brutti, sporchi e cattivi regia di Ettore Scola Italia 1976
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brutti, sporchi e cattivi (1976)

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locandina del film BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI

Titolo Originale: BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI

RegiaEttore Scola

InterpretiNino Manfredi, Maria Luisa Santella, Linda Moretti, Franco Merli, Maria Bosco, Giselda Castrini, Alfredo D'Ippolito, Giancarlo Fanelli, Marina Fasoli, Marco Marsili, Ettore Garofolo, Clarisse Monaco, Beryl Cunningham, Silvia Ferluga, Assunta Stacconi, Omero Capanna

Durata: h 1.55
NazionalitàItalia 1976
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 1976

•  Altri film di Ettore Scola

Trama del film Brutti, sporchi e cattivi

In una baraccopoli romana vive una famiglia di immigrati pugliesi composta dal vecchio e tirannico padre, Giacinto, dalla moglie, dieci figli e uno stuolo di parenti. Scopo principale di questi è impadronirsi del milione che Giacinto ha ottenuto per la perdita di un occhio.

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Voto Visitatori:   8,17 / 10 (66 voti)8,17Grafico
Miglior regia (Ettore Scola)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior regia (Ettore Scola)
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Voti e commenti su Brutti, sporchi e cattivi, 66 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

The BluBus  @  02/03/2022 12:46:42
   8 / 10
Una delle commedie più cattive mai fatte, rallenta un po nella seconda parte, per il resto geniale.

deadkennedys  @  23/09/2021 14:54:08
   9 / 10
Coraggiosissimo film che rompe totalmente schemi e stereotipi cinematografici. Ancora oggi è da considerarsi Avanguardia, per l'esplicitezza delle immagini, per i contenuti e per come vengono trattati. Forme di degrado umano che rifuggono ogni vittimismo, degne del miglior John Waters.
La forza della vita, la fame dei sensi, che ostinatamente contro tutto e tutti continua, a ma il prezzo da pagare è sempre l'innocenza primigenia.

Invia una mail all'autore del commento marlamarlad  @  17/08/2018 13:53:18
   10 / 10
Uno di quei film che restano eterni scolpiti in grazia perpetua.

VincVega  @  17/08/2018 12:34:16
   9 / 10
Spettacolare ritratto di degrado generale, in cui fanno da padrone l'avidità e l'assenza di moralità. Scola dipinge una realtà forse un po' estrema e grottesca, ma non così inimmaginabile della periferia fatiscente italiana, allo sbando anche per colpa dell'assenza delle istituzioni.

I personaggi compiono nefandezze continue, incluso Giacinto, il capofamiglia, forse il più crudele, però viene quasi da prendere le sue parti, dato che ha praticamente contro tutti i parenti.

Nonostante sia un film praticamente privo di una trama, non mancano scene memorabili. Mi viene da pensare l'inizio, con la presentazione della famiglia, tutta accatastata in una piccola casa, con gente che tromba, si mena, uno addirittura passa con la vespa. Succede di tutto. Oppure il sogno di Giacinto, in cui i personaggi fanno una vita "normale". O anche il pranzo, in cui qualcuno rischierà la vita.

Gigantesco Nino Manfredi

daaani  @  21/08/2017 23:22:08
   4½ / 10
Traumatizzante.
Lo vidi da piccola e mi venne una nausea allucinante. L'ho rivisto da grande e la sensazione è stata la stessa. Mai più!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  22/12/2016 19:18:59
   7 / 10
bello .. con un maiuscolo Manfredi che si erge su un ottimo gruppo di caratteristi.
Ma personalmente non penso sia il miglior Scola .. Non ai livelli di la famiglia o c'eravamo tanto amati ..
Farsa Grottesca e satirica che fa presa così per quello che è .inutile cercarvi un senso .. anche nell'ingarbugliata e paradossale situazione apocalittica finale .

Matteoxr6  @  15/09/2016 23:35:28
   8 / 10
Scola e la satira. Sì, questo è un pezzo di satira: nudo, crudo, che vuole disgustarti, e quando ci riesce, rincara la dose. Cerca di farti dire: "Vabbè, carino, ma forse non c'era tutto questo bisogno di continuare a far vedere la scena tale o a ripetere tal altra". Prova a farti obiettare che sì, ci sia tanta realtà, per carità, ma che alcuni aspetti siano troppo rimarcati o ingigantiti. E invece no, o meglio, il grottesco è lampante, ma non per questo si distacca dalla realtà, ne è bensì un concentrato potentissimo in tutta la sua bassezza, squallore, abominevole degrado...col cupolone sullo sfondo, da cui ogni tanto arriva la televisione di turno spinta dallo spettatore medio, mediocre che non vede l'ora di assistere allo spettacolo ipocrita (che viviamo quotidianamente anche oggi, ovviamente), oppure la rivista pornografica, che preleva, e poi rigetta nella fogna, l'altro spettacolo da far vedere ai padri di famiglia ben educati. La rudezza, la violenza, l'ignoranza sono sacchi di spazzatura depositati dal centro per far sì che non si vedano, perché si sa, sta male, e ovviamente così si moltiplicano e si ingigantiscono come le malattie e i topi che scorrono a destra e a manca per tutta la durata della pellicola. In tutto questo c'è Manfredi che domina la scena con sapienza, servendo purulenza e grottesca tragicomicità nelle giuste dosi, come ogni grande commedia all'italiana che si rispetti.

