body puzzle - misteria (1992)

beh, un film che è molto deficitario dal punto della sceneggiatura, ma che viene retto da un'ottima regia.
peccato che la storia sia così scontata, perchè secondo me si poteva fare qualcosa di più, dato che le idee ci sono e la voglia di fare c'era, ma probabilmente la produzione ha sofferto del fatto che si stava abbandonando questo cinema in italia, Bava di fatti verrà inglobato da mediaset e la saga di fantaghirò.

Piccolo thriller italiano in cui si tenta di coniugare alcune suggestioni ed elementi tipici del giallo con lo splatter.
Il risultato per quanto altalenante non è disprezzabile,diretto decentemente da Lamberto Bava ( comunque lontano dai suoi film migliori) che eccelle nella messa in scena degli omicidi e tutto sommato ben interpretato,pecca di una sceneggiatura un po' troppo semplicistica e prevedibile (quando va bene) oltre che non priva di vere e proprie voragini.
Non mi è piaciuta neanche la fotografia l'ho trovata molto televisiva e poco ispirata.
Sicuramente superiore ad una buona parte degli horrorini che uscivano in Italia in quegli anni,per quanto non arrivi alla sufficienza si può vedere.

Un giallo che non ha convinto malgrado ci sia qualche buona sequenza e l'idea dell'assassino con il walk-man non è niente male, se non altro c'è una buona colonna sonora. Qualche bel cameo, ma l'intreccio è piuttosto intuibile nella sua soluzione. Doppiaggio indecente.

Uno degli ultimi film triller, "d'autore", del cinema italiano. Purtroppo un film largamente insufficiente soprattutto a causa dei buchi di sceneggiatura. Qualche scena si salva, almeno a livello descrittivo, per esempio quella nella rimessa delle carrozze, qualche sprazzo (con il contagocce) di discreto cinema e padronanza nella ripresa degli interni e poco altro. La recitazione è mediocre, pessima quella delle comparse ( i vari poliziotti che si vedono nel film) Ci sono diversi omicidi ma il senso è quello del già visto, senza alcun tipo di tensione, forse ha causa di un taglio molto televisivo di tutto il film.
La trama è il tallone d'achille. Se per una parte del film sembra scorrere agevolmente poi, il colpo di scena finale, scombussola tutto. Molti interrogativi rimangono senza risposta.
Da Lamberto Bava mi sarei aspettato qualcosa di meglio ma del resto - in quel periodo - era troppo impegnato in scemenze del calibrà di Fantaghirò - per poter fare qualcosa di serio.
Peccato.
Anche perché in futuro sono pochissimi i film italiani del genere triller/giallo, di discreto livello.

Deludente giallo-thriller di Lamberto Bava di inizio anni 90, un periodo storico notoriamente molto negativo per il nostro cinema di genere.
Oramai sia il genere che il regista le migliori cartucce le avevano già sparate, ed infatti Body puzzle malgrado un'idea di base interessante risulta fiacco, prevedibile e noioso fin dai primi minuti.
Bava decide di svelare fin dalla prima inquadratura il volto del killer, ma il problema non è tanto questo quanto la prevedibilità assoluta del colpo di scena finale, camuffato fino alla fine con uno stratagemma davvero puerile.
Anche il ritmo non aiuta, visto che ci sono molti punti morti durante la narrazione. Le scene di tensione sono poche e girate senza la dovuta ispirazione da parte del regista. Il sangue è presente ma anche da questo punto di vista Bava ha fatto di meglio in passato.
Tecnicamente la situazione non è esaltante, e per quanto riguarda la recitazione il profilo risulta ancora più scadente.
In conclusione un prodotto di Bava davvero floscio e modesto. Sconsigliato anche agli appassionati del genere.

ATTENZIONE SPOILER PRESENTI

Tra un Fantaghirò ed un altro Bava jr. gira questo horror di basso profilo, del tutto incapace di regalare spaventi nonostante qualche idea originale. Economizzando sul sangue ( ma questo non deve per forza essere un difetto ) ed infischiandosene della verosimiglianza, il film procede a stenti fino ad un finale francamente deludente, ed anche i colpi di scena tanto decantati da alcuni utenti non mi sono sembrati tali: che Francois Montagut fosse il marito della bella Joanna Pacula ci si poteva infatti anche arrivare, visto che entra in casa sua quando e come vuole ( con le proprie chiavi ), tanto da essere addirittura riconosciuto dal proprio cane ( in una scena che ricorda vagamente l'Omicidio a luci rosse di De Palma), che infatti non abbaia.
Ma il clou dell'idiozia si raggiunge quando la Pacula è asserragliata in casa per sfuggire al tremendo serial killer ( il perchè poi non si sa, visto che è ormai assodato che si tratti di suo marito ): un solerte poliziotto deputato alla sua sicurezza pensa bene di andare in giardino per un giro di perlustrazione, ed invece di lasciare le chiavi alla donna la chiude direttamente in casa, portandosi dietro le chiavi stesse! Ovviamente tempo zero ed il baldo giovane è già per le terre, colpito dal maniaco..
Nonostante tutto questo il livello recitativo sfiora la sufficienza e anche le musiche non sono completamente da disdegnare.

Horror di serie b per nulla curato nella sceneggiatura.

Horror di serie b diretto da Lamberto Bava che riesce a migliorarsi rispetto ai pessimi film anni 80'.
Si vede, pero', che la regia è poco curata come sempre...
Sono presenti alcuni errori di sceneggiatura che fanno accapponare la pelle.
Scena chiave: L'uomo bussa alla villa (Immensa e su piu' piani), la donna apre dopo 2 secondi e dice "scusa se ti ho fatto aspettare"...
Il colpo di scena finale avra' il suo effetto sconvolgente ma a pensarci su è davvero inverosimile che la moglie tenga le foto in quel modo...

Raffinato, pieno di stile, curato, ben diretto e ben recitato; ecco come si presenta uno dei migliori film in assoluto di Bava Junior, un ottimo thriller poco tmepo massimo spesso sottovalutato.

Sangue non c'è ne tanto, ma certe sequenze sono comunque a dir poco ciniche (tipo il sangue di una vittima che schizza in faccia a dei bambini non vedenti all'interno di una scuola).

Cast di livello internazionale, citazioni a Dario Argento ed interessanti certe torvate (tipo la musica classica che c'è quando fa la sua entrata il killer).

Macabro, suggestivo e ben realizzato; grande Lambè, lameno 'stavolta non hai davvero niente da invidiare rispetto a tuo padre!

La regia NN mi ha convinto per niente così come la fotografia, decisamente troppo amatoriale. Ho trovato inoltre la storia un poco forzata. Buono invece il finale, quando si scopre il mistero delle fotografie. Nel complesso è un film che risulta dannatamente anziano, anche se una volta nella vita si può vedere.

... e la povera donna si ritrova con pezzi di corpi umani sparsi per la casa.
Un bel thriller, niente di eccezionale ma ad alzare la media ci sono l'ottima colonna sonora, alcuni omicidi realizzati davvero bene (vedi quello del bagnino nella piscina o quello della maestra, massacrata in classe davanti ai suoi alunni non vedenti, con tanto di sangue che schizza in faccia a uno di loro) e il colpo di scena finale, davvero difficile da prevedere.