big man japan (2007)

L'elemento che contraddistingue Big man Japan è il contrasto tra due generi cinematografici apparentemente incompatibili: i film di supereroi ed il documentario. Il film non tradisce mai la sua struttura di base, che è appunto il documentario, ed attraverso tale grimaldello opera una destrutturazione e smitizzazione del genere mostri e supereroi.
La vita quotidiana dell'alter ego di Big Man Jaoan è quanto più lontana dall'essere un vincente. Al contrario è una persona noiosa e dall'aria perennemente sc0glionata. I combattimenti con gli altri mostri sono lontani dall'essere spettacolari, anzi sono grotteschi e sgraziati con il nostro eroe che come costume ha un paio di mutande e con segni di evidente pancetta. Malsopportato dalla gente che non lo idolatra per nulla, conduce questa vita più come rimedio per sbarcare il lunario che per vera vocazione. E' divorziato e vive solo.
Big Man Japan è uno di quei film che mette al centro il supereroe e ne frantuma il mito, dagli eventi straordinari e soprattutto nella sfera dell'ordinario. Un film brillante, originale come approccio e con delle ottime trovate. Da recuperare.

Matsumoto è un grande e symbol l'ho amato alla follia ma stavolta proprio non ci siamo, il mix fra mockymentary e demenzialità non è vincente perchè il film risulta palloso nelle lunge sequenze di dialogo e troppo stupido nei momenti per cosi' dire di 'azione' , c'è si un'ironia che sa di satira alla societa' nipponica odierna ma sono più gli sbadigli che i sorrisi.

Spunti geniali in un film di Matsumoto dal ritmo altalenante che, sebbene lontano anni luce da "Symbol", riesce comunque ad essere adorabile e, in qualche modo, merita di essere visto. Lui resta sempre un grande attore/comico