco (1975,1976). In quel periodo sono stati girati diversi e incredibili capolavori d'attualità, estrema attualità, e questo sicuramente svetta tra i migliori. Ottimi dialoghi e distinta lucidità olistica. Evito critiche troppo scontate, alludendo ai soliti cinepanettoni, e dico che oggi, con una situazione ben più rilassata, al massimo ci tocca vedere Il Caimano (e lo dico da estimatore di Moretti).

Spotify  @  20/10/2016 23:45:34
   7 / 10
Coraggioso film di protesta di Francesco Rosi. Fare una pellicola del genere in italia, durante gli anni 70, non era assolutamente cosa facile, e nonostante ai tempi, ne sono usciti di titoli che trattavano la difficile situazione politica nel nostro paese, probabilmente nessun regista si era spinto così oltre, girando un vero e proprio atto di denuncia contro lo stato e contro tutte le branche del governo. La storia si svolge inizialmente in una zona indefinita del sud, dove nell'arco di pochi giorni vengono uccisi alcuni giudici. Del caso se ne occupa l'ispettore Amerigo Rogas, il quale all'inizio crede possa trattarsi di qualcuno che cerca vendetta per aver subito in passato una sentenza ingiusta dai magistrati appena uccisi. Nel frattempo gli omicidi continuano e allora di questa sporca faccenda,cominciano ad occuparsene le divisioni politiche della polizia. Rogas, pur essendo stato estromesso dall'incarico, continua la sua ricerca per conto personale, scoprendo un enorme complotto. A questo punto l'ispettore, per quella che ormai è diventata una questione di principio, tenterà di smascherare la gigantesca macchinazione politica, mettendo a rischio anche la propria vita.
La cosa che secondo me rende questo film diverso da molti altri "suoi simili", è il messaggio, che arriva per direttissima. Rosi, senza peli sulla lingua, condanna aspramente stato, polizia, funzionari e chi più ne ha più ne metta. Ci mostra un sistema politico e governativo marcio, opportunista, disposto a tutto pur di sopprimere le rivolte che all'epoca imperversavano nelle strade. Viene evidenziato anche il lato vile di questo pseudo-governo, il quale ricorre a metodi vergognosi e violenti allo scopo di mostrare che esso è capace di mantenere salde, le redini dello stato. Questa pellicola ancora oggi è molto d'attualità e sarebbe l'ideale, farla visionare nelle scuole. Bravo Rosi, ci ha messo la faccia e con grande determinazione, senza mezzi termini, ha sput****to l'italia intera.
Dietro la macchina da presa, il regista napoletano si dimostra abilissimo, riuscendo a girare sequenze suggestive come quella iniziale che è davvero da brividi. Sembra che sia in corso un dialogo tra il giudice e le mummie, specie grazie ai primi piani sia sull'uomo che sui cadaveri.
Come già ho scritto, il messaggio che il director vuole mandare, è reso forte e chiaro, con sempre dei primi piani enigmatici sugli "imputati" e altri piano-sequenza su ulteriori individui, che trasudano misteri e domande.
Ottimo lavoro fatto con gli attori, tutti resi credibili e fatti calare bene nei panni dei rispettivi personaggi, i quali, son caratterizzati benissimo. Per me Rosi, contraddistingue in maniera particolare Lino Ventura e Tino Carraro. Il primo lo fa sembrare un ispettore di quelli vecchio stampo, introverso e concentrato solo sul suo lavoro (infatti, non presta la stessa attenzione nei confronti del figlio, si può facilmente intuire da una telefonata con l'ex moglie). Per quanto riguarda Carraro, Rosi lo mette nelle vesti del più "luciferino" dei capi della polizia, ci mostra quanto possa essere infame e subdolo un persona che ricopre tale incarico.
Il ritmo è complesso, Rosi assume un tipo di narrazione singolare, diciamo che non pigia mai sull'acceleratore, ma preferisce far immergere lo spettatore pian piano nella storia, facendogli prima credere di assistere ad un giallo quasi classico, per poi cominciare ad addentrarsi in lidi sempre più intricati. A questo punto (parlo oggettivamente), ottenuta l'attenzione dell'astante, il director fa entrare in scena il lato prettamente politico dell'opera, trasportandoci verso un finale imprevedibile. Alla fine, la pellicola scorre via in maniera piacevole. Forse i dialoghi, ogni tanto, sono un po' troppo lenti. Non mancano scene di buona suspense, specie verso la conclusione, dove diventa tutto più intrigante. In questo caso Rosi adotta una fotografia scurissima che sfrutta alla perfezione, dando un tocco decisamente cupo a queste sequenze. Ad esempio, è bellissima la scena dove Rogas, camminando da solo per strada di notte, viene puntato da una macchina bianca. E qui entrano in gioco tutti gli elementi che ho descritto prima.
Il finale è cinico, crudele, magari prevedibile, anche se penso che Rosi l'abbia voluto rendere apposta un po' telefonato. Tuttavia è girato molto bene ed è decisamente pessimista.
La fotografia, come già ho scritto prima, è efficace nelle scene dove c'è più tensione ed in generale è valida, ha dei toni abbastanza pallidi, penso a voler sottolineare l'aura disfattista che domina la pellicola.
Il cast è di altissimo livello: grande Lino Ventura, attore che sinceramente non avevo mai sentito prima di vedere questo film. La performance dell'inteprete romagnolo è seria, dura, quasi sempre l'uomo è scuro in volto. Tutto ciò rende davvero convincente la prova di Ventura, che non sarà magari molto appariscente, però dimostra di essere davvero professionale. Le espressioni non colpiscono, però sono perfettamente in linea con lo stile della pellicola e l'interpretazione dei dialoghi è riuscita. Insomma, una prova che lascia il segno.
Bravo anche Tino Carraro, acidissimo e meschino, riesce in fretta a guadagnarsi l'odio dello spettatore.
Dal mio punto di vista non era necessario coinvolgere in un film così un attore come Max Von Sydow ma bisogna ammettere che il franco-svedese è sempre una garanzia.
Quello che secondo me non permette a "Cadaveri Eccellenti" di guadagnarsi un voto altissimo, è la sceneggiatura. Un po' superficiale, a volte ripetitiva e diverse situazioni sono spiegate male. E' come se lo screenplay fosse poco compatto, slegato in svariati passaggi con lo spettatore che si ritrova a far fatica a collegare i fattori di alcuni punti della trama. Poi, sinceramente non sono riuscito a capire benissimo le motivazioni delle uccisioni dei giudici (vedi spoiler). E' un elemento questo, che, pur essendo il più importante del film, viene trattato, almeno secondo me, con parecchia approssimazione. Cosa alquanto bizzarra.
Il resto funziona discretamente: c'è sicuramente un gran colpo di scena, dei dialoghi che seppur possano sembrare lenti, risultano ragionati e raffinati, una caratterizzazione non male dei personaggi e l'idea base che è molto azzeccata.
Altra cosa così e così è il montaggio, non sempre impeccabile.

