burn after reading - a prova di spia (2008)

Sicuramente il voto che ho dato a questo film non rispecchia il suo reale valore, ma personalmente è il film che più mi ha fatto pentire di stare seduto in sala. Di film brutti ne ho visti tanti, di peggiori sicuramente ce ne sono rispetto a questa pellicola ma tra tutte è l'unica per la quale me ne sarei andato dal cinema lasciando la sedia vuota. Non me sono andato giusto perché ero in coimpagnia, non mi era mai successo quindi per me è stato il peggior film.

Non piace ciò che è bello ma piace ciò che piace.

bah...sarà che magari non ho capito bene il film,peò i primi 50 minuti di noia infernale,inizia a suscitare interesse dopo che

SPOILER

amme i Coen non ce la faccio proprio a farmeli piacere
sicuramente l'aspettativa irrisolta è una loro caratteristica caratterizzante di regia simpaticona compagnona ammiccante
si qualche sorrisetto a volte c'era ma... ma MAH non mi è piaciuto
brad in versione istruttore sfigato da palestra non mi è piaciuto
clooney neppure
malkovich non credibile

male joel male ethan male coen

Poco humor, dai trailer sembrava più roccambolesco e grottesco, si salvano le scene fatte vedere nei trialer... proposte e riproposte, come a dire ... ce ne sono altre. invece il film è tutto nel trailer, le parti comiche e durano i secondi del trailer anche! Quanto dura un trailer 2 minuti... ecco quello che si salva di questo film. Troppo brusco commento e in relazione il voto è alto? bah...
Io non lo consiglio sto film. PS: Brad Pitt... ma quando va a fare una scuola di cinema????

SPOILER

Nooo perchè?
Perchè I Coen dopo aver sfornato praticamente solo filmoni, con un cast del genere, hanno realizzato questo anonimo e piatto "burn after reading" ?
Non c'è lo humor che è presente negli altri film ( come "il grande lebowsky") , non ci sono riflessioni piu approfondite sulle tematiche (come non è un paese per vecchi), ne tantomento sulla psicologia dei personaggi (come "burton fink"). Un buon Malkovich e qualche risata a denti stretti è tutto ciò che rimane...
Mezzo punto in piu per la stima, comunque incondizionata, che ho per i due fratelli.

Sulla scia di "Ladykillers", "Burn After Reading" parte come una commedia piuttosto divertente dai personaggi ben caratterizzati. Ci sono tutte le possibilità per fare satira sociale: ipocrisia sentimentale, ossessione per l'eterna giovinezza, ridicolizzazione dei servizi segreti e lo strepitoso Chad di Brad Pitt. Purtroppo, proprio come in "Ladykillers",

SPOILER
Dopo un'ora di film il contorto e inutile intreccio ha la meglio sui simpatici personaggi, la commedia assume toni piuttosto neri e tutta la storia perde il suo significato satirico.
Insomma, questa è la dimostrazione che tanti grandi attori e tanti caratteri ben costruiti non fanno un ottimo film. Ma neanche buono.

Grandissimo!! I Coen hanno reinventato un genere, e che si tratti di noir, commedia, dramma o tragicomica, i loro personaggi finiscono sempre per fare qualcosa di più grande di loro. Il destino maledetto. E quando il cerchio si chiude e sembra di essersi fatta solo qualche risata, si scopre un' agghiacciante indagine sul comportamento umano. Nel finale dove Linda nonostante tutto chiede ancora degli interventi chirurgici ho avuto un brivido lungo la schiena. Straordinario Malkovich, fenomenale Brad Pitt e se qualcuno avesse ancora qualche dubbio su George Clooney. Long Life Coen.

.............. E non 1 perchè Pitt mi ha fatto sorridere (poco poco) quando faceva il matto. Il film è semplicemente penoso, ho noleggiato il dvd e non è valso nemmeno quel €. 1,50.
Brutto ed inutile.

mi aspettavo molto di meglio...
risate 0
divertimento 0

questo dimostra che non basta un cast stellare per fare un buon film...

evitabile

Film scadente e piatto all'inverosimile nonostante un cast favoloso.

