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La nuova frontiera dello schockumentary, o un limite spostato un pò più in là riguardo quanto un mucchio di giovani persone con pretese documentaristiche è disposto a spingersi per ottenere un pò di notorietà (che hanno poi ottenuto, eccome).
'ste giovani persone poi mica lo ammettono che fanno tutto ciò per questi motivi ma, anzi, perculano sino in fondo l'incauto spettatore dicendogli, con tanto di disclaimer ad inizio film, che loro vogliono "offrire uno spaccato ed una critica relativamente alle condizioni di povertà che soffrono certe persone".
Boh.
Inframmentando stunt degni di Jackass, questa volta realizzati da veri barboni però (mitico Rufus Hannah, quello in copertina, vero simbolo della serie, ora per fortuna comunque toltosi dalla strade) a vero trovarobato amatoriale tutto s*****ttamenti e risse, almeno si rifletta un pò sull'inutilità della violenza.
Penose le sezioni "bumhunter", o roba simile, dove un tipo della crew cerca di notte barboni da usare per lo show dando loro pochi dollari o qualche panino.
Qualcuno ha superato in ignominia Jacopetti e Prosperi insomma.
Tra squallori assortiti un'ora scarsa passa comunque più o meno in fretta regalando pure la sufficienza ad un documentario molto shock ma molto poco cinematografico.
Seguiranno altri 3 film, vari madiometraggi extra, 1 spin off ed un reportage.
L'ispirazione di questa saga, più che Mondo cane, Faces of death ecc., è il già citato show Jackass ma quest'ultima creatura di Jeff Tremaine è miliardi di anni luce più avanti sia riguardo la moralità sia riguardo il senso cinematografico.