Conclusione: coraggio, tanto coraggio di Rosi, che firma una pellicola davvero peculiare. Grandi attori, interessante regia, storia potente e attuale. Peccato per delle evidenti imperfezioni a livello di sceneggiatura. Comunque, dal canto mio, almeno una volta va visto, anche per comprendere in che razza di paese viviamo.
7+ .

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DogDayAfternoon  @  13/12/2014 17:34:12
   6½ / 10
L'inizio era molto promettente, le primissime scene girate nella cripta del convento dei Cappuccini di Palermo sono veramente affascinanti soprattutto nell'alternanza di primi piani tra le mummie e il giudice. Purtroppo però il film non si mantiene sempre sugli stessi livelli, e mano a mano che va avanti diventa un po' ripetitivo ed a tratti anche noioso e la storia stenta a decollare. Von Sydow e Fernando Rey abbastanza sprecati, ma nel complesso è un film ben recitato e diretto.

Manca qualcosa, non appassiona fino in fondo.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  12/04/2014 23:09:22
   8 / 10
Francesco Rosi, dopo avere descritto nei propri film avvenimenti e personaggi socio-politici attinenti alla realtà, si cimenta con il thriller politico di creazione fantastica. I risultati sono molto buoni.
"Cadaveri eccellenti" è un film profondamente legato alla realtà politica italiana della metà degli anni '70: gli anni della strategia della tensione, delle turbolenze sociali (scioperi e manifestazioni a raffica), dell'insorgere di gruppuscoli più o meno rivoluzionari e terroristici. C'era all'epoca un profondo sentimento collettivo di inquietudine e preoccupazione, si stava insomma sempre sul chi-va-là, a parare da un lato eventuali putsch da parte di organi istituzionali impazziti (i famosi servizi segreti deviati e le irrequietudini dei generali) e dall'altro lato a sgominare i gruppi terroristici che spuntavano come funghi.
Se non si ha cognizione di quell'epoca è inevitabile che il film "annoi" e sia percepito come "pesante".
Rosi fa sua un'ipotesi comune all'epoca all'interno dell'influente (allora) comunità intellettuale di sinistra, cioè che i gruppuscoli terroristici fossero solo uno strumento volente o nolente dell'intento destabilizzatore di alte cariche statali con con le loro trame segrete. L'impressione allora (e anche adesso) era che il futuro politico e istituzionale italiano venisse deciso con mezzi e vie non democratiche, senza coinvolgere la gente comune.
A ciò si aggiunge la sfiducia diffusissima allora nei confronti della magistratura (erano i tempi degli insabbiamenti, della severità nei confronti del cittadino comune e della relativa impunità nei confronti dei potenti), riflessa benissimo anche in questo film.
Inoltre allora si aveva ancora fiducia nella drittura morale e democratica del massimo partito di opposizione, anche se si metteva già allora in rilievo i tentativi di accomodamento (di inciucio si direbbe oggi) con la parte al governo e la sostanziale passività e tacito accordo nel mantenere coperti i segreti di stato.
In tutti i film politici precedenti di Rosi (Giuliano, Mattei) erano esposti casi reali non risolti, ambigui, in cui non si conosceva né si sarebbe mai conosciuta la verità. Adesso utilizza questo principio anche nella fantasia. "Cadaveri eccellenti" è un thriller fantapolitico (ma neanche tanto "fanta") in cui i numerosi delitti di persone di alto rango non avranno mai una spiegazione, né il movente, né l'esecutore, né il mandante. Si insinua chi possa essere il responsabile, ma non se ne dà volutamente la prova certa.
Lo spettatore si deve quindi fare una ragione che l'oggetto del film non è sapere chi ha ucciso, ma penetrare e conoscere l'ambiente e le trame che stanno dietro i personaggi uccisi e/o coinvolti. Rogas, il protagonista (un bravissimo Lino Ventura), è un uomo onesto delle istituzioni, il suo dovere va sopra tutto, anche sopra la famiglia. Più si addentra nei meandri del potere e più se ne distacca mentalmente. Si trova in mezzo a un verminaio, a giochi pericolosi che finiscono per travolgerlo.