non potevano essere più geniali, brillanti ed irriverenti di così i Cohen nel raccontare una società occidentale che in 40 anni circa (dal 1968 annus horribilis dell'escremento umanoide) sta cascando sempre più nel baratro della demenza e dell'idiozia, e la trama è volutamente modesta proprio per far risaltare la stupidità delle azioni quatidiane degli umani, da quello che sta sul gradino più basso della scala sociale agli uomini di rango, fino ai piani alti degli oscuri manovratori di palazzo (C.I.A, servizi segreti, diplomatici ecc..) come a dire che ogni problema è un finto problema, e che tutto ormai è solo una gigantesca *******, dal footing quotidiano del malato di fitness alla scorreggia drammatica di stato del politico di turno, non è forse questa civiltà consumistica e mediatica una gigantesca carnevalata? il sesso ormai vissuto in maniera persecutoria, puro commercio, la sedia col dildo incorporato di clooney poteva fare sfracelli sul mercato a ben pensarci, il target delle donne moderne ne avrebbe senza dubbio decretato il successo, l'esibizionismo ostentato, i cervell tenuti in stand by dai media, la paranoia cospirativa, i tradimenti continui, i matrimoni che ormai sono diventati pura barzelletta da copertura, le operazioni chirurgiche di coloro che un tempo si chiamavano "donne", ometti effemminati tutto look e palestra, corpi che cambiano faccia, ****, tette, liposuzioni su liposuzioni, turgide o avvizzite, passano sotto i ferri, cambiano connottati, mestrui, odori, lavande, sudori, ma è sempre lo stesso vuoto, credono di restaurare la facciata e invece sprofondano nel nulla, è una lezione divina. I Cohen da geni cinici quali sono hanno reso perfettamente tutto ciò, molti purtroppo non ne hanno carpito l'umore pensando di rivedere chessò un altro lebowsky, ma la poetica dei Cohen c'è ancora, è tutta li, s'è fatta solamente un attimino più sottile.

mi sono iscritto quando ho visto i voti degli altri utenti....

SPOILER

vabbè la parte di un istruttore non proprio geniale, ma non totalmente scemo.
quando sembrava che prendesse quota questo film è precipitato rovinosamente.

“Cristo, che ***** di casino. Che ne abbiamo imparato, Palmer? Non lo so, forse abbiamo imparato a non farlo più,anche se non so che cosa abbiamo fatto. Cristo, che cazz.o di casino!”

Ultima fatica dei fratelli Coen sulla scia del capolavoro Non è un paese per vecchi che ha in comune un aspetto interessante con questa ultima pellicola: l’impossibilità di arrivare al grande pubblico in modo diretto indipendentemente da che genere di film facciano. E questo, a parer mio è una fortuna, forse non per le loro tasche perché è dimostrazione che i Coen son rimasti negli anni ancorati al loro desiderio di fare Cinema e non marketing.
Burn After Reading è una commedia nera divertente e acuta. Non so cosa cercavano i molti detrattori di questa pellicola: forse di rotolare giù dalle poltroncine della sala dalle risate un po’ come farebbero per le commedie alla De Sica. Ma qui non è comicità ma ironia. Il fine è produrre un sorriso e non strappare una fragorosa risata chissà con quale espediente (una parolaccia o un rutto). E i fratelli ce la fanno benissimo con una sceneggiatura ironica a tratti grottesca e terribilmente intelligente. Il plot si sviluppa in modo rapido senza un momento di stanca rimanendo interessante costantemente.
La prova alla regia è sempre ottima e gli attori sono fantastici in pieno stile Coen dove i personaggi risultano sempre originali e interessanti. Malkovich , Pitt, Clooney e la brava McDormand molto presente nei film dei fratelli: una propria ditta gestita a livello familiare.
Sottolineo ancora la bontà di questa pellicola che sicuramente non si innalza certo ai fasti e ai livelli di Non è un paese per vecchi ma risulta un’ottima pellicola. Incredibile il ridotto insuccesso al botteghino nostrano.

mamma mia ragazzi....non vi vedete sto koso....un film skifosissimo.
Eppure dato il cast non sembrava poi mika male....bhàààà...non capisco sinceramente tutti questi voti così alti...kmq....i gusti sono gusti

Premetto che ho visto solo 3 film dei fratelli, ma leggendo i vostri commenti sembra che questi 2 signori abbiano un loro stile e che per apprezzare i loro film bisogna capirlo, se no non piacciono...

Ma io dico, questi fratelli Coen fanno film per gli spettatori o per loro stessi?
Sarò io che non sono adatto al loro stile, ma davvero i loro film non mi piacciono e questo (dei 3 che ho visto) è il peggiore...
DEGUSTIBUS...

Film quasi imbarazzante, così come i voti che ho visto, veramente sproporzionati rispetto al contenuto esposto.

regia ed attori famosi si... ma non si può vivere di rendita!!!

se avete intenzione di andare al cinema mi raccomando: evitatelo! rimpiangerete di aver buttato i soldi

Film che se non lo vedete non perdete granchè.