Light-Alex  @  15/05/2016 10:02:56
   8 / 10
Film coraggioso, al giorno d'oggi non si vedono più film così. Il degrado e lo squallore rappresentati con una potenza infinita: negli arredamenti, nell'allestimento del set, nelle inquadrature silenziose dei bambini, nella violenza, nel linguaggio, nei volti degli attori.
Il solo allestire un cast così al giorno d'oggi è impensabile: questi personaggi abbrutiti, grotteschi il cinema odierno ormai li rifugge, volendo rappresentare solo il bello, lo chic, il ricco.

La storia è una fotografia su una realtà che la società benpensante preferisce ignorare: gli ultimi, gli emarginati, gli abitanti delle baraccopoli. Potrebbero essere clandestini, gente della periferia, gitani. Sono persone che vivono una vita degenere all'ombra dei ricchi, all'ombra del Cupolone in questo caso, osservandolo da lontano, ma impossibilitati ad arrivarci.

C'è una tacita rassegnazione in questo film, un fluire dei fatti ineluttabile. I protagonisti di questa vicenda sono talmente vicini alla vita civile, eppure sono rinchiusi in dinamiche interne, in conti da saldare, in affari di soldi, di lavoro, questioni familiari tra di loro, che la realtà è che si capisce benissimo nel film che non ci sarà nessuna evoluzione per loro, ma che rimarranno così, nella loro condizione, distanti un passo dal mondo "civile" ma incapaci di afferrarlo.
Per il resto, paradossalmente, si sorride amaramente, si ride anche, si riflette. E' un film che ha tante facce.

Unica pecca è che nella seconda parte perde un po' di ritmo, si dilunga troppo.

Goldust  @  11/05/2016 16:16:21
   6 / 10
Scola eccede nel tratteggio di un mondo degradato e degradante pregno di cinismo, con scene rivoltanti praticamente ad ogni inquadratura; così facendo però si gioca tutto il primo tempo, mettendo in discussione la pazienza dello spettatore. Molto meglio la seconda parte, quando sposta l'attenzione dallo squallore ambientale della baraccopoli al grottesco della vita quotidiana. Manfredi giganteggia, ovviamente.

DogDayAfternoon  @  31/03/2016 13:40:08
   6 / 10
Angosciante la rappresentazione della miseria e dell'ignoranza di questa famiglia allargata, gag in alcuni casi simpatiche in altri esagerate, nel complesso l'ho trovato un film troppo grottesco per poterlo apprezzare fino in fondo.

Eccezionale Nino Manfredi, sulle cui spalle poggia l'intero film. Per il resto, cast e personaggi abbastanza nella mediocrità. E se inizialmente il film colpisce per la tematica e l'ambientazione, in realtà poi stenta a decollare penalizzato da una trama molto povera.

Da vedere comunque come minimo per apprezzare l'interpretazione di Nino Manfredi, ma protagonista a parte sono rimasto abbastanza deluso.

fabio57  @  01/02/2016 15:46:43
   8½ / 10
Un grande Ettore Scola firma la regia di uno dei suoi film più "cattivi" . In una periferia borgatara, degradata e squallida, con graffiante ironia, tratteggia la vita di una famiglia, come da titolo brutta, sporca e cattiva, unita solo dalla e nella miseria umana e sociale. Il protagonista interpretato da un Manfredi sontuoso è un mentecatto, perfido, avaro, egoista, violento, in eterno conflitto con i suoi parenti che vogliono sottrargli i soldi della sua invalidità e per questo perfino disposti ad ucciderlo. Dunque non sono da meno, in una lacerante e continua gara a chi è più laido, più meschino, più vigliacco,in una surreale baracca si consumano battibecchi, litigi e scontri fino ad un finale veramente imprevedibile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  02/08/2015 02:02:44
   9 / 10
Eccellente: cattivissimo e disturbante ritratto delle borgate.
Manfredi enorme, il resto del cast è perfetto, non una faccia fuori posto.
Scaturiscono persino risate genuine, ed è probabilmente la vera conferma della maestria di Scola che non fa concessioni: a tratti anzi esagera anche nella esposizione del promiscuo, della trivialità e dell'eccesso. Tanto di cappello, dunque.

7219415  @  14/06/2015 11:29:30
   8 / 10
Magnifica commedia...

