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Bah...uno dei punti più bassi raggiunti dal meraviglioso regista giapponese. Con il suo estro visivo fuori dal comune, la sua regia sempre ottimamente congedata e la premessa iniziale, "Blues Harp" poteva uscire un doloroso capolavoro ad impatto ed invece tuffandosi nella pretestuosità sbocca nella noia, strappando sbadigli.
Certo la recitazione, la regia e la colonna sonora funzionano. Ma la mancanza delle classiche scene miikiane si fa sentire, soprattuto quando anche tutto il resto non funziona proprio al meglio.
Il solito ottimo ed eclettico Miike… Yakuza movie che, come per il successivo Dead or Alive 2, è in realtà molto di più… Due ragazzi e una ragazza le cui vite finiscono per intrecciarsi, una storia d’amore che inizia, un’amicizia che forse è qualcosa di più, la voglia di sfondare, di non essere più una persona qualunque, chi mediante la musica e l’armonica, chi mediante la scalata al potere nella gerarchia della yakuza... Inganni, tradimenti, gelosia, amore (etero o gay) e doppi giochi, ma l’amicizia che alla fine trionfa, una corsa per salvare un amico, per permettere almeno a lui di sfondare, per permettere almeno a lui di vivere la sua storia d’amore… Miike intreccia i fili e intreccia le storie e chiude con un’ultima parte davvero notevolissima… E anche qui come in altri Miike tutto si chiude ad ellissi, e quindi il finale è come l’inizio, ma questa volta non ci sarà salvezza, ma questa volta il ragazzino non se ne andrà solo verso l’orizzonte e c’è un bimbo che nasce e una nuova storia che come sempre inizia… Miike abbandona in gran parte le violenze che spesso contraddistinguono il suo cinema e si concentra sulla storia e sul modo di proporla con quei continui innesti musicali che sono praticamente i protagonisti della pellicola… Poetico, malinconico e sorprendente, costruito tutto su un crescendo che porta all’eccellente finale, Miike come sempre riesce a colpire con facilità, basta l’inserimento (al momento giusto) di un’istantanea del passato, di un ricordo fanciullesco e basta (al momento giusto) l’inserimento dell’azione… Come sempre poi, il regista nipponico riesce ad esaltare con il suo solito notevolissimo stile registico… Ottima la prova del cast! Considerato un minore di Miike è in verità una pellicola dal forte impatto ed estremamente riuscita, non raggiungerà le vette di Dead or Alive 2 ma è un film indubbiamente ottimo…