Brad Pitt e George Clooney fuori dai loro soliti ruoli dove sono più a loro agio.
Infatti il ruolo di brad pitt è stato interpretato abbastanza bene ma sicuramente se lo faceva un attore con più vena comica certe scene venivano meno forzate..Anche se si è apprezzato soprattutto lui perchè forse era l'unico che dava un po' di sorriso al film.
George è sempre bravo,ma in questo ruolo è sprecato...

Da segnalare che le attrici in questo film sono anonime e poco adeguate sia per presenza che per bravura (e men che meno per aspetto fisico..sigh!), anzi forse per il ruolo di una in particolare, addirittura odiose!
Insomma sono delle tardone!!!

SPOILER

a me non è piaciuto per niente!!! un film assolutamente senza alcun senso, senza trama. alla fine esci dal multisala chiedendoti perchè tra tanti hai scelto proprio questo film!

Fare rapporti con altri film è sciocco. Immaginare al posto degli attori partecipanti (Pitt, Clooney, ecc.) altri, non ha senso (altrimenti non esisterebbero i casting). Quello che voglio dire è che la commedia non è bella. Più volte sentivo ridere, ma non si rideva per battute esilaranti o per scene entusiasmanti. Inoltre, ci sono pause che fanno addormentare perchè troppo lunghe.


SPOILER

Ammetto che al cinema hanno riso in molti e, per questo, mi limito a dire che il voto è la MIA pura e semplice OPINIONE.
Diciamo che potete andarlo a vedere, ma a vostro rischio e pericolo.

I Coen gli adoro per i loro film drammatici, ad ogni modo le loro commedie sono ottime e questo "burn after reading", (a prova di spia cosa centra?) cerca quasi di legare i due grandi generi che i fratelli hanno sempre utilizzato.
Al di la della McDormand, diverse parti di questo film mi hanno ricordato "Fargo" mentre lo sviluppo di altri personaggi "fratello dove sei?"

questo film sa essere divertente/satirico e spietato con una facilità che lascia di stucco

Sono rimasto molto deluso da questo film, perchè:
- la trama non esiste, anche un film comico dovrebbe averne una;
- le interpretazioni sono insulse. Vi sono grandi attori come Pitt, Clooney e Malkovich che non si sono impegnati proprio. Tutti sono dei tonti inespressivi e senza psicologia.
- non fa ridere in nessun istante; quando ci tenta è talmente grossolano che non si merita risate.

Insomma il vuoto profondo e la convinzione che ormai si stia arrivando a livelli sempre più bassi, forse il cinema ha già dato tutto.

Sinceramente a me è sembrato noioso. Non riesco a vederci niente di positivo in questo film. Ho rischiato più volte di addormentarmi.

Bah dopo la prima mezz'ora non lo reggevo più. I film dei Coen non mi sono mai piaciuti particolarmente e questo non fa eccezione. Dopo i 30 minuti dell'ennesima esternazione sulla sfiducia e l'ipocrisia dell'uomo dei due fratelli mi sono messo a scherzare e fare lo scemo con i miei amici al cinema e non ho più seguito il film, mi sarei addormentato altrimenti. Io sinceramente non lo consiglio. Per quello che ho visto mi è piaciuta la prova di McDormand e del simpatico Pitt.

Bellissimo film dei fratelli Coen, personaggi ben tratteggiati e intreccio molto interessante, seconda parte dal ritmo molto più veloce.


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Finale ben fatto, anche se non ho capito una cosa,

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Comunque davvero bello e bravissimi gli attori! Consigliato.

Sono andato a vederlo visto i numerosi voti positivi dati su questo sito... . storia banale che ti lascia l'amaro in bocca nel finale....ho visto 3 coppie di ragazzi scappare prima della fine del film e la gente lamentarsi con vocione alto..gridando ma che ****** è!!!
insomma sconsiglio vivamente di andare a vederlo al cinema...anche di comprarlo ....

E intanto zitti zitti i Coen continuano a non sbagliare un film… L’ultima fatica dei fratellini è una brillante (quanto nerissima) commedia degli equivoci nobilitata da un cast mostruoso (una menzione speciale per Pitt) e a tratti addirittura geniale…

Plot abbastanza originale e ben scritto, i fili narrativi si intrecciano più che bene malgrado qualche forzatura di troppo, forse però alcuni spunti meritavano una trattazione più approfondita così come il finale che sembra un pelo troppo sbrigativo… Peccato per questi difettucci perché Burn After Reading è indubbiamente una delle cose migliori di questo inizio di stagione cinematografica…
Divertente ma anche grottesco non lesina una critica verso la moderna società americana malgrado qualche stereotipo di troppo...