Project Pat  @  18/04/2015 01:40:14
   8 / 10
Una realtà disagiata descritta appieno e senza censura alcuna nella sua...tragicomicità (trovo questo un termine adatto, dal momento che oggettivamente dal disagio inevitabilmente scaturisce, pur se in maniera del tutto involontaria, anche un lato comico, lato che allora Scola ha deciso di prendere e sviluppare fino in fondo). Di primo acchito, è questo tutto quello che mi viene da dire su questo grande classico del cinema italiano, assolutamente da rimediare.

pak7  @  05/01/2014 03:19:27
   7 / 10
Ambientato nel quartiere di Monte Ciocci a Roma, è un film che ritrae la vita della famiglia Mazzatella, un nucleo famigliare allargato a parenti di ogni tipo. Il titolo della pellicola riassume più di ogni altra cosa queta famiglia cinica e spietata in ogni suo componente. Manfredi regge tutto il film nel ruolo del capofamiglia ubriacone, che ha come scopo nella vita quello di proteggere e nascondere 1 milione di risparmi dalle mire dei parenti.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  14/12/2013 17:03:54
   7½ / 10
Lasciata alle spalle l'eleganza formale de 'C'eravamo tanto amati' Scola si cimenta in questa tragicommedia satirica dai toni iperbolici neri e sgradevoli accentrata su un Manfredi che ci mostra l'ennesima sfaccettatura della sua versatilità artistica qui nei panni di un patriarca di una famiglia di freak. è evidente che Scola ci prova gusto a trasportarci in questo girone dantesco, una baraccopoli invasa da ratti, sporcizia, miseria e insipienza pur restando ben lontano dal mero trash che imperversava a quel tempo nei nostri cinema.

Lucignolo90  @  18/08/2013 14:23:30
   8 / 10
Commedia italiana portata all'eccesso; storia di una famiglia di 20 persone nelle fatiscenti condizioni di vita di una baraccopoli della provincia romana. Un grottesco mix di vita di strada Pasoliniana e un più scanzonato e dissacrante approccio alla realtà sociale riconducibile a un Monicelli o a un Sergio Citti. In questo modo il raffinato Scola scende terra terra e scolpisce un ritratto famigliare di rara, insostenibile crudezza, un carosello di moto e bambini, polvere e galline, un armonioso caos, il folklore di una comunità a un passo da Roma eppure così distante.
Tra i topi che infestano casa e chi vi risiede stipato come tali e si riproduce come tali, la differenza è sottile, è pura lotta alla sopravvivenza, a "guadanbià la stozza" legalmente o no basta che frutti e quindi anche le 37mila lire di pensione della nonna diventano fonte di sciacallaggio davanti gli occhi dell'impiegata in una delle scene migliori del film. Figuriamoci poi il MILIONE ottenuto dal padre-padrone come risarcimento per la perdita di un occhio cosa può scatenare.
È la Roma putt..a di quegli anni, la Roma accattona, la Roma "che ce l'hai 500 lire?" del "Oste, mezzo litro e du bicchieri!", chi meglio di Nino Manfredi poteva dare volto al protagonista? Pugliese a dire il vero nel film, ma sottile e figlio di una buona donna, valori (se cosi si può dire) universalmente validi a certe latitudini; guercio, vestito tutto una pezza e rabbioso nel difendere il MILIONE, come un cane difenderebbe l'osso da simili indesiderati.
Il resto è affidato alla buona volontà di Dio, e mentre i bambini, quelli che forse avranno un futuro migliore dalla loro, vengono rinchiusi in prigioni fatte da reti di letto, i grandi si abbandonano all'adulterio, alla violenza coniugale, all'incesto fino all'omicidio premeditato.
Mi direte che io sto vaneggiando chiamando questa una commedia. Assolutamente, lo è, d'altronde la commedia all'italiana prende spunto e si rinvigorisce nel tragico, nel marciume. E qui di marcio ce n'è e tanto.
Si è vero, ci sono brutture umane da far vergognare le scimmie di esserci parenti, ma trarre il comico da una tragedia esistenziale di borgata è arte sopraffina, è come cercare pepite da un corso d'acqua melmoso, ne trovi qua e là dove meno te l'aspetti.
Ettore Scola conosce l'Italia antropologicamente parlando come pochi, ricordalo sempre. AVE Ettore Scola.

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Ultima risposta 20/08/2013 17.03.54
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vieste84  @  11/01/2013 18:52:23
   8½ / 10
Dopo C'eravamo tanti amati, la coppia Scola-Manfredi mi regala un altro capolavoro. Qui però Manfredi è lui il mattatore assoluto regalando una performance che difficilmente si può dimenticare, graffianti e tutte maligne le sue frasi, sicuramente entrerebbe in una classifica delle migliori 30 interpretazioni di tutti i tempi(fatta da me). Il film è una commedia nera, con molte scene drammatico-grottesche ai limiti dell'assurdo, una famiglia che sta proprio ai piedi di cristo con a capo un bigotto che tratta i figli e moglie come bestie. Esemplare pure Scola nel rappresentare per filo e per segno la baraccopoli con sullo sfondo la cupola di san Pietro. Film consigliatissimo, ennesimo capolavoro del cinema italiano, uno dei pochi esemplari di questo genere grottesco con una dose di rara spietatezza.

Giacinto massatella al governo ahah sai come farebbe quadrare i conti

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  14/12/2012 02:19:18
   7½ / 10
Manfredi pazzesco in questo famoso film di Ettore Scola. Ritratto pressochè perfetto, ben raccontato e molto crudo della vita nelle baraccopoli degli anni '70 a Roma. Una commedia all'italiana con una morale amara ma realista. Da vedere.

