big mama: tale padre tale figlio (2011)

Mediocre ed improbabile sequel in formato musical

Stavolta si travestono in due ma più che divertire riescono solo a fare un gran baccano.
A parte alcune scenette simpatiche e qualche personaggio fascinoso la storia non propone grande divertimento e finisce con il diventare sterile e troppo scontata.

Commedia ormai fiacca. Non fa ridere, lasciate perdere.

Commediola americana senza infamia e senza lode. Si dimentica velocemente a causa di gag che fanno ridere a denti stretti e a scene fin troppo abusate.
Gli attori non sono male ma la poca originalità del film e i dialoghi mai troppo brillanti fanno annoiare un po' lo spettatore.

Da fan del primo capitolo di questa simpatica trilogia, devo dire che questo terzo capitolo di Big Mama è davvero scandaloso! Gags trite e ritrite, attori sottotono, fastidiose e smielate canzoncine come colonna sonora: a tratti sembra di star vedendo un musical di Disney Channel!

Anch'io, come l'utente che mi precede, ho avuto l' "onore" di visionare questa commediola un mesetto fa durante un viaggio in aereo (solo che la mia tratta era NY-Venezia, perciò sono stato costretto a sorbirmelo per tre volte filate).
Lo posso dire con tranquillità e senza il rischio di eliminazione commento. Ho visto il film guardando solo le immagini, senza audio; non c'era bisogno di sentire nulla, tanto capivo tutto lo stesso e sapevo già come sarebbe andata a finire (ste commedie sono tutte uguali, soliti dialoghi, solito buonismo e solita prevedibilità). Con questa premessina, credo di aver già detto tutto ciò che serviva. Niente che non si sia già visto in tutti i film a tematica travestimento (compresi i due precedenti capitoli) e in tutte le commedie padre/figlio. Nonostante questo, è un film completamente innocuo e tutto sommato gradevole, perciò per staccare la spina va benissimo (credo appunto che trasmetterlo in aereo sia una scelta molto azzeccata). Ma di certo non perderete nulla se al posto di guardarlo vi leggerete una rivista o vi farete un riposino...
Simpatico come (quasi) sempre Martin Lawrence, che negli ultimi anni si è calmato molto (e si è gonfiato come un bue).