I Coen hanno fatto di meglio è vero, ma magari ne uscissero di più di film di questo livello…

Film che risalta l'pocrisia di alcune figure della vita americana (e non solo, mi riferisco in particolare al dirigente della CIA che non sa perchè realmente segue una linea di operazioni) in un noir con alcune scene che strappano qualche risata. Film che scorre bene senza una trama impegnativa piacevole per trascorrere una serata non impegnativa.

nulla di che...mi aspettavo qualcosa di +..ma è un mio punto di vista..

Non sarà un capolavoro memorabile, ma questa gradevole commedia dei Coen sa far divertire pur trasmettendo il loro consueto devastante pessimismo sul genere umano. Lo fanno intrecciando le demenze e le piccole fragilità di personaggi comuni, mediamente mediocri, che in un modo o nell'altro tentano di uscire dall'anonimato. Frances McDormand continuerà ad inseguire il suo sogno di chirurgia estetica anche di fronte alla tragedia (opportunamente sublimata nel nonsense ironico dei Coen); qualcuno ci lascerà la pelle; la CIA farà la CIA pur non avendo chiaro di cosa si stia occupando: il dialogo finale nella stanza dell'Agenzia è una strepitosa chicca che da sola vale il prezzo del biglietto.

"Mediocri in salvo di tutto il mondo, ovunque siate, ego vi assolvo".

Leggendo i commenti noto che per forza si vuole trovare chissà quale significato profondo a questo film dei fratelli Coen che in realtà senso non ha.

E sicuramente se le sottotraccie sono quelle individuate da tanti critici è evidente che quantomeno sono state sviluppate male....

In realtà Burn After reading è una commedia malriuscita tecnicamente ineccepibile.
Malriuscita perchè costruita su una sceneggiatura delle coincidenze (non il massimo di originalità) che non sa nemmeno giocare sugli equivoci.
Il film infatti non diverte nè nella storia che racconta nè per particolari battute ma più che altro fondandosi esclusivamente su personaggi geniali, scritti in modo completo e interpretati da quello che di meglio offre la piazza con mensione speciale per Clooney e McDormand.

Un commedia di maniera con un intreccio da seguire con impegno dove comunque si ha la sensazione che ci sia "troppa carne al fuoco".
Il film gira a vuoto e alla fine se non si riesce a cogliere il suo lato grottesco e le sue intepretazioni rimane non solo INSIPIDO ma del tutto deludente.

Esempio che i Coen pur peccando di un eccessivo manierismo sono sempre incisivi nella commedia peccato che non si possa sempre dire lo stesso sugli altri generi, ma questo è un altro discorso visto che in molti sosterrebbero il contrario

Tutte le volte (ho preso altre grosse fregature da questi registi) che tento di eccepire qualche cosa, sento dire: ma sono i fratelli Coen, ma questo è il loro stile, ecc.
Ma perchè questa deve essere una attenuante?
Il film strappa due sorrisi di numero ma il prezzo da pagare è troppo alto per il povero spettatore che deve sciropparsi le menate mentali di personaggi stupidi.
Io miro all'intelligenza, a qualcosa che mi faccia ragionare, riflettere, che metta alla prova il mio intelletto.
Se mi presenti dei personaggi stupidi (e qui ce n'e' più di uno) e caratterizzi il personaggio in tutte le sue sfaccettature e approfondisci le sue vicende e le intrecci con altri personaggi quello che passa sullo schermo rimane lo stesso ancorato alla stupidità.
Non è che perchè sei stato bravo negli intrecci, perchè mi presenti il film in maniera particolare, allora il tutto si trasforma in qualcosa di ricercato e da palati fini.
Oppure mi presenti la stupidità umana per darmi un insegnamento, fai vedere gli errori per provocare qualcosa in chi guarda, ma anche questo non è vero perchè il finale è un inconcludente nulla di fatto... un non sappiamo nemmeno noi cosa è successo.
Può sembrare estremamente sibillina questa affermazione per chi non ha visto il film ma anche troppo chiara per chi lo ha visto.
Io sono sempre più portato a credere che se io producessi un film e mi sforzassi per renderlo, incomprensibile, vuoto e pessimo ancora una parte della gente si sforzerebbe a interpretarlo e in parte a giudicarlo positivamente.

Non siamo di fronte ad un capolavoro, certo, ma ce ne fossero di film così. Attori che prendono in giro stereotipi e, insieme, loro stessi, una vicenda talmente assurda e infarcita di grottesche ed esilaranti situazioni, con equivoci annessi, da confluire per forza in una risoluzione tanto paradossale, quanto tristemente "reale". Lo scorcio di mondo "spiato" per tutto quello che ha di sciocco, cinico e telefonato è l'esca per dare una sbirciatina anche su una buona fetta d'idiozia attuale dilagata per il mondo. Ma, nonostante questo, si esce col sorriso.