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  26/07/2012 22:25:55
   7½ / 10
Il solito occhio cinico e veritiero di Scola che esalta quel geniaccio di Manfredi. Film sporco e cattivo ma molto bello!! Il degrado e la miseria che finiscono per accomunare l'uomo alla bestia. Tema pesante ma trattato con arguzia ed ironia!

C.Spaulding  @  05/07/2012 06:14:54
   7 / 10
Buon film di Ettore Scola con un bravissimo Nino Manfredi. Storie di vita allo sbando in una baraccopoli Romana. Un film rozzo,volgare e disturbante ma molto bello. Unica pecca è che dura un po troppo e verso la fine annoia un pochino ma rimane comunque un bel film ben girato e ben recitato. Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  03/07/2012 12:41:11
   8 / 10
Film letteralmente eccezionale il più bel film di Ettore Scola insieme a "Una giornata particolare", difficile dimenticare questa famiglia sui generis delle baraccopoli romane.
Scola racconta come il degrado economico sia solo l'anticamera del degrado sociale e umano e che basti poco per trasformare una famiglia, ovvero l'embrione della civilità nel luogo dove si danno sfogo ai propri istinti animaleschi dello stato di natura.

Il tutto è raccontato in clima così grottesco e surreale da disorientare lo spettatore che non sa mai di preciso se piangere o ridere.
Forse si calca un pò troppo la mano lasciandosi andare enfatizzando eccessivamente alcune situazioni, l'intento di denuncia perde di efficacia ma la riflessione sociale resta attenta.

Nino Manfredi in una delle sue migliori interpretazioni.

lester66  @  14/05/2012 15:59:04
   8 / 10
Uno dei migliori film italiani in assoluto giustamente premiato anche al Festival di Cannes. Nino Manfredi nella sua miglior interpretazione della sua carriera è accompagnato da una serie di caratteristi tutti in stato di grazia nel rappresentare ciascuno il proprio personaggio. Ottima l'ambientazione e la fotografia con un ritratto impietoso del degrado e dello squallore della periferia romana degli anni settanta. Qualche esagerazione nella rappresentazione del quotidiano ma comunque necessaria a rendere quantomai verosimile quanto descritto. Un vero e proprio capolavoro neorealista non per tutti visto il tema trattato

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bucho  @  30/04/2012 16:03:14
   10 / 10
amo sto film da sempre eppure solo adesso mi son deciso a dargli un voto.
E' un capolavoro, realistico in quanto descrive purtroppo una realtà ancora presente ai giorni d'oggi e non solo in italia, la miseria, l'abbruttimento della razza umana, la cattiveria, il sudiciume estremo, il titolo del film dice già tutto.
una grande prova per tutti gli attori, oltre il grande Manfredi c'è da evidenziare la bravura di Linda Moretti che interpreta la moglie, un attrice straordinaria che ha lavorato tanto con il maestro Eduardo de filippo.
La regia di scola è magnifica, la presenza di certi errori ha reso alcune sequenze memorabili.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  08/03/2012 16:17:37
   7½ / 10
Possibile che non avessi ancora votato "Brutti, sporchi e cattivi"?!
E' un film verso il quale ho sempre avuto sentimenti contrastanti: da un lato l'ho sempre apprezzato per la propria dirompente forza di rottura, dall'altro non mi sono mai tolto di dosso quella fastidiosa sensazione di tema poco sentito, affidato ad un attore (forse) alla sua migliore interpretazione. Insomma, un gran film, e però, e però.

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clint 85  @  08/03/2012 12:24:57
   7 / 10
Esagero se dico che Manfredi regge la baracca da solo?

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Oskarsson88  @  04/03/2012 12:41:16
   8 / 10
disagio e degrado nelle baraccopoli romane, con un Manfredi a capeggiare su tutti (sia come prova da attore che come ruolo nel film)...la trama non è che si dipani tantissimo, è più un ritratto realistico (?) di una situazione piuttosto squallida. merita a vedersi...

PaulTemplar  @  04/02/2012 19:58:16
   8½ / 10
E' Roma ma potrebbe essere una qualsiasi città, con il suo carico di emarginati, sottoproletari che sono brutti, sporchi e cattivi in tutti i sensi.
Sono brutti perchè abbruttiti da un vivere provvisorio e senza valori, sporchi perchè praticano sesso in promiscuità, vivono in condizioni igieniche paurose e cattivi perchè nono conoscono il confine tra bene e male.
Scola disegna un quadro apocalittico in cui non si salva nulla e nessuno, dal patriarca Giacinto, che è una carogna di prim'ordine alla moglie o ai figli.
Un film cattivo e senza speranza in cui Scola eccede e travalica calcando la mano fino al parossismo.
Ma è un film che colpisce duro e per questo va apprezzato

