Bohemian Rhapsody, il film diretto da Bryan Singer e Dexter Fletcher, è una coinvolgente celebrazione dei Queen, della loro musica e del loro leggendario frontman Freddie Mercury (Rami Malek), che sfidò gli stereotipi e infranse le convenzioni, diventando uno degli artisti più amati al mondo. Il film ricostruisce la meteorica ascesa della band attraverso le sue iconiche canzoni e il suo sound rivoluzionario, la sua crisi quasi fatale, man mano che lo stile di vita vita di Mercury andava fuori controllo, e la sua trionfante reunion alla vigilia del Live Aid, quando Mercury, afflitto da una gravissima malattia, condusse la band in una delle performance più grandiose della storia del rock. Facendo questo, il film cementa l'eredità di una band che è sempre stata più di una famiglia e che continua ancora oggi a ispirare gli outsider, i sognatori e gli appassionati di musica.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Agiografia sfacciata della band (ed in particolare di Freddie Mercury) in cui i produttori (ossia i Queen ancora in vita) si riscrivono la propria storia in una specie di fiaba Disney dove la cosa peggiore che vediamo fare da Mercury è avere in casa un tavolo sporco di cocaina (quando il vero Freddie era notoriamente il re dell'eccesso). Oltre ad ignorare totalmente il resto del panorama musicale dell'epoca, la storia ricalca genericamente tanti altri biopic del genere, cambiando e scartando tutto quel che male si inseriva nel progetto. Malek bravo, sì, ma lontano dalla fisicità del vero Freddie (Sacha Baron Choen sarebbe stato sicuramente meglio). Resta la musica, ovviamente la parte migliore del film (su cui alla fine hanno puntato anche i produttori). Eppure non capisco il bisogno di rifare la scena del Live Aid (tanto valeva ritrasmettere l'originale). Tanti Oscar, tanti soldi, tutti felici. Ma un vero film su Freddie Mercury lo vedrei volentieri.