[Un Malkovich come sempre geniale, un Clooney esilarante, una Swinton graffiante e un improbabile Brad Pitt (molto divertente) concorrono notevolmente alla riuscita del tutto.]

SPOILER

Divetentissima (e nerissima) commedia dei due fratellini terribili. Si ride e si rimane vagamente inorriditi dal concentrato di imbecillità casuale che emana ogni personaggio e dalla capacità dei Coen di costruire un intreccio totalmente privo di senso e dominato, appunto, dall' idiozia totale dei caratteri coinvolti.
Come in molti altri lavori di questa grandissima coppia di registi/sceneggiatori/produttori, emerge un profondo sconforto e una infinita sfiducia nel genere umano. Tanto, in fondo, sono tutte stupidaggini.
Forse è leggermente sottotono e, in alcuni momenti, la narrazione si appesantisce un po'. Ma ciò non toglie che sia un delizioso gioiellino.
Ottima la prova di tutto il cast.

INUTILE E NOIOSO.
SENZA STORIA... SENZA ARTE NE PARTE!

QUESTA è L'ULTIMA POSSIBILTà CHE HO DATO AI COEN.

allora..la sufficienza devo dargliela non fosse altro che per la buona interpretazione di clooney e quella ancora migliore di malkovich,mentre non mi ha entusiasmato pitt..detto questo alcune situazioni che si vengono a creare all'interno della storia sono molto originali,anche se tutto sommato il film si va a concludere in maniera piuttosto scontata..la genialità dei registi non si discute,però sinceramente anche da loro mi aspettavo qualcosa in più!!all'interno della pellicola oltretutto si alternano scene divertenti a momenti decisamente lenti..il consiglio è quello di vederlo,senza grosse aspettative!

Mi dispiace che ci siano tutti questi voti negativi per un film che invece è una boccata d'ossigeno, nel vuoto cosmico della programmazione cinematografica generale.
Difficile centrare l'obiettivo, dopo una capolavoro come "Non è un paese per vecchi", ma quei ragazzacci dei Coen riescono a sfornare una "commedia" nera davvero riuscita, che inizia e si conclude con una significativa visione satellitare del nostro pianeta, quasi a voler dire che di idioti al mondo ce ne sono fin troppi. E il peggio è che si prendono tremendamente sul serio, causando una concatenazione di fatti privi di senso che scaturiscono in conseguenze disastrose.
"Burn after reading" sembra lo sviluppo filmico della foto assurda in cui Bush legge un libro al contrario il giorno dell'attentato alle torri gemelle. Non c'entra niente, dite? E invece secondo me c'entra eccome: a volte accadono cose, nella piccola e nella grande scala, che appaiono assolutamente prive di senso ma ricadono su una moltitudine di persone.
Qui, come in tutti i film dei Coen, tutto succede quasi per caso, la trama si spezzetta in molte sottotrame che cozzano tra loro, i personaggi appaiono e scompaiono repentinamente, le cose si fanno tragiche o risibili senza che si abbia il tempo di prenderne coscienza… come nella vita reale.
Si ride a denti stretti, si riflette sull'imbecillità, si viene trascinati nella storia con una colonna sonora tonante, anch'essa del tutto sproporzionata rispetto alla miseria dei fatti.
L'ironia si spande a piene mani ma tutto inizia e termina apparentemente senza un nesso logico. E l'entropia aumenta esponenzialmente, come nella vita reale.
Joel e Ethan, continuate così!

Cast azzeccatissimo per l’ultima fatica dei fratelli Coen, che ritornano alla black comedy confezionando un film riuscito e convincente. La loro ormai immancabile ironia cinica colpisce ancora una volta la società americana, ovvero occidentale, rimarcando quella denuncia di vuoto assoluto già intrapresa alla grande nel thriller Non è un paese per vecchi. Qui i toni sono più leggeri, ma nemmeno tanto, il sarcasmo non risparmia nessuno, il non-sense, la casualità della “nostra cultura” emerge in modo più che evidente e non ci consoli il fatto che i protagonisti siano intellettualmente ipodotati.
Si ride, si, delle nostre fobie, manie, ossessioni, resta comunque un retrogusto amaro, una gelida consapevolezza di non ritorno(?) Il nichilismo dei coen colpisce duro, anche se lievemente mimetizzato dalla farsa, per fortuna colpisce e affonda la superficiale filosofia del pensiero positivo a tutti i costi, che ci ha decisamente stancato.
Il film non è una mera parodia degli spy-story, c’è molto altro, geniali Coen!