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  23/08/2011 16:07:08
   8 / 10
Spesso nei film la povertà viene usata come pretesto per esaltare alcuni valori come l'unione familiare, la solidarietà, la voglia di cambiare. Qui, invece, Ettore Scola analizza il degrado della miseria sotto ogni punto di vista. Pare una malattia senza via d'uscita con effetti collaterali come il borseggio, la prostituzione, le invidie, la sporcizia, etc. Crudo esame di una stentata sopravvivenza che si specchia nelle arrugginite lamiere delle baraccopoli. Il tutto permeato da un apparente colorato folklore, incapace però di celare la profonda amarezza di fondo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  09/08/2011 13:45:56
   8 / 10
Nel colle di polvere e fango e baracche, si specchia Roma, che non si vede. Al piano sequenza circolare tra le prime scene, che gira lungo l'interno della casa, attorno al letto del suo padrone, la famiglia italiana - mentre un'altra, benestante, nel film non compare. La comunità, l'umanità tutta, nuda dell'umile falsa purezza, è colta nella sua (grottesca) verità, in cima ai suoi margini, comandata dalla violenza virile e dai soldi, con l'infanzia chiusa tra reti di materassi, ad aspettare d'uscire a far parte di quell'avara vita che già impara.

E' davvero un bel film, perché brutto davvero: nel suo racconto bunuelliano degli ultimi, senza toni tragici, ma in modi di commedia, muove una critica tanto semplice quanto efficace. Alla famiglia in primo luogo, che più prova a farsi fuori, ostile alla propria miseria, e più finisce per moltiplicare: sé, gli odi, i bestiali istinti, il sorvegliarsi, le liti.

Tuttavia buona parte del merito va sicuramente alla figura del tiranno padre Giacinto, interpretato da un memorabile Manfredi, che fa da perno alla storia e agli altri personaggi.
"Tutti devono essere sapitori della splendosità di Giacinto!"

L'ultima nota che fugge, per un momento, dalla baracca degli ammassati, la giovane in gravidanza, all'alba, che dà uno sguardo alla città delle cupole e dei quartieri, con in mente chissà quale avvenire, sfuma, non tanto simbolo della speranza, di cui il film è privo, quanto dell'illusione che sorge per subito svanire.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  18/07/2011 11:14:02
   9 / 10
Indimenticabile ritratto delle baraccopoli romane anni '70.
Con una regia minuziosa e attenta Scola ci descrive alla perfezione questo mondo sporco, degradante, marcescente. Il crollo architettonico e igienico si rispecchia in quello morale e culturale dei protagonisti. Personaggi grotteschi che si lasciano andare ai più bassi istinti, uomini e donne privi di autocontrollo ma pieni di avidità e cupidigia che vivono come animali ai margini della società.
Un Manfredi cattivissimo e bravissimo aggiunge valore a un film già molto bello.
Ottime le musiche così come la fotografia.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  18/07/2011 08:46:41
   6½ / 10
E'un film terribile su un'umanità totalmente degradata che si regge sulle spalle di Manfredi. Mi è parso un "Armata Brancaleone" più angosciante, e per questo non mi ha convinto del tutto: troppe gag e battute in mezzo a troppa desolazione. Anche i personaggi di contorno sono quasi tutti uguali e alla fine di vero personaggio resta soltanto il bravissimo Manfredi.

DarkRareMirko  @  18/04/2011 00:56:10
   9 / 10
Tra i migliori e più conosciuti film di Scola, con un Manfredi perfido ed indimenticabile.

Una farsa più che una commedia, anarchica ed antiautoritaria, satirica e con palesi intenti di critica sociale.

Qui non c'è spazio per simpatia e buonismo, ma il tutto sfodera un cinismo anche a volte esagerato; molto ben scritto, è uno di quei film italiani che han come tematica i senza speranza.

Finale che comunque, tra passati litigi ed incendi, non cambia di molto la situazione.

"Basta menaje!"

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  01/12/2010 14:40:14
   9 / 10
Un Manfredi cattivissimo in un film volutamente mostruoso.Tra i migliori film degli anni 70

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  22/09/2010 16:04:42
   8½ / 10
Semicapolavoro di una cattiveria quasi disturbante.
Gigantesca la prova di un indimenticabile Nino Manfredi.

lampard8  @  21/09/2010 15:12:44
   8 / 10
Grandiosa commedia nera di Scola con un Mandredi in foma strepitosa coadiuvato da uno strepitoso cast di caratteristi.

Essenziale ed fficace film come pochi, davvero un gioiellino.

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Ultima risposta 26/12/2010 10.50.03
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phemt  @  21/09/2010 12:37:21
   8½ / 10
Il degrado (fisico e morale) delle baraccopoli romane di metà anni 70 immortalato da Scola che con perizia tecnica e grande senso del grottesco dipinge questo suo affresco sulle brutture degli esseri umani senza il minimo briciolo di moralismo o buonismo…

Avidità, infedeltà, istinti sessuali che esplodono tra chiunque ed ovunque, sporcizia morale e non, furti, cattiverie brutali e animalesche, bugie e violenze varie…
Vette di cinismo raro si alternano a momenti divertenti e anche toccanti, il finale amaro mostra una situazione simile a quella iniziale ma ancor più insostenibile e un nuovo bimbo in arrivo destinato anche lui ad essere brutto, sporco e cattivo…

Regia notevole, ottime musiche, straordinaria la prova di Manfredi vero e proprio valore aggiunto ad un opera già di suo di altissimo livello!