Il finale è amaro e pessimista (come divenne di uso comune dagli anni '70 in poi): l'unica salvezza sta in pochi integerrimi uomini delle istituzioni e in alcuni giornalisti, i quali sacrificano la loro vita per degli ideali democratici.
"Cadaveri eccellenti" ha una struttura a thriller veramente efficace. Le scene si succedono in maniera staccata e sincopata, ma sempre con tensione crescente. All'interno delle scene il ritmo è lento e quindi invita a guardare i particolari (scenografie molto curate e ambientazioni "suggestive") creando una sottile suspense. Nel finale poi la lentezza crea ancora più tensione, la quale travolge pure l'equilibrio psichico del compassato Rogas.
Ottimo thriller che vale la pena di vedere anche oggi.

baskettaro00  @  09/04/2012 15:53:29
   8 / 10
altra denuncia targata rosi,che la unisce al giallo all'italiana tipica di quegli anni,riuscendo a convincere anche in questo campo poco esplorato dal regista,convincendo con belle sequenze mute e atmosfere azzeccate.
bravo ventura nel personaggio dell'ispettore.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  29/03/2012 16:44:04
   8½ / 10
Amarissimo e spietato film di Rosi, un ritratto nudo e realistico dell'Italia al tempo degli 'anni di piombo', realizzato con un ottimo dispiego di mezzi e con un cast di gran classe, il cui protagonista è un sempre sensazionale Lino Ventura, dal volto rabbuiato e meditabondo, che veste con molta accuratezza i panni dell'Ispettore Rogas, poliziotto serio e disincantato, che crede ancora nella Giustizia, in un'epoca in cui il Terrorismo e la Lotta Armata dilaniavano violentemente il nostro Paese. Partendo dai canoni del giallo classico, con un triplice omicidio di giudici della Procura, il film acquista rapidamente punti forza, sia nella storia gradevole e lineare, sia nell'ambientazione ben ricostruita ed interessante, avvalendosi oltre a Ventura di un cast molto fornito, con attori come Max Von Sydow, Renato Salvatori, Paolo Graziosi e lo stesso Renato Turi in un cameo di pochi secondi. Molto suggestiva è la sequenza iniziale nel convento, così come strepitosa è la scena tra Ventura e Sydow, in cui entra gioco la filosofia pessimista 'sciasciana', che caratterizza impeccabilmente ogni film tratto da un suo libro: in "Una Storia Semplice" Volontè diceva a Favilla "L'italiano non è l'italiano... é il Ragionare!", qui Sydow dice a Ventura che per combattere il Terrorismo non bisogna avere pietà (e di conseguenza, non si può mettere in discussione la Giustizia: quando il prete dice la messa, si crea il mistero perché il sacerdote è tale; quando viene decretata una sentenza, essa è sempre giusta, in quanto il giudice è giudice... concetto complicato e forse sbagliato, ma reso magistralmente dai due interpreti e da Rosi).
In conclusione, un gran film, da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/03/2011 14:35:52
   8½ / 10
Cadaveri eccellenti riprende le tematiche di Lucky Luciano, ma se nel film precedente presentava come un dato di fatto l'impenetrabilità del boss mafioso, in questo film si ha un'escalation da un probabile colpevole o comunque una pista sicura da seguire (tutta l'ambientazione siciliana), fino ad arrivare al punto in cui non vi è alcuna certezza. Tutto diviene più indefinito, "chi comanda chi", "chi manovra chi", in cui lo stesso protagonista (e lo spettatore con lui) viene messo sotto scacco. Più si sale di livello, più il potere diventa indefinito.
Il film di Rosi senza dubbio è molto ancorato alla realtà del periodo e ne riproduce perfettamente quel clima angosciante in cui la svolta autoritaria (sul modello cileno o greco) era un pericolo tangibile e il processo di compromesso storico era in fase avanzata. Proprio considerando il contesto dell'epoca che la frase finale "La verità non è sempre rivoluzionaria" scatenò un mare di polemiche.