Il titolo in lingua originale "Brucia dopo aver letto", (molto più accattivante), è un invito a non perdere questo nuovo film dei fratelli Coen.
Una sceneggiatura geniale e surreale con una storia raccontata magistralmente grazie all'ironia ed al nichilismo tipico dei Coen.
E' una commedia ed al tempo stesso un attacco alla società: criticano il mondo delle spie ma non ridicolizzandoli, anzi, vengono umanizzati e li avvicinano alla vita comune... quella di tutti i giorni.
Un film dove in realtà non succede niente: nessun complotto, nessun intrigo, nessun segreto, nessun nemico.
Gli autori portano la storia su binari diversi da quelli che lo spettatore attende nei film della CIA: non ci sono scambi di documenti, ne spie internazionali ne inseguimenti. Vengono rotti tutti gli schemi "tipici" degli agenti segreti.
Brad Pitt da Oscar, nonostante sembri un bambino brutto e scemo!


SPOILER

il cast è stellare e gli attori sono di mio gradimento....ma..... questo film non merita assolutamente di essere visto..... non fidatevi della gente che gli attribuisce 8 o addirittura 10. sono giudizi che non stanno ne in piedi ne in terra.
il film inizia male e finisce ancora peggio, le risate sono praticamente assenti la trama è grottesca, la storia è intrigata.... per il resto è un film lento e "BORING"(noioso)

non nego che mi ero lasciato trasportare completamente dal cast, dalla invogliante pubblicità e dalle recensioni, ma come molte volte succede non sono gli attori che fanno il bel film

Sicuramente tra i film più brutti ora in circolazione.
Assolutamente non all'altezza delle aspettative.
Per nulla comico, a tratti grottesco e in alcuni momenti risulta per sino FASTIDIOSO. Trama inesistente.
Pitt, a mio avviso, si dimostra completamente non adatto a ruoli comici di questo tipo. Clooney strappa una sufficienza!!
Comunque, da un cast di questo livello ci si aspetta molto di più.

bel film di una comicità intelligente...gli stereotipi umani sono ben rappresentati dagli attori...finale decisamente vero e crudo..da guardare

Fuori dal cine ho sentito una ragazza spiegare ai suoi amici il senso del film, che a loro presumibilmente non era piaciuto, e tra le altre frasi c'era "Ma questi sono i Coen!".
Ecco, questi sono i Coen, questo è il loro senso della commedia dove la vera tragedia nasce perlopiù da cose cretine e questo perchè la gente è sciocca, megalomene, insicura, superficiale come tutti i personaggi della storia.
Il divertimento è dato dall'importanza eccessiva che ognuno dei protagonisti da alla propria vita e alla propria persona - dalle sfuriate da (falso) boss di Malkovich all'imprescindibile necessità della chirurgia estetica della Mc Dormand - fino a generare una situazione di reale tragicità e senza che nemmeno si abbia il tempo di accorgersene i Coen ci sotraggono i personaggi ai quali ci eravamo affezionati nonostante la loro vuota sventatezza.
il loro umorismo è cinico e l'imbecillità senza possibilità di salvezza: se si ce la cava è per caso, non per reale capacità, tanto la CIA quanto una segretaria di palestra.

Penso che tutti questi voti bassi siano dati dall'incompensione di fondo del termine commedia che non classifica solo le avventure di Pierino o le scorribande di Wilbursmitt come molti invece credono.

Lo sitle dei Coen. Non mi fa impazzire, sinceramente (Non è un paese per Vecchi esula da discorsi di questo tipo, ovvio), ma questa pellicola, in bilico tra il nichilista, il pungente e il grottesco, l'ho decismente apprezzata. Parte del merito ovviamente va anche ai quattro attori protagonisti (Malkovich, Pitt, Clooney e la Swinton, che non deludono mai), nonché a J.K. Simmons (lo Schillinger di Oz) che, a mio avviso, è fenomenale, sia che interpreti ruoli drammatici sia che interpreti ruoli "leggeri" come in questo caso.
Il discorso finale, con la sua sottile idiozia, è stupendo.

"Allora? Cosa abbiamo imparato?"

Brucia dopo leggendo è un'eccellente black comedy dei coen, tanto per cambiare.
Originale, estremamente scorrevole, ricca di personaggi curiosi, irresistibili. E george clooney, che per fare un regalo alla moglie costruisce una sedia a dondolo con tanto di dildo-uppercut incorporato, eleva i sogni erotici del gentil sesso ad un livello decisamente superiore.

