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uno spaccato di vita familiare girato ed interpretato da takeshi kitano. La figura del padre padrone che sovrasta l'intero film per più generazioni addirittura. Nonostante il film sia lungo è secondo me troppo incentrato sulla vita del protagonista e l'averlo visto con i sottotitoli in italiano un po' ha penalizzato il voto.
Un film fuori dall'ordinario, crudo e dannatamente realistico. A qualcuno potrebbe sembrare eccessivamente violento, ma dobbiamo considerare l'epoca e il Paese in cui si svolgono i fatti. Interpretazione immensa di T. Kitano, che riesce a rendersi veramente odioso: mai mi è capitato di odirare così un personaggio di un film. Con una regia e fotografia molto azzeccate, fanno di questo film una esperienza sicuramente da provare.
Il ritmo è piuttosto lento, tipico della cinematografia giapponese, ma è veramente qualcosa di nuovo per noi occidentali, abituati all'azione e alla violenza fine a sé stessa. Non so se questo film sia stato tradotto in italiano; io l'ho visto in originale. Comunque sia, vi consiglio fortemente la versione originale. Nella lingua italica perderebbe certamente molto.
In definitiva un film d'altri tempi, una regia d'altri tempi, recitazione straordinariamente reale, ed un modo di fare film decisamente diverso.
un film incredibilmente toccante che racconta tramite la storia di una famiglia una famiglia sovrastata dalla figura oscura del suo padre-padrone e grazie alla magnifica interpretazione di kitano è una delle rappresentazioni più oscure e malate dell'animo umano.
Come fa notare giustamente la locandina, il film è dominato dall'immensa figura di Kitano, in una delle sue interpretazioni più memorabili (bè quali non lo sono dopotutto..), più cattivo e bastardo che mai, ancora peggio che in "Violent Cop". Blood And Bones è un resoconto del giappone post seconda guerra mondiale, un affresco duro e crudo su una famiglia dell'epoca, ritratto di una società a pezzi, piena di problematiche. Soprendente vedere come il regista, insistendo nel descrivere questo circolo familiare, lo porti avanti negli anni, facendolo evolvere al ritmo dei tempi. In giappone è stato un lavoro molto acclamato, in effetti è un affascinante pezzo di storia racchiuso in poco più di due ore. Unica pecca: il lato psicologico dei personaggi non è molto marcato, tranne quello di Takeshi ( il "protagonista"), che si riconferma come uno dei miei attori feticco.