Invia una mail all'autore del commento shantaram  @  08/01/2011 01:03:13
   8 / 10
Film vero che lascia trasparire la condizione italiana di sempre. Corruzione, complotti. Cose che non ci lasciano mai. Bellissima opera di Rosi.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  29/11/2010 15:22:31
   10 / 10
ROSI CONFEZIONA UN ALTRO BEL FILM (ANCORA ATTUALE)SUGLI SCANDALI E LE MANOVRE SEGRETE CHE IMPERVERSANO NELLO STATO ITALIANO(PARTI DEVIATE)OTTIMO VENTURA COME PROTAGONISTA SEMPRE BELLE LE MUSICHE DI PICCIONI

Sulla regia di Francesco Rosi
GRANDE COME SEMPRE

Sull'interpretazione di Lino Ventura
OTTIMO VENTURA COME PROTAGONISTA ALTRO ATTORE POCO RICORDATO

Sulla colonna sonora
SEMPRE BELLE LE MUSICHE DI PICCIONI

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/09/2010 11:28:40
   8 / 10
Rosi maestro dei film di denuncia fa centro un'altra volta con questo gioello di film!
In particolare sono splendide le sequenze in cui viene "preparato" l'omicidio...ricordo la prima dopo minuti di silenzio all'interno delle catacombe,o quella finale!
Nel cast anche Max Von Sydow che ha il merito di intrattenere lo spettatore con un monologo davvero interessante!
Un film sicuramente triste,che lascia un forte pessimismo al termine della visione...ma con Rosi ci siamo abituati...
Ottimo

JOKER1926  @  15/09/2010 16:31:40
   7 / 10
Laborioso e raffinato "Cadaveri eccellenti" è un film di grande impatto visivo e mediatico che cerca di rappresentare con una metafora snodante in un'astrusità poetica di fondo il clima dell'Italia di un tempo e di oggi , o meglio "Cadaveri eccellenti" è il gioco voluminoso e volubile dello stato, del potere con complessi e infami giri di marionette, intrighi e colpi bassi.

Rosi, regista coraggioso con film impegnativi a sfondo politico, con "Cadaveri eccellenti" regala allo spettatore una storia sopraffina imperniata su incresciosi "fattacci" che coinvolgono la vita di magistrati, il tutto attraverso una serie di dialoghi penetranti, profondi e a tratti molto filosofici.
La sceneggiatura ideata da Rosi è satura di pregi, piena di colpi di scena; moltissime le scene da ricordare che, scandite da una fotografia sublime, offrono al pubblico momenti inquietanti e artistici di grosso spessore.
La vittoria sul piano tecnico è grande, con un cast di primo livello con Lino Ventura in una prova impeccabile, infatti l'ispettore è un'icona nella pellicola di una grazia oggettiva.
Buona la musica e complimenti per il lavoro circa la fotografia, gli scenari; insomma svariate le scenografie tetre, cupe, pittoresche che sublimano ulteriormente "Cadaveri eccellenti" rendendolo un film di prima fascia sia per il messaggio che per il lavoro tecnico con palesi spunti alla cognizione letteraria e filosofica.
Il finale oscuro e cinico riconferma e tonifica maggiormente la denuncia della regia verso un potere "vago" ma presente, non definito ma stagnante.