Devo dire che a me è piaciuto parecchio,direi che non si poteva chiedere di meglio ai Cohen,dopo il magnifico,cupo e tristissimo "Non è un paese per vecchi".E' una commedia degli equivoci,girata come una spy-story e che non manca di riproporre temi cari ai registi:l'amoralità dei protagonisti di "Fargo" o la stupidità di quelli di"Fratello,dove sei?",tanto per citare i primi che mi vengono in mente...insomma tutte quelle sfumature che ti rendono impossibile non amare qualsiasi personaggio tu abbia di fronte quando vedi un film dei Cohen,senza contare che,oltretutto,si ride di brutto grazie ad un Pitt in forma smagliante e ad un Malkovich stre-pi-toso...quindi tanto di cappello(di nuovo) ai due fratelloni,con l'augurio/speranza che la loro forma continui a mantenersi su questi livelli ancora a lungo.

P.S. Per tutti quelli che l'hanno trovato brutto e noioso:Pazientate!!!Natale è vicino,col suo carico di Boldi/DeSica/Pieraccioni/Panariello e compagnia....Tenete duro!!!

E' sicuramente tra i film più brutti che abbia mai visto.
Noioso, nessuna storia da seguire, non coinvolgente, finale da brivido.
Mi è piaciuto il personaggio di Pitt, ma sinceramente da questo cast ci si aspettava molto di più.

Solo i Cohen potevano fare una commedia e girarla come un thriller.
Molto divertente e genialmente scritto, Burn After Reading può anche essere interpretato come una critica alla Cia e alla sicurezza nazionale americana.
Personaggi volutamente molto stupidi, interpretati da dei magnifici Pitt (forse il migliore), Clooney, McDormand (irresistibile), Malkovich (il più serioso), Swinton ecc.
Impossibile non apprezzare questo film; chi si annoia ha dei seri problemi, e comunque la perfetta regia dei fratelli basta e avanza anche nel caso in cui non ci si diverta.

Imperdibile (soprattutto per chi va al cinema).

Mi aspettavo sicuramente di meglio,molto noioso,soprattutto la prima parte.
1 voto e mezzo in più per l'interpretazione di brad pitt,veramente ottimo!

I Coen affrontano il post orgasmic chill del capolavoro "Non è un paese per vecchi" richiamando a sé il fedele amico George Clooney e buttandosi a capofitto in una commedia cinica pregna di tutti i temi a loro cari. Ed il risultato è scoppietante.
Il punto di partenza, come in tutte le pellicole dei geniali fratelli, è una cosa di alcuna importanza: un dischetto contenente dati di un megalomane agente CIA di basso grado, che scatenerà un turbinio di vicende troppo grandi per i piccoli, stupidi e vacui protagonisti.
Dopo una prima mezz'ora introduttiva, il film decolla ed è uno spasso vedere come ogni singolo personaggio sia perfetto nella sua meschina vuotezza: Brad Pitt è un assoluto fenomeno col suo personaggio fitness addicted, così come la McDormand e le sue irrinunciabili operazioni di chirurgia estetica, per le quali scatenerà un inferno, Clooney ed il suo pavido piacione, lo straordinario e rinato John Malkovich, un perdente megalomane e l'algida Tilda Swinton.
Alla fine, come da copione abituale Coen,

SPOILER
Dispiace vedere, come al solito, che molti spettatori si rifiutino di accettare il cinema nichilista e cinico dei Coen, abbandonandosi a commenti superficiali e sgraziati, come se si trovassero di fronte all'ultimo capitolo degli Ocean's Numbers. Peccato, sì, ma più per loro che per il cinema.

Completamente daccordo con Matteo...
I Coen a oggi sono i migliori registi in circolazione, la capacità di passare da un thriller pluripremiato come "Non è un paese per vecchi" a una commedia sofisticata e assurda modello "Burn After Reading" è, al momento, una caratteristica più rara che unica, e se non riuscite a divertirvi con un prodotto del genere il problema è unicamente vostro.
Il film spazia dalla satira sociale alla parodia, prendendo di mira i vecchi classici di spionaggio in cui i colpi di scena si susseguono progressivamente: il tutto è rielaborato seguendo un verbo cinematografico divenuto nel corso degli anni un vero e propio marchio di fabbrica, per una commedia raccontata e sviluppata costantemente sulla base della casualità.