Gruppo REDAZIONE maremare  @  29/07/2010 12:48:48
   7½ / 10
Scola si-ci immerge nel degrado delle baraccopoli romane degli anni '70 con una commedia veramente cattiva.
Manfredi strepitoso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  07/05/2010 22:56:34
   8 / 10
Bestia! Mi ha fatto troppo. troppo schifo!!!
Mai visto un Manfredi così ributtante. Mi viene voglia di vomitare tutte le volte che ci penso.
Non voglio entrare in discussioni filosofiche, del perché e come mai, e di chi è la colpa, etc.
Bisogna guardarlo per capire a che razza di degrado si può arrivare e non credo che sia poi tanto esagerato o esasperato. L'ignoranza, la povertà, la bruttezza rappresentati nel modo più crudo, osceno e ributtante.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 04/06/2011 00.57.05
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spadaccino  @  02/11/2009 18:42:57
   8½ / 10
commedia all'italiana interpretata da un bravissimo nino manfredi che mostra il disagio ed il degrado di una comunità rom.
gioiello.

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Ultima risposta 11/01/2010 20.34.44
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pinhead88  @  20/07/2009 17:54:06
   9 / 10
capolavoro grottesco del cinema nostrano.bravissimo Manfredi nella parte del pugliese cinico e cattivo.

baskettaro00  @  20/06/2009 14:35:33
   8 / 10
bellissimo film cn nino manfredi ke fa pensare e ke mostra dei problemi attuali...davvero gran bel film...vedetevelo........

goodwolf  @  26/05/2009 15:34:20
   7½ / 10
Un ritratto "estremo" e caricaturale della povertà, con un'ambientazione assurda econ battute e scene assolutamente geniali

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topsecret  @  12/05/2009 18:37:29
   8 / 10
Il Manfredi che non ti aspetti, con una grande interpretazione, riesce a rendere questo lavoro di Scola indimenticabile e incredibilmente accattivante.
Dramma grottesco dall'ironia pungente, scorretto e crudele, riesce a farci sorridere in maniera amara ma intelligente.

conan  @  14/03/2009 22:43:10
   9 / 10
Un film che rimane dentro.
La regia di Scola è sublime; quei primi piani e le zoomate sugli occhi dei bambini, sono IL cinema.
Al centro del film, la famiglia, come tutti i film di Scola. Una famiglia molto allargata. Dove o si è prostitute, o ladri, o bambini, o vecchi.
Una famiglia patriarcale, un patriarca cattivo e crudele (Manfredi), ma anche l'unico con un po' di sale in zucca.
I tanti familiari completano un puzzle inverecondo, spietato: sesso animalesco, fatto dovunque e con chiunque, quasi uno sfogo animale, appunto. Il resto è tutta cattiveria, opportunismo ed egoismo.

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Ma sono loro ad essere così sporchi e cattivi, o è la società che li ha costretti ad esserlo?
E possono persone così ciniche e spietate conoscere l'amore, la bontà?

Sotto il profilo tecnico, il film è un esempio di come si debba fare un film: ogni piccolo dettaglio non è mai lasciato al caso. Sia sotto l'aspetto della scenografia, minuziosamente costruita, sia sotto l'aspetto psicologico dei personaggi.

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Manfredi, a mio parere il miglior attore italiano degli anni d'oro del cinema italiano, da un'interpretazione magistrale.
L'unico appunto lo si può fare per il suo dialetto pugliese, non certo dei migliori.

Film molto ricco di significati, anche nascosti, da capire, da scovare, e dal finale inaspettato, come solo ottimi attori e sceneggiatori possono fare.