"Cadaveri eccellenti" è un film che non sente il peso dell'età, dei suoi decenni; ma ricalca a voce alta ancora l'imbroglio e le manipolazioni politiche, sempre attuali.
Film da visionare, enigmatico e ricolmo di spunti importanti che fanno riflettere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  12/12/2009 14:19:59
   8½ / 10
Tratto dal "Contesto" di Sciascia il film di Rosi è un incubo sulla realtà italiana. Un film tortuoso, in cui la verità sembra perdersi lungo la strada percorsa dall'ispettore Rogas. Un film sull'omertà, sul mistero, sulla violenza e sul silenzio. Tutti concetti espressi nella forte raffigurazione di Cres, personaggio chiave del film.
Lino Ventura offre una prova davvero notevole.

harold  @  09/06/2008 14:31:25
   9½ / 10
Da un romanzo di Sciascia,Rosi trae un film eccellente,condotto con un ritmo
esemplare e un cast d'attori oggi irripetibile.Domina saldamente la scena,nei
panni dell'ispettore Rogas,un Lino Ventura eccezzionale come suo solito.Al
suo fianco,ottimi Von Sydow e Pistilli.Alcune scene sono da antologia nel
genere.Questo film rimane probabilmente,l'ultimo capolavoro diretto dal
regista,che non raggiungerà piu'simili vertici. Efficace la colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  14/11/2007 15:49:57
   8½ / 10
ispirato a "Il Contesto" di Sciascia, Cadaveri Eccellenti è un'apocalittico e geniale studio sulla regione più controversa d'Italia, 'a Sicilia.
"La Sicilia è una realtà fantastica, se non sei fantasioso sei finito" diceva il grande scrittore si**** e Rosi è il suo alter-ego cinematografico.
Un bellissimo viaggio in cui sovrannaturale (si pensi alla scena iniziale!! molto suggestiva) e enigma sembrano intrecciarsi a tal punto da formare la convinzione che è impossibile ricostruire la realtà dei fatti (si pensi alla scena in cui la prostituta e il postino dicono due cose distinte).
Grande talento, grande uso del simbolismo, Rosi mette molta passione e dirige un cast perfetto (simpatica la presenza di Salvatori), tuttavia si scorge una solennità statuaria nei personaggi che rendono pesante una narrazione solitamente veloce dato il genere semi-poliziesco. Non a caso stonano (ed è voluto) i movimenti bruschi del giudice maniaco della pulizia durante la visita di Rogas e appena prima della sua morte.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  05/08/2007 12:35:59
   8½ / 10
Film di denuncia politica di grande coraggio e bravura tecnica.

Rosi mostra delle realtà credibili e di grande portata politica. Il coraggio e la lucidità del regista fanno dei suoi film dei capolavori ineguagliabili.

Rosi rimane un personaggio chiave del cinema italiano, indubbiamente di risonanza e prestigio internazionale grazie alla denuncia di fatti estremamente gravi che nella vita politica italiana non mancano mai.

dgarofalo  @  29/06/2007 09:27:43
   9 / 10
bellissimo film di rosi che mostra la corruzione ke ce nella politica a quei tempi e tutt'ora
lino ventura bravissimo
film da vedere

Il Messere  @  16/05/2007 19:22:14
   7½ / 10
Film impegnato e soprattutto impegnativo di Francesco Rosi che annuncia la carica negativa dell'epoca, come "Tre fratelli".

quaker  @  14/06/2006 23:46:41
   9 / 10
Ottima trasposizione cinematografica de Il contesto di Leonardo Sciascia. Ambientazione siciliana che "sfrutta" una serie di luogi, dai circoli, alle ville (mi pare), agli ossari, per un film con alcune scene memorabili, come l'incontro fra l'ispettore e il Presidente della Cassazione.
Meraviglia che simili film siano del tutto dimenticati, anche se, naturalmente, risentono dell'epoca, ormai lontana in tutti i sensi, in cui sono stati girati. Però questo Cadaveri Ecellenti, almeno, è profetico e meriterebbe per ciò solo di essere rivisto, anhe se non passa quasi mai in Tv e credo sia di non troppo facile reperibilità.

Gra'75  @  22/01/2006 18:50:55
   10 / 10
Film meritatamente incluso fra i 100 migliori film di tutti i tempi.
Girato nel 1975 ed uscito l'anno successivo è tutt'ora di GRANDE ATTUALITA'. La corruzione politica dell'epoca si verifica puntualmente anche oggi.
UN FILM CAPOLAVORO. Lino Ventura eccezionale.

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