Come diavolo è possibile non ridere fino a star male in un film del genere? l dialoghi negli uffici della Cia, la prima telefonata tra Pitt e Malkovich, le panchine del parco, il macchinario proggettato da Clooney, la palestra, la sequenza finale....niente è scontato e ogni cosa prende una piega completamente imprevedibile, con i due registi bravi a non sprecare nemmeno uno dei caratteri a disposizione: Brad Pitt è l'attrazione principale e il film spicca il volo con la sua entrata in scena per una prova attoriale caratterizzata da una naturale e spontanea "stupidità"; Clooney (ormai ospite di vecchia data per i Coen) è una garanzia, Malkovich un gigante, la McDormand un gradito ritorno.

Pur essendo un divertissement scritto e diretto in pochissimo tempo, Burn After Reading conferma una vena ritrovata per due registi da applausi a scena aperta...impossibile non rimanere conquistati da un film del genere.

è pazzesco che un film da pattumiera come "Io vi troverò" abbia consensi migliori rispetto a questo piccolo gioiello dei Coen (e si scrive senza "h" maledizione). Così come per il capolavoro "Non è un paese per vecchi", mi viene da pensare che i film di due tra i migliori cineasti viventi non siano capiti dal grande pubblico o che ci sia una certa ritrosia verso le trame di certo non classiche nè a lieto fine. Forse si preferiscono i film purgati da ogni accenno all'ironia nera o senza trama che vada minimamente fuori dagli standars, non so, sta di fatto che questa commedia nerissima dei geniali fratelli resta, seppur un minore, un film gradevolissimo e intelligente. Regia limpida, classica e funzionale, attori bravissimi, si respira aria da film a basso costo anche con la presenza di un cast stratosferico, di cui va segnalata l'interpretazione di Pitt e della McDormand. E' geniale come da una sciocchezza (il cd) nasca una vortice surreale e distruttivo, che porta gli sciocchi protagonisti a rovinarsi la vita. Una tragedia degli idioti, si potrebbe definire, in puro stile Coen. Nessuno ne esce bene, tantomeno la CIA. Da ricordare gli ultimi dieci esplosivi minuti. E poi stiamo parlando dei Coen, porco giuda

SPOILER

Ovviamente le opinioni sono personali ma quando entri al cinema non vedi l'ora di andartene...
Impresentabile ed osceno nei contenuti, nella forma e nell'interpretazione!!

Veramente noioso e inutile!
Da due geni che hanno nel curriculum "Fratello dove sei" e "Il Grande Lebonsky" non te lo aspetteresti davvero!
Peccato.

Quando ad una sceneggiatura intrigante e geniale si unisce un pizzico di ironia e parodia , il voto non può che essere più che buono. Inoltre ottimo il cast, in particolare superba l'interpretazione di Pitt.

Il treiler mi diceva poco e il film è anche peggio senza ne capo ne coda. Questo film non a significato.

Grande ritorno dei cohen dopo l'appannato non è un paese per vecchi; cast superbo, sceneggiatura di gran livello, humor nero pestlienziale nascosto dietro situazioni apparentemente comiche. oltre a malkovich nota di merito per brad pitt, attore estremamente sottovalutato

omg(per i profani oh my gold)terzo film della serie potevo starmene a casa(con le ulti uscite "x-files voglio crederci" e "doomsday")la regia non mi è dispiaciuta ma la trama sembra quella di una maglia di cotone vecchio...il film non riesce a partire e personalmente dai nomi del cast mi aspettavo di meglio(da fan di gorge nn ho potuto dargli meno di 4)...confido di spezzare questa serie pessima di film da dimeticare la prossima settimana con l'uscita del cult sfida senza limiti le due icone di hollywood non possono deludermi(dalla mummia invece nn mi aspetto nulla)

Divertente in generale.. Parte lento, crea la situazione e come l'ha creata è un susseguirsi di avvenimenti alcuni prevedibili, altri molto meno, ma esci dal cinema piuttosto soddisfatto se ti va di passare una serata non impegnata, ma neanche monotona.

Assolutamente delizioso, ma non è (purtroppo) un altro "Fargo". Lo sfottò della Cia è all'acqua di rose, anche se verso il finale (l'incontro della Swinton con i russi) potrebbe ricordare l'imperdibile "1,2,3" di Wilder.
Un'esercizio di stile dei Coen, ancora una volta una gioiosa "vacanza", con Clooney e Pitt commedianti di classe, ma a tratti irritanti nella loro vaquità.
Due o tre sequenze memorabili (la Swinton nel parco in cerca di single, e sceglie Clooney: chi le può dar torto?), un luciferino Malkovich (il migliore del lotto) e una generale sensazione di freddezza.
Il "gelo" che tramanda non è del kgb ma del professionismo consumato (e riciclato) dei Coen, tremendamente bravi ma proprio per questo assai sottotono

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