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1 risposta al commento
Ultima risposta 01/05/2009 00.07.44
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LoSpaccone  @  07/03/2009 18:50:26
   7 / 10
Film che rinverdisce i fasti della commedia all'italiana di fine '50/inizio '60, con un Nino Manfredi al top.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  28/08/2008 15:34:41
   9 / 10
Ci sono certi film che appena ho finito di vedere mi lasciano un senso di profonda soddisfazione dentro, mi danno una voglia di scappare davanti al pc per commentarli perdendomi in elogi e descrizioni particolareggiate delle scene cult, che mi fanno bagnare gli occhi al solo pensiero e che mi fanno giungere alla conclusione: "Questo è un capolavoro !".
Ecco... Brutti, sporchi e cattivi è uno di questi.
Incredibile quanto poco mi aspettassi e quanto tanto ho ottenuto da questo film !
Quando sentii per la prima volta il titolo, d'acchito pensai al capolavoro di Leone, credendo si trattasse di una parodia. Ne facevano tante a quei tempi...
L'ho cercato con scarsa convinzione, confidando in un'oretta e mezza di divertimento.
Quando un mio amico si presenta con questo Dvd in mano gridando al capolavoro stabiliamo subito un incontro, a casa di Tony, per vederlo.
Meraviglia !!!
Subito si capisce che è un film indipendente dal western di Sergione, non c'entra proprio nulla.
Lo zoom è puntato sulle baraccopoli nella periferia di Roma, su una famiglia composta da innumerevoli pazzi dove il più pazzo è il patriarca Manfredi, con occhio guercio, parlata pugliesiggiante e fucile sempre puntato sui parenti che vogliono fregargli il milione avuto come indennizzo.
Si sorpassa il limite della cattiveria e dello squallore più volte: violenze sessuali, scippi, incesti e chi più ne ha più ne metta.
I valori familiari non esistono più, vanno a farsi benedire.
La dignità della donna è buttata al vento.
Persino le bimbe non possono far altro che prendere esempio dalle prostitute.
Quando entra in gioco Iside, la peripatetica cicciona, il film mi ricorda all'improvviso La grande Abbuffata, altra pellicola dove non esiste dignità nè ritegno e dove domina il peccato impersonato, tra le altre cose, da Andrea Ferreol.
La cospirazione per uccidere il sig. Mazzatella dà vita infine ad una scena da antologia: la cena durante la quale si tenta di avvelenare il piatto del capofamiglia.
Potenza visiva, musica, primi piani. Mamma mia, mamma mia....
Il film si conclude con un altro colpo di scena che non starò qui a svelare.
Inutile sprecar parole a lodare la bravura di Nino Manfredi come se non fosse risaputa, piuttosto da notare l'interpretazione di tutti gli altri attori che sono veramente brutti, sporchi e cattivi.
Spero di aver messo molta voglia di vederlo a tanta gente, perchè un film così merita pubblicità. Tanta tanta pubblicità.

Tony Ciccione90  @  20/08/2008 11:40:29
   9 / 10
Un perfetto spaccato delle baracche della Roma degli anni '70. Scola ha creato un puzzle di tantissimi personaggi diversissimi, ma accomunati da un aspetto: sono tutti brutti, sporchi e cattivi. Questo è l'aspetto che più mi ha colpito. Non ci sono "attori belli" in questo film. E tutto ciò è funzionale a Scola per caratterizzare meglio la bruttezza interiore dei personaggi. Spesso alcune scene deprimono davvero: non si può rimanere indifferenti di fronte ad una simile decadenza dell'animo. Ci sono però alcune scene che fanno davvero ridere e altre che commuovono davvero e che sono di una bellezza unica

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Vedete subito questo film.

vitocortesi  @  04/02/2008 22:15:37
   8 / 10
Perfetto spaccato della Roma delle baracche negli anni 70.Manfredi veramente strepitoso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  01/02/2008 18:54:05
   8 / 10
Ritratto al vetriolo di un'umanità marginalizzata, che ha perso quell'"innocenza" tipicamente pasoliniana (tra i componenti della famiglia si notano Ettore Garofalo e Franco Merli, interpreti di pellicole di Pasolini), dove l'avidità senza scrupoli sembra il valore più importante e dove i buoni sentimenti non trovano alcun spazio in mezzo allo squallore fisico e morale della baraccopoli. Manfredi strepitoso, qui in una delle sue migliori interpretazioni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  19/01/2008 18:28:12
   7 / 10
cattivissimo film...cattivissimo Manfredi(come non lo si era mai visto)e bravissimo!da solo regge una pellicola che sfiora spesso il grottesco ma mostra con estrema freddezza la situazione delle baraccopoli!
sembra un altro mondo ma in realtà è dietro l'angolo di casa nostra!
il finale mi ha un po deluso...praticamente come è iniziato finisce,non c'è un vero messaggio e alcuni personaggi spariscono mano a mano che il film va avanti...
sorprendente

Memento mori  @  31/12/2007 21:08:37
   9 / 10
Attraverso la decadenza esasperata ,GIUSTAMENTE esagerata di questi personaggi io vedo la vita, la mia e quella di qualsiesi individuo. Decadenza, difficoltà, inimicizie,repulsionsi ,famiglie che non vanno "d'amore e d'accordo"........ Insomma la cattiveria che dobbiamo quotidianamente affrontare, la nostra anche e quella degli altri.
Nino manfredi superlativo, e che dire di tutti gli attori, a partire dalla moglie interpretata da Giselda Castrini( se non erro) ,ai figli anche più piccini.E la nonna ( che è in realtà è un uomo appositamente camuffato da donna xD), che ti fa sbellicare e la prostituta Iside grandissima e perfetta!! Ma Nino che interpretazione ragazzi! Magistrale.
Film molto divertente, a tratti geniale.
Sa essere però anche crudo ed efferato . Cosa c'è di meglio?
Una delle commedie più divertenti che abbia mai visto.
Non sono in grado, però di riferire i valori (tanti e belli) di questo film e di descrivere in miglior modo possibile la validità, la forza, l'autenticità del film (vi assicuro che ne ha), posso soltanto consigliare di VEDERLO e capire.
E' mio dovere però aggiungere che questa commedia rappresenta un mio piccolo punto di riferimento (codesto film nella mia famiglia è tradizione! :D) cosicchè il mio parere potrebbe essere stato facilmente influenzato. Continuo però a ripetere nella mia considerazione (forse condizionata ) che è grande film questo!
Ah !mi sono scordata la musica: che dire, molto bella :)

