Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Ricostruzione d'epoca straordinaria, regia impeccabile, aspetto tecnico impressionante, per un personale tributo dell'autore a personaggi e mondi che lui adora.
Vado quindi controcorrente con la maggioranza delle persone che non ha apprezzato il film, che mi è volato via senza problemi, non annoiandomi.
Magari un pò schematico, con le continue (ma ottime) esibizioni musicali, ma del resto è anche un film sul jazz; bravi gli attori.
Grande budget, ottimo film, la mano del grande regista emiliano si sente eccome riguardo una biografia onesta e credibile.
Non li ho visti tutti, ma parecchi di Avati, e questo è per me uno dei peggiori. Pretenzioso, una pellicola che crea davvero poca empatia con lo spettatore con un regista che dà troppe cose per scontato, infatti la stesura della sceneggiatura risulta essere, a tratti, carente. Ho veramente faticato ad arrivare alla fine dei 110 minuti di pellicola, giusto per rendere l'idea. Leggo che è stato uno dei più costosi, e devo dire, anche uno dei meno riusciti.
Certo,non è da oscar, però usciamo da questo stereotipo di spettacolarità a tutti i costi. Ha il suo fascino nella voluta semplicità e poi è destinato alla piuttosto ristretta cerchia di appassionati di Jazz.
Ignobilmente pluriosannato dalla critica nostrana "che piu' conta" . quella che "si capisce senza ritegno che frequenta Casa Avati da una vita - il film è purtroppo un'occasione mancata. Probabilmente uno dei film piu' costosi di Avati e uno dei piu' scialbi. Al di là dei facili manierismi (quasi assenti per esempio nello splendido film tv "jazz band!"), la vita di Bix non puo' ridursi ad una sorta di rievocazione temporale che fa tanto Renzo Arbore in tv. E oltretutto, per dare lustro alle gesta del notevole jazzista, la scelta ricade su un belloccio privo completamente di carisma, un finto idolo di copertina come il protagonista, fortunatamente scomparso dagli schermi. Improponibile il confronto col capolavoro "Bird" di Eastwood, sulla figura (altrettanto e fortunatamente "maledetta") come quella di Charlie Parker