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dgarofalo  @  11/12/2007 23:13:25
   8 / 10
bella commedia che mostra la crudelta di uomini trascinati dalla miseria e in cerca di un po di soldi a fare cose mostruose
un perfetto film di neorealismo pure se siamo un po avanzati nel tempo
grande manfredi
da vedere

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  30/11/2007 22:59:12
   7½ / 10
I voti mi sembrano esagerati, ma è indubbio che questo film riesce a centrare abbastanza bene l'obiettivo: uno squarcio senza pietà nel mondo delle baraccopoli, una realtà al margine totalmente priva del "buonismo" che molti ritengono necessario, in certi casi... Manfredi è strepitoso

Sestri Potente  @  28/11/2007 22:50:16
   8 / 10
Brutti, sporchi e cattivi non rappresenta solo l'exploit del politicamente scorretto, ma il ritratto della situazione italiana negli anni della forte immigrazione interna, in cui le persone si arrangiavano come potevano nelle periferie delle grandi città. Alcuni personaggi rasentano la caricatura, ma ci sono delle scene tragicomiche davvero notevoli. Un esempio? "Ci dice una parola per la Rai? Vafangulo!" Forse un tantino lento in alcuni tratti, ma rimane sempre un film da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  18/09/2007 09:43:11
   9½ / 10
la venalità e il cinismo, spinti da scola verso un limite che ha pochissimi termini di confronto.
il pranzo battesimale è un capolavoro di malvagità, centellinata ad arte e sapientemente sottolineata dal perfetto score sonoro.
manfredi MOSTRUOSO.

addicted  @  15/09/2007 11:22:34
   9½ / 10
FA-VO-LO-SO
Alla faccia di "Italiani brava gente".
La miseria trasforma l'uomo in una creatura orrenda, amorale, violenta e guidata dagli istinti animaleschi, privati anche della loro naturalezza.
Incesto, tradimento, furto, stupro, sfruttamento, menzogna: cosa c'è di più umano???
Pessimismo totale, alleviato solo dallo stile della "commedia all'italiana".
Il capolavoro di Ettore Scola.
Nota: la scena del pranzo avvelenato è stata girata sul luogo dove poco tempo prima era stato ritrovato il corpo di Pier Paolo Pasolini.

orazio  @  17/08/2007 16:13:39
   8½ / 10
Che bello sto film!...un Manfredi "bestiale" e bravissimo, forse come non mai, in questa commedia divertente e di crudo realismo fra disagio sociale e povertà.

Invia una mail all'autore del commento Il Cartaio  @  09/08/2007 02:05:20
   9 / 10
Uno spettacolo... ecco cosa penso di questo film di Scola. Nino Manfredi a liwelli altissimi e gli altri protagonisti rendono la commedia eilarante e conwolgente. Una commedia eramente nerissima che tratta situazioni drammatiche purtroppo ancora troppo presenti in molte città italiane. Uno dei miei film italiani preferiti diretto da uno dei migliori registi italiani, peccato che di pellicole simili ce ne siano pochissime... si ride e si riflette per tutto il film. IL CARTAIO

superfoggiano  @  26/07/2007 23:47:25
   9½ / 10
Bellissimo, un Nino Manfredi cattivissimo, buca lo schermo...
Uno spaccato del disagio sociale della periferia romana in quegli anni

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  16/07/2007 12:39:15
   9 / 10
una genialata. un capolavoro di inestimabile realismo.
personaggi distorti fino all'impossibilità di distinzione fra umanità e bestialità.
Giacinto Mazzala poi è di una cattiveria animalesca trascendentale il normale concetto di malvagità.
un'opera meravigliosa di un regista straordinario quale Ettore Scola e di un attore impressionantemente magistrale quale Nino Manfredi.
battute e gag bellissime e divertenti per un film in cui il cinismo esalta la fantasia e la perversione e la dura realtà sociale di Roma è descritta in termini esaltati, ma verosimili.

Il Messere  @  15/05/2007 19:07:16
   8 / 10
Sottovalutato da alcuni criticucci, "Brutti, sporchi e cattivi" è una grande commedia nerissima, la cui ambientazione rimanda ad una realtà romana degli anni sessanta (già rappresentata in altri film come "Accattone" o "Lo scopone scientifico"): le baraccopoli abitate da disgraziati, nonostante il boom economico. Un altro grande film di Ettore Scola

Kohan  @  19/11/2006 20:29:17
   9 / 10
Mamma mia che scene....in alcune ho rischiato di farmela addosso , da sbellicarsi .

USELESS  @  25/09/2006 02:13:38
   10 / 10
Giacinto Mazzatella é un mito!!!


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benzo24  @  04/07/2006 19:43:51
   9 / 10
sottoscrivo il commento sottostante.

Invia una mail all'autore del commento gei§t  @  24/03/2006 13:31:34
   9 / 10
bellissimo, stupendo, grandissimo film. Descrizione nuda e cruda di un'inverosimile famiglia di